the road regia di John Hillcoat USA 2009
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the road (2009)

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locandina del film THE ROAD

Titolo Originale: THE ROAD

RegiaJohn Hillcoat

InterpretiViggo Mortensen, Charlize Theron, Robert Duvall, Guy Pearce, Molly Parker, Garret Dillahunt, Michael K. Williams, Bob Jennings, Jack Erdie, Brenna Roth, Kodi Smit-McPhee

Durata: h 1.52
NazionalitàUSA 2009
Generedrammatico
Al cinema nel Maggio 2010

•  Altri film di John Hillcoat

Trama del film The road

Sulla strada un uomo e un bambino procedono dietro a un carrello e dentro "una notte più buia del buio e un giorno più grigio di quello passato". Una pioggia radioattiva ha spento i colori del mondo, una guerra o forse un'apocalisse nucleare ha terminato la natura e le sue creature: gli alberi cadono, gli uccelli hanno perso l'intenzione del volo, il mare ha esaurito il blu, gli uomini non sognano più e si nutrono di uomini e crudeltà. Dal passato verso un futuro che non si vede si muovono un padre e un figlio, resistendo alle intemperie e agli assalti dei disperati con due colpi in canna e il fuoco dell'amore. In viaggio verso sud, il genitore racconta al bambino la sua vita a colori, piena di musica e della dolcezza bionda di sua madre, inghiottita dalla notte e dalla paura di sopravvivere. Lungo la strada il ragazzo esplorerà la propria umanità, imparando la conoscenza del bene e del male.

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Voto Visitatori:   6,90 / 10 (263 voti)6,90Grafico
Voto Recensore:   6,00 / 10  6,00
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Voti e commenti su The road, 263 opinioni inserite

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Greengoblin  @  07/01/2011 22:12:14
   9½ / 10
bel film,molto angoscioso e riesce a prendere lo spettatore

Gregory90  @  01/12/2010 23:41:53
   6½ / 10
Film di qualità. Regia impeccabile, stupendi gli ambienti che esasperano al massimo la solitudine e la ricerca di sopravvivenza. Filo centrale aiutato anche dagli scarsissimi dialoghi presenti. ottima la tecnica del flashback. Bravissimi i pochi attori tra cui un splendido V. Mortensen. Ahimè ritmo molto ma molto basso. A me può sembrare una pecca ad altri no xò, 6,5 solo per questo. Film d'altri tempi (futuri?)

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  01/12/2010 14:56:29
   7 / 10
Desolazione… disperazione… solitudine… sopravvivenza.
Un film che andrebbe bene per prepararci psicologicamente in caso accadesse una probabile terza guerra mondiale, o la fine del mondo come più vi piace…
C'è da dire comunque che la trama non ha espedienti per rendere il film qualcosa di unico, si mantiene su un buon livello senza escogitare punti di svolta o chiavi di lettura… e non c'è niente che insegna a sopravvivere.
Si respira l'angoscia, si ascoltano i tristi monologhi, si assiste alla morte.

Invia una mail all'autore del commento brabus  @  19/11/2010 11:45:56
   10 / 10
McLovin  @  18/11/2010 17:06:05
   7 / 10
Buona pellicola post-apocalittica con una notevole interpretazione di Viggo Mortensen. Finale deludente non all'altezza del resto del film. Comunque interessante.

1 risposta al commento
Ultima risposta 18/11/2010 17.58.37
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Leonard Shelby  @  09/11/2010 23:44:18
   7 / 10
La trasposizione cinematografica del romanzo di Cormac McCarthy mantiene tutto sommato le aspettative, che per quanto mi riguarda erano molto alte.

Lo scenario post-apocalittico nel quale i due protagonisti(padre e figlio) si trovano coinvolti è devastante:
Un grigio tetro domina incontrastato, rendendo privo di vita il mondo circostante.
Desolazione, senso di impotenza...
Si può solo tentare di sopravvivere più a lungo, andando a sud, cercando di sostenersi a vicenda con l'amore dell'uno verso l'altro.
I ricordi(quelli sì luminosi e intensi) riaffiorano spesso lungo la strada da percorrere, una strada nel quale la fame non dà pace e in cui ogni incontro con altri sopravvissuti può rivelarsi fatale.

Pensare che il film sia lento, noioso o senza ritmo è senz'altro plausibile, ma è innegabile che è quanto di più verosimile si possa immaginare da un film catastrofico.
Viene dato spazio nullo alla catastrofe di cui non sappiamo un bel niente ma è invece ampio quello dedicato ai sentimenti, alle reazioni che l'uomo dovrebbe provare in tali situazioni.
Il rapporto padre-figlio è il centro di tutto, l'amore reciproco l'unica cosa che consente di resistere alle intemperie.
Un film davvero sorprendente per la sua normalità e anormalità al tempo stesso.
I nostri occhi sono stati abituati a vedere esplosioni e botti di capodanno in nei film apocalittici, ma qui ne veniamo privati.
Mancano scene memorabili o momenti che prevalgono per importanza ai fini della trama, non sappiamo cosa sia accaduto prima, nè cosa accadrà dopo.
I protagonisti sono uomini comuni, non eroi...
Tutto questo è all'apparenza un difetto ma in realtà costituisce la vera essenza del film.
Viggo Mortensen oltre a essere uno dei miei attori preferiti è anche uno dei migliori in circolazione e questa eccellente interpretazione ne è l'ennesima prova.
Brevi ma sentite le apparizioni di Duvall, Pearce e di Charlize Theron.
Non sarà un capolavoro, ma è da premiare per la sua originalità e per il suo non essersi piegato alla spettacolarizzazione superflua e alle banalità che troppe volte abbiamo visto in questi casi.

Invia una mail all'autore del commento Il Cartaio  @  05/11/2010 14:43:22
   8½ / 10
The Road è un film strepitoso!!! Toccante, dolce e sentimentale ma allo stesso tempo crudo e durissimo. Il soffocante grigiore che fagocita il paesaggio, l'assenza di qualsiasi tipo di colore o suono trasportano lo spettatore in quel desolato mondo in rovina. Splendido il rapporto padre/figlio dove l'uno impara qualcosa dall'altro per adattarsi ad uno stile di vita nuovo e terrificante. Rimarcati infatti, in modo eccezionale, i valori umani che il padre insegna al figlio e che, con lo svolgersi della storia, il bambino mette in pratica finendo per insegnare lui qualcosa al padre. Solo una pecca per questo film che ho trovato meraviglioso... il finale, forse un pò troppo semplicistico e sbrigativo... The Road è assolutamnte da vedere!

Max23  @  22/10/2010 11:37:21
   7 / 10
Film crudo e appasionante.
Una catastrofe che riduce l'umanità a pochi elementi, squadroni di persone senza scrupoli che arrivano al cannibalismo, scenari post apocalittici (personalmente li ho trovati tristemente affascinanti), degrado senza speranza di ripresa.
Su questo sfondo la storia di un padre che senza perdere la speranza viaggia col figlio verso una meta di non sicura esistenza cercando di essere forte per tutti e due...

Un buon film per chi ama il genere. Sicuramente le ragazze o mogli che siano lo troveranno eccessivamente crudo, sicuramente sconsigliato per i più piccoli.

Tylerdog86  @  21/10/2010 21:14:17
   7 / 10
Film ben fatto, buoni i contenuti e la regia, atmosfere perfette e abbastanza buona anche la fotografia. La storia poteva essere meglio sopratutto nel finale che ho trovato un pò sbrigativo ma tutto sommato un buon film...lo consiglio agli amanti dei film catastrofici, sicuramente fuori dal comune nella sua tipologia...

camifilm  @  16/10/2010 21:12:45
   6½ / 10
Buona storia. Belle rappresentazioni scenorafiche. Crudeltà allo stato animale. Un mondo perso, senza più natura. Il cammino di un padre che insegna al figlio a cavarsela da solo.

