un tranquillo weekend di paura regia di John Boorman USA 1972
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un tranquillo weekend di paura (1972)

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locandina del film UN TRANQUILLO WEEKEND DI PAURA

Titolo Originale: DELIVERANCE

RegiaJohn Boorman

InterpretiJon Voight, Burt Reynolds, Ned Beatty, Ronny Cox, Ed Ramey, Billy Redden, Seamon Glass

Durata: h 1.49
NazionalitàUSA 1972
Generedrammatico
Tratto dal libro "Deliverance" di James Dickey
Al cinema nel Settembre 1972

•  Altri film di John Boorman

Trama del film Un tranquillo weekend di paura

Quattro amici decidono di fare un'escursione in canoa sui monti Appalachi ma gli abitanti del luogo non si dimostrano molto amichevoli e sono costretti a difendersi quando vengono aggrediti. Durante l'escursione uno dei quattro amici scompare tra le rapide, e i guai non sono ancora finiti!

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Voto Visitatori:   7,78 / 10 (121 voti)7,78Grafico
Voto Recensore:   9,00 / 10  9,00
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Voti e commenti su Un tranquillo weekend di paura, 121 opinioni inserite

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dagon  @  21/10/2018 00:03:01
   8 / 10
Quando vedo film a cavallo tra la fine degli anni '60 e gli anni '70, mi ricordo perchè amavo il cinema. Già solo la fotografia di un epoca predigitale, non laccata e né "lucidata", ma densa, pastosa, ricca di sfumature (poi se è di uno come Zsigmond....), è una gioia per gli occhi, ormai abituati al piattume estetico odierno. Regia robusta, grande montaggio, la tensione sale lentamente. Il titolo italiano, seppure non entrandoci per nulla con l'originale, rende tutto sommato bene lo scivolare inatteso e improvviso dalla placida tranquillità, seppur con un senso di minaccia aleggiante, al terrore e alla lotta per sopravvivere.

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Ultima risposta 21/10/2018 00.03.34
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Fortune  @  29/07/2014 14:24:49
   8½ / 10
Crudo,spietato,realistico e ambientato in un contesto naturalistico che,nella sua bellezza, affascina e incute timore solo a passarci una notte intera.Pellicola amara che non lascia niente al caso...o tutto...dipende dai punti di vista.L'impatto alla prima visione fu elettrizzante ma con le successive si riesce a godere in maniera piu' profonda quel senso d'angoscia e suspance che permea l'intera pellicola.Regia ottima e attori di caratura che sono riusciti ad entrare magistralmente in parte, anche grazie a dialoghi e situazioni molto convincenti..Uno dei migliori thriller degli anni '70...e non solo.


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Ultima risposta 29/07/2014 14.46.01
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ferzbox  @  24/07/2014 17:22:58
   8½ / 10
Bello e molto significativo.
A cavallo tra gli anni 60 e 70 uscì questo film drammatico diretto da John Boorman che sfruttava le caratteristiche del vecchio e nuovo cinema.
Gli anni 70 cominciarono ad uscire fuori dal classico concetto di narrazione tipico della prima metà del 900 per dar spazio ad una metodologia più dinamica e incalzante(che ci trasciniamo tutt'ora)...."Un tranquillo week end di paura" è una di quelle pellicole che hanno fatto da ponte e che mostravano tutte e due le formule messe insieme;il risultato è un'ibrido che sa accontentare gli amanti di qualsiasi tipo di cinema...e non è cosa da poco...

Un confronto diretto tra civiltà e natura rappresentato da un gruppo di uomini di città alle prese con la forza innarrestabile di un fiume sperduto tra i boschi.
Una semplice gita in Canoa porterà questi avventurieri ad affrontare una battaglia estenuante per la sopravvivenza,fino a trasformarli,loro malgrado,in animali selvaggi e spietati;coraggiosi nell'affrontare alcune situazioni e succubi di altre....

Una regia strepitosa ed una morale di fondo molto significativa ed amara.
La civiltà di cui andiamo tanto orgogliosi è soltatnto una patetica maschera che distrugge la natura e nasconde le debolezze dell'uomo.

