teza (2008)

Davvero bello e interessante, questo film che traccia una maestosa pagina di storia contemporanea (la vicenda etiopica degli ultimi 30 anni sullo sfondo dei movimenti politici di estrema sinistra in Europa che appoggiavano le lotte nazionaliste dei paesi in via di sviluppo).
Narrato in maniera molto lirica, appoggiato da una splendida fotografia, Teza rievoca la storia di un uomo rientrato nel suo remoto villaggio africano dopo chissà quali disavventure, riassunte nella perdita della memoria e di una gamba.
Estraneo ai costumi ancestrali dei contadini etiopici, medico, intellettuale, il protagonista si tiene in disparte e rievoca la sua infanzia fino alla decisione, molti anni prima, di partire per la Germania.
Attraverso numerosi flashback incrociati, piano piano la storia di Amberber, il protagonista, esce dall'ombra, emerge e – grazie anche a una non convenzionale ma efficace "terapia" del guaritore del villaggio – finalmente riacquista pienamente la memoria.

Da un lato una storia personale, dall'altro un grandioso affresco storico dei movimenti in lotta negli anni 70, con le loro derive assurde e violente culminate nella dittatura di Mengistu in Etiopia.

Lento ma coinvolgente, lirico e ottimamente diretto, scritto e interpretato: da vedere!