Ci voleva maggior coraggio nel finale. Dura pochi istanti e non ha un senso con il film in se, con quello si crede voglia rappresentare il racconto nel suo svolgimento. Pochi sono i film che non terminano come questo (non dico come), e che di conseguenza restano "nella storia" del cinema, mentre questo resta solo un film godibile e nulla più.

Il voto va tutto alle interpretazioni degli attori ed alla scenografia e buona parte del racconto. A me personalmente ha deluso il finale che ritengo semplicistico e convenzionale, non si discosta da altri film, meno impegnati.

despise  @  12/10/2010 09:32:04
   6½ / 10
Il futuro post-apocalittico di questo film è forse il più credibile che io abbia mai visto: cupo, agghiacciante, desolante.
In più non c'è spettacolarizzazione delle situazioni (finalmente!) ma tanto realismo.
E pessimismo. Cosmico.
Un film di intense emozioni, questo è sicuro, ma non per tutti.
La resa scenografica è molto buona, rende davvero quel senso di sporco e di
natura morta (in contrasto con i "colori" dei ricordi del protagonista) e l'interpretazione di Viggo Mortensen mi è sembrata davvero di alto livello.
Ma c'è qualcosa che non mi va giù:

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Con un finale diverso avrei gridato al capolavoro.
Ed invece trattasi "solamente" di un buon film.

TeoLoco7  @  04/10/2010 18:07:18
   6½ / 10
pensavo meglio invece a tratti rischiavo anche di addormentarmi, peccato perchè l'idea di base e ottima, meno ottima la realizzazione.
Sicuramente poteva svolgersi meglio.

Febrisio  @  26/09/2010 10:34:18
   7½ / 10
Le visioni di film post-apocalittici rischiano spesso di esagerare da un lato più fantasioso, guadagnando in spettacolarità, ma di conseguenza perdendo in credibilità. The Road, quasi come da titolo, prende un'altra strada, quella più realistica.

Un film non adatto a tutti, pur non mancando di evidenziarsi come prodotto di massa, avendo anche pregio di mostrare due grandi attori. Viggo Mortensen regala una bella rappresentazione del suo personaggio. Mentre Charlize Theron rimane un personaggio più in ombra, seppur figura indispensabile. Le scenografie risultano nella loro sporcizia, sin troppo perfette, esaltando però la cupa fotografia. La tensione è palpabile in molti momenti, non fine a se stessa, incontrando i vari personaggi, ma rimandome costantemente alla larga.
Eppure tutto questo bel contorno, farà storcere il naso a parecchia gente, che si ritroverà nel bel mezzo del film sprovveduto di una trama (strada) vera e propria. Lo spettatore più emotivo e sensibile si farà coinvolgere più facilmente, immedesimandosi non solo nella grave situazione, ma aiutato nel continuo e malinconico intercalarsi tra presente e passato del padre.

Paradossalmente The Road è un film che tratta del futuro, con un protagonista tristemente radicato al nostro presente. Il cammino tra padre e figlio è intenso. Il conflitto è generazionale; Il bambino accetta la situazione, il padre no. Il bambino non possiede un passato così negativo (ce l'ha, ma non capisce l'importanza), cerca di farsi strada, ottimista, alla ricerca di buone emozioni che lo possano aiutare in futuro e che lo facciano crescere normalmente, non nella paura.
L'altro, il padre, legato al triste passato, scappando dal presente. Volendo istruire il figlio con i suoi principi vitali, desiderando essere un modello di vita, ma nel contempo esempio anche da non seguire, se non nell'educazione di sani principi.


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In conclusione The Road, è un bel viaggio, ricco di paesaggi e tensione, anche se poco geografico, ma più personale, indicando, senza voler cedere troppo in risposte e nella retorica, celandosi in una delle innumerevoli strade da percorrere, la propria scelta di vita.

paride_86  @  21/09/2010 23:12:34
   7½ / 10
Interessante riflessione sugli archetipi umani che parte da una non meglio precisata catastrofe ambientale.
Cupo e poco appetibile, è sicuramente un film fuori dal coro che si fregia, però, della partecipazione di due attori che più hollywoodiani non si può: Viggo Mortensen e Charlize Theron.
Da vedere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  21/09/2010 15:34:26
   8½ / 10
Uomo e bambino,padre e figlio sulle vie di un America ingoiata dall'apocalisse,un cammino che è chimera (forse),o più probabilmente possibilità di riportare in auge quel fuoco di ardente umanità tumulato sotto cinerei strati radioattivi e coltri di torve nubi perennemente aleggianti in un cielo che non si può più definire tale.La terra irriconoscibile,annientata da una catastrofe di cui non è dato sapere ma che è indispensabile occasione di ripartenza.Il viaggio verso l'oceano come aspirazione da concretizzarsi nella crescita cosciente del bimbo e nell'espletamento della terminale missione paterna.
La funerea opera rinnegata da Dio è alla ricerca delle sue nuove divinità;i bambini con la loro pura interezza sono unica risorsa contro un mondo che si sfama con la sua stessa carne,irrefrenabile nella corsa ad un imbarbarimento primordiale.La protezione del bimbo non è stabilita solo da ovvio affetto,ma è mirata a donar luce ,ad incidere una nuova strada di fratellanza capace di elevare gli uomini dallo sfacelo.
Hillcoat riesce nell'impensabile portando sullo schermo il capolavoro letterario di Cormac McCarthy,riferendone con scrupolo i fondamenti dell'opera e pur perdendo inevitabilmente qualche impressione, a coglierne l'essenza descrivendo gesti e frasi di un rapporto che si beffa delle crudeli leggi del cupissimo mondo in cui sopravvive,edificato su un affetto impermeabile al decadimento morale e materiale, indirizzato dalla rettitudine propria di chi non ha perduto il rispetto nei confronti di se stesso e nei resti di un'umanità incollerita e allo sbando.
I dialoghi scarni,mai enfatici e ridondanti,si tuffano nel cuore dello spettatore trascinandolo in un incubo dagli scenari spettrali su cui insiste una percezione di costante minaccia .
Escluso qualsiasi tentativo di spettacolarizzare la trama ,rendendola più appetibile ad un pubblico assuefatto a pellicole molto meno intimiste,Hillcoat onora la lentezza del racconto prendendo opportune pause per narrare di gesti quotidiani per nulla casuali."The road" vive di immagini mai accessorie, sempre recanti un messaggio più o meno dichiarato.
Pregevoli i flashback in cui una gelida Charlize Theron rappresenta la resa,elemento spezzato di un nucleo che ostinato seguita a resistere in mezzo a mille avversità,pur perseguitato dal fantasma di un passato troppo doloroso.
Le minimali e malinconiche musiche di Nick Cave e Warren Ellis fanno da lugubre nenia ad immagini di cimiteriale sostanza.Viggo Mortensen è al solito interprete monumentale,il bambino(Kodi Smit-McPhee) una lieta sorpresa,il loro connubio naturale balena d'amore in un mondo dal cuore di tenebra in cui non tutto è perduto.

11 risposte al commento
Ultima risposta 15/11/2010 09.16.55
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Burdie  @  21/09/2010 09:08:18
   7 / 10
...difficile da commentare questo film tecnicamente ben fatto, ma dai contenuti effettivamente discutibili....

Di sicuro ti riveglia sul superfluo che oggi ruota intorno a noi e come possa essere dramamtico il ritorno ad un stato primitivo (ancora realtà attuale in alcune parti del mondo). Fortunatamente sono/siamo sulla sponda giusta.....

Film che lascia dell'amaro...

