w. regia di Oliver Stone USA 2008
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w. (2008)

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locandina del film W.

Titolo Originale: W.

RegiaOliver Stone

InterpretiJosh Brolin, Elizabeth Banks, Thandie Newton, Ellen Burstyn, Ioan Gruffudd, Richard Dreyfuss, James Cromwell, Jeffrey Wright, Rob Corddry, Scott Glenn, Toby Jones, Jason Ritter, Noah Wyle, Jesse Bradford

Durata: h 2.11
NazionalitàUSA 2008
Generebiografico
Al cinema nel Gennaio 2009

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Trama del film W.

Frammenti di vita e di attività politica del presidente degli Stati Uniti, George W. Bush. Più che dei fatti più recenti, che ne hanno caratterizzato il mandato, si parla della sfera più intima di Bush, il rapporto con i genitori, la sua giovinezza, il suo rapporto con la fede...

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Voto Visitatori:   6,12 / 10 (64 voti)6,12Grafico
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Voti e commenti su W., 64 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

ROBZOMBIE81  @  20/03/2010 15:59:20
   6 / 10
Il fatto che Bush sia un texano campagnolo e volgarotto è indubbio e in questo film tutto sommato il regista è stato clemente con il soggetto in questione senza troppo infierire sul più squallido presidente della storia degli Stati Uniti..

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Ultima risposta 20/03/2010 16.01.47
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  26/03/2009 21:10:42
   7½ / 10
Mi chiedevo già da diversi anni perchè Oliver Stone non faceva un film su Bush, - come tutti si sarebbero aspettati- e invece si impegnava in flop clamorosi come WTD o in pellicole terribili come Alexander.
Ma poi ovviamente non ha resistito alla tentazione e, in concomitanza con la fine definitiva dell'era Bush è arrivato il suo bel "W.".
Certo sono lontani ancora i tempi di "JFK", però "W." non è male.
La figura del presidente incompetente viene presentata con una certa ironia, rappresentata dal ghigno dello strepitoso Josh Brolin, per buttarla un po' sul ridere, su cose gravissime, ma comunque sulla scadenza del secondo mandato.

In se il film non è riuscitissimo, però nel complesso è una buona pellicola, che tratta di vicende note, si concentra sui rapporti col padre (un intenso e bravissimo james Cromwell) ed è assolutamente gradevole.

Ma la cosa che il regista ha indovinato di più è il cast. Bravissimi tutti i protagonisti, da Brolin a Scott Glenn, Richard Dreyfuss e Cromwell.
Ci si chiede invece come ha potuto Stone pensare alla splendida Tandie Newton per un mostro come la Rice.

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tylerdurden80  @  10/03/2009 03:18:26
   5 / 10
voto dettato da una duplice causa:la realizzazione dal punto di vista tecnico(mediocre) e la descrizione del personaggio che si vuol far passare come un innocente e sfortunato uomo che ha commesso degli sbagli ma in assoluta buonafede,riducendo la figura di W. a una povera vittima

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Ultima risposta 10/03/2009 18.54.00
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Ytsejam  @  03/02/2009 19:29:36
   6 / 10
Direi il peggior film di Stone. E ce ne vuole.
Ok, sono di parte, lo ammetto. Personalmente Stone davvero non mi piace. Al di là di una manciata di film oggettivamente ben fatti, trovo la sua opera abbastanza retorica e...come dire...convenzionale. Le argomentazioni spesso latitano, addossandosi decisamente troppo alla realtà "convenzionale" dei fatti e delle cose, o peccando dell'esatto opposto, in ridondanti parate della retorica e del politically correct.

Questo film non fa eccezione. Si salva sul piano della guardabilità, è apprezzabile la veste grottesca nella quale Bush viene messo. Ma Moore l'aveva già fatto, parecchi anni fa, in un "semplice" documentario. Anche là ogni sillaba di Bush veniva affiancata da un sottofondo di banjo e musica country.

Eppure...non c'era infatti bisogno di lui per dirci che il buon W. fosse un ex bottigliomane, o un sempliciotto in mano a ben altri sgherri della politica e dell'establishment, vissuto all'ombra del padre e di una illustre quanto famigerata parentela. Mette tutto nella pomposa veste della "rivelazione", pensa di star narrando chissà quale verità "che nessuno aveva avuto il coraggio di dire", quando invece scopre l'acqua calda. Fa quasi tenerezza. Con fare messianico a dir poco irritante, Stone ci rivela che alla Casa Bianca comandava Cheney con Rumsfeld suo fido braccio destro. Che Bush è un ex alcolizzato. Che era un incapace a scuola e nel lavoro. Che le armi di distruzione di massa in Iraq erano una balla, e che l'unico movente era il petrolio. Insomma, la sagra dello scoop. Bravo, complimenti!

