vizio di forma regia di Paul Thomas Anderson USA 2014
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vizio di forma (2014)

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locandina del film VIZIO DI FORMA

Titolo Originale: INHERENT VICE

RegiaPaul Thomas Anderson

InterpretiReese Witherspoon, Sasha Pieterse, Jena Malone, Joaquin Phoenix, Josh Brolin, Owen Wilson, Benicio Del Toro, Maya Rudolph, Eric Roberts, Wilson Bethel, Martin Short

Durata: h 2.28
NazionalitàUSA 2014
Generethriller
Tratto dal libro "Vizio di Forma" di Thomas Pynchon
Al cinema nel Febbraio 2015

•  Altri film di Paul Thomas Anderson

Trama del film Vizio di forma

Joaquin Phoenix veste i panni di Doc Sportello, un detective privato dalla vita dissoluta che, nella Los Angeles di fine anni Sessanta, viene trascinato dalla sua ex-ragazza nel rapimento del suo attuale amante, un facoltoso proprietario terriero.

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Voto Visitatori:   6,56 / 10 (43 voti)6,56Grafico
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Voti e commenti su Vizio di forma, 43 opinioni inserite

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Goldust  @  04/05/2020 12:27:07
   5 / 10
Ne ho apprezzata la vena ironica, spesso grottesca, che l'attraversa ( non così comune nei film di P. T. Anderson ) e la ricostruzione di un'America di fine anni '60 in forte crisi d'identità. Insieme alle interpretazioni, tra le quali spicca un sorprendente Phoenix che rifiuta di prendersi troppo sul serio, sono le uniche note liete di una pellicola che definire ingarbugliata è farle un complimento. Di una lunghezza spropositata e zeppa di personaggi, di nomi, di riferimenti e di megalomanie varie, sembra quasi che non voglia appositamente farsi seguire. Sono arrivato in fondo esausto ed è per questo che la boccio.

Junipher  @  20/08/2018 12:23:33
   5½ / 10
Film sostanzialmente poco riuscito, snob, verboso ed inutilmente prolisso, in cui pure la colonna sonora risulta deliberatamente sbagliata... niente di più stupido che inserire i Can in un contesto californiano del 1970 (il Neil Young solista poi non se lo filava ancora proprio nessuno...)

Bartok  @  31/03/2018 00:55:15
   4 / 10
Lento, noioso, è davvero un impresa riuscire ad arrivare alla fine di questo film, un specie di noir-thriller ambientato a fine anni 60 in piena epoca hippy, facile quindi immaginare come il protagonista, un detective privato, sia costantemente strafatto durante le sue indagini ma come lo sono anche altri personaggi.. e così il film si trascina lentamente (ma molto lentamente) alla fine con tanti dialoghi e poca azione..nonostante la buona interpretazione di alcuni attori tra cui joaquin phoenix, il film è davvero pesante e difficile da seguire, soprattutto per la sua lunga durata, non mi sento di consigliarne la visione..

rubber980  @  22/10/2016 01:30:57
   1 / 10
Lento e noioso.