Invia una mail all'autore del commento stuntman bob  @  24/08/2010 18:30:20
   6½ / 10
Attori bravissimi, il bambino è promettente, lento come ci si aspetta, ma il film ha i suoi momenti momenti drammatici e i rapporti con i vari "viadanti" colpiscono, il rapporto tra padre e figlio bhè, commovente

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1 risposta al commento
Ultima risposta 27/08/2010 11.57.17
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davmus  @  23/08/2010 18:45:35
   7½ / 10
A parte la storia, fotografia, etc etc, mi è piaciuta molto la tenerezza del padre verso il figlio (e viceversa). Si potrà dire retorica? forse, ma comunque molto bella!

Mik_94  @  22/08/2010 14:07:12
   6½ / 10
Non un brutto film, ma troppo lento! Bravo Viggo Mortensen e davvero sorprendente il bambino che interpreta suo figlio però, per me, ci doveva essere un pò di suspance... non so.
Comunque davvero buona l'idea di mettere in risalto l'aspetto più drammatico della vicenda che differenzia questo "The road" da pellicole apparentemente simili come "Io sono leggenda" e "The book of Eli" che ,però, non si avvalgono di personaggi così profondi e tanto ben caratterizzati. Triste il finale. :(

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Ultima risposta 23/08/2010 11.47.09
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Invia una mail all'autore del commento Sil.blue  @  19/08/2010 22:11:03
   7 / 10
è un film carino, forse un po lento ma merita 7 dai ;)

Dosto  @  19/08/2010 00:38:36
   7½ / 10
Il finale non mi è piaciuto.

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Alcune scelte sono un pò troppo melense ma il film, in generale, ha un grande impatto e una forza narrativa strabiliante. Mortensen non sarà il più grande attore di tutti i tempi ma a me piace molto.

5 risposte al commento
Ultima risposta 26/08/2010 02.18.52
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pardossi  @  17/08/2010 01:00:01
   7½ / 10
Quanto mi ha preso questo film, ti rimane dentro qualche giorno per la sua semplicità mescolata ad una razionale convinzione che potrebbe essere veramente così, a tratti dolce in altri crudele e spietato, nel complesso un ottimo film.

Gruppo COLLABORATORI martina74  @  30/07/2010 12:48:06
   6½ / 10
Non ho letto il libro di McCarthy, mi ripropongo di farlo presto, magari non in vacanza però.
Perciò il mio giudizio sul film, non mediato dall'opinione sulla trasposizione del romanzo, è indipendente e, in una parola, è piatto. Piatto perchè, a differenza dei blockbuster catastrofici tipici del cinema USA, The road ha il pregio di non essere un tremendo mix tra buoni sentimenti, azioni eroiche ed effetti speciali mirabolanti; ma piatto perchè il film, di contro, è freddo, glaciale, nonostante la crudezza di alcune situazioni non riesce a smuovere minimamente l'emotività.
Probabilmente la freddezza è una scelta di regista e sceneggiatore, per esplicitare la necessità dei due protagonisti - soprattutto del padre - di spegnere i sentimenti e semplicemente sopravvivere (condizione invece rifiutata dalla madre), tuttavia la mancanza totale di empatia è a mio avviso un difetto. Fa eccezione solamente il finale, a mio avviso troppo affrettato.
Padre e figlio sono comunque interpretati magistralmente: Viggo Mortensen è una maschera di scheletrico dolore, grandissimo.

8 risposte al commento
Ultima risposta 01/09/2010 15.59.44
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The Joker 95  @  30/07/2010 01:14:11
   8½ / 10
Bello, struggente, emozionante, commovente, tristissimo dramma ambientato in un mondo post-apocalittico, dove la gente per sopravvivere è pronta a tutto e dove non aspetteresti un attimo a spararti un colpo in testa. Davvero bello, ad alcuni potrebbe risultare troppo triste e potrebbe non piacergli, ma io lo consiglio a tutti. Poi, la storia è quella dell'amore tra un padre e un figlio e io il film l'ho visto al fianco di mio padre, quindi è stato ancora più emozionante :)

Mino e Mina  @  19/07/2010 20:48:44
   7 / 10
Film bello anche se molto lento
Ambientazioni molto suggestive, peccato per un finale alla buona.
Avrei preferito che ci fosse stata piu storia iniziale.
Da vedere senza pero troppe aspettative.

Nikilo  @  18/07/2010 19:14:01
   7½ / 10
In un mondo dove ormai la luce della civiltà pare essere un ricordo ormai lontano, l'uomo sembra esser tornato alla sua condizione di animale. A questo punto vige la lotta alla sopravvivenza, ormai sembra che l'umanità, si sia smarrita, e i pochi che ne conservano ancora qualche traccia, sono costretti inesorabilmente a lottare contro una natura impervia, e una fetta di umani che per poter sopravvivere si sono dati al cannibalismo. Saranno così un padre con suo figlio a dover fare i conti con questo nuovo mondo, in un lungo viaggio per raggiungere un posto "migliore".
The road, è un film post-apocalittico, diverso dal solito, grigio, malinconico, toccante, al contrario dei suoi fratelli, sembra non presentare gli stessi clichè che tanto penalizzavano pellicole come "Io sono leggenda", "The day after tomorrow", o anche "La Guerra dei mondi" ( faccio riferimento, al percorso compiuto dai protagonisti, presente in entrambe le pellicole ).
Anche il ricorso alla punta horror si discosta alla grande a i film sopracitati, non presenta gli stessi canoni, è più scarno, più veritiero, non eccessivo e strabordante faccio riferimento a 28 giorni dopo o di nuovo Io sono leggenda ( ce l'ho con il film di Will Smith ).
Nota di demerito è il finale, per quanto mi riguarda un po' buonista, e anche abbastanza fuoriluogo, visto e considerato il resto della trama, evidenziata da una pesante nota pessimista. Francamente non mi aspettavo un finale del genere, mi aspettavo qualcosa di crudo, al limite dello spietato, mi spiace dirlo ma ciò penalizza moltissimo la pellicola.
Sorvolando questa "piccola pecca" il film riesce a trasportare lo spettatore e a farlo calare all' interno del percorso che i due protagonisti fanno. Davvero bello, consigliato!

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7 risposte al commento
Ultima risposta 20/07/2010 20.24.26
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kastalya  @  18/07/2010 12:43:20
   7 / 10
Il film è da vedere per tutti coloro che amano le ambientazioni post-apocalittiche.
Peccato solo per il finale che secondo me è molto deludente.

Ps per chi lo conosce ricorda un pò le atmosfere del gioco Fallout 3...

1 risposta al commento
Ultima risposta 17/08/2010 01.01.19
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AkaneTakibana  @  17/07/2010 01:36:59
   8 / 10
molto bello e a tratti davvero inquietante e spaventoso.. peccato per il finale buonista che stona parecchio con la drammaticità del film.. fosse stato piu' originale avrei aggiunto un voto alla pellicola.. cmq sia da vedere assolutamente

HHughes  @  14/07/2010 10:57:07
   7½ / 10
girato fedelmente al libro, questo The Road non è niente di particolare ma mantiene comunque un sapore particolare grazie alle idee di McCarthy. Intrigante se si è letto il libro, altrimenti può risultare un po' difficile.

atramblog  @  12/07/2010 08:34:07
   6 / 10
Mi aspettavo qualcosa di più....assolutamente angosciante.....qualche "americanata" veramente stonata....

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4 risposte al commento
Ultima risposta 05/11/2010 14.54.08
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Azrharn  @  11/07/2010 13:01:25
   7 / 10
Angosciante e realistico purtroppo rovinato da un finale affrettato.

atreides  @  11/07/2010 10:45:15
   7 / 10
inquieta perchè è realistico, sulla sua lentezza...beh si in certi momenti stacchi gli occhi dallo schermo,alcune sequenze sono esageratamente prolungate,ma fanno parte della personalità del film, ottimo il cameo di duvall

Vinicius  @  08/07/2010 18:58:43
   6 / 10
Film veramente angosciante. Risulta comunque pittosto lento e noioso ed a volte i soli pensieri che suscita su quello che potrebbero farsi gli uomini fa rabbrividire. Ottima interpretazione e regia.

