seven (1995)

Premessa: non sono mai stato un grande estimatore di "Seven". Ho sempre sostenuto fosse una pellicola oltremodo osannata, più di quanto realmente meritasse. Provo ad esporre ciò che penso al riguardo.
Il film si presenta come un thriller poliziesco il quale può vantare senza dubbio alcuno un'oggettiva qualità dal punto di vista tecnico. Stupenda e allo stesso tempo opprimente e macabra la fotografia: fredda, cupa e lugubre... e l'interminabile pioggia battente ne amplifica il fascino. Sceneggiatura buona ma non impeccabile... vi sono infatti, secondo me, delle imperfezioni e superficialità come la "caratterizzazione" e approfondimento degli ultimi 2 peccati capitali, nonché il modo in cui i due agenti risalgono all'identità del serial killer. Dialoghi invece grossomodo di sostanza così come i personaggi principali sebbene non rappresentino l'eccellenza, anzi. Kevin Spacey un gradino sopra al resto del cast.
La narrazione è abbastanza lineare senza reali sussulti o colpi di scena significativi. A tal proposito, anche quello finale, se ci si ferma un attimo, è un po' prevedibile ma ciò che funziona è il "come" John Doe mette in atto il suo diabolico piano. Quello si, che funziona.
Ho apprezzato molto il fatto che l'assassino rimanga nell'ombra per quasi tutta la durata della storia. Il momento nel quale egli si palesa è con ogni probabilità il punto massimo del film. Notevole.
Tirando le somme, penso che "Seven" sia un buon thriller ma lungi dall'essere un capolavoro.
Quanto al voto, se lo avessi valutato molto tempo addietro (l'ultima mia visione risaliva a oltre 10 anni fa) non sarei stato molto generoso. Tuttavia, rivederlo mi ha permesso di rivalutarlo positivamente.