un delitto poco comune regia di Ruggero Deodato Italia 1988
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un delitto poco comune (1988)

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locandina del film UN DELITTO POCO COMUNE

Titolo Originale: UN DELITTO POCO COMUNE

RegiaRuggero Deodato

InterpretiMichael York, Edwige Fenech, Donald Pleasence, Caterina Boratto

Durata: h 1.34
NazionalitàItalia 1988
Generethriller
Al cinema nel Febbraio 1988

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Trama del film Un delitto poco comune

La vita di Robert, pianista di successo, è sconvolta da una malattia rara e irreversibile. Robert reagisce con una catena di omicidi e tenta anche di eliminare una donna che aspetta un figlio da lui.

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Voto Visitatori:   6,75 / 10 (8 voti)6,75Grafico
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Voti e commenti su Un delitto poco comune, 8 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  07/08/2018 16:02:27
   6 / 10
Discreto thriller di Deodato, non tanto per l'intreccio visto che si conosce subito l'identità dell'assassino, quanto per il progressivo degenerare fisico e psicologico dello stesso, un vero dramma che lo porterà ad un livello di rabbia e disperazione tale da fargli commettere (giustamente?) ogni sorta di atrocità. Il film è sorretto principalmente dall'idea e dall'interpretazione del convincente e compassionevole York, e penso che siano gli unici elementi che permettono al film di discostarsi leggermente dalla mediocrità tipica dei prodotti del periodo; per il resto infatti non si smentisce in quanto a dialoghi e dettagli assurdi degni del miglior trash, nonché a stereotipi vecchi ed immancabili (come il classico commissario interpretato dal classico Pleasance alla classica maniera) ed efferatezze più crude ed accentuate del necessario, giusto per non lasciare nulla all'immaginazione dello spettatore che a quanto pare non gli basta il gesto ma ha bisogno di vedere nel dettaglio il sangue che sgorga a fiumi dal collo di una tipa.
Deodato comunque non è l'ultimo arrivato, e almeno nella narrazione in generale e nelle scene degli omicidi se la cava egregiamente, ma non viene certo aiutato dalle musiche di repertorio e poco ispirate, e da una fotografia che si potrebbe tranquillamente accostare al buio pesto.
 
Nel suo insieme più che guardabile, senz'altro, ma a pensarci bene, è solo una versione dei poveri de "La Mosca" di Cronenberg.
 

Vlad Utosh  @  05/09/2014 21:26:26
   8 / 10
Vidi questo film quando ero poco più di un bambino e ricordo che mi inquietò non poco; rivisto ieri confermo l'ottima impressione che mi ronzava nella testa(a suo tempo il film mi terrorizzava, ora ho apprezzato anche il dramma del protagonista e le indagini, pur continuando a gradire il lato più sinistro della storia). Praticamente si sa fin dall'inizio chi è l'assassino, tuttavia questo non va ad incidere sulla buona resa del thriller che approfondisce la disperazione del pianista colpito da una terribile malattia(progeria). Questo male lo fa invecchiare a velocità inumana e logora la sua mente portandolo alla pazzia