Sardello  @  06/07/2010 17:17:18
   7 / 10
Ho letto il romanzo a suo tempo e non appena sono venuto a conoscenza del film mi son chiesto "come ci riusciranno"?

Il romanzo è molto breve e intenso. Non si sa bene cosa sia succedo, il dove ed il come. Lunghe riflessioni e descrizioni di paesaggi desolati, dialoghi sempre uguali per aumentare il senso di angoscia.

Il film è un'ottima riproposizione del romanzo, ma la storia non penso sia delle più adatte al grande schermo. Il ritmo un po' lento può scoraggiare per chi sa già come andrà a finire il tutto.

lullaby2009  @  06/07/2010 12:15:09
   10 / 10
Un film di forte impatto emotivo e grande potenza visiva, una storia così cupa e angosciante da generare tensione pura, personalmente l'ho trovato più inquietante di molti horror, il ritmo lento accresce ancora di più il suo valore. Il crollo dei valori su cui si fonda la società civile genera mostri, l'istinto per la soppravvivenza trasforma gli uomini in animali disposti a tutto per sopravvivere. Bravissimo il regista a immergere subito lo spettatore nella storia senza soffermarsi sulle cause che hanno portato alla fine del mondo, la cosa più inquietante è la visione di ciò che rimane dell'umanità, inquieta di più quello che non si vede e che si può solo presumere che possa essere accaduto. Un film di rara bellezza, unico nel suo genere, imperdibile.

marfsime  @  04/07/2010 22:36:04
   7 / 10
Pensavo non mi sarebbe piaciuto leggendo i commenti che lo descrivevano come un film lento e noioso..ed invece pur essendo effettivamente lento m'è sembrato un buon prodotto. Le vicende si sorreggono soprattutto sulla voce fuoricampo di Morgensen e sui suoi monologhi impreziositi da alcune considerazioni che danno diversi spunti di riflessione. Bravissimo Morgensen e se la cava egregiamente anche il bambino..buona la fotografia molto "natura morta" (in questo caso quanto mai azzeccata come descrizione). Il finale magari è un po' banale ma è una logica conclusione per un film del genere..non è di certo un capolavoro ma una una visione la merita.

Yosseph  @  03/07/2010 20:01:31
   6 / 10
Diretto dall'australiano John Hillcoat, The Road è un brutale adattamento misantropico del romanzo premio Pulitzer di Cormac McCarthy.
La premessa è semplice: l'apocalisse è avvenuta, il perché non importa. Tutto ciò che rimane da fare è sopravvivere.
Fuori l'aria è ormai un misto di neve e di cenere, le strade sono lande desolate e la maggior parte di coloro che continuano a sfidare la morte hanno fatto ricorso al cannibalismo.
Molti dei sopravvissuti si sono suicidati e vedere cadaveri è diventato normale. In questo scenario desolante un padre senza nome (Viggo Mortensen) e il suo giovane figlio al seguito (Kodi Smit-McPhee) si dirigono verso sud, ma non tanto perché credono di trovare un rifugio, quanto perché gli inverni al nord sono sempre più duri. Il loro pellegrinaggio è pieno di pericoli ma rimane comunque la loro unica flebile speranza di salvezza. La "vera" speranza è morta insieme a tutto il resto.
La performance di Viggo è brillante e coinvolgente: nel film è un uomo incrollabile, che sogna di notte una vita migliore e una moglie amorevole (Charlize Theron), ma si risveglia in un mondo dove il figlio può sperare in nient'altro che in una morte precoce.
Fugaci ma non meno importanti le apparizioni di Theron, Robert Duvall, Guy Pearce, Garret Dillahunt e Michael K. Williams. Ognuno porta qualcosa di diverso al tavolo, e il loro passaggio sullo schermo, sebbene sia molto breve, è fondamentale nel quadro del rapporto tra il padre e il figlio.

Tecnicamente è ben fatto: grande cura dei particolari (dall'abbigliamento alle foreste morenti, dai denti marci alla costa desolata), dialoghi limitati (ogni parola ha una ragione) e fotografia plumbea.
Hillcoat conferisce al film un'atmosfera straordinariamente suggestiva, ma il dramma manca di profondità e dimensione, e le scene tendono a confondersi insieme. Il ritmo è inoltre colpevolmente piatto, e nemmeno la costante minaccia di morte sostiene il basso livello di tensione.


dibinho  @  01/07/2010 13:47:19
   7½ / 10
Bel film molto profondo, che si lascia seguire
eccellente fotografia, paesaggi grigi e desolati
Consigliato

Fr4nc3sc4  @  01/07/2010 01:50:23
   7 / 10
E' carino come film =)

Estonia  @  29/06/2010 21:52:45
   7½ / 10
L'umanità è alla fine del suo percorso tra le ceneri del nulla post-apocalittico di un disastro devastante, di cui niente è dato sapere, e la triste condizione in cui vive la maggior parte degli individui ridotti allo status disumanizzante e feroce di cannibali.
Un padre e un figlio senza nome attraversano il paesaggio arido, svuotato di qualsiasi presenza animale e costellato da una vegetazione morente, diretti verso il Sud, alla ricerca di un clima più mite, dell'occasione di una rinascita, di una speranza di salvezza.
Ogni incontro è una probabile minaccia, ogni volto, ogni gruppo di uomini può nascondere un'insidia e l'uomo, oltre a insegnare a suo figlio come difendersi, gli mostra con disperata fermezza qual è il modo più rapido per suicidarsi in caso di estrema necessità: dimensione umana terribile quella in cui un genitore è costretto ad arrivare anche solo a pensare di compiere un gesto del genere.
Ma compito dell'amore paterno è, allo stesso modo, quello di mantenere vivo nel figlio il "fuoco" della forza interiore, della solidarietà, ma soprattutto della pietas nei confronti dell'Altro da sé, dopo che la scelta rinunciataria della madre li ha lasciati soli a sopravvivere al cospetto di un destino imponderabile.
Lo spirito religioso che traspare palesemente da ogni dialogo tra l'uomo e il ragazzo, così come la desolata tristezza delle immagini dotate di una loro seppur drammatica bellezza, non appesantiscono la percezione né smorzano la partecipazione emotiva.
Ma quel finale così artificioso e poco congruente, eppure fedele al romanzo da cui è tratta la pellicola, indebolisce parzialmente la seconda parte di un film comunque magnifico e sconvolgente.

F. Moro  @  27/06/2010 10:34:05
   6½ / 10
Un film senza ne capo ne coda, ti trovi in balia degli eventi senza sapere neanche il motivo che ha portato i due protagonisti in quella determinata circostanza ed il film ti lascia senza sapere neppure come andrà a finire (sembra un episodio di un telefilm). Trama inesistente, colonna sonora fatta di alberi che cadono e di fiamme che bruciano qua e là. Lento come non so che cosa, pellicola che si porta avanti a fatica con una narrazione che inizia in un modo e finisce in quel modo. Finti colpi di scena, che aggiungono particolari che non arricchiscono per niente la storia ma servono solo per proporre allo spettatore altri sbigottamenti ed ulteriori domande sul perché e per come è successo questo e quello senza avere mai una risposta. Ho dato comunque la sufficienza per la bravura degli attori (Viggo Mortensen e Charlize Theron) e per la crudezza ma anche realisticità e bravura con la quale è stato realizzato da John Hillcoat. Ma credo che ciò non basti ad evitare che tutti sbadiglino in sala e non vedano l'ora che finisca (c'è stata gente che a metà film ha preso e se ne è andata dalla sala!).

