syriana regia di Stephen Gaghan USA 2005
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syriana (2005)

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locandina del film SYRIANA

Titolo Originale: SYRIANA

RegiaStephen Gaghan

InterpretiGeorge Clooney, Matt Damon, Jeffrey Wright, Chris Cooper, William Hurt, Mazhar Munir, Tim Blake Nelson, Amanda Peet, Christopher Plummer, Alexander Siddig

Durata: h 2.06
NazionalitàUSA 2005
Generethriller
Tratto dal libro "La disfatta della Cia" di Robert Baer
Al cinema nel Febbraio 2006

•  Altri film di Stephen Gaghan

Trama del film Syriana

Robert Bae, agente della CIA é impegnato in Medioriente nella lotta contro il terrorismo. Come noto la Siria é uno degli stati considerati "canaglia" dagli Stati Uniti e la trama si basa sugli intrecci di varia natura della politica estera statunitense...

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Voto Visitatori:   6,53 / 10 (102 voti)6,53Grafico
Voto Recensore:   7,00 / 10  7,00
Miglior attore non protagonista (George Clooney)
VINCITORE DI 1 PREMIO OSCAR:
Miglior attore non protagonista (George Clooney)
Miglior attore non protagonista (George Clooney)
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior attore non protagonista (George Clooney)
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Voti e commenti su Syriana, 102 opinioni inserite

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Invia una mail all'autore del commento AcidZack  @  04/02/2013 19:44:51
   7 / 10
Bell

2 risposte al commento
Ultima risposta 05/02/2013 19.41.27
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  06/10/2010 13:18:51
   4 / 10
Come ha detto qualcuno qui sotto: rottura di palle stratosferica! Non vedevo l'ora che finisse e invece era interminabile.
Le buone interpretazioni non possono proprio salvarlo...

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Ultima risposta 02/01/2024 17.50.36
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Invia una mail all'autore del commento Ødiø Pµrø  @  03/12/2009 20:11:52
   7 / 10
'Il capitalismo non può esistere senza sprechi'...

Fantapolitico che t'innervosisce. E t'innervosisce perché se da un lato è intelligente, coraggioso e graffiante, dall'altro ha il distruttivo difetto d'essere così frammentario da risultare di comprensibilità troppo ardua. Un vero peccato, perché la tematica è molto interessante e si poteva evitare di soffocarla con un montaggio così non dico confusionario ma davvero troppo, troppo zigzagante.
A questo proposito quoto in toto l'accurartissima recensione di Rita.

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Ultima risposta 08/12/2009 21.30.05
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Alex89  @  19/05/2008 20:33:49
   4 / 10
Sto film nn mi va proprio giù,lo rivisto ieri sera ma mi annoia proprio..ho spento la tv..ricordo quando lo vidi ke mi stavo annoiando in maniera esagerata..
voto recensori:7 mah..bhe saranno gusti..se si pensa che a saw1 il voto recensori era 3 quindi mi tengo i miei buon gusti

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Ultima risposta 16/02/2009 02.41.06
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SOLO  @  13/05/2008 09:20:24
   7 / 10
La regia confusa e farraginosa non e' altro che lo specchio della realta' socio/politico/economica che viviamo. Paradossalmente la pellicola va apprezzata per il suo torpore e stato confusionale che la caratterizza.
Se le alleanze meschine, gli intrecci policiti e i sotterfugi sottili fossero chiari e trasparenti perderebbero consistenza e valore.....Il film non guarda negli occhi nessuno, punta solo al potere e al dio denaro, in questa occasione con le sembianze del barile di petrolio....

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Ultima risposta 19/06/2008 19.37.03
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  30/04/2008 00:39:46
   4½ / 10
Un film pretenzioso con intenti pedagoci e che si presume di denunciare grandi verità.Syriana vuole presentarci ciò che c'è dietro il mercato del petrolio e le tensioni del mondo Arabo, come prevedibile gli Stati Uniti non ne escono bene ma francamente tutto quello che il film denuncia è stato detto e ridetto, sono realtà che oramai conoscono anche gli Americani che da qualche anno non fingono più di non sapere.
Nel complesso comunque sarebbe potuto essere una pellicola godibile se non fosse stata costruita a modello di Traffic, dove c'era l'allora grande Soderberg e affidata a un mediocre Stephen Gaghan.
Gli errori tecnici di questo film sono plateali, Syriana non è un film difficile è semplicemente faticoso perchè raccontato male. Troppe storie, ben 5 filoni narrativi e per ogni filone ci sono diversi personaggi, insomma capisco che la realtà da raccontare è comlessa ma non si sarebbe potuto un pò semplificare? Ma il vero difetto è il montaggio che per dare ritmo cambia continuamente filone del racconto ogni pochi minuti.Lo spettatore deve fare mente locale di un'altro personaggio e di altre vicende senza che il passaggio da un filone all'altro sia caratterizzato da una coerenza narrativa.
Insomma una pasticcio che sebbene il film non si lasci andare a un patriottismo fine a se stesso, non cada nella demagogia e nonostante il bravissimo Clooney e decisamente un opera mediocre.

