as good as dead (2010)

Rispondendo al primo commento : troppo tardi!!!

Non ci si annoia perchè il fattore violenza non permette certo di lasciarsi abbattere da sbadigli e colpi di sonno, ma narrativamente la storia presenta delle lacune che non possono non essere notate e pesare sul risultato finale.
Una Andie MacDowell inedita, a tratti inquietante, che però non sembra così incisiva da lasciare il segno, benino gli altri interpreti.
Tutto sommato si può guardare ma certamente non si grida al capolavoro.

Sono felice di essere il primo a commentare questo film, così potrò stroncarlo tranquillamente e sperare che nessuno oltre a me rischi di vederlo.

Ritenuto responsabile della morte di un fanatico predicatore, Ethan subisce l'irruzione in casa propria da parte di tre seguaci dello stesso, che lo torturano per sapere il nome dei suoi presunti complici. Le torture saranno sempre più crudeli, visto che Ethan difende con insistenza la propria innocenza.

"As good as dead" è un film brutto, senza mezze misure.
Forse in lingua originale si potrebbe meglio apprezzare il cast, anche se decisamente sotto tono, nonostante nomi noti come Andie MacDowell, Cary Elwes e Brian Cox (la cui presenza è poco più di un cameo).
Lo spettatore italiano invece si tiene il beneficio del dubbio, perché per lui la visione inizia male da subito: il doppiaggio è pessimo, scadente, in alcuni frangenti addirittura fastidioso.
"As good as dead" è una storia estremamente debole, che vorrebbe trasmettere tensione, orrore e drammaticità, ma che alla prova dei fatti rimane fredda. Le emozioni non passano: restano lì, cenni non approfonditi.
La colpa va ricostruita a monte: la sceneggiatura è scontata e i personaggi sono volubili fino al paradosso. Se poi si considera che le scene sono fatte male, al punto da risultare poco credibili e girate pure frettolosamente, il danno è servito.