Diversi anni dopo la tragica morte della loro bambina, un produttore di bambole e sua moglie accolgono in casa una suora e alcune ragazze provenienti da un orfanotrofio distrutto, che dopo poco tempo diventeranno il bersaglio della creatura posseduta del produttore di bambole, Annabelle.
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Non ho ancora visto il primo Annabelle, ma questo prequel, visto al cinema, non è stato così tremendo da meritarsi una insufficienza. Grafica ed effetti sonori decisamente notevoli, figli delle innovazioni tecnologiche e cinematografiche di questi ultimi anni. La tensione è tenuta alta per tutto il film, parecchi jumpscares (oserei dire un po' troppi), alcuni decisamente prevedibili, altri un po' meno. Sì insomma, niente di nuovo: storia molto lineare, quasi banale, tensione, buio, la nostra inquietantissima Annabelle, il diavolo, le possessioni ecc. ma il tutto reso d'impatto. E c'è da dire che chi va a vederlo al cinema avendo chissà quali aspettative non deve essersi fatto una gran cultura in fatto di cinematografia Horror. Ottimo per passare una serata fra amici.
A mio giudizio, non sopporto il "politically correct" nei film horror. Le uniche vittime della pellicola sono adulti: i genitori di Annabelle e la nuova famiglia che la adotta alla fine del film. Davvero volete dirmi che il diavolo non è in grado di uccidere delle ingenue bambinette urlanti?
E poi per quale motivo vi siete rinchiusi Annabelle in casa vostra? E sapendolo ci invitate una suora e delle bambine orfane? E alla fine del film, basta rinchiuderla di nuovo nella stanza per porre termine al tutto?
E per finire direi troppi jumpscares, poca azione concreta, poche morti. Un susseguirsi di stanze da aprire e nascondigli, un susseguirsi che funziona in termini di tensione, ma che rende il tutto un po' meno realistico.