Matteoxr6  @  20/01/2016 14:35:22
   4½ / 10
Anderson e Phoenix mi piacciono molto. Sono, rispettivamente, la mente e il braccio perfetti. Con Paul ci eravamo lasciati a The Master, eccezionale dal punto di vista registico, con Phoenix e Hoffman perfetti nel trasmettere tutte le sensazioni e l'atmosfera emozionale che saturava la sceneggiatura. Di contro aveva, per quanto mi riguarda, una trama di per sé poco interessante in quanto estremamente limitata nelle "argomentazioni". Mi spiego: Anderson si era limitato a mostrarci degli stati mentali, uno spaccato narrativo in sé e per sé, prendendo uno spunto (il modo in cui può accadere che si venga tirati dentro una setta, apparentemente senza motivo) sì interessante, ma appunto solo in quanto tale, non come tematica di più ampio respiro, tanto da decidere di girarne una pellicola così lunga e pesante. Ecco, in quel caso faticai ad arrivare alla fine e assegnai un votaccio perché, per quanto le premesse che ho prima espresso fossero di alto livello, non mi può certo bastare come contraltare ad un film che nella sostanza offre molto poco. In Vizio Di Forma non ci si discosta dalla narrazione di uno spaccato di eventi vissuti dal protagonista. Intendiamoci, a me questo tipo di regia piace molto, in quanto non do un ruolo primario alla trama, anzi, lo assegno innanzi tutto alla capacità del regista di mostrarmi dei personaggi che sappiano trasmettere stati d'animo, emozioni, interrogativi, angosce, etc...all'interno di un soggetto interessante. Nel caso di specie mi è mancato il soggetto interessante. Da questo lato dico sinceramente di aver apprezzato maggiormente The Master, perché più sottile nell'addentrarsi all'interno della mente umana. Di contro aveva forse maggiore pesantezza rispetto a questo film, che è indubbiamente molto più disimpegnato e facile da far scorrere. Phoenix è eccezionale come sempre, Anderson ribadisce il suo grande talento, ma lo spunto, che dà anche la denominazione al titolo, non è certo di alto profilo. Il vizio di forma ce l'hanno tutti i protagonisti, da Brolin a Shasta a Penny. Il vizio di forma è intrinseco anche nel passaggio dal periodo hippie a quello del suo declino. Il vizio di forma è nella mente di Doc, che si fa portare a spasso dalla propria mente più o meno inconsapevolmente. È questa la parte più interessante del film: un viaggio onirico nella mente del protagonista, che vola con l'immaginazione tra i propri desideri e interrogativi più o meno inconsapevolmente (questo non possiamo saperlo con certezza). Il regista è bravissimo a trasportarci nella testa di Phoenix, il quale è altrettanto eccezionale a trasmettere allo spettatore l'immagine del protagonista. Peccato che non sia una novità nell'ambito cinematografico; peccato che abbia faticato a concludere l'ultima mezz'ora; peccato che lo spunto del soggetto non sia niente di eccezionale. Comprendo benissimo chi invece gli ha assegnato un voto, non dico eccelso, questo no, ma tutto sommato positivo. Da parte mia continuerò a seguire con molta attenzione Anderson, visto che mi permette di scrivere commenti così lunghi su un voto purtroppo così basso.

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Ultima risposta 20/01/2016 14.45.14
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jason13  @  13/07/2015 20:04:59
   1 / 10
Come buttare nel cesso 2 ore e mezza di cose inutili, dialoghi senza senso, interpretazioni nauseanti. Uno dei peggiori film della mia vita...41 anni di cinema alle spalle...

