toto', peppino e i fuorilegge (1957)

Premetto che non sono un'ammiratore incallito di Toto', e chiedo scusa forse piu' a me stesso che ai tanti suoi ammiratori. Riconosco il suo grandissimo talento, e la capacità di trasformare in "arte" soggetti spesso privi di caratura, o comunque troppo "populisti" per diventare classici. Con le dovute eccezioni pero': Toto' cerca casa, Toto' a colori, Toto' Peppino e la malafemmena, Io e Carolina, Guardie e Ladri, Arrangiatevi (il ruolo era pero' di contorno), Gli onorevoli sono titoli che sono giustamente entrati nella storia del cinema italiano.
E, nel suo piccolo, lo merita anche questa travolgente pellicola di Mastrocinque (regista sottovalutato per aver spesso corteggiato i "sottogeneri"), dove la coppia Toto'-De Filippo funziona a meraviglia e regala perle di comicità autentiche.
La sequenza del bosco, con Titina De Filippo pronta a pagare il (presunto) riscatto, è incredibile, fa sbellicare dalle risate: la stessa trovata dell'albero da cui escono infinite persone incappucciate (in realtà soltanto due, come si sa) e i due marpioni che spaventano la donna con schiamazzi "ornitologici" è un classico della commedia italiana di sempre.
E, soprattutto, un film che diverte moltissimo, anche a distanza di tanti anni