Michael Corleone, il padrino della cupola mafiosa italo-americana, ormai anziano, decide di ripulire la sua vita ed i suoi affari cercando di instaurare un regime di convivenza pacifica con le altre famiglie di New York. Ma a malincuore è costretto a rivedere la su posizione quando una delle altre famiglie rivendica dei diritti sui Corleone.
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Da questo padrino parte 3 non mi aspettavo molto, avevo sentito dire che con gli altri due episodi ci fosse un distacco tale che questo non meritava proprio di essere preso in considerazione. E poi c'era il distacco di 15 anni dall'ultimo episodio che faceva effettivamente pensare a un ritorno di Coppola con un film di successo annunciato, commerciale in piena regola. Invece qualche sorpresa c'è stata, e soprattutto non trovo sia da considerarlo un sequel gratuito, inutile ma bensì una dovuta chiusura a una delle trilogie più amate nella storia del cinema e un finale che personalmente ho più che apprezzato. Nella prima parte il film stenta a prendere il volo e sembra un pò confermare le spiacevoli previsioni che mi ero posto, e poi c'è Sophia Coppola che effettivamente un' attrice non è e purtroppo si vede(si riscatterà da regista). Poi ad un certo punto il film ingrana e Coppola ci regala ancora una volta sequenze d'alto cinema( Tutta la sequenza nel teatro è da maestro) e Al Pacino raggiunge un intensità drammatica attoriale unica che non può non colpire lo spettatore. E come finale fa anche di più che soddisfare, emoziona e ci fa pensare che conclusione migliore non ci possa essere stata, e questo ne fa un film imperdibile per chiunque abbia amato i primi due episodi.