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Ultima risposta 22/06/2008 00.02.14
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Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  23/09/2007 20:36:04
   6½ / 10
REGIA CONFUSA E FARRAGINOSA, CHE RENDE ARDUA LA COMPRENSIONE DEI SIGNIFICATI SOTTESI AL FILM. TUTTAVIA DA APPREZZARE L'INTENTO DI DENUNCIA E IL TEMA TRATTATO.

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Ultima risposta 20/06/2008 09.52.42
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Mayday  @  11/08/2007 02:41:48
   9 / 10
Un film complicato, ma che merita. Vale la pena di rivederlo una seconda volta per capirlo a 360°. Senza questo presupposto, diventa assai difficile giudicarlo ed ingiusto "scaricarlo".

Grande l'interpretazione di Clooney, che nel non dover recitare la parte del bello e impossibile, in Syriana mette in risalto una dote recitativa di ottima fattura.

Film che nel suo complesso mette a nudo una triste e scomoda verità.

Consigliatissimo.

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Ultima risposta 19/06/2008 19.53.59
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Dante V  @  02/06/2007 16:58:56
   3 / 10
Una rotttura di palle confusionaria.

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Ultima risposta 19/06/2008 19.55.02
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  05/05/2007 19:00:05
   5½ / 10
non posso dare un voto piu' alto visto che non ho capito quasi nulla!
e non mi è certo venuto voglia di rivederlo...non che sia noioso ma la grande quantita' di personaggi ti fa perdere spesso il filo e non si riesce a capire il collegamento che c'è tra un personaggio e l'altro!
non si sa chi è il protagonista e non ho capito il senso di mettere la tragedia(legata all'episodio della piscina)e che legame avesse con la vicenda!
insomma troppo complicato anche per lynch!

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Ultima risposta 20/06/2008 20.26.12
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benzo24  @  14/03/2007 18:52:36
   1 / 10
noioso fino all'inverosimile, una sceneggiatura pasticciata e interpretazioni abozzate e caricaturiali, regia inesistente, morale dubbia e vomitevole. meglio guardarsi 007.

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Ultima risposta 24/01/2010 17.57.52
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alfonso&ele  @  30/10/2006 18:24:27
   9 / 10
é vero che il film è difficile da seguire,ma nn si può ignorare l'alto contenuto e la forte denuncia contro il sistema politico/economico.Bravo,anzi bravissimo,Clooney.

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Ultima risposta 20/06/2008 20.40.21
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Invia una mail all'autore del commento bobo94  @  02/08/2006 23:50:08
   6½ / 10
Che dire, meglio studiarsi un po' la storia del medioriente e di Israele, prima di affrontare questa pellicola. Altrimenti l'effetto ping pong è garantito. Vi ritroverete a far girare i vostri neuroni per capirci qualcosa, probabilmente afferrando il senso generale ma non gustando in pieno il film. E' come cercare di leggere un libro stando sulle montagne russe.
Questo non toglie che il film abbia una regia accorta ed un protagonista sempre all'altezza. Un po' meno lo sono gli altri interpreti e la sceneggiatura.
La strada è quella giusta....