Ma soprattutto, Stone compie il grave errore di concentrare la sua analisi del personaggio (?) al solo primo mandato di Bush. In realtà questo suo film su Bush finisce proprio laddove, secondo me, sarebbe dovuto iniziare, per poter ambire almeno al titolo di "film interessante". Finisce nel 2004, alla fine del suo primo, disastroso mandato. Ovvero all'alba delle nuove elezioni. Al profilarsi di una tematica e di una domanda ben più interessante da trattare, e cioè: perchè mai milioni di americani lo hanno rieletto?
Domanda da un milione di dollari...sfida appannaggio di ben altra categoria di cineasti.

P.S.: forse mi sbaglio ma....qualcuno ha fatto caso al fatto che a Bush gli hanno fatto sbagliare tutti i congiuntivi? Altrimenti, mi sa che a forza di vederlo fare nel film, la bevuta se la sono fatta quelli dei dialoghi italiani...

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Ultima risposta 04/02/2009 00.00.50
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR quadruplo  @  28/01/2009 10:49:59
   6½ / 10
SInceramente mi aspettavo di più..
Su Junior si sarebbe potuto fare una serie TV (una comedy), vista la quantità di argomenti su di lui, dalle bravate al college alla guerra in Iraq.
Alla fine ne esce un quadro limitato, e non solo perchè la persona in questione è effettivamente limitata.
Interessante e graffiante a tratti, piuttosto prevedibile in altri.
Comunque da vedere.

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Ultima risposta 29/01/2009 10.32.30
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Gruppo COLLABORATORI matteoscarface  @  26/01/2009 18:33:35
   8 / 10
E' effettivamente il film su Bush che volevo vedere, tutto quello che mi aspettavo. Non un film alla Michael Moore, ma più che altro "la tragedia di un uomo ridicolo", che non ha avuto nulla di speciale se non una fortuna sfacciata a ridosso dell'incompetenza e gli eventi della Storia dalla sua. A me interessava la vita del presidente prima che lo diventasse, e infatti la prima parte è la migliore, non la critica a una politica di cui sappiamo tutto. W. graffia, eccome se graffia, Bush ne esce come un bambaccione deficiente comandato come una marionetta da Rove e Cheney, le vere menti calcolatrici, e sembra quasi che W. per la sua scarsa esperienza di vita e capacità decisionale non si renda nemmeno conto di quello che ha fatto ed è, come credo, convinto di aver agito nel giusto. Bush è un bambino, i suoi collaboratori sono "Piccolo genio" e "Rummy", suo padre è sempre "Papi", Guantanamo, luogo di orrori indicibili è "Guantanamera o come ***** si chiama". Tutto questo non viene imboccato al pubblico in modo visto e rivisto, cosa che peraltro mi avrebbe irritato molto, ma solo attraverso le immagini della sua vita disgraziata. Una cosa è il documentario, un'altra è il film. Chi vuol capire, capisce. La bravura sta nel dirlo con un filtro, altrimenti è meglio darsi ai proclami o alle invettive politiche. Il ruolo dell'artista è questo, e il cineasta è un artista, non un politico. A ognuno il suo mestiere e Stone, nel suo, ci riesce benissimo.

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Ultima risposta 26/01/2009 19.15.38
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  20/01/2009 20:02:57
   5½ / 10
Tutti possono dire o pensare quello che vogliono su Bush, ma dal regista che ha più raccontato i presidenti Usa mi aspettavo sinceramente di più: un film mediocre, forse accattivante (riuscita la parte iniziale sull'iniziazione e le bravate da teenager di Bush jr. ma non mi sembrano quelli i segni per penalizzare l'uomo che è venuto dopo) ma... non credo proprio che al pentagono i potenti si esibissero in recriminazioni gratuite, anzi: gli errori strategici (enormi) sono dovuti a un ben più inquietante delirio di onnipotenza.
Discutibili alcune scelte di Stone, come quella di rendere Colin Powell (fondamentalmente un uomo intelligente) un debole defraudato al più dalle proprie reali convinzioni, o anche rendere "sensuale" e carismatica una first lady di plastica come Laura B.).
Alla fine quel che restano sono alcuni ottimi attori, in particolare il caratterista nei panni di Bush Sr., e una confezione che sembra prendersi troppo sul serio.

