Una restauratrice d'arte in erba si reca in un piccolo villaggio italiano per riportare un dipinto medievale al suo antico splendore. Ciò che non sa è che sta mettendo la sua vita in pericolo a causa di una maledizione e di un mostro .
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Il ritorno all'horror di Zampaglione dopo un decennio è ben lungi dall'essere un capolavoro e ben lungi dall'essere indispensabile.Ma non è nemmeno così atroce come molta gente asserisce.Certo ancora una volta ci si limita a propinare una trama inconsistente senza guizzi nè sorprese(ed ovviamente senza logica)dove tutto è ovvio fin da subito,e i clichè imperano.E questo col solito stra-usurato pretesto di omaggiare l'horror nostrano che fu(Avati,Argento,Fulci e un pò Mario Bava)mixato con quello all'americana.Posto che scimmiottare meccanicamente il passato svarioni compresi non significa omaggiarlo e sembra che proprio nessuno voglia capirlo,se preso come mero intrattenimento fine a se stesso ci può stare.Regia e confezione professionali,cast accettabile almeno nell'edizione originale(in quella nostrana non è tanto il doppiaggio il problema[escludendo Madison e Giulia]quanto i dialoghi perlopiù tirati via)creatura mostruosa discreta e uccisioni abbastanza buone grazie agli effetti di Carlo Diamantini(anche se in generale potevano far schizzare più sangue).Non manca di ridicolo involontario(il finale e il twist seguente sono davvero pessimi)ma onestamente è molto più spigliato e sostanzioso di film come "L'orafo",che sta a zero praticamente su tutta la linea eppure è alquanto blasonato.Per me da confrontare con "Antropophagus 2" di Dario Germani.Il regista è co-autore di soggetto e sceneggiatura e in parte delle musiche col fratello Francesco.Sua figlia Lidia interpreta Giulia.Renzi,ex Sergio Buffoni della serie "Romanzo criminale",è il servo-bestione- panciuto.Prevedibilmente ignorato in sala da noi,sembra sia andato meglio all'estero.