un gatto nel cervello (1990)

Se è pur vero che solo conoscitori o cultori di Lucio Fulci sarebbero capaci di apprezzare a trecentosessanta gradi UN GATTO NEL CERVELLO, le sue scene horror decontestualizzate e senza una sceneggiatura vera a legarle rimangono perfette, bellissime ed originali in ogni caso.
In tutto questo divertissement di metacinema ed omaggio all'horror, l'autocitazionismo è un freno alla parte narrativa, artistica e depotenzia le parti psicologico-surrealiste, ma è fondamentale all'autocritica e all'ammissione che l'autore fa relativamente ai feticismi e alle perversioni che lo hanno portato ad essere un maestro del genere.
Un'ode al cinema non può non essere amata ed apprezzata.

Dopo anni di piccoli camei nelle sue stesse pellicole, Fulci compie il grande passo e diventa protagonista assoluto di un film giudicato da molti -a ragione- il suo testamento. Una storia oscura, illogica, malata ma anche ironica dove lo splatter regna incontrastato e poco importa se le scene più efferate e truci e sono tutte "appiccicate" da altri film. Un paio di anni prima, infatti, furono realizzati otto film, due diretti e gli altri comunque supervisionati da Fulci, destinati alla tv ma inizialmente non trasmessi per il loro elevato tasso di violenza. Così il regista romano ricicla alcune sequenze costringendo il montatore Vincenzo Tomassi a compiere miracoli; è un film dove si vede la passione e l'amore per un certo cinema di genere, realizzato con pochi mezzi ma con tanto cuore...e con la trama scopiazzata da "Cabal" di Clive Barker, ma i prodotti di genere italiani erano così. Rivederlo oggi diverte per la sua bonaria ingenuità e soprattutto suscita molta nostalgia per quel tipo di cinema orma scomparso di cui questo "Un gatto nel cervello" (titolo già agghiacciante di suo) è uno degli ultimi e più alti esempi.
Ultimo film di Lucio Fulci ad essere stato regolarmente distribuito nelle sale.

idea geniale penalizzata dai mezzi scarsi che Fulci aveva a disposizione.
apprezzabile soprattutto dai fan sfegati di Fulci, ma può risultare straniante per lo spettatore occasionale.

L'idea è geniale

Simpatico filmetto diretto ed interpretato da Lucio Fulci nel 1990.
La trama è carina,piuttosto delirante e trash ma sempre molto divertente da seguire grazie alle numerosissime scene splatter (alcune delle quali prese da film girati in precedenza dallo stesso Fulci o a cui aveva collaborato).
Discretoccia la regia e la recitazione buoni naturalmente gli effetti speciali.
Un film che secondo merita di essere visto solo dai fan del regista,evitabile per tutti gli altri.

Ottimo horror psicologico di Lucio Fulci. Ottima regia e buone scene splatter fanno di questo film un piccolo gioiellino del genere. Da vedere.

Sottovalutato questo film di Fulci che con qualche mezzo in piu' sarebbe veramente diventato un gran bel film, l'idea del regista che impazzisce in base ai suoi film mi è piaciuta molto, ed e' stata rubacchiata ad esempio da Craven nel suo Nightmare nuovo incubo, anche se un pò modificata...

Insomma sarebbe stato un bel film con mezzi appropriati.
Un 7 di incoraggiamento

Secondo me questo film è sottovalutato. E' sottovalutato perchè probabilmente chi gli ha dato l'insufficienza non conosce abbastanza bene Fulci. Il regista era contro la psicologia, e parlava spesso della differenza fra i film horror, che sono finti, e le tragedie reali.

SPOILER Poi, certo, non sarà un capolavoro, la regia non è delle più ispirate, gli effetti splatter non sono sempre credibili, però è vero anche che ad "Un gatto nel cervello" sono succeduti film come "Cabal" di Clive Barker e "Nightmare-Nuovo incubo" di Craven. Per cui, per piacere, non mi criticate la trama... inoltre, penso che non sia un film piatto o noioso solo perchè l'assassino viene rivelato subito, io mi sono divertito, anche vedendo alcune scene dai suoi altri film, ri-ascoltando la musica de "L'aldilà", che questa volta viene associata ad un film "ipotetico", e seguendo la trama che comunque diverte ed intrattiene.

Sono anche contento del fatto che Fulci abbia deciso di recitare nel film da protagonista... e questo è forse un pregio in più... anche se l'interpretazione non è ottima.

Delirante trash autocelebrativo.

me lo aspettavo senz'altro peggio.
uno degli ultimi film di fulci si divide in due parti:la prima,più introduttiva,è ben fatta e con un minimo di sceneggiatura,essa da spazio al campionario di efferratezze mostrate nella seconda parte,ben più splatterosa quanto ripetitiva.
la trama devo ammettere che c'è,il buon fulci non delude mostrando immaggini sadiche e talvolta malate al punto giusto.
nonostante il budget non sia tra i più eccelsi del regista gli effetti gore sono realizzati piuttosto bene e convincono.
da notare un grossolano errore nella seguente frase:

SPOILER
comunque mi è piaciuto,fulci se l'è cavata abbastanza bene a recitare,anche se lo trovo meglio come regista,
buono il finale.
voto splatter:8.5

Cacchiarola ragazzi, questo è un filmone di Lucio. Veramente così tanto spastico, dove Fulci si sbizarisce allo stato puro. Qui, il fulci, ha dato il massimo della sua arte. TROPPO SOTTOVALUTATO.

