Michael Corleone, il padrino della cupola mafiosa italo-americana, ormai anziano, decide di ripulire la sua vita ed i suoi affari cercando di instaurare un regime di convivenza pacifica con le altre famiglie di New York. Ma a malincuore è costretto a rivedere la su posizione quando una delle altre famiglie rivendica dei diritti sui Corleone.
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Ultimo capitolo della saga più bella del cinema. Questa terza parte non merita la stessa valutazione dei precedenti 2 capitoli, in quanto non ci troviamo davanti ad un capolavoro, benchè rimanga un ottimo film soprattutto a livello registico. Il Padrino Micheal Corleone è invecchiato, i figli cresciuti e solamente un nipote, interpretato dal bravo Andy Garcia, sembra ancora avere la forza e la volontà per "mandare avanti" la famiglia con i soliti mezzi della violenza e dei ricatti. Le parti del film che riguardano gli intrighi politico-economici del Vaticano e l'improvvisa morte di Giovanni Paolo I sembrano un po' semplificate benchè incisive. Incantevole l'ultima parte del film ambientata durante l'esecuzione a teatro della "Cavalleria Rusticana" di Mascagni. La mia parte preferita assieme a quella della confessione del Padrino.