Benvenuti a Marwen, il film diretto dal regista premio Oscar Robert Zemeckis e ispirato al documentario Marwencol, realizzato nel 2010 da Jeff Malmberg, racconta la commovente storia vera della disperata lotta di un uomo (Steve Carell) psicologicamente distrutto, che scopre come l'immaginazione artistica possa contribuire a guarire lo spirito.
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Visto ieri, mi è piaciuto davvero molto! Un film molto personale per Zemeckis, quasi una biografia per interposta persona...
Robert si è "perso a giocare coi pupazzetti" digitali per un certo periodo... motion capture che pubblico e critica non hanno digerito, attori ridotti ad automi in una GC non all'altezza dei veri film d'animazione e nemmeno delle performance dal vivo dei vari Tom Hanks o Jim Carrey... e Hollywood si è dimenticata di Zemeckis per un po'... L'ha lasciato perdere, chiuso nelle sue fisse: opere fantastiche, fiabesche, fantasy, animate in modo inquietante o girate come fosse cinema d'altri tempi (Allied è un classicone uscito nell'epoca sbagliata, è puro cinema d'altri tempi arrivato adesso)
Qui Zemeckis vuole mostrarci come Hogancamp vede e sente i suoi soldatini: come li vede muoversi, parlare, vivere avventure incredibili ecc... allo stesso modo Zemeckis sta provando a spiegarci come lui vede e sente i suoi "pupazzetti" personali. Il suo modo di fare cinema, la sua fantasia che ha dato vita ai viaggi nel tempo su una DeLorean, a un detective anni 40 intento a indagare su omicidi e speculazioni immobiliari a Cartoonia, o pensare che "la morte ti fa bella"... Dall'esterno sembra un regista perso nelle sue fisse su bambolotti digitali, film classiconi sulla seconda guerra mondiale e fantasie fiabesche, ma dentro la sua testa i suoi personaggi e i suoi mondi sono più vivi che mai, proprio come quelli di Hogancamp ^_-