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Ultima risposta 28/06/2010 12.46.31
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Invia una mail all'autore del commento Lord_Lykos  @  26/06/2010 18:36:59
   8 / 10
Film veramente molto bello ed emozionante *-*
lo consiglio vivamente a tutti ;)

Stiv_pro  @  25/06/2010 15:37:39
   7½ / 10
mi è piaciuto molto, un film bello da seguire e con vari colpi di scena davvero inaspettati!

nn ho apprezzato tanto il finale, però lo consiglio cmq a tutti!

Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento L.P.  @  24/06/2010 09:22:36
   6½ / 10
Non poteva venire meglio di così. O forse sì, ma non in mano a un esordiente e con i Weinstein alla produzione e tutte le ingerenze che ciò comporta. E' già un miracolo non aver assistito a una sorta di super viggo contro i cannibali apocalittici.
Poteva accadere...
Il problema di questo film (forse è un problema solo per chi ha letto il libro) è lo sfasamento che si crea tra un testo di riferimento quasi mistico-religioso e un adattamento che invece si concentra "solo" sul rapporto padre-figlio. Lo spiegone di Viggo a Duvall non basta a restituire il senso di sacralità della missione del protagonista e così anche il finale, debole già nel romanzo, diventa stucchevole nel film e non assume la logica provvidenziale che aveva sulla pagina scritta.
Per il resto, è un film molto ben girato, che rende alla perfezione l' atmosfera disperata del romanzo. Forse c'è qualche flashback di troppo e la musica (inzeppata ovunque) è davvero insopportabile. Ma, come ho detto prima, non credo si potesse pretendere di più ed è apprezzabile lo sforzo di costruire un film post apocalittico al di fuori degli schemi tipici di certo cinema americano.

WildHorse  @  23/06/2010 23:22:44
   9 / 10
Non è da tutti dirigere un film del genere. Questo regista ci è riuscito benissimo, rendendo al meglio il senso di disorientamento post-catastrofe. La storia fa riflettere. La strada percorsa e da percorrere è la stessa delle antiche cività distrutte. E' la strada verso la rinascita, dritta, lenta e dura e difficile. Il film ti fa pensare al passato, a quanto è stata ostica quella strada che ci ha portati al presente, a quante situazioni "naturalmente assurde" ha dovuto passare l'umanità affinché si arrivasse a un minimo di civiltà più o meno civile... civiltà destinata a morire, umanità destinata a riprendere il ciclo...

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Bellissimo.

valis  @  22/06/2010 18:40:00
   9 / 10
nel grigio di una terra desolata un padre e un figlio vagano su strade deserte in un viaggio senza speranza verso il mare. cupo e senza speranza il film rende a mio modo di vedere l'atmosfera del libro.i dialoghi sono brevi, parole uscite fuori dai denti con fatica, ma pesanti come macigni.il mondo di mccarthy è popolato da bande di cannibali che riducono i loro simili a bestie da macello, perdendo ogni scintilla divina.la metafora bibblica qui è evidentissima.del resto il film è intriso da una forte vena religiosa, soprattutto nella scena finale.la speranza è l'unica cosa che tiene in vita l'uomo, speranza che il padre aveva smarrito e il figlio ha ritrovato nella conclusione affidandosi ad uno sconosciuto.bellissimo.

dido69  @  21/06/2010 23:15:21
   6½ / 10
Un film angosciante, ai più sensibili potrebbe venir voglia di suicidarsi. Tutto sommato non è male, forse un pò noioso, visto che non succede mai nulla.

goodwolf  @  21/06/2010 17:57:06
   7 / 10
Il film è davvero semplice, forse fin troppo: padre e figlio che camminano in cerca di qualcosa per tutta la durata del film. I dialoghi sono ridotti all'osso e quasi sempre di una banalità sconcertante. Però tutto sommato il film mi è piaciuto, grazie al suo incedere lento ( e soprattutto alla fotografia) non fai fatica ad immedesimarti in quei paesaggi desolati e grigi. Grande interpretazione di Mortensen (che, dato il look, sembra davvero Aragorn).
Finale abbastanza discutibile.

fantasydreams  @  20/06/2010 17:07:05
   7½ / 10
Viggo Mortensen, che sembra ormai affezionato a sceneggiature complesse, veste i logori panni del padre, e nel farlo tira fuori tutta la durezza possibile dall’espressioni del suo viso, ma purtroppo a tratti ci ricorda ancora quel fiero Aragorn.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  18/06/2010 01:12:41
   9 / 10
ATTENZIONE: il commento potrebbe contenere anticipazioni.

La Speranza è un diritto di tutti, del migliore e peggior uomo, del più felice e del più disperato. Non si può vivere senza speranza, quasi ossimoricamente non si può. The Road ha lo straordinario coraggio di farci credere che, al contrario, ce la si può fare.
Film grandioso, inumanamente bellissimo. Non tutti possono sopportarlo perchè fa paura, non noia, esplorare così a fondo il buio dell'anima sapendo che non si arriverà mai più alla luce.
Ancora Cormac McCarthy.Il pessimismo relativo di "No country for old men" evolve nel pessimismo assoluto del semplice "No country". Non ci sarà mai più nessuna terra per l' Uomo, nessun paese, solo strade su strade di disperazione da percorrere. Che mondo è quello in cui un padre è costretto ad "insegnare" al proprio figlio il suicidio? Che cosa è successo per far sì che gli uomini si mangino a vicenda? La Fine del mondo, tante volte raccontata sullo schermo raramente coincideva nelle altre pellicole con la fine dell'uomo, della sua anima. La Natura, la Guerra o chissàcosa hanno distrutto il nostro mondo. In seguito il Tempo, la Fame, la Disperazione hanno distrutto l'uomo. Cosa rimane? Rimane l'amore che un padre può dare al proprio figlio. Rimane l'amore che un figlio può dare al proprio padre. Solo questo rapporto varrebbe da solo la grandezza di questo film. E' facile raccontare amicizia, solidarietà, amore, tutti lo fanno. Meno facile è raccontare tali sentimenti quando questi sono totalmente incondizionati, puri, vivi, in un mondo senza più un domani.
E' un messaggio di vita quello che The Road ci regala. Perchè vivere ancora, perchè soffrire, perchè lottare malgrado la certezza matematica che niente serva più? Perchè gioire davanti a provviste di cibo, godersi la bellezza di una doccia se poi comunque la nostra fine è segnata? The Road è come un interminabile Miglio Verde, lungo migliaia di km e decine di anni. Nessun governatore fermerà l'esecuzione, la morte sarà certa e orribile ma finchè le gambe ci sorreggono manteniamo la dignità di essere uomini, rispettiamo questa meraviglia chiamata vita.
E la cosa incredibile, paradossale di The Road, è come al suo interno ci sia un percorso di formazione di un ragazzo, un' educazione alla vita che in realtà non avrebbe senso. La formazione, l'educazione, presuppongono un futuro, e un miglioramento in esso. Qui non c'è futuro, ma forse riveste ancora importanza il morire da Uomo, acquisire quella maturità che alla fine ti farà accettare l'inevitabile.
Forse non avrei mai voluto vedere The Road perchè tutto sommato anche a me piace viver sereno. L' ho visto però, e dimenticarlo è impresa veramente dura. E come Wall-e è il massimo risultato di sempre nell'animazione, The Road, che molto gli somiglia, è probabilmente il best del genere. Una cosa sola gli avrei chiesto in più però, quella che il cartone ci regala: un briciolo di speranza, una minuscola, verdissima, piantina verde.