Cit.:"- ...ehi Lewis....ce l'abbiamo fatta,abbiamo superato quelle maledette rapide!!"

"- No Bobby,ti sbagli......la natura non si può mai battere!!!.....

Magnifico....la scena della scalata sulla montagna rocciosa è strepitosa...

N.B. Il personaggio di Bobby è interpretato da Ned Beatty,l'impacciato aiutante di Lex Luthor sul "Superman" di Richard Donner....(poretto,pure in questo film gli hanno affibbiato la parte del cretino....ma con quella faccia...).

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Ultima risposta 24/07/2014 19.19.07
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Jolly Roger  @  28/12/2013 17:39:28
   8½ / 10
"Un tranquillo week end di paura", tutti nella vita l'hanno sentito nominare.
Forse è uno dei casi più significativi di film il cui titolo sia così stra-conosciuto rispetto a quanti poi l'abbiano effettivamente visto; è un po' caduto nel dimenticatoio, purtroppo.
E' un film trasversale, un po' thriller, un po' avventura e persino un po' exploitativo, soprattutto per la scena dello stupro, che sicuramente è uno dei punti di forza. Essa è realizzata benissimo, malgrado ci fosse il rischio di sprofondare nell'eccesso, tuttavia, dal momento in cui i due sfortunati turisti incontrano i due malviventi, non si ha nemmeno per un attimo l'impressione che ciò che sta accadendo sia in qualche modo eccessivo, calcato e volutamente esagerato, ma al contrario l'intera scena è crudamente realistica.
Credo che sia il primo film in cui appaiono, in chiave thriller / horror, i mitici rednecks, i contadinacci americani, dipinti come sporchi e ignoranti e dediti a pratiche blasfeme come la sodomia (queste figure saranno poi successivamente meglio teorizzate in ben noti film dell'orrore degli anni 70 e 80). Lo scontro tra provincia e città, che in USA è molto più sentito mentre da noi quasi non esiste, si palesa quando i rednecks si rivolgono ai 4 protagonisti chiamandoli "city boys" con un'accezione palesemente negativa.

Il vero protagonista di questo film, comunque, è lo scontro tra uomo e natura. Ma non la natura "esterna", la quale non costituisce mai un vero e proprio pericolo (diciamo che è un bellissimo sottofondo della vicenda, ma è neutra). La natura nemica è quella interiore. E' ciò che di selvaggio e di assassino è rimasto dentro di noi, sepolto sotto anni di educazione e di civilizzazione.
Questo conflitto è rappresentato dallo scontro tra chi

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In realtà il film non sposa nessuna delle due posizioni. Si limita a descrivere ciò che fanno i protagonisti, i quali

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Quindi, in definitiva, il film non sposa una delle due posizioni precedenti perchè ha una morale più ampia, cioè che quel tipo di natura, così bella e così selvaggia, non va mai sfidata per divertimento, né tanto meno andrebbe distrutta, perché comunque vada è una sfida persa.

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Ultima risposta 15/01/2014 15.39.43
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GianniArshavin  @  24/11/2013 20:28:10
   6½ / 10
Nonostante la media altissima e le tante ottime recensioni questo film del 1972 non mi ha convinto totalmente,confermandosi comunque un prodotto di qualità.
La pellicola in questione è una delle più citate ed imitate del cinema contemporaneo,e conserva a distanza di 40 anni ancora una fama intatta e notevole.
I pregi del film sono da riscontrare nel valore dell'opera oggi nonostante i tanti anni che si porta dietro,nella bravura degli attori protagonisti,in qualche scena davvero indovinata(quella del duetto),nei messaggi che vuole lanciare e in qualche trovata davvero avveniristica per l'epoca.
Purtroppo i difetti invece sono tutti rintracciabili nella lentezza e nella ripetitività del film,in un finale prevedibile e in alcune situazioni invecchiate davvero male.
Un film,infine,da vedere che ancora oggi risulta apprezzabile ma che allo stesso tempo risente degli anni in alcune situazioni che riviste oggi non convincono e non emozionano più del tutto.

