un'estate da giganti (2011)

Un racconto di formazione senza la scoperta di un cadavere. Mi ha ricordato in certi elementi Stand By Me di Reiner. Immersi in un contesto rurale, fuori dalla complessità di quello urbano, questo film si tinge di aspetti molto vicini alla favola. C'è la consapevolezza crescente di un qualcosa che sta finendo e del passaggio verso un nuovo modo di vedere le cose. Il tutto scritto in maniera molto semplice, eccedendo un po' nella rappresentazione degli adulti, eccessivamente caratterizzate da sembrare in alcuni frangenti degli esseri grotteschi. Forse voluto dallo stesso regista, ma che mi è sembrato stonato. Un film comunque che raggiunge pienamente la sufficienza.

Storia di tre ragazzini lasciati da soli da parte dei genitori...il film tendenzialemtente è drammatico, si trovano ad affrontare situazioni non proprio adatte a dei bambini...però quando finisce non si capisce bene che cosa volesse dire il regista, è uno spaccato sulle loro vite senza però un inizio e una fine o un perché...

drammatico ma con un buon ritmo e piuttosto ben riuscito. Nel complesso le vite di questi tre ragazzini ai margini della legalità e della vita sono raccontate nel modo giusto, con attenzione e piacere...carino, serio e pesante ma anche visto con gli occhi dei bambini.

L'ho apprezzato, anche se non presenta novità.
Ben caratterizzati tutti i personaggi e molte sono le situazioni grottesche.
Ma ciò che ho apprezzato di più sono la colonna sonora di The Bony King e le riprese della natura, bellissime.

I Dardenne sono un'altra cosa...Ma il diavolo non è mai così brutto come lo si dipinge. :)

lento,storia che potrebbe non appassionar tutti,comunque lo ho apprezzato,complici gl'ottimi scenari ottimamente fotografati.in effetti non succede nulla nel film,si vuol solo mostrar la quotidianità di questi adolscenti sempre all'avventura,sfortunati e alla ricerca di emozioni.