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benny257  @  18/06/2010 00:58:58
   9½ / 10
Non capisco le recensioni negative. E' un film che tocca ed arriva al cuore. Pensate a vivere con vostro figlio in un posto dove non c'è più nulla e dove gli uomoni si sono ridotti ad uccidersi per sopravvivere.
Forse chi ha dato un voto negativo si aspettava un film come 2012 ( mi sembra si chimasse cos' quel film apocalittico uscito qualche mese fa)....ma fortunatamente questo film non ha nulla a vedere con quell'insulso film.
Andatelo a vedere. Mi ringrazieretw.

SensationSk3in  @  15/06/2010 02:56:30
   8 / 10
Devo esser sincero non mi piace molto Mortenses come attore (anche per il fatto che lo vedo sempre e soltanto come Aragorn :D), al di là di questa mia postiletta, devo dire che il film è veramente bello.
Non è per tutti sia chiaro, per quelli a cui piace il "pum pum" e vari "brum, Smack" ecc.. evitare come la peste, il trailer un pò frega in questo contesto.
A mio avviso scorre veramente bene il film, la scala di grigi come scelta visiva è a dir poco angosciante (in senso positivo) e rende al massimo la situazione ancor più disperata dei due viaggiatori.
E' bello perchè come ambientazione mi ricorda molto Fall Out 3 il video game (del quale spero in un rifacimento cinematografico all'altezza).
Anche la scelta della location è veramente eccezionale.
Il messaggio finale è più profondo di quanto si possa pensare.

popoviasproni  @  14/06/2010 18:54:50
   7½ / 10
Il film si nutre delle macerie e degli avanzi di un mondo, di un'umanità alla deriva.
La stessa sceneggiatura risulta laconica e stanca, grigia come il quotidiano dei protagonisti.
Tremendamente triste, vero e drammatico.
Puntalmente stoica l'interpretazione di Mortensen, bene il bambino e la Theron, ottimo l'asciutto lavoro di Hillcoat e la scelta delle location.

antonellina  @  14/06/2010 17:33:30
   7 / 10
tristemente affascinata...ti lascia un velo di malinconia alquanto surreale...rimanendo comunque bello.indescrivibile la dolcezza del bimbo.da vedere.

corbi91  @  14/06/2010 12:26:15
   6½ / 10
bel film.. molto profondo con una fotografia spettacolare. un po troppo lento a volte un po noioso.

valerio1989  @  14/06/2010 00:02:04
   7½ / 10
Era da tempo che non vedevo un film del genere. E “un film del genere” non significa necessariamente un capolavoro. The Road non è un capolavoro e a tratti può risultare eccessivamente lento ma è indubbiamente un film forte. Un film che non ha bisogno di mostrare la tanto discussa fine del mondo, ma che ha il coraggio di mostrarci il dopo: la fine della civiltà. Gli alberi, ormai privi del loro nutrimento, cadono, la terra si raffredda ogni giorno di più, i terremoti squarciano il silenzio con boati assordanti e su ogni cosa prevale la legge del più forte: una legge che, a priori, esclude ogni possibile distinzione tra buoni e cattivi, distinzione rintracciabile solo nelle parole innocenti di un bambino. Non ci sono buoni e non ci sono cattivi: ognuno è buono con se stesso e cattivo con gli altri. Non c’è più civiltà. In questo scenario sconfortante e sconvolgente si muovono un padre e un bambino alla ricerca di cibo, alla ricerca di calore. Camminare, camminare e camminare. Non si sa bene verso dove ma l’atto stesso di camminare dà speranza e permette di sfuggire ai fantasmi del passato, un passato non troppo lontano in cui le madri non vorrebbero mai far nascere un figlio in un mondo simile. The Road vanta, innanzitutto, delle prove attoriali di grande spessore. Su tutti spicca il grande Viggo Mortensen che ci dà l’ennesima conferma delle sue doti, ma al suo fianco brillano anche la bella e brava Charlize Theron, Robert Duvall, Kodi Smit-McPhee e Molly Parker, che in soli quindici secondi di tempo sullo schermo riesce ad emanare un calore ed un senso di sicurezza tali che si riesce persino a sperare in un futuro migliore. La fotografia, insieme agli effetti sonori, svolge un lavoro non indifferende e contribuisce, molto più di qualsiasi effetto speciale, alla creazione della devastazione che si schiude davanti ai nostri occhi. Il montaggio in alcuni punti mi ha lasciato perplesso ma d’altro canto abbiamo una colonna sonora molto toccante ed una regia esperta, in grado di regalarci momenti assolutamente terrificanti come quello nella casa dei cannibali, ma anche molto poetici. Una regia che riesce a dire molto senza sentire il bisogno di parole. Come ho già detto qualche riga sopra, a tratti il film può risultare poco scorrevole ma a mio avviso ci stiamo abituando troppo a ritmi frenetici e al trovarci tutto bello e servito che non siamo più in grado di cogliere la poeticità del non detto, dei silenzi e di un Viggo Mortensen che, ferito, dice all’aggressore <<Perché ci stavate seguendo?>>, solo per sentirsi rispondere <<Eravate voi che ci seguivate>>. Caos, anarchia e lotta spietata per la sopravvivenza. Questa è la visione del futuro, estremamente pessimista, che ci viene proposta dal regista John Hillcoat. In tutto ciò non mancano le emozioni, tante emozioni che raggiungono il climax nelle scene finali, tra le più struggenti che io ricordi.

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Invia una mail all'autore del commento SPIZZDAVIDE  @  13/06/2010 04:23:33
   9 / 10
Oltre ogni aspettativa.

Le ambientazioni sono stupende !!!!!!!!!!! ( da oscar )
Già solo per quelle andrebbe visto ( consiglio: vedetelo al cinema ).

Anche la sceneggiatura è stata stesa bene, i dialoghi padre-figlio sono inteligenti, profondi e commoventi.
Molto adrenaliniche e coinvolgenti le scene ad alta tensione che di certo non sono mancate.

Insomma gli ingredienti per parlare di un capolavoro ( o quasi ) ci sono tutti.

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donzauken  @  11/06/2010 18:59:53
   10 / 10
Grande film, finora il migliore visto quest'anno, opinione personale ovviamente. Molti delusi perchè il film è lento? Mamma mia, il popolino non è contento se non vede il cataclisma cosmico in 3D che distrugge il pianeta. Si sentono quasi traditi e delusi se non vedono le solite scene di azione e distruzione bababooom! kabooooom e l'eroe che salva la sua bionda tettona in short aderenti. Le (poche) certezze di questi spettatori vengono destabilizzate dalla visione di film come "The road", dove molte domande rimangono senza risposta, dove non viene spiegato tutto, ma soprattuto dove non ci sono scene di distruzione di massa. Film come "The road" sono un suicidio commerciale, perchè ormai il pubblico al cinema è anestetizzato, non vuole pensare nemmeno un minuto, non vuole vedere qualcosa che esca dai soliti schemi e rifiuta qualunque film che stimoli la riflessione, bollandolo come "noioso". 10 & lode. Chapeau.

ilgiusto  @  11/06/2010 09:31:04
   6 / 10
Ad essere sincero... sono rimasto molto deluso!
L'ho trovato un prodotto non vuoto ma di una banalità disarmante e noiosa!
Il film è ben fatto e ha un paio di scene originali (un paio), e un paio di dialoghi (un paio) di una decenza sopra la media (bassissima) generale cinematografica ma ciò mi sembra davvero poco per giustificare le trombe squillanti dell'osannato Mccarthy...
Ma forse erano le mie aspettative ad essere troppo elevate.

Se avete un paio d'ore da buttare e siete armati di pazienza qualche spunto di riflessione, infine, il film ve lo darà, ma non vi aspettate chissà cosa..., altrimenti evitatelo che tanto, tutto sommato, vi perderete poco.

