una lama nel buio regia di Robert Benton USA 1982
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una lama nel buio (1982)

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locandina del film UNA LAMA NEL BUIO

Titolo Originale: STILL OF THE NIGHT

RegiaRobert Benton

InterpretiRoy Scheider, Meryl Streep, Jessica Tandy, Joe Grifasi, Sara Botsford

Durata: h 1.30
NazionalitàUSA 1982
Generegiallo
Al cinema nel Febbraio 1982

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Trama del film Una lama nel buio

Il paziente di uno psichiatra viene assassinato e il medico si improvvisa investigatore per scoprire il colpevole. Dapprima si mette sulle tracce della donna della vittima, se ne innamora e l'aiuta a sfuggire alla polizia, convinto della sua innocenza. Il caso si risolve in una villa isolata a Long Island, grazie alla ricostruzione di brandelli di sogno narrati dal paziente allo psichiatra.

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Voto Visitatori:   6,08 / 10 (13 voti)6,08Grafico
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Voti e commenti su Una lama nel buio, 13 opinioni inserite

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Alpagueur  @  14/02/2021 19:11:56
   6 / 10
Questo film intrigante racchiude thriller, tensione, suspense, romanticismo, eccitazione illimitata e colpi di scena. Sam Rice (Roy Scheider), uno psichiatra di Manhattan, indaga sull'omicidio di un paziente e poco dopo si innamora della misteriosa amante della vittima. Il dottor Rice riceve la visita della collega di George Bynum (Josef Sommer) e amante Brooke Reynolds (Meryl Streep) con un comportamento sempre più sospetto. Più tardi, arriva l'agente investigativo detective Vitucci (Joe Grifasi) che si occupa dei rari eventi. Mentre il dottor Rice esamina le note del caso sulle sue sessioni con Bynum e sospetta che Brooke possa o meno essere l'assassino. Allo stesso tempo, Sam indaga sulle misteriose gesta e mette a rischio la propria vita. Questo giallo/thriller in stile hitchcockiano contiene suspense, tensione, brividi e intrighi continui. L'immagine promette molto ma fallisce nei suoi obiettivi. È pieno di suspense, ma spesso gli elementi misteriosi non si sono del tutto gelificati. C'è anche un'eccitante e intrigante sequenza di sogni in cui risulta risolto l'omicidio in modo simile a "Io ti salverò" (1945) di Alfred Hitchcock. Roy Scheider si esibisce bene come psichiatra che inizia la propria indagine su un omicidio, innamorandosi dell'enigmatica bionda Brooke interpretata in modo eccellente da Meryl Streep. Dopo il suo più grande successo "Kramer contro Kramer" che ha spinto in avanti la carriera di Meryl, l'attrice è rimasta abbastanza colpita da lavorare di nuovo con Benton e ha giocato onestamente le sue carte ma questo "Still of the night", tuttavia, si è rivelato un flop. Elegante fotografia di un magnifico cameraman, lo spagnolo Nestor Almendros, solito collaboratore cinematografico di Benton pieno di luci e ombre. Il film è diretto professionalmente da Robert Benton ma senza originalità e questa caratteristica risulta essere diffusa in modo sottile. Il regista del Texas ha una carriera variegata in quanto era un editore di riviste, scenografo, arredatore di set e ha scritto una serie di storie fantasiose per bambini. Ha realizzato pochi film anche tenendo conto di quelli in cui ha scritto soggetto o sceneggiatura come per es. "Gangster Story", "Uomini e cobra", "Ma papà ti manda sola?", "Superman" e appunto "Una lama nel buio". Il suo grande successo come regista è stato il weepie "Kramer contro Kramer" che gli è valso l'Oscar per la scrittura e la regia, il successivo è stato il caloroso "Le stagioni del cuore" con valori umani fondamentali che ha rivelato il suo lato più dolce. Dopo aver girato il sottovalutato "Nadine, un amore a prova di proiettile", una commedia a fumetti con Jeff Bridges e Kim Basinger, successivamente ha diretto un film di gangster "Billy Bathgate" con Nicole Kidman e Dustin Hoffman, "La vita a modo mio" che è valsa a Paul Newman una nomination all'Oscar e ha lavorato di nuovo con Benton quattro anni dopo in "Twilight". "Una lama nel buio" è stato un fallimento e si è rivelato un flop al botteghino. La sequenza alla casa d'aste di Roy Scheider per eludere l'intervento della polizia mi ha ricordato quella (molto divertente) di Cary Grant in "Intrigo internazionale" (1959) di A. Hitchcock, mentre l'occhio sinistro del pupazzo che perde sangue nelle mani della bambina bionda nel sogno di Josef Sommer è un deja vu grafico de "Il gatto dagli occhi di giada" (1977) di A. Bido (locandina). Consiglierei questa pellicola mystery/thriller solo ai fan di Meryl Streep (ci sono un paio di scene di nudo, ma molto casto ed elegante).

