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Giorgio Capitani dovrà essersi divertito un mondo a dirigere questa solita commedia degli equivoci e delle situazioni catastrofiche ma che ha dalla sua un cast che funziona egregiamente ed una sceneggiatura ben ritmata. Certo non scevra da difetti, come l'eccessiva demenzialità nella parte centrale con tanto di scene velocizzate ma riesce a farsi perdonare con tutto il resto; inutile dire che il merito è dell'inarrivabile Montesano (ma Claude Brasseur è un'ottima spalla) nel ruolo del "casinista" in una delicatissima cena di gala che si rivelerà come un elefante in una cristalleria. Immancabili, nella trama, i tradimenti e le mille gag generate dalle scappatoie per stare con l'amante ed eludere la moglie. Si ride e ci si diverte dall'inizio alla fine. E, permettetemi di dirlo, ci si rifà anche gli occhi con le tre splendide interpreti femminili: la Auger, la Agren e la Dionisio. Una di quelle commedie imprescindibili che ha il suo perchè...e infatti un paio d'anni dopo Capitani replicherà la formula con "Odio le bionde".
Passero' per quello severo ma questo genere di commedie sexy stupidotte non le digerisco. Montesano fa il possibile con le sue smorfie a tenere a galla un film senza trama dove si accavallano sequenze ridicole. Ogni scusa è buona per qualche siparietto sexy, penso infatti che queste sequenze non siano fatte di contorno alla storia ma è la storia stessa che deve fare contorno alla scene di nudo. "Hollywood Party" è un'altra cosa...
Scoppiettante commedia, con un Montesano in splendida forma, forse il migliore di Capitani, che con frivolezza, ma garbo, propone un film leggero ma divertente.
Sarà che di pellicole del genere ne ho viste veramente tante, ma sono ormai arrivato al punto che m'annoiano e basta. Qualche risata la si fa, ma solo grazie a Montesano, che praticamente regge da solo tutta la baracca.
Enrico Montesano ci mette brio e vivacità nelle scene caotiche che strappano un sorriso, la Agren ci mette il fisico, gli altri la semplice presenza. Ne viene fuori una commediola sexy, super leggera e per nulla originale o vagamente interessante. Tutta roba già vista.