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Ultima risposta 11/06/2010 11.18.27
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wallace'89  @  10/06/2010 15:29:29
   8 / 10
Un film sicuramente riuscito, misurato, essenziale e quasi "metafisico" per la sua mancanza di contestualizzazione, ma allo stesso tempo forte di una messinscena decisamente vivida,cruda, curata nei particolari da apparire "reale" e concreta. La fotografia fa risaltare tutto ciò in maniera fantastica.
La forza maggiore del film sembra provenire comunque dal testo originale di Mc Carthy,che il film invoglia senz'altro a recuperare a chi come me non l'ha letto. Da profano comunque il film gli regala un bel tributo.
Viggo Mortensen sembra non sbagliare più un film, e cresce interpretazione dopo interpretazione, qui assolutamente grandioso, ma non è da meno tutto il cast messo insieme, dal bambino(penso esordiente) all'ottimo Duvall.
Può far storcere il naso il finale vista l'impostazione complessiva (molto hobbesiana, un film post-apocalittico memore della sua lezione homo homini lupus) ma io personalmente l'ho trovato necessario e senza stonature,anzi reso con mirabile grazia che arriva a commuovere genuinamente.
Un'ultima parola sulle musiche bellissime di Nick Cave e Warren Ellis,geniali musicisti rock, che offrono una colonna sonora ispiratissima e commovente anch'essa.
Se tanto mi da tanto sono curioso di recuperare l'opera prima di John Hillcoat, The Proposition, un western scritto proprio da Nick Cave!
Da vedere.

pioss  @  09/06/2010 22:26:26
   9 / 10
Un film che viaggia sui binari del nichilismo più cupo e devastante, come lucida metafora dell'umanità divoratrice di se stessa. La trasposizione cinematografica dell'omonimo libro scritto da Cormac McCarthy non ha niente a che vedere con le visioni del filone apocalittico, bensì parallelamente alla narrazione letteraria, in The Road il mondo è già finito da un pezzo, sepolto sotto una cenere eterea tanto rarefatta quanto desolata. E' un futuro che parla al presente e rassomiglia molto all'hanekiano, cioè ad uno studio del comportamento umano nell'ipotesi più nefasta; una vera e propria metafora che, disarticolando le convenzioni sociali è capace di affrontare a viso scoperto il nichilismo più devastante dell'animale uomo. Le battute finali segnano la vetta più alta nell'opera di Hillcoat: la fantascienza quasi Houellebecqiana evade dalla sua cella onirica verso un lirismo intimista che esplode in quanto collettivo ed universale. Riconosciamo l'America, la frontiera, la famiglia, l'Uomo, perfino la speranza che “il fuoco” dentro il bambino possa trovare, lungo la strada, nuova legna da bruciare. La Strada si fonde alle radici della vita, alla madre terra, al grembo, in un tangibile senso di maternità. E ci si sente attaccati alla vita, fuori da ogni religione, quando forse è troppo tardi.

The Doozy  @  09/06/2010 12:07:24
   7½ / 10
Colpito da questa ambientazione "post-apocalittica" dando quel senso di desolazione, angoscia e anche un pò di solitudine...
Entrare, anche se per poco più di due ore, in questo squarcio di un futuro ipotetico assistendo al viaggio di sopravvivenza di un padre con il proprio figlio è un qualcosa di unico raccontato in modo particolare e coinvolgente...
Viggo Mortensen come sempre bravissimo; peccato per il finale che è stato unica nota negativa.

zioFranz  @  09/06/2010 01:33:07
   7½ / 10
Qui non ci sono Presidenti degli Stati Uniti a salvare il mondo, nè onde alte 100 metri e megavoragini...chi si aspettava il solito film apocalittico è rimasto deluso. Qui c'è la sofferenza di padre e un figlio circondati dal delirio dell'umanità decadente...volete che si avveri la profezia dei maya? beh aspettatevi questo...di sicuro non farete i salti mortali con le auto per evitare le voragini...
Fin qui era da 9...un voto in meno per il finale tipicamente americano...e mezzo voto in meno per le pubblicità occulte..nemmeno troppo occulte di qua e di là

fabrix  @  08/06/2010 11:31:11
   10 / 10
Se avete ancora un alito di respiro, se udite ancora i canti degli uccelli, se.. se...
allora e tempo che vi godiate questo film

Silver  @  08/06/2010 01:05:13
   6 / 10
Bah.
E' quello che mi è venuto da dire finita la visione di questo film.
Non mi ha convinto sotto molti aspetti, ma comincerò con l'elencarne i pregi.
La fotografia è molto bella e curata, i giochi di fuochi e le inquadrature in generale colpiscono molto. Gli attori, sono tutti straordinari, incredibile tra l'altro è la somiglianza del piccolo protagonista con Charlize Theron.
Non capisco però come si possa ridurre due ore di film a dei significati così banali, frivoli, scontati e a dir poco retorici. Le inquadrature nella chiesa, molto belle e provocatorie, perdono di senso se certe cose non vengono almeno accennate. Non basta farci vedere dei "barboni" che pur sapendo che il futuro non potrà che essere uno schifo si appigliano ancora alla religione e agli Dei come ancore di salvezza. Come dice Duvall nel film, ormai gli unici Dei sono i bambini, ma non viene approfondito l'argomento. Apprezzo molto i film aperti e crudi, questo è troppo di entrambe le cose... anzi, è crudo al punto giusto e fin troppo aperto, il problema è che in realtà ha ben poco da dire. Lasciamo stare il finale che è ridicolo e incredibilmente scontato, ma tutta la pellicola sà di già visto.

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morgana2009  @  07/06/2010 17:11:56
   9½ / 10
Una perfetta trasposizione del romanzo di McCarthy, una storia dura e cruda raccontata con uno stile secco e asciutto. Bellissima la fotografia con le tonalità di grigio che danno un senso di rassegnazione e desolazione. E' un film post apocalittico sui generis, probabilmente non piacerà a tutti, sicuramente non piacerà a chi vuole vedere solo effetti speciali tipo l'onda gigante che travolge i grattacieli di New York. E' la trasposizione di un romanzo dominato da un ritmo lento. Film post-apocalittico non vuole dire un film d'azione, quindi non andate a vederlo se vi aspettate di vedere Godzilla che piomba dal cielo e distrugge tutto per porre fine alla razza umana. Qui non c'è nulla di tutto questo, non è un film d'azione. Bravissimo Viggo Mortensen, interpretazione di una intensità unica.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  07/06/2010 12:24:43
   6½ / 10
Di recente ho ultimato la lettura del romanzo di Mccarthy e devo dire che mi è piaciuto molto. Per quanto riguarda il film trovo che sia una trasposizione piuttosto fedele del testo, infatti il regista rende bene l'atmosfera di totale desolazione e solitudine, non tenta di trasformare il narrato in un blockbuster e questo è decisamente mirabile.
Ottima la prova di Viggo Mortensen, che in questo film riesce a parlare con gli occhi e con ogni piega del suo volto. Splendida la fotografia.
C'è qualcosa però che nella lettura del romanzo arriva fino a portarti alla commozione e quel qualcosa qui manca. Mnaca il trasporto emotivo, l'empatia con lo spettatore.
Peccato perchè avrebbe potuto essere un capolavoro.

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Ultima risposta 30/07/2010 15.43.29
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Manu90  @  07/06/2010 09:32:22
   6½ / 10
Visto ieri sera...deprimente come pochi. Ovviamente questo non vuol dire che sia un brutto film, anzi...
Me l'aspettavo un pò meglio, però alla fine si lascia guardare. Tristezza a palate.