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Ultima risposta 22/10/2016 11.13.49
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JIGSAW  @  09/09/2012 07:23:38
   5½ / 10
Sarebbe durato meno avrei dato un voto in più...

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Ultima risposta 09/09/2012 11.16.21
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Invia una mail all'autore del commento Il Cartaio  @  02/10/2010 02:07:35
   6 / 10
Nei voti precedenti al mio noto degli 8 e mezzo e dei 3 e il recensore addirittura mette 9; "Un Tranquillo Weekend Di Paura" non è ne da 3 ne da 9... è un film che alterna momenti molto lenti e piuttosto noiosi ad altri più adrenalinici e coinvolgenti. Il film sembra promettere bene, carinissima la scena del duetto banjo/chitarra, le ambientazioni sono fantastiche e le musiche molto gradevoli ed azzeccate. Purtroppo però arrivati al clou della storia sono rimasto molto deluso. Molte cose sono lasciate al caso con troppa semplicità e la vicenda non coinvolge a pieno lo spettatore... insomma, non ti senti li con loro, non senti il fiato sul collo di un pazzo che vuole ucciderti!!! Film in sostanza sufficiente da cui, media a parte, mi aspettavo qualcosa di più.

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Ultima risposta 09/09/2012 07.31.01
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rob.k  @  02/08/2010 22:22:47
   4½ / 10
Filmetto dove la paura non si sa neanche dove stia di casa... Lento, lento e più lento. Contenuti prossimi allo zero: un gruppo di amici che incappa in un omicidio, peraltro pur essendo dal lato della ragione, e decide di occultare il cadavere... E quindi? Il fatto che poi presi dalla paura decidano di proseguire gli occultamenti? E quindi? Si salva solo l'ambientazione.

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Ultima risposta 14/12/2012 10.09.00
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Frankys  @  05/07/2010 18:18:20
   3 / 10
Che obbrobrio ... lontano dalle mia aspettative.
Noioso, ridicolissimo e banale, non ciò trovato nulla di bello.
Nel giornale dei programmi tv c'era scritto che era horror, invece è un normalissimo film d'avventura.
Bruttissimo, sarà anche perché mi aspettavo tutt'altro ... .

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Ultima risposta 05/07/2010 21.20.55
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tarantino.linda  @  19/02/2009 18:25:44
   9½ / 10
l'ho visto tante volte,ed è sempre bello,pieno si suspance,e bravissimi gli attori

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Ultima risposta 07/04/2009 00.26.01
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the saint  @  10/01/2009 23:19:26
   3½ / 10

UN TRANQUILLO WEEKEND DI NOIA!

ma che siamo scemi?
horror magistrale, claustrofobico, cult, capolavoro.... ma che state dicendo???
di una noia mortale! soporifero, zero tensione, incredibilmente lento e potrei continuare....
posso capire che nel 1972 possa aver suscitato un pò di clamore, perchè chi commenta era piccolo e magari la scena del mezzo incaprettamento gli sia rimasta impressa...
ma ora nel 2009 un film simile è improponibile!

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Ultima risposta 07/04/2009 00.31.42
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statididiso  @  12/11/2007 02:10:14
   9½ / 10
il film è perfetto nella sua semplicità. Boorman riesce a mantenere alta la tensione fino alla fine. gli interpreti (in particolar modo Jon Voight e Burt Reynolds) sfornano una prova assolutamente all'altezza ed è impossibile rimanere impassibili di fronte al dispiegarsi degli eventi; i quattro protagonisti incarnano quattro possibili soluzioni del rapporto Uomo-Natura: superiorità, moderatezza, indifferenza e timore. la fotografia di Zsigmond mozza semplicemente il fiato. una delle rare volte (se non l'unica, adesso non mi viene in mente niente) in cui si assiste ad un episodio di violenza sessuale nei confronti di un uomo. il duello chitarra-banjo della celebre “Dueling Banjos” ci "catapulta" immediatamente nel clima del film. se proprio vogliamo trovare il cd. "pelo nell'uovo", alcune scene vanno un pò troppo per le lunghe. EVERGREEN ! ! !

voto: 9,5

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Ultima risposta 12/11/2007 10.39.10
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castelvetro  @  06/07/2007 19:55:05
   9½ / 10
E' una perla, direi una delle più belle degli anni '70...
Quando uscì nel 1972, Un tranquillo weekend di paura desto' subito scandalo e venne definito un film "polemico". L'episodio dello stupro di Bobby infatti rappresenta prima volta in cui un film con grande seguito di pubblico mostra un episodio di violenza carnale, per di più di natura omosessuale.

