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Rispetto al precedente "Vampire hunter d" questo "Bloodlust" è caratterizzato da una sceneggiatura più corposa e maggiormente ricca di spunti di riflessione. L'azione è cospicua e di qualità, nondimeno la componente umana è ben presente e trasuda da diversi personaggi: a partire da D, sempre enigmatico ma di buon cuore, fino a Meier, un vampiro frainteso dall'indole romantica, consapevole della sua dannazione e della sofferenza che essa porta. Graficamente eccellente, con ottimi scenari degradati e gotici (imponente il castello di Carmilla, personaggio ispirato alla sanguinaria Bathory); come nell'anime precedente, è presente il connubio tra elementi antichi e tecnologici – ne è l'emblema il razzo/fortilizio
quest'ultima, che in diverse occasioni toglie le castagne dal fuoco in situazioni pericolose per il vampire hunter, è un parassita in grado di aspirare lo spirito dei vampiri
Vampire hunter D bloodlust è tra i migliori lavori di Yoshiaki Kawajiri, qui capace di unire alla perfezione spettacolarità, sentimento e temi su cui meditare.
Troppo bello!!!!! Io che amo i vampiri, e i mostri, per me questo anime è un gioiellino. Grafica bellissima, storia d'amore molto bella e drammatica, il vampiro Hunter D l'ho trovato molto affascinante. In più c'è un atmosfera molto gotica e dark. Bellissimo!!! Mi è piaciuto veramente molto questo anime.
Ottimo film animato che però non raggiunge i fasti di "Ninja Scroll" che rimane ad oggi il miglior lavoro di Kawajiri. Come al solito Kawajiri mette in scena un'atmosfera darkeggiante anche se in questo caso è più soft rispetto a quanto visto in "Wicked City" o "Demon City Shinjuku", vero punto di forza del film sono le ambientazioni (location gotiche e/o selvagge con l'aggiunta di elementi futuristici che danno un leggerissimo tocco steampunk) oltre che all'ambiguità dei personaggi inscindibili tra buoni e malvagi. Forse era auspicabile una miglior caratterizzazione di alcuni personaggi, in particolare di Meier, ma la scarsa profondità di alcuni villain è un difetto che avevo già notato in precedenti film di Kawajiri. Disegni ottimi e movimenti molto fluidi. Non è un capolavoro ma come anime d'azione assolve al suo compito di intrattenimento grazie anche al ritmo serrato che non lascia spazio a cali di attenzione.
Seconda trasposizione cinematografica per il cacciatore di vampiri "D" ,questa volta ad opera di Yoshiaki Kawajiri.Un notevole passo avanti rispetto al trascurabile film datato 1985 e surclassato da una trama che, pur sviluppandosi in modo lineare ,avvince in modo perpetuo non essendo mai soggetta a particolari cali di tensione. Merita un elogio a parte la fluidità delle animazioni e la cura dei dettagli,alcune spigolosità dei volti e certi particolari riguardanti abbigliamento,orpelli tecnologici ed armi ricordano i lavori di Peter Chung ("Alexander" e "Aeon Flux" tra i suoi lavori più noti). Intrigante l'ambientazione,unione tra atmosfere gotiche e desolati panorami western che probabilmente influenzeranno l'ideazione delle locations di "Trigun". Lo script piace in quanto più volte le certezze dello spettatore vengono ribaltate da una scissione tra Bene e Male mai troppo rigorosa anche se poi a latitare è una precisa introspezione dei personaggi,le loro motivazioni sono in parte futili ed il background appena accennato se non inesistente.Ne paga le conseguenze soprattutto il protagonista,racchiuso nel suo caparbio semimutismo non riesce ad esprimere un forte ascendente come già accadeva nel primo capitolo. Il divertimento però non scarseggia,la ricerca della giovane Charlotte caduta nella mani del potente vampiro Meier Link si districa attraverso un'avventura itinerante che vedrà spingersi sulle orme del rapitore non solo "D" ma anche una banda di "bounty killer".A loro si aggiungano dei freak guerrieri,mutaforma simili a quelli già presentati da Kawajiri in "Wicked City" o "Ninja Scroll" e la vampira Carmilla(evidente omaggio a Sheridan Le Fanu),in un ricco turbinio di eventi e personaggi. Eccellente la colonna sonora,imprescindibile soprattutto nelle battute conclusive quando le sfumature cupe,malinconiche e romantiche si fondono in un epilogo emozionante.
Anime sontuoso e raffinato, assolutamente perfetto nella forma e dalla trama solo apparentemente ritrita. Per una volta i bizzarri personaggi di Kawajiri non sono fuori posto, e danno anzi vita a più di un combattimento ben realizzato. Musiche splendide ed appropriate, e 2 o 3 scene di grande effetto.
Animazioni che sfiorano la perfezione e per di più doppiaggio magnifico; la storia non è il massimo in quanto a originalità però è ben fatta e contiene anche delle citazioni e delle frasi molto profonde.La colonna sonora è stata realizzata da un italiano e devo ammettere che sono rimasto stupito perchè in certi punti ci sono musiche azzeccatissime.Per il resto lo consiglio a tutti gli appassionati di animazione e non solo...
Anime che non supera le aspettative, ma che comunque non delude assolutamente. "Vampire Hunter D Bloodlast" racchiude tantissimi generi cinematografici in un unica pellicola: dall'horror all'azione, passando per il fantascientifico, un po' tutto viene chiamato in causa. Purtroppo però devo segnalare che in questo caleidoscopio di generi a rimetterci maggiormente è indubbiamente la stilizazzione dei protagonisti che appare forse troppo risicata: il realizzatore, in un primo momento, fa intuire allo spettatore le forze del Bene e del Male, salvo poi rimescolare le carte (anche piuttosto furbescamente). Il risultato è una storia d'amore ben congeniata che sicuramente coinvolge lo spettatore, il quale non riesce a decidere per chi fare il tifo". Molto significativa è anche l'ambientazione. Infatti questo futuro prossimo presenta due peculiarità che risultano vincenti: l'oscurità e una sorta di vicinanza al far-west (che al sottoscritto ha comunque ricordato la prima parte del libro di Stephen King "L'ultimo cavaliere"). Lasciatemi quindi sottolineare che anche l'oscurità che viene disegnata in questo cartone va incontro a un paragone obbligatorio: infatti risulta impossibile non pensare a un "Medioevo futuro" che non è mai stato tanto simile a quello passato. Questo periodo, da sempre legato alle figure vampiresche, è stato per le persone portatore di ignoranza che è riscontrabile anche in "Vampire Hunter D":
molto significativo è infatti l'accoglienza che riceverà Dampyr nel paese che, alla notizia del suo arrivo, tenterà di linciarlo solo perchè non umano.
Come in ogni cartone animato giapponese, l'animazione è curatissima, tanto da non temere accostamenti con quella occidentale. Molto belle anche le scene d'azione con dei combattimenti assolutamente interessanti. Da vedere.