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Ultima risposta 20/06/2008 20.43.40
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  01/08/2006 10:36:13
   7½ / 10
Stephen Gaghan ci regala una pellicola molto interessante che racconta degli intrighi politico/economici che hanno come obiettivo primario lo sfruttamento del petrolio,vero e proprio motore dell’economia della societa’ moderna.
Soderbergh, nelle vesti di produttore, e Clooney (ottima la sua interpretazione) sferrano un attacco coraggioso nei confronti della politica estera americana e di tutti quegli uomini e quelle aziende che farebbero di tutto pur di ottenere il controllo totale sull’oro nero,sinonimo di potere assoluto.
L’indice viene puntato verso l’aggressiva politica estera degli U.S.A. ai quali importa avere facile accesso ai pozzi petroliferi e questo lo si puo’ ottenere solo riuscendo ad avere il controllo delle aree mediorientali, non solo con l’uso della forza, ma anche in maniera subdola sfruttando la compiacenza di emiri che non sono altro che fantocci del governo americano.
Un applauso ai due artisti e anche a Gaghan che dopo aver girato il pessimo “Abandon” si riscatta strutturando in maniera originale la storia,che si dipana per mezzo di brevi segmenti riguardanti i vari personaggi che finiranno con l’incrociarsi drammaticamente in un finale tutt’altro che consolatorio.
Il messaggio che ci raggiunge per quanto noto,è sicuramente di forte impatto,anche perché non ci sono differenze tra buoni e cattivi,solo conflitti causati dalla sete di potere…anche i giovani terroristi sono una conseguenza della corsa al petrolio,privati del lavoro e spinti dal fanatismo religioso alimentato da personaggi privi di scrupoli si immolano nel nome di una causa che è ben lontana dal loro ideale.
Il film non sempre è di facile apprendimento,alcuni meccanismi sono farraginosi,ma il messaggio riesce ad arrivare.
Syriana è un film pessimista,non lascia spiragli alla possibilita’ di un futuro migliore…finchè gli U.S.A. avranno interesse a mantenere il caos in Medio Oriente,finchè queste nazioni verrano governate da politici di facciata,ovvero marionette al servizio dell’America il quadro che si va delineando è sicuramente inquietante,soprattutto con una Cina sempre piu’ forte che minacciosa si staglia all’orizzonte.

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Ultima risposta 20/06/2008 20.47.35
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Ethian  @  20/07/2006 23:15:07
   3 / 10
io non ci ho capito nulla veramente.Certi personaggi incomprensibili, ho faticato anche a capire il ruolo di George Clooney.

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Ultima risposta 20/06/2008 20.49.17
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  17/07/2006 14:12:46
   7 / 10
Un film di denuncia, che se la prende col governo americano e con l'operato della CIA, denuncia la corruzione e i giochi di potere nelle aree medioorientali. Il messaggio è chiaro, come è chiara la posizione di regista e attori.
Forse l'errore di questo film sta nella scelta del regista. Si tratta di un meccanismo a incastro, un film che segue le avventure di diversi personaggi i cui destini alla fine si incrociano. Un film molto difficile, insomma.
Oltre ai citati film di denuncia anni '70, che vedono in "Tutti gli uomini del presidente" di Pakula l'ideale capostipite, il modello sembra essere Michael Mann e il suo "Insider", tra l'altro con la presenza di Christoper Plummer nel cast.

E' facile presupporre che in mano a Mann un film del genere sarebbe stato indiscutibilmente un capolavoro.

Buono Clooney, interessante il personaggio di Damon, che alla fine è quello che esprime chiaramente il messaggio Politico del film.
Piuttosto banali invece i ragazzi terroristi.

E' un film riuscito, ma come dicevo, in mano a un regista come Michael Mann o qualcun altro + esperto, sarebbe stato di gran lunga migliore.

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Ultima risposta 06/05/2007 23.01.50
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Gruppo REDAZIONE Invia una mail all'autore del commento maremare  @  23/05/2006 09:39:17
   8 / 10
Sotto l'aura del thriller si nasconde uno dei film anti-americani più forti dell'ultimo decennio. Quattro storie vengono frantumate e narrate, attraverso un montaggio ardito ma efficace. E se ci si può perdere nella miriade di volti, più o meno noti, che affollano lo schermo poco importa.
Il senso del film permane, intonso, all'uscita del cinema.
Siamo corrotti nell'anima e la corruzione è uno stile di vita made in USA.

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Ultima risposta 20/06/2008 20.54.17
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Samsam  @  13/05/2006 08:40:02
   6½ / 10
Premetto che non è il mio genere, comunque è una bella ed anche pericolosa denuncia delle schifezze che gravitano nel sistema americano, ma ci vogliono 30 minuti per iniziare a capire di cosa si tratti... troppe storie, il filo è troppo complesso, anzi incasinato. Il film ti pone tante domande e non ti dà nessuna risposta finale. E questo è un pò irritante.
Merito a Clooney per le sue rotondità (a parer mio è pure più attraente così cicciuto...) ma l'Oscar è rubato.