1 risposta al commento
Ultima risposta 07/08/2015 21.35.58
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Rollo Tommasi  @  26/06/2015 23:33:09
   3 / 10
Quando leggo recensioni entusiastiche su questo film strafumato dal "taglio noir" ma "tagliato male", ho l'impressione di assistere ad un carrozzone promozionale ordito dall'entourage del regista.
Vizio di Forma ha il dono della totale inconcludenza: comincia con l'assegnazione di un incarico non meglio precisato per il detective privato Doc Sportello, attraversa vari stadi, tra la noia, l'insopportabile tedio e il fastidioso buco nero della trama, come le fasi di una dipendenza da stupefacenti ma senza il "brivido" dell'overdose. Anche il titolo dovrebbe rappresentare un qualche significato (il vizio intrinseco delle polizze assicurative, si accenna a qualcosa..bah) ma il regista ritiene di non doverlo sviluppare. Ad ogni nuovo personaggio, o meglio ad ogni nuovo nome biascicato di un qualche indefinito personaggio, si prova sfinimento e cresce l'irrequietezza nel cercare di collegare le singole tessere del mosaico. Uno aspetta l'illuminazione finale, un deus ex machina, una spiegazione dell'intricata missione, ma anche la voce narrante è psichedelica, contaminata dalla spirale della droga, e si esprime con rime poetiche. Alcune pregevoli sequenze comiche, il cammeo strepitoso di Martin Short, l'espressività versatile di Phoenix, si perdono nella confusa distesa di nebbia e nulla del film.
Si fatica ad arrivare alla conclusione, i personaggi sono poco approfonditi, vizietti (non di forma, ma di alcool e droga) sono ostentati in vari punti per ricreare le atmosfere anni settanta, ma manca esattamente il filo della narrazione: due ore e mezza per assistere ad un unico, autentico colpo di scena che ne meritasse la visione (che riguarda il passato di Brolin).
Ho deciso da oggi che l'unico vero Anderson cineasta si chiama Wes. Hollywood lo sta cominciando ad apprezzare. E credo che pian piano, dopo un periodo di faticoso rehab, se ne convinceranno anche i pochi, coraggiosi adepti di Paul Thomas.
In questa recensione-sfogo mi sono talvolta espressa come il cinema di Paul Thomas Anderson: in modo criptico, sbandato, straniante e radical chic, che segue una corrente tutta sua sua, il karma dell'anima, e lo fa senza compromessi con il gusto e le convenzioni, cioè insomma un cinema che perde di vista la sua funzione essenziale, cioè il racconto e l'intrattenimento.

gherardo81  @  04/05/2015 19:07:24
   4 / 10
Urtero' la suscettibilità dei diversi intenditori presenti su questo sito...me ne dispiaccio...ma in ultima analisi, in parole povere, il film è pesante lento e troppo ingarbugliato. I film non devono essere esperimenti, devono far passare un paio d'ore proiettati in qualcos'altro...qui l'unica cosa che ti si proietta è l'idea di spegnere e andare a dormire. E di postare un commento del genere.

slint  @  09/03/2015 23:21:49
   3 / 10
amo a prescindere quasi l'intero cast..magnolia è uno dei miei 10 film preferiti..cio' nonostante sono stato ad un poasso dall'abboandonare la sala per questo titolo..veramente pesante,anche se non sembrerebbe un film pesante,lo diventa comunque..praticamente inseguibile.

BrundleFly  @  03/03/2015 11:29:06
   5 / 10
Senz'altro "un film non per tutti"...e in questo caso faccio parte della 'schiera del NO'.
A parte la bella confezione: una regia con lunghi tagli, pianisequenza e buone recitazioni, non trovo nulla di salvabile a livello di trama. Troppi personaggi, una sceneggiatura contorta di storie che si intrecciano e difficili da seguire e uno sviluppo lentissimo, soprattutto considerando la durata di 2 ore e mezza (non nego di essermi semi-addormentato un paio di volte).
Son riuscito comunque a divertirmi in un paio di scene.

KasinaKD  @  02/03/2015 11:57:15
   5 / 10
Venivamo preparati, e, pur cercando di astenerci dall'impulso di mettere insieme i pezzi del puzzle che questo film ti presenta, è impossibile resistere a farlo per 145 minuti.. dopo la prima ora, l'interessante effetto vintage è svaporato ed il processo naturale del cervello ti porta a disinteressarti a ciò che stai vedendo perchè tanto non ha nessun senso, quindi il film risulta noioso. E' un accumulo infinito di indizi, trame e sottotrame, senza nesso logico che ti permetta di seguire come il protagonista li riordina e li collega insieme per risolvere il caso.. il che al posto di intrigare lo spettatore ed avvicinarlo, è assolutamente respingente e poco coinvolgente. Peccato, peccato, peccato.

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sheratan  @  26/02/2015 21:41:16
   4½ / 10
film lento lento lento, la trama si fa fatica a seguirla, molto articolata e complessa, sono rimasto parecchio deluso e non vedevo l'ora che finisse, sicuramente non è un film per tutti, a parte culi, tette e un nudo integrale, noia mortale.

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