Goldust  @  25/12/2020 22:29:08
   6 / 10
Un giallo psicologico abbastanza tradizionale con una coppia di bravi interpreti, una discreta ambientazione da Chirsties, un finale buttato via. Qualche eco hitchcockiano messo qua e là non lo salva dalla modestia, anche se Banton come regista è tutt'altro che uno sprovveduto.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  20/02/2018 21:41:36
   6½ / 10
Thriller psicologico molto raffinato, dai molti richiami e simboli psicanalitici a quelli più cinematografici, in primis ad Hitchcock. Solida l'intepretazione di Schreider, molto buona quella della Streep capace di infondere il giusto grado di ambivalenza al suo personaggio.

Spotify  @  22/10/2017 04:27:29
   7 / 10
Buon giallo dei primi anni 80. Si tratta di un fim molto convenzionale, che segue tutte le regole imposte dal genere, non stravolgendo nulla.
Eppure, quello che di questa pellicola fa rumore, è il nome del regista. Costui infatti è Robert Benton, la cui precedente fatica era stata il capolavoro "Kramer contro Kramer", uscito nel 1979. Tre anni dopo, ritroviamo un Benton deciso a cambiare completamente genere, passando dal drammatico al thriller/giallo. I risultati non sono affatto gli stessi del lungometraggio precedente e "Still of the Night" non diventerà uno di quei thrilling da ricordare. Dunque, da questo punto di vista, si potrebbe contestare a Benton di non esser riuscito a confermarsi dopo il successo eclatante di tre anni prima.
Visto da un'altra ottica però, il film non dispiace affatto. C'è una struttura narrativa solidissima e inoltre, si sente ancora l'impronta degli anni 70, i quali d'altronde, erano terminati da pochissimo e bisognava aspettare ancora qualche anno per le superproduzioni commerciali.
La trama vede protagonista lo psichiatra Sam Rice, conducente un'esistenza piuttosto grigia. Una sera, un suo paziente, viene ucciso e successivamente, nello studio del dottore, piomba l'ex amante del morto, Brooke Reynolds, la quale racconta a Rice il suo rapporto con la vittima. I sospetti dell'ispettore di polizia, cadono proprio su Brooke, ma Sam non è affatto convinto e così si improvvisa investigatore per scoprire la verità.
La cosa che più mi è piaciuta, è stata la caratterizzazione dei personaggi. Innanzitutto gli attori sono diretti benissimo, immedesimati perfettamente nell'atmosfera tetra della pellicola. Sam Rice è un uomo perseverante, determinato a scoprire la verità. Si rende subito simpatico allo spettatore, il quale lo segue passo passo nella sua indagine privata, temendo più di una volta per la sua incolumità.
Ben delineata anche Brooke Reynolds, una donna fragile ma che allo stesso non convince pienamente l'astante in quanto pare nascondere qualcosa.
Insomma, ci troviamo di fronte due personaggi che sicuramente sono basati sui tipici cliché, ma che riescono a catturare l'attenzione dello spettatore, grazie anche alla credibilità donata dal director.
Il ritmo è ben sostenuto, c'è forse qualche momento più lento, ma generalmente la narrazione procede diretta, senza girare intorno alle questioni.
La regia in se è veramente buona, ci sono alcune inquadrature e alcuni movimenti di macchina davvero ben eseguiti


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Non manca poi la suspense, ci sono un paio di sequenze che fanno davvero prendere bei colpi o che comunque trasmettono inquietudine.


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Come ho accennato prima, c'è una marcata atmosfera, creata benissimo da Benton. Si tratta di un'aura molto lugubre, la quale trasmette una costante angoscia all'astante. Poi, a contribuire nella riuscita di questo clima cupo, c'è una straordinaria valorizzazione della scenografia e della scelta degli ambienti. La New York che abbiamo di fronte è quasi spettrale, il regista non ci mostra la solita città piena di vita e luce, ma ci fa vedere la parte più scura, più grigia, più silenziosa della grande mela.
Riguardo poi la sopracitata scelta degli ambienti, c'è da notare un particolare davvero originale, probabilmente l'unica vera peculiarità della pellicola: non ci sono scene girate all'esterno durante il giorno. Tutte le sequenze filmate all'aperto sono sempre ambientate di notte e, i momenti diurni, sono realizzate in luoghi chiusi. Tutto ciò sta proprio a voler incrementare il clima fosco che si respira.
Anche la fotografia è parte integrante dell'atmosfera. La tenderei a definire "nebbiosa", proprio per le sue tinte grigie e la presenza di molti giochi di ombre. Realizzata bene da Néstor Almendros e sfruttata nel migliore dei modi da Benton.
Il finale conclude degnamente il film. Mi è piaciuto lo sviluppo dell'enigma, si intravede un pizzico di originalità. Il regista, punta ancora una volta sull'ambientazione per trasmettere più tensione.
I due attori protagonisti sono bravi, d'altronde parliamo di Roy Scheider e Meryl Streep, non certo due novellini. La Streep tra l'altro aveva già lavorato con Benton in Kramer contro Kramer con risultati eccezionali.
In questo "Still of the Night" l'attrice di Summit non recita a quei livelli, però la sua è un'interpretazione valida. Il personaggio è reso credibile e ci sono le solite grandi espressioni. Buona anche l'esplicazione dei dialoghi. Comunque la Streep ha fatto recitazioni nettamente migliori di questa, che invece tenderei a metterla tra le sue performance secondarie.
Scheider si conferma un ottimo attore, solido e virile. Anche lui rende il proprio personaggio veritiero, calandosi benissimo da psicologo nelle vesti di investigatore. Nelle scene con l'ispettore di polizia, Scheider regala momenti di grande recitazione, puntando molto sulla mimica facciale.
La sceneggiatura è semplice ma ben scritta. C'è un lineare ma ferreo impianto narrativo, una discreta stesura dei personaggi, dei dialoghi che fanno il loro lavoro pur non essendo niente di che ed un epilogo intrigante.

