across the universe regia di Julie Taymor USA 2007
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across the universe (2007)

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locandina del film ACROSS THE UNIVERSE

Titolo Originale: ACROSS THE UNIVERSE

RegiaJulie Taymor

InterpretiJim Sturgess, Evan Rachel Wood, Joe Anderson, Dana Fuchs, Cynthia Loebe, Martin Luther, T.V. Carpio, Heather Janneck, Salma Hayek, Eddie Izzard, Bono, Robert Clohessy

Durata: -
NazionalitàUSA 2007
Generemusical
Al cinema nel Novembre 2007

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•  Link al sito di ACROSS THE UNIVERSE

Trama del film Across the universe

Anni '60. Jude un giovane operaio portuale di Liverpool parte per l'america alla ricerca del padre emigrato tanti anni prima. Una volta negli Stati Uniti, s'innamora di una ragazza, Lucy, il cui fratello viene richiamato alle armi ed arruolato per andare a combattere in Vietnam. I due innamorati allora si fanno coinvolgere pienamente dai movimenti pacifisti che nascono nel periodo, diventandone convinti attivisti...

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Voto Visitatori:   7,74 / 10 (94 voti)7,74Grafico
Voto Recensore:   8,00 / 10  8,00
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Voti e commenti su Across the universe, 94 opinioni inserite

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carmus  @  09/12/2007 11:20:02
   8 / 10
Seppur con una trama semplice (banale?), e con qualche momento un pò troppo lento, il film è bellissimo, aiutato da splendide coreografie e da una colonna sonora "immortale".
Oltre alla già citata Let It Be, mi hanno molto colpito anche le scene del reclutamento (dove mi è venuto in mente l'antimilitarismo di Roger Waters in The Wall) e le strazianti e straziate giovani fragole/cuori di S.F.F.E.

ps ma qualcuno ha già accennato all'incredibile rassomiglianza di Jude e McCartney? ???

5 risposte al commento
Ultima risposta 02/05/2008 12.01.28
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Gruppo COLLABORATORI martina74  @  07/12/2007 12:57:50
   8½ / 10
Rutilante musical che mette in scena gli anni '60 attraverso 33 canzoni dei Fab Four, "Across the universe" è un film per beatlesmaniaci: lo dimostra il fatto che chi era con me l'abbia apprezzato solo in parte e non VISSUTO come me che ho cantato a memoria tutti i pezzi, riarrangiati in modo scintillante.
Passata la prima impressione di stare guardando un cantarello, ci si immerge in un'atmosfera via via più lisergica e onirica, attraverso le vicende di un periodo rivoluzionario e violento ma anche creativo e vivissimo, tanto che la storia è ambientata in gran parte al Village di NY.
Paradossalmente sono i comprimari a rendere efficace il sogno cinematografico della Taymore: Sadie/Janis Joplin, Jojo/Jimi Hendrix e il biondo Max sono eccezionali; i cameo di Bono Salma Hayek e Joe Cocker strappano applausi, le coreogreafie valgono da sole il prezzo del biglietto.
Qualche forzatura per far combaciare le canzoni con la storia, e lievi cadute di tono non tolgono nulla alla bellezza del film.
... e si esce cantando, magari con una lacrima per l'arrangiamento spettacolare di "Let it be", parte per voce sola e parte con un gospel veramente da brividi.

12 risposte al commento
Ultima risposta 27/12/2007 11.20.11
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patt  @  06/12/2007 00:14:52
   8½ / 10
across the universe è proprio l'esperienza che ti fa vivere questo splendido film, viaggi surreali mescolati ai "fumi" tumultuosi di arte e di guerra di allora, tra la psicadelìa e un inghilterra quasi disegnata, è fluttuante ma anche videoclippato, quii veste senza nostalgìa i beatles che oggi più che mai fanno da colonna sonora intamontabile di quegli anni.
insomma i denti che ho buttato in strada appena uscita sono diventiati ben 46

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Ultima risposta 07/12/2007 20.07.37
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Iris_84  @  05/12/2007 22:56:59
   9 / 10
Era da tempo che non usciva così entusiasta dal cinema!!!Gran bel lavoro questo film!!!In tutta Roma lo trasmettono solo in 5 sale......è vergognoso!!!

