the cellar (2022)

Un'ora e mezza che pare durare il doppio. Non tanto per la lentezza, ma per il susseguirsi di cliché continui di roba vista e stravista in decine di altre pellicole. Questo film non è altro che una raccolta di tutto ciò che di prevedibile è accaduto nell'horror degli ultimi 20 anni. Dopo circa un terzo, mi aveva già stancato in maniera irreversibile: la storia è completamente priva di verve, si passa da un cliché all'altro: famiglia che si trasferisce in vecchio maniero mezzo abbandonato, figlia ribelle a cui il nuovo posto non piace, evento misterioso e inspiegabile in un angolo remoto della casa, un passato scabroso dei vecchi abitanti della casa, ricerche in università/archivi di giornale + espertoni che provano a spiegare l'arcano soprannaturale, anziana donna che sa tutto della casa ma ora vive isolata e senza contatti con nessuno, ecc. ecc. Basta veramente, questa è roba che ha iniziato The Ring (con ben altra potenza e efficacia, anche dati i tempi) ma che oggi farebbe perdere la pazienza anche a Matusalemme. La storia poi, non ha nulla di interessante ed è anche scritta coi piedi - questo motivo del "contare" non ha alcun senso e viene buttato lì a casaccio. Discreta la recitazione dell'ex pin-up Elisha Cuthbert, letteralmente penosi gli altri attori, a partire da quello che interpreta il marito che sembra ridacchiare anche nelle scene più tensive. Qualche brivido il film lo provoca anche, ma consigilerei di starne alla larga per la pochezza raggelante di tutta l'operazione.