wendigo (2001)

Il mio è un giudizio diametricamente opposto al precedente.

"Wendigo" è un bellissimo film indipendente , e io direi un horror a tratti magistrale.
E' completamente fuori dalle mode, lontano anni luce dal cinema adolescenziale americano odierno. Larry Fessenden è un regista newyorkese, legato assolutamente a budget ridottissimi e al panorama indipendente americano.
Con "Wendigo", il regista si muove magistralmente tra realtà e finzione e continua sempre in ogni istante ad alternare le motivazioni razionali ai fatti accaduti, alle spiagazioni soprannaturali, filtrate dagli occhi del bambino.
La pellicola di Fessenden gioca sulle psicologie, narra gli eventi attraverso una dimensione tutta mentale e mai concreta o fisica e al tempo stesso parla in sostanza del passaggio dall'infanzia all'adolescenza del bambino e della sua visione della morte che dopo l'incidente al cervo si presenta come una vera ossessione.

Fessenden rimane lontanissimo da qualsiasi moda e non è mai concreto, nemmeno per un istante (nemmeno nella splendida sequenza dell'incidente all'inizio), il suo è un vero e proprio incubo che parla di paure e ossessioni infantili, su una dimensione a tratti quasi lynchana.
Certo può apparire ridicolo quando ci sono le visioni della creatura alla fine (sembra "la casa" di raimi) , ma questo è dovuto essenzialmente a problemi di Budget (come anche "dagon", l'ultimo bellissimo film di Stuart Gordon), e non intacca il fascino di questo film.

Un horror da vedere secondo me, per chi proprio non sopporta sti teen movie che stanno uscendo in questo periodo.