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  04/12/2007 00:20:13
   7½ / 10
Un film non privo di una certa originalità, sostenuto dalle canzoni dei Beatles, riarrangiate per l'occasione e con ottimi risultati (With a little help from my friends per esempio), che non cade nella facile trappola della rievocazione nostalgica. Molto raffinato visivamente, piena di riferimenti alla Storia dell'epoca ed ai suoi personaggi e di riferimenti cinematografici (per esempio la visita militare mi ha ricordato il Parker di Pink Floyd The Wall). Molto bravi gli interpreti, notevole anche la fluidità del racconto.

TheBride  @  03/12/2007 15:49:29
   8½ / 10
Un gioiello..... raro e preziosissimo. Ho ancora nelle orecchie la magnifica versione di Let it be...!
in generale cmq, le canzoni sono tutte arrangiate in maniera superba e collocate nel contesto giusto regalano, unite ad una sapiente sceneggiatura, emozioni incredibili!

Geniale l'idea di inserire dei personaggi somiglianti ad altri esponenti musicali del periodo (Janis Joplin, Jimi Hendrix...)

...come sempre, più belli e particolari sono i film, e meno vengono pubblicizzati o distribuiti: in tutta la provincia di Firenze era in UNA sola sala in UN solo cinema... è una vergogna!

infamone  @  03/12/2007 11:34:36
   8 / 10
Chissà se avrei sentito battere il tempo col piede anche con gli Stones? L'originalità di un film che mi ha molto divertito e poco emozionato sta nella scelta di una monografica colonna sonora che viene trasformata, però, in sceneggiatura e copione grazie ad una fenomenale produzione delle canzoni che tutti abbiamo da sempre ascoltato in versione "pura", senza quella espressività che regista e compositore possono regalare.
Mi viene subito alla mente il paragone con Moulin Rouge, il film che più di recente ha proposto il racconto di una storia d'amore utilizzando testi e musiche contemporanee completamente rivisitate; anche lì le nuove versioni di pezzi dei Queen e degli U2 mi lasciarono a bocca aperta.
In Across The Universe la sfida era anche più difficile perché il tutto poteva risultare in una celebrazione di un gruppo musicale ma, come già detto da altri commentatori, non è solo un film per beatlesiani (quale io non sono).

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Ultima risposta 03/12/2007 15.28.06
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Invia una mail all'autore del commento d1eg0  @  03/12/2007 11:33:38
   8½ / 10
Finalmente!
L'ho cercato e son riuscito a trovare l'unico cinema che lo trasmetteva questa settimana. Sono un appassionato di musical e questo non mi ha deluso. Fatto veramente bene e alcuni momenti sono estremamente emozionanti (Let it be, hey Jude).