Personalmente, poi, trovo la tematica dei Bifolchi una tematica evergreen,
sempre di grande attualità e sempre in grado di affascinare l'immaginario collettivo...

Secondo me un thriller come questo considerando lo scarso budget a disposizione (ridottissimo), l'assenza totale di effetto speciale, le location poverissime (ma stupende) è eccezionale e unico nel suo genere!

Tra gli attori del film poi troviamo dei veri Freaks: altro punto a favore del film e della sua credibilità! Un Burt Reynolds, all'apice della sua fama, della sua carriera e della sua forma fisica. All'epoca divenuto simbolo come pochi altri dell'attore virile, non aveva adottato ancora nel suo look i baffi neri che in seguito lascerà crescere.

Ottima anche l'interpretazione (davvero molto credibile) del ragazzino con il benjo. A mio avviso sarebbe stata da oscar. Una delle più belle scene del cinema dagli anni '50 a questa parte.

Riguardo alla colonna sonora la scelta di John Boorman è stata quella di avere uno sfondo sonoro costituito semplicemente dai rumori della natura, che rende il tutto ancora più affascinante e veritiero.
I personaggi principali hanno ognuno un carattere diverso: Drew crede nella fondamentale validità della società civile mentre Lewis è convinto del contrario. Lo spettatore è così portato all'interno del film a sostegno del
personaggio più consono alle sue idee in materia.


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Consigliato vivamente a tutti! Buona visione e buon divertimento!

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Ultima risposta 11/07/2008 15.56.06
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  14/11/2006 21:40:24
   10 / 10
deliverance è uno dei miei personali film di culto, nonchè un classico intramonatabile e unico.
una pellicola a mio parere senza una pecca, brutale e ritmatissima.
la cornice georgiana è fantastica, un paesaggio naturale che da solo meriterebbe una visione. ottima la regia di boorman, capace di mantenere costante il crescendo della tensione e FANTASTICA la prova di tutto il cast, su cui svetta jon voight, forse alla sua miglior prova.
quello che rende il film incredibile e la l'incredibile immedesimazione coi personaggi (lo spaccone, il moderato, il fifone) in cui ognuno può riconoscersi e la veridicità della situazione, che porta attraverso un'inaspettata serie di causalità al degenerare della vicenda, partita come la normale gitarella a cui chiunque potrebbe prender parte.
menzione per il fatto che tutti i comprimari fossero veri bifolchi (senza offesa) del luogo, come ha ricordato tyler più in basso.

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Ultima risposta 14/11/2006 21.42.03
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  29/03/2006 18:28:57
   4½ / 10
Mi ha stufato parecchio... Nei primi 3quarti d'ora è interessante, ma dopo supernoioso. Secondo me nn vale niente, xkè nn è intrigante, è troppo poco originale.

6 risposte al commento
Ultima risposta 29/04/2013 18.50.05
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Brohymn  @  15/01/2006 17:13:46
   5 / 10
Mi sono convinto a vedere questo film dai commenti entusiastici di questo forum.
Risultato: filmetto di mezza tacca.

Storia improbabile, ambientazione improbabile, finale improbabile.
Per carità, questo film mantiene alta l'attenzione dello spettatore, ma non ha niente di più delle altre mille pellicole del suo genere.
La nota positiva è la colonna sonora fatta col banjo, che da un tocco di surrealismo al tutto.

Sarei curioso di capire quali sono le "ricche temetiche" di questo film, come ho letto in alcuni commenti recedenti.

La media di 8,9 mi lascia basito (è uguale a quella di Psycho, vero caposaldo di questo filone di films!!!!)...

Vabbè, de gustibus non disputandum est...

1 risposta al commento
Ultima risposta 20/06/2006 19.19.25
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