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Ultima risposta 26/03/2009 17.33.34
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Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  20/01/2009 13:45:34
   8 / 10
In campo cinematografico le biografie sono sempre un azzardo, difficili da gestire e da proporre e per questo spesso ricevono premi gratificanti se ben fatte (basta pensare a "Ray", "Capote" o "L'ultimo Re di Scozia").

Che cosa dire di Bush? Su cosa incentrare il film su un personaggio così piatto e privo di idee, culturalmente lacunoso e ubriacone? Stone si risveglia da un sonno durato più di un decennio e ricomincia a pungere dopo una serie di film intrisi di retorica o di eccessiva melensaggine (pensando al suo poco riuscito "Alexander"). Se ne frega del lato tecnico delle cose (d'altronde siamo stati sommersi di documentari a riguardo in questi ultimi anni) e ci propone la storia di un uomo fragile, in completa assuefazione da un padre all'apparenza di successo (a riguardo la frase "credevo di vincere grazie alla guerra" ne mette in luce tutta la sua fragilità) e privo di ideali forti e convincenti.
Il suo Bush è un personaggio carismatico solo nel viso e nella voce, che riesce a convincere milioni di persone con quel sorriso sornione e quelle parole convincenti ma prive di valori. Josh Brolin è fenomenale e con lui tutto il cast di attori-politici desiderosi di potere e assetati di petrolio.

E' un bel film, c'è poco da discuterne: per chi voleva una critica più feroce può rivolgersi allo stile grezzo e privo mordente di Moore, bravo solo nel compiacersi di una satira inutile.

Azzardo un paragone: la sfida (prettamente personale) fra "Il divo" e "W." per me finisce in parità. Da un lato la storia di un uomo infinito e pieno di segreti descritta divinamente, dall'altra la capacità di rendere interessante la vita di un uomo mediocre ma semplicemente popolare.

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Ultima risposta 27/01/2009 21.16.30
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inferiore  @  19/01/2009 23:53:43
   6½ / 10
Non siamo davanti ad un documentario schierato stile Michael Moore ma ad un semplice film biografico su W. Bush negli anni della presidenza.
Buona regia e molto bravo Brolin, confesso di non essere per nulla ferrato sull'argomento della guerra in Iraq e quindi per quelli come me la pellicola potrebbe sembrare un pò pesante ma assolutamente chiaro e fluido nel narrare gli eventi.
Alcune inquadrature sono molto interessanti, più che sufficiente.

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Ultima risposta 19/01/2009 23.56.50
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Harvey Ross  @  18/01/2009 19:09:19
   6½ / 10
Veramente bello..molto ben fatto!! Invidio veramente molto il popolo e in particolare il cinema americano..questo film, come tante altre pellicole americane, non è eccessivamente fazioso; è realista e crudo! Non scade quasi mai nella ceca critica, si sta infatti parlando del presidente degli Stati Uniti d'America.
Interroghiamoci se noi avremo potuto condurre un argomento così attuale e scottante senza cadere nel tranello della faziosità, della satira e infine dell'offesa!!!

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Ultima risposta 22/01/2009 15.00.32
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DannyTheDog  @  11/01/2009 23:06:27
   6½ / 10
Non è né un film alla Michael Moore o alla Nanni Moretti (stile "Il caimano"), né un film ruffiano filorepubblicano; è una via di mezzo, che a tratti ricorda "Il divo" di Sorrentino.
Oliver Stone mette in risalto il lato intimo e personale dell'ex-presidente americano, e caratterizza bene le persone e le figure che in questi anni gli sono state accanto (dal padre alla moglie, a Colin Powell e Condoleeza Rice), in alcuni casi consigliandolo bene, in altri casi portandolo a scelte disastrose (per la sua vita e per la sua carriera politica).
Lati negativi:
1) il regista sta molto attento alla storia e sembra non curarsi tanto della tecnica cinematografica, poco estrosa e molto semplice (Stone non ci aveva abituati così)
2) Come fattore unico del suo disastro politico ci viene presentata la guerra in Iraq, trascurando, secondo me, importanti cose come l'economia e la sanità.
Tirando le somme, è un buon film ma poteva essere fatta qualcosina di più.
Buona prestazione di Josh Brolin e di Jeffrey Wrigth nel ruolo di Colin Powell.

Penso di essere uno dei pochi italiani ad averlo visto al cinema (grazie ad un cineclub presente nella mia città), e questo è un fatto che mi preoccupa...

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Ultima risposta 17/01/2009 11.25.44
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