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILERe ad un'ineluttabile morte precoce.
Buono il make-up che accompagna lo strazio del bravo Michael York e interessante come quest'ultimo "giochi" con il detective(interpretato egregiamente da Donald Pleasence, già rodato in questi ruoli), forse Robert Dominici voleva veramente farsi catturare… a tal proposito ho trovato magistrale tutta la sequenza di scene del parco in poi, fino all'epilogo inevitabile.
Davvero un bel film e buona anche la regia di Ruggero Deodato.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  16/11/2013 17:42:08
   6 / 10
Un film discreto con una trama carina sebbene qualche buco di sceneggiatura. Accettabile.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  20/10/2012 10:30:42
   6½ / 10
Tutta la prima farebbe pensare ad un giallo classico italiano, uscito un po' fuori tempo massimo considerando che l'epoca d'oro del genere era già abbondantemente tramontata. L'intreccio poliziesco lascia prò il passo al dramma esistenzialista del protagonista, un ottimo York, causato da una malattia incurabile che ne corrompe non solo il corpo, ma soprattutto l'anima in una graduale degenerazione di un novello Jekyll verso la propria anima nera Hyde. York ed in parte Pleasence, regge sulle sue spalle il peso del film che malgrado uno scivolamento troppo melodrammatico nel finale, mantiene comunque un discreto livello qualitativo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  12/04/2012 15:19:36
   7 / 10
L'arma in più di questo tardo thriller all'italiana in un periodo in cui il genere cominciava a mostrare il fianco è sicuramente la malattia degenerativa che colpisce il protagonista, facendolo così precipitare in una corruzione fisica e mentale.
Di certo i primi due omicidi commessi dall'affermato pianista sono forzati,il movente appare un po' buttato lì per giustificare un'introduzione sanguinosa di tipo "argentiano",quando però Deodato vira sul dramma del protagonista la pellicola prende quota con vigore.
Lo struggimento di Michael York è un po' di maniera,la prova dell'attore è però convincente quanto il ripugnante trucco che lo tramuta da intrepido tombeur des femmes in raggrinzito e malandato vecchio.La sua condanna a morte diventa il velenoso modo con cui tenere in scacco la polizia fuorviando a più riprese le indagini e lasciando le autorità a brancolare nel buio,in particolar modo Donald Pleasance che dopo "Halloween" torna a vestire i panni di un detective la cui perseveranza sarà il mezzo per venire a capo dell'enigma.
Nel cast c'è anche Edwige Fenech,un ruolo importante ai fini del racconto per la bella attrice che questa volta concede ben poco agli ammiratori delle sue voluttuose curve.
La trama poggia quindi non sull'indagine e i tentativi di smascherare l'assassino,l'identità di questi è infatti presto nota,Deodato punta nel dar risalto all'incubo personale di un uomo che reagisce con violenza al proprio destino.L'idea è sufficientemente originale e con il progredire della malattia lo spettatore tende a provare una certa compassione per il protagonista,straziante nella volontà di portare a termine l'ultimo omicidio.Un Deodato poco conosciuto ma tutt'altro che disprezzabile.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  11/12/2011 20:08:59
   6½ / 10
Questo thriller di Deodato è un buon film, ben realizzato e ben interpretato, che vale la pena visionare. A mio parere non è riuscitissimo, nel senso che poteva essere migliore, in quanto si conosce l'assassino e la sua storia troppo presto.

DarkRareMirko  @  05/03/2009 19:00:22
   7 / 10
D'accordo col commento sottostante.

Deodato è un buonissimo regista che ha toppato solo alcune volte lungo la sua sterminata carriera.

In questo caso ha realizzato un thriller teso, originalissimo, che svela subito l'identità dell'assassino, molto tendente al dramma, con buonissimi interpreti (da far notare anche la presenza della Boratto).

Molto buoni anche gli effetti di make up, realizzati dallo Sforza che ha pure collaborato al capolavoro Bertolucciano Novecento.

Vale una visione.

bussisotto  @  19/02/2007 14:47:17
   7 / 10
Uno dei film più interessanti della sterminata carriera di Mr Cannibal (così il regista viene chiamato all'estero).Grazie ad un buon cast (il sempre bravo Donald Pleasence, la bella Edwige Fenech e Giovanni Lombardo Radice in un piccolo ruolo) e ad un'efficace sceneggiatura, la pellicola si colloca un gradino più in alto rispetto alle produzioni a medio budget del periodo degli anni '80.
Michael York convince con un'interpretazione di altissimo livello,si prova pena per un uomo che nulla può di fronte alle scelte della natura, si percepisce rabbia, dolore,impotenza.
Un film che sorprende positivamente, danneggiato purtroppo da un finale veloce e sbrigativo.

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