La storia è ambientata in un futuro distopico, nella terra di Panem, dove un tempo sorgevano gli Stati Uniti. Lì un regime totalitario obbliga gli adolescenti a partecipare ad una sorta di crudele reality show, dove questi sono costretti a sfidarsi all'ultimo sangue. Protagonista è Katniss Everdeen che si offre volontaria per sostituire la sorella minore, prescelta per prendere parte alla trasmissione.
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Parliamoci chiaro, é indubbiamente il fenomeno dell'anno in termini di incasso ma non certo per particolari meriti autoriali e artistici. Si é tanto discusso dei riferimenti a Battle Royale, dell'effetto successo come probabile scia di Twilight (che orrore mettere battle royale sulla stessa riga di twilight) e ogni parola si é rivelata poi, a visione compiuta, soltanto parole prive di senso. Se con Twilight può condividerne il successo e soltanto quello, siamo anni luce di distanza da Battle Royale, in tutto e per tutto. Hunger Games é un filmetto innocuo non molto lontano dall'apparire come un lunghissimo pilot di un nuovo serial tv di successo. È tutto molto cool, con la sua estetica pop kitsch della prima parte, e sembra anche ben costruito . Tutto sommato risulta scorrevole, seppure scivoli addosso in modo abbastanza apatico. Poi ti accorgi che tutto si risolve in una bolla di nulla, che trattandosi di una trilogia letteraria resta un innegabile senso di incompiutezza estrema specialmente nella parte finale, che non si percepisce mai la paura e la violenza, il dolore e la morte, e che non ha niente di brutale né a livello visivo né tantomeno psicologico o morale...semplicemente arrivato alla fine non ho potuto fare a meno di chiedermi se ho buttato via del tempo, e in che modo potrebbe e dovrebbe interessarmi o colpirmi un prodotto di questo tipo. Forse mi leggerò l'opera letteraria per intero, ma sono dell'idea che un film debba essere sempre valutato indipendentemente da ciò che sta dietro, o di cui attinge. Sopravvalutato.