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Ultima risposta 05/11/2006 11.09.09
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strega76  @  20/03/2006 17:56:31
   5½ / 10
diciamo innanzitutto che non è proprio il mio genere preferito...
molto molto lento... oltre al russare di alcuni nella sala quando mi sono alzata alla fine del film molti di quelli che prima c'erano dietro non c'erano più.. e questo già la dice lunga...
a parte il film in se stesso i contenuti sono buoni anche se già visti e stravisti, sicuramente è un film che fa pensare ma sicuramente non lo andrò a rivedere...

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Ultima risposta 20/06/2008 20.56.40
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pepperepe  @  16/03/2006 17:26:17
   4 / 10
Or dunque.

Epilogo: parto dalla fine, tanto per iniziare..... Nella salla, alla fine del film più di una persona è stata svegliata dallo vicino e/o amico.

Giudizio: Chi decide di vedere questo film deve tener presente che
1) non vedrà un minuto, che è uno della azione. La parte più veloce, e secondo me la più bella dello film (comunque la parte che non fa addormentare) è la parte della tortura. Una scena molto più spietata dello film Hostel in toto.

2) li dialoghi sono la vera ossatura dello film.... parlano, parlano parlano e ti aspetti che succeda qualcosa, da un momento allo altro... succede qualcosa di "action" solo in 2 momenti , per il esto le musichette ti illudono.... che qualcosa sta per accadere.... ma non accadrà

3) mi è piaciuto molto lo George Cloney. così truccato face molto "stile". Peccato che poi lo suo personaggio non è sfruttato allo meglio.

4) se siete dei veri fissati per lo terrorismo e per le vicende legate allo potere delle multinazionali e volete una storia o meglio quello che ci è dietro ad una storia di terrorismo, vedetelo. Lo stesso vale se siete degli promoters in carriera e avete bisogno di idee per approfitare di ogni disgrazia per spremere uno ricco altolocato.

5) infine se amate andare al cinema per l'azione, per passare due ore con storie avvolgenti e per dar libero sfogo al pensiero e allo cervello, per svagarsi, per allontanare la mente dallo stress lavorativo, insomma per godere un film colli santi contro*****, e scusate la parola contro, allora lasciate perdere. Questo film non face per voi.
A ssignoria

Saluto

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Ultima risposta 20/06/2008 20.59.52
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benluan  @  12/03/2006 10:57:47
   6½ / 10
Un film non facile da seguire nei suoi intrecci, resta comunque un buon film d'azione. Bravo Clooney che rinuncia a fare il bellone e risulta un uomo di mezz'età un po' ingrossato.

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Ultima risposta 16/03/2006 17.29.22
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Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  11/03/2006 20:20:18
   3 / 10
Sono troppe le cose che non mi sono piaciute di questo film; riassumo solo quelle più evidenti:
- può essere associato a pressochè tutti i generi tranne che a quello thriller, di cui non ha niente: la lentezza regna sovrana. E' una via di mezzo tra documentario, azione (giusto per la tematica degli intrighi internazionali) e drammatico
- non capisco il premio Oscar a George Clooney... qui siamo arrivati che basta ingrassare un pò, coprirti di un pò di barba che rende e fare il ruolo di un agente della CIA ed ecco servito l'Oscar. E' un attore che non mi dispiace ma che in questo film non mi ha detto praticamente nulla
- non sono nemmeno riuscito a seguire tutta la storia: si continua a parlare di questo fatto, poi di quello, poi di quell'altro senza però rendersi conto che uno non è nella vicenda e non può sapere tutto. Se penso poi che dura due ore... davvero spese male!
Questa è solo l'evidenza... la noia non la si può descrivere! Assilutamente inguardabile!

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Ultima risposta 20/06/2008 21.02.20
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Brohymn  @  06/03/2006 01:34:59
   3½ / 10
Dove sono finiti i film di spionaggio come "i 3 giorni del condor" ...?

Film troppo intricato, senza un barlume di traccia e tutto sommato noiso. Potrebbe essere molto bello se fosse stato fatto nello stile dell''inchiesta, ma la schermata finale che dice "i fatti presentati in questo film sono frutto dell''immaginazione" lascia il povero spettatore con