homeland - caccia alla spia - stagione 5 (2015)

dopo le eccezionali prime stagioni (le prime 3) e una quarta che mi ha convinto relativamente, qui siamo a livelli di sufficienza tirata. Troppi personaggi, ambientazione europea insufficiente, nessun colpo di scena degno di nota.

Salvo alcuni momenti altissimi (il discorso del capo del Mossad durante la cena con Saul, la distruzione in volo dell'aereo con quel classico "Oh my God!" di Berenson, personaggio pietra miliare della serialità televisiva di sempre), la quinta è sicuramente una delle stagioni più deboli della storia di Homeland. L'ambientazione europea non convince, se non per quella bella storyline che è Peter Quinn. La love story risulta forzata, anche se tutto il filone del controspionaggio russo servirà ad avviare il discorso fondamentale alla base della sesta-settima stagione. Se la terza stagione costituisce (come spesso accade) l'apice estetico della serie, la quinta ha rappresentato più una fase di snodo che ha visto l'Europa come il terreno dell'Instabilità, aspetto tristemente ripreso dalla storia odierna.

forse un po' inferiore alle prima tre stagioni ma comunque di buon livello