Conclusione: giallo piacevole, girato ottimamente e ben interpretato. Non sarà il massimo dell'originalità, però è una pellicola che ha un suo perché. Se vi capita, dategli un'occhiata.

3 risposte al commento
Ultima risposta 13/02/2021 21.04.11
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deliver  @  11/07/2013 16:11:58
   4½ / 10
Praticamente la soluzione del mistero è lì, a bella posta, sotto gli occhi di tutti...
sicché uno dice, no..non può essere, sarebbe scontatissimo. E invece è così...

Per il resto, se dobbiamo salvare questa pellicola per qualche riuscita scena, e per la presenza di Scheider e Streep, si farebbe un vero e proprio torto al giudizio.
La suspance latita, si cincischia troppo...e il finale sembra messo li solo per giustificare che si tratti di un giallo.

Noioso quanto dimenticabile.

JOKER1926  @  31/05/2011 17:06:35
   5½ / 10
A costellare un film di pregi è generalmente una buona costruzione a livello narrativo, edificazione di trama che deve portare interesse massimo e adrenalina; "Una lama nel buio" solo parzialmente riesce a rispettare questo quadro. La regia cerca di imbottire il suo prodotto con spunti psicanalitici, il sogno viene tirato in ballo, il genere è quello del thriller e di conseguenza lo spettacolo non dovrebbe affatto mancare.
Invece no .
"Una lama nel buio" eccetto un buon inizio con la sequenza del sogno cupa e in pieno stile horror cade in una piattezza, subentrano scene di sentimentalismo e la tensione inizia ad abbandonare la scena.
"Una lama nel buio" vive poi il suo miglior momento verso la fine, il film recupera un po' di pathos e lo spettatore assisterà a qualche minuto di trazione e sgomento (in senso relativo); in conclusione quella di Robert Benton è una pellicola quasi ammissibile anche se dimostra appieno la sua vecchiaia e la sua staticità che comporta un freno inevitabile alle aspettative del pubblico, si poteva fare di più oltretutto gli spunti c'erano.

Bentos cura il lato tecnico

Colori della fotografia vivissimi che quasi ricordano a tratti quelli di Dario Argento nel suo "Suspiria"; le ambientazioni sono classiche del genere ma sicuramente azzeccate.
Gli attori, impegnati in un cronico dualismo sfoderano una prova di livello, magari quieta ma di buonissimo effetto, da celebrare ad esempio Roy Scheider.

Lory_noir  @  05/05/2010 19:01:51
   7 / 10
La maggior parte del film non è brillante però voglio dare un 7 sia per Meryl Streep che già allora era straordinaria sia perchè mi è piaciuta tantissimo la fine e la scena del sogno è stata una bella trovata.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  02/01/2010 16:45:11
   5 / 10
Film in cui manca quasi totalmente la tensione, con un finale peraltro bocciato.

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  01/11/2009 03:51:27
   6 / 10
Tedioso thriller psicanalitico, raffinato e ben interpretato, ma perennemente incerto tra incubi deliranti, colpi di scena e sentimento. Qualche momento affascinante non evita l'abbiocco.

HGWells  @  15/11/2008 18:37:56
   6½ / 10
Non male. Misterioso fino alla fine. Bravissimi gli attori.
Mi è piaciuto.

mainoz  @  22/06/2008 17:36:43
   5½ / 10
Sconsigliato. Poco coinvolgente e noioso, da salvare solo una super Maryl Streep

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  19/06/2008 10:22:29
   6 / 10
In questo thriller ci sono diverse citazioni ad Hitchcock ed una splendida Meryl Streep, anche Roy Sheider mi è piaciuto, a parte questo il resto del film mi è parso poco convincente; mi aspettavo molto di più.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento Giordano Biagio  @  04/02/2008 18:37:26
   7½ / 10
Un buon thriller, per nulla datato, anzi le atmosfere psicanalitiche e investigative unite ai costumi più banali dell'epoca sono ben accette come realtà-album cinefile.

Funziona tutto, il suspense finale è pregevole, le sorprese non mancano, le passioni patologiche sono ben orchestrate. Un film da rivedere e conservare.

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