Simpatico e grottesco collage di opere passate di Fulci, dove lo stesso interpreta il protagonista principale della vicenda.

Il film a volte offre palesi spunti ironici, a volte pare essere una critica al voyeurismo dello spettatore (o meglio, alla violenza mostrata nei film che poi genera anche violenza al di fuori dello schermo stesso) e nel frattempo mostra buone quantità di sangue e violenza.

Plauso alla qualità degli SFX, molto molto buona.

Il dottor Fulci (laureato in medicina a tutti gli effetti, anche se non ha mai praticato) realizza ed interpreta un originale film, anche se non memorabile, visto che ricicla senza troppi complimenti altri film.

Vale una visione eprò.

Un film del buon Fulci che si salva appena, perchè purtroppo la prima parte e nettamente insufficiente, ci saranno si o no due scene belle, per il resto e noia profonda, però, dopo nella seconda parte qualcosa cambia, le scene splatter aumentano e diventano sempre più belle, la tensione aumenta e tutto sommato il film diventa un attimino più interessante.

Insomma, Fulci interpreta e dirige questo film in prima persona, poteva essere migliore, perchè la sufficienza e molto stiracchiata e da Fulci mi aspettavo qualcosa di meglio, ma tutto sommato va bene anche così.

Sono sempre un po' malinconico quando guardo questo film. L'ultimo horror del buon Lucio!
Le molte sequenze splatter sono state prese in prestito dai film di Nannerini e Lucidi, e, assemblate tra di loro, danno un effetto grottesco, quasi senza senso, che ho molto apprezzato.
Ad alzare la media, beh, il nostro Fulci nei panni di se stesso!
Ovviamente chi non ama il cinema artigianale del nostro amato regista ne stia alla larga!

Bellissimo Slasher dai toni grotteschi!
L'ho visto con gli amici ed è piaciuto molto!

Noto però con grande stupore che qui tra gli attori manca "er mejo"
ovvero David l. Thompson colui ke interpreta lo psicologo:

Un vecchietto con occhiali e cuffia che uccide tutte le f1ghe!
Cioè uno dei mostri più carismatici che io abbia mai visto...!

Ora e per sempre Lucio Fulci King of Gore!

buona idea di lucio fulci ma il film risulta a tratti noioso e lento...Raggiunge il 7 per il titolo, l'idea ma soprattutto per l'affetto che provo per questo film

ultima "fatica" del regista romano, tratta dalla serie del 1988 "Lucio Fulci presenta" destinata alla televisione/home entertaiment, che, tra l'altro, prevedeva anche la partecipazione di altri registi, ma che non vide, poi, mai la luce. sul piano tecnico il film è tra i peggiori del regista, ma x certi altri aspetti costituisce un vero e proprio gioiellino x i suoi fan. nel film Lucio interpreta se stesso, un regista che, a furia di girare film dell'orrore, finisce x "f.o.t.t.e.r.s.i" il cervello. decide così di rivolgersi ad uno psichiatra, che, xò, invece di aiutarlo, lo utilizzerà, ipnotizzandolo, x i suoi scopi: uccidere la moglie, scaricando la colpa sul povero cliente. il finale è tutto da gustare..
la trama è molto interessante e, probabilmente, nasconde alcune paure del regista, ma non altrettanto ben sviluppata. lo splatter non manca (ci sono molti richiami ai suoi vecchi film, autentiche chicche x gli estimatori del suo cinema, anche se mi rendo conto che x alcuni potrebbe risultare scontato) e condito da nerissimo humor. sicuramente + interessante la versione tedesca del film, che contiene il vero finale voluto da Fulci, aperto a più soluzioni (di cui anch'io sono alla ricerca, anche se sono disponibili soltanto 1000 copie, trattandosi di un'edizione limitata).
il film uscì accompagnato dall'affermazione "Hitchcock ha inventato il brivido, Fulci lo ha perfezionato", che può sembrare dissacrante, ma non del tutto infondata. al regista inglese va riconosciuto il merito di aver rotto con gli schemi (permettetemi, xò, di dividerlo con il grande Mario Bava), a registi come Argento e Fulci di averne empatizzato lo "spirito" e di averlo indirizzato verso forme più moderne ed estreme, che a loro volta hanno rotto con la tradizione precedente (per intenderci, dal thriller si è passati al c.d. thriller-horror - genere che decisamente preferisco). questa trovata, tra l'altro, verrà poi ripresa da Craven nel suo "ultimo incubo". inoltre, è un'occasione x vedere il Nostro all'azione. il regista con il suo film ha voluto distinguere tra violenza "finta" e violenza "reale", quest'ultima connaturata nell'uomo. il regista sembra quasi voler esorcizzare la violenza reale, sublimandola con quella finta (una specie di catarsi)
un discorso analogo a quello fatto x "Bloodsucking Freaks": il film non meriterebbe la sufficienza, ma ne sono molto legato (come penso tutti i fan del grande Lucio).
VOTO 7,5!! (anche se il valore che ha x me questa pellicola mi indurrebbe a mettere 10)

SPOILER

Buon horror sicuramente da vedere!

Alterno horror di Fulci, e con Fulci, probabilmente più autobiografico di quello che si pensa... Girato con due lire, vanta una sceneggiatura non troppo originale e sorprendente, ma la regia è buona e qualche scena ha un suo perchè...

Fulci lo dirige ed interpreta per divertirsi un pò, e riesce benissimo nell'intento. Più grottesco che horror.