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Questo film rumeno racconta Vlad Tepes dal punto di vista storico, senza implicazioni sulla mitologia di Dracula che, come si vedrà, nasce proprio a quell'epoca e che fu molto efficace, considerando che questa mitologia sopravvisse nei secoli e che permise a Bram Stoker di scrivere l'omonimo romanzo. L'iconografia del Dracula vampiro si basano su quelle che oggi verrebbero definite fake news. Ovviamente in questo film risente di un certo sottobosco di propaganda da cortina di ferro. Più che dai nemici esterni (gli ottomani) erano i nemici interni quelli da cui guardarsi. Tali nemici erani i boiardi ed una classe di mercanti che godeva di numerosi privilegi che Vlad, con la sua ascesa al trono, mette in discussione in nome benessere del popolo e della sua terra. I classici sporchi capitalisti dell'epoca. Bisogna dire comunque che il film offre una buona ricostruzione e Stefan Sileanu offre un ritratto molto convincente di Vlad. Certamente soffre di una certa prolissità ed un finale che ho trovato tronco, però l'interesse verso questa figura è già motivo per vedere questo film.