yellow submarine (1968)

Un film che fa scuola, un capolavoro cinematografico oltrechè musicale, anche per tutti i messaggi subliminali in essi contenuti. Da scuola elementare addirittura. Il substrato è persino biblico, ma si rivolge ad un pubblico di estimatori del genere dei culti celtici del Nord Europa: Asatrù e l'Occhio di Odino dalla blu mano guantata in unione con l'antico serpente dell'abisso (Oruborus) che risale sino in superfice e che, chiudendosi a cerchio, vuole soggiogare l'intero mondo universo (terra e acqua e pure cielo se qualcuno non lo fulminasse dall'alto) basandosi sul trinomio Fede-Volk-Famiglia. Il mare è infatti simbolo biblico e reale dell'inferno e del fuoco che divora tutto quanto in esso contenuto, salvo poter disporre submarine o altri ripari galleggianti (barche, navi ecc) o a terra. Tutti ripari museali ovvero da museo delle cere, di stampo massonico comunque.
Il substrato culturale del filme risente purtroppo di una conoscenza solo di rilsvolto e di rovescio biblico, il quale risvolto vede invece assai più efficacemente l'abisso (tehom) separato dalla superfice del mare (tenebra). Abisso chiamato nella bibbia "oceano" come imposto da tutti i miti babilonesi in cui regna la regina dell'oceano e dell'abisso (tiamat) e che minaccia tutto il creato per estendere il dominio anche sulla terra, deserto spoglio e senza vita (tohu wabohu).