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  30/11/2007 00:22:00
   8 / 10
Esco dal cinema con la sensazione di essermi entusiasmato per un cappello vuoto, un film senza contenuti profondi (e quei pochi, risaputi) ma nonostante tutto sono la persona più felice del mondo. Ed è proprio per le sue ingenuità che "across the universe" è un film meraviglioso, un vero e proprio afrodisiaco per le nostre licenze generazionali ahimè ormai piuttosto scosse e fataliste. Ti riempie lo stomaco e la mente di una serenità che i più troveranno obsoleta (cfr. l'amore universale, l'amicizia, gli abbracci tra le note dei Beatles, il pacifismo, la ribellione passiva e quella "radicale") ma che non può far altro che infondere benessere anche nell'amara consapevolezza che quelle lì erano già gli ultimi fuochi prima della cenere (Vietnam docet per es.).
Un Cult non può essere il pur eccellente "L'm not there" di Haynes: un film troppo specioso e specificamente Dylaniano per assurgere a mezzo di comunicativa collettiva.
Poi c'è un pò di tutto, il teenager movie (ma a che livello) e il cinema-nostalgia, ma nelle nostre gabbie mentali sappiamo forse che c'è davvero la necessità di guardarsi indietro.
"Across the universe" è West Side Story nella Factory di Andy Warhol, Liechtenstein e Pollack a colazione insieme, Fragole e Sangue (citata letteralmente l'ultima scena del celebre film del 1970) diretto da un Godard rivisitato da Baz Luhrmann, il The Wall di Alan Parker che incontra Hair di Forman, il Tommy di Ken Russell (o degli Who) trasportato in una macchina del tempo nel cartoonismo psichedelico di Yellow Submarine, Jesus Christ Superstar trasportato in un mondo dove l'amore e la lotta non hanno forse bisogno di identificarsi nel "Messia".
Una ricchezza espressiva e visiva che lascia esterefatti, e che è riuscita a farmi apprezzare persino quel pallone gonfiato di Bono, gradevolmente fuori le righe, e ancor di più un Cocker "cockney in Usa" molto autoironico.
Certo non mancano momenti in cui il meccanismo si inceppa, soprattutto mi è difficile mandar giù una Liverpool proletaria stile West End londinese (ma era tutta così?) abbastanza convenzionale, ma sono errori formali di poco conto.
Tra le molte sequenze memorabili, il medley di With a little help of my friends nella duplice copia dei Beatles e di Joe Cocker (ancora?!), il sublime kitsch della visita di leva con i soldati "inscatolati" come le minestre Campbell e costretti a portare, in mutande, il "peso" insostenibile della Nazione (cfr. la statua della libertà), una toccante "While my guitar gently weeps" cantata dopo la morte di M. L. King.
Molti film recenti hanno tentato di riportare in auge lo spirito di quegli anni, a volte con discreti risultati (v. Bobby di Estevez) ma senza l'esuberanza sfavillante di questo film che colpisce, paradossalmente, proprio per la forza eccentrica della sua semplicità.
Notevole la performance del protagonista (v. Elephant di Von Trier o sbaglio?) e soprattutto di una Janis Joplin di indomabile forza e talento.
Pertanto le accuse di "buonismo" di certa critica mi sembrano davvero fuori luogo: davanti a quei fantasmi sepolti (non solo dai Beatles) mi sono trovato annientato e coinvolto, come se il tempo potesse, un giorno, ridestare dal sogno il lutto di una resa


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Ultima risposta 09/12/2007 22.40.59
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tan85  @  26/11/2007 16:10:39
   7½ / 10
Di solito non mi appassionano molto i musical, questa volta sono capitato al cinema a vedere questo. Ma questa volta sono stato piacevolmente sorpreso! Musica bellissima, immagini visionarie, lo sfondo degli anni '60 per niente scontati! Da vedere al cinema, vicino allo schermo! :-)