SuBoss: MD  @  07/06/2010 00:37:33
   7 / 10
E' un film lento ma che invita alla riflessione.
Chi lo accusa di monotonia non ha tutti i torti, ma a me nel complesso sembra un film valido. da vedere

enter  @  06/06/2010 22:52:10
   6 / 10
il trailer mi ha spiazzato del tutto,mi aspettavo un film d'azione e invece si basa solo sul rapporto padre-figlio in un contesto post-apocalittico...anche se e abbastanza noioso qualche spunto positivo c'e,l'interpretazione e ottima da parte di tutti e due e un po di tristezza soprattutto nel finale...da vedere dopo una bella dozzina di caffè....

Wolverine86  @  06/06/2010 21:24:27
   8 / 10
Il trailer del film è decisamente fuoriviante. Mi aspettavo tutto un altro film, ma ciononostante sono rimasto piacevolemente colpito.
Ho visto diversi film "apocalittici" ma nessuno con questo taglio, ossia dare meno peso all'azione e cercare invece di rendere partecipe lo spettatore.

E' un film dal ritmo lento ma mai noioso, che rende bene l'idea del nulla e della desolazione, dell'angoscia. Lascia più di un interrogativo:

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Peccato per il finale che mi ha notevolmente deluso.

Wally  @  06/06/2010 21:00:37
   8½ / 10
Che tristezza... Che pugno secco in pieno stomaco! Davvero bello! Mi ha commosso parecchio e credo che non ci sia modo migliore di rendere l idea di un mondo post apocalisse...

Viggo è un grande e pure il bimbo... Si vive fianco a fianco con loro per tutta la durata e ogni cose che provano loro la riescono a far provare pure allo spettatore!

Agghiacciante l idea di dover nascere in un mondo così, di non sapere com era prima.. Di non aver idea di che colore è il mare, il cielo! Di non sapere come sono fatti gli animali e anche di non avere idea di che cos è una coca-cola!

Da vedere! (alla larga chi vorrebbe vedere dell azione perchè qui non ce nè)

jiko  @  06/06/2010 12:38:06
   10 / 10
Il miglior film post-apocalittico mai realizzato, personalmente lo ritengo nel suo genere il film più riuscito. Agghiacciante, cupo, ansiogeno, con una fotografia dai colori plumbei davvero suggestiva, una storia che è un vero e proprio pugno nello stomaco. No, non è il solito film apocalittico tipo "The day after tomorrow" o "2012", chi cerca l'azione o gli effetti speciali non li troverà in questo film. Vero, è un film lento, come hanno detto in molti, ma il pregio del film è proprio nelle atmosfere angoscianti e cupe dopo la caduta e la fine della civiltà umana, nell'efficace rappresentazione dei paesaggi desolanti e nel lento e inesorabile cammino dei due protagonisti. Bellissimo film, intenso ed emozionante, lo consiglio a tutti gli amanti del genere e non solo.

Izivs  @  06/06/2010 12:13:11
   6½ / 10
Viaggio in un'atmosfera tetra e angosciante di un mondo che non ha più colore....il film è ben recitato e offre qualche spunto di riflessione sulla fortuna di vivere in un mondo (ancora chissà per quanto) dove la natura non è distrutta dall'uomo.

Signor Wolf  @  05/06/2010 11:34:34
   7 / 10
Un film grigio ma godibile, però molti pesonaggi (che già son pochi) mancano di spessore

AMERICANFREE  @  05/06/2010 10:45:06
   8 / 10
bel film questo the road rispetto ad alcuni non mi e' sembrato lento e le quasi 2 ore sono passate velocemente! e' un film pieno di speranza gli occhi del bambino nell'ultima scena dicono tutto. bravissimo Viggo un altra prova di spessore! lo consiglio!

simonssj  @  05/06/2010 01:34:54
   7½ / 10
Agghiacciante e angosciante....però bello! Tutto sommato però, alla fin fine è vero che non succede granchè, e alla lunga questa disperata marcia dei due protagonisti (bravi!) verso l'ignoto finisce per stancare e diventare anche un pò ripetitiva...sarebbe stato meglio affrontare più appofonditamente il concetto buoni-cattivi che tante volte viene ripetuto nel film!
Cmq vista la qualità cinematografica di adesso è tutto grasso che cola

Seida  @  04/06/2010 17:59:02
   8 / 10
Il film è decisamente lento e il finale non mi ha soddisfatto.Capisco che a molti possa essere non piaciuto,ma per me è stato un pugno allo stomaco e un susseguirsi di forti emozioni e un grandissimo Viggo Mortensen..

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5 risposte al commento
Ultima risposta 23/09/2011 17.53.46
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forzalube  @  04/06/2010 04:47:59
   8 / 10
E' un film molto lento e straziante che tocca alti picchi emotivi ed invita alla riflessione.
Certo, chi lo accusa di monotonia e di qualche falla nella sceneggiatura non ha tutti i torti, ma a me nel complesso sembra un film decisamente valido.
Ottimo il cast, buona la fotografia dai colori grigi e la colonna sonora.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento pompiere  @  03/06/2010 18:15:33
   8 / 10
La scomparsa delle certezze è una delle paure più grandi che contraddistingue la natura umana. Abituati a essere circondati dai fiori, dai cavalli, da una rigenerante vasca da bagno, da una casa sicura, che ne sarebbe di noi se all’improvviso fossimo costretti a vivere sotto un cielo plumbeo, circondati da terreni aridi, senza più animali ne’ vegetazione, alla mercé di temperature fredde, con la neve (o la cenere) depositatasi quasi ovunque?
Gli eventi climatici così mutati, provocano grandi incendi che ardono i percorsi sui quali, a furia di camminare, le scarpe si riducono a brandelli e fanno emergere piedi nudi e malconci.
Padre e figlio vagano disperati e senza meta con un carrello della spesa a fare da improvvisata dispensa. Ma non c’è più niente da comperare, non esistono cibi o carburanti. Ci si muove solo grazie allo sforzo istintivo delle proprie gambe, robot in un fantascientifico paesaggio disabitato.

I protagonisti non hanno più un calendario, vagano nel deserto che la Terra è diventata, l’unico punto di riferimento è la strada, o quel che ne rimane. Prototipo del mondo moderno, il paesaggio che percorrono è desolato, corroso, consumato dall’odio e dall’indifferenza. Il domani che ci attende è a un passo dalla quotidianità.
I sopravvissuti (a una guerra nucleare? a un disastro ecologico? a un maligno virus alieno?) somigliano a mostri: amputati negli arti, sempre sporchi, scoprono che l’unico alimento che li può tenere in vita è altra carne umana, e la ragione che li muove non prevede alcuna pietà. Osceni e inconsapevoli zombie privi di identità, seguono la regola del cane mangia cane e hanno messo da parte qualsiasi idea di solidarietà o di umanità.

“Saremo sempre noi i buoni? E lo saremo sempre, qualsiasi cosa ci capiti?”, domanda il figlio al padre. L’innocenza si è perduta insieme alla morte (?) della madre. Quando non si è mai conosciuto l’amore, non possiamo neppure godere delle dolci melodie di un pianoforte. Alla ricerca di segni di una vita precedente difficile da rievocare, e che forse non è mai esistita.
Sono rimasti solo rimbombi lontani, tuoni, terremoti, e odori marci e insalubri. I bambini privati della loro infanzia, costretti a crescere troppo in fretta perché il mondo gli ha imposto una realtà che non avrebbero mai voluto vedere, sono privi di immaginazione. I loro disegni sono pastrocchi disordinati, caotici e senza senso.

Film ben fatto e crudele che conta su un’abbondanza di fascinazioni letterarie. Dalla fotografia che esautora qualsiasi barlume colorato e resta allo stesso tempo immaginifica e terribilmente reale, al poco spazio concesso alla scienza e alle domande. All’uomo non rimane che affrontare il proprio ineluttabile (e auspicato?) destino.

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