andreapau  @  26/11/2007 13:08:24
   8 / 10
l'inquieto spirito degli anni '60 raccontato con il senno di poi e l'ingenuità del periodo,attraverso l'arte e la musica dei Beatles.
Un cammino sinusoidale,fatto di onde che viaggiano separate e periodicamente si incontrano,influenzandosi vicendevolmente,con l'eterno dubbio che gli avvenimenti influenzino l'arte,ma anche che l'arte stessa influenzi gli avvenimenti.
Il senno di poi,permette all'arte dei Beatles,la possibilità di assurgere al grado di premonizione o almeno di testimonianza dell'epoca,ma come per ogni racconto storico,la forzatura sulle testimonianze è evidente e d'obbligo, necessaria a "far tornare i conti.
ecco che una ingenua e inconsapevole"girl",diventa(con il senno di poi) una perfetta introduzione al racconto degli anni '60,"littel girl" è la fotografia della serenità americana prima della tempesta vietnamita,"all my loving" e la sua carica sorniona sono la sigla ideale per ogni lungo viaggio,"i want to hold your hand" si tarsforma in un inno all'amore tout court,anche omo e bisex,"whit a little help from my friend" suggella l'amicizia maschia,"let it be" è la chiamata a madre maria nel momento del bisogno,"helter skelter" è il mondo che va sottosopra...magia del senno di poi,rendere attinente e calzante cio' che con buona probabilità fu frutto del caso.
discorso a parte meritano "revolution",e "i want you",con maggiori prerogative di testimoni coscienti dei tempi.
Questo è un film per Beatlemaniaci,per spettatori che i baronetti li VIVONO fin nelle sfumature,nel cuore e nel cervello,dall'infanzia all'età adulta,che sui quattro di Liverpool si sono formati il carattere,un film per adepti.
Bellissimo quando assume coraggio lisergico e artistico musicale,piu' debole, ingenuo e retorico nel raccontare le vicende sociali,coreograficamente e stilisticamente impeccabile come il migliore e patinato dei musical.
innovativo nella scelta degli artisti che reinterpretano lennon e co,incisivo quando molto didascalicamente imprime alla vicenda il ritmo del videoclip di denuncia a la "the wall".
Lennon e co non è casuale,ma una stigmatizzazione della risoluta scelta di far raccontare gli anni '60 a lennon e relegare mc cartney harrison e starr al ruolo di comprimari...geni musicali,ma impiegati del catasto come spessore artistico.
gli interpreti hanno grande forza fisica,ma non potenza lirica e vocale,e questa è una nota stonata in un ottimo film.soprattutto il giovane jude è a disagio vocale nei confronti di lennon e mc cartney..e non supplisce con personalità e carisma.meglio ma molto meglio,il coprotagonista biondo.

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Ultima risposta 04/05/2011 23.45.22
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norah  @  26/11/2007 12:04:40
   9 / 10
Ohhhhh.
Dopo una serie interminabile di film più o meno passabili(più meno che più)torno a ricordarmi uno dei motivi per cui continuo ad andare al cinema:uscire dalla sala con un bel sorrisone a quarantacinque denti,soddisfatta del mio "investimento" e con lo sguardo sognante.
E mi viene da pensare che gli ammerecani sò forti.
Ancora più forte é Julie Taymor che dopo l'indimenticabile Frida tira fuori dal cappello un altro film visionario e altrettanto degno di nota:un vero talento di donna.
Certo...Hair era un'altra cosa...
Certo...Ste rivoluzioni sessantottine ci hanno pure un po' scassato...
Certo ...Che con quella colonna sonora non era difficile...
In sintesi niente di nuovo sotto il sole,ma chi se ne importa;il videoclippone é bello e ci regala un'esplosione di musica(che non necessita di presentazione alcuna),scenari baroccheggianti,colore e psichedelia.


Eqquindi andavate e vedevatevelo che...

Don't you know it's gonna be alright e gli occhi vi ringrazieranno .



Come together right now over me ...



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8 risposte al commento
Ultima risposta 07/12/2007 19.58.58
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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  13/11/2007 12:28:41
   8 / 10
Gianmaria  @  01/11/2007 13:09:02
   9 / 10
Un film davvero eccellente. Tutte queste musiche dei Beatles ti fanno venir nostalgia degli anni 60' (anche se io non c'ero). Certo non tutti i brani sono arrangiati bene, ma questo stile molto barocco che ama la Taymor (e anch'io) davvero ti fà sognare. Poi per una volta una storia d'amore credibile e non banale. Accolto bene alla Festa di Roma dove il sottoscritto lo ha visto, "Across the Universe"ha scatenato i critici e il pubblico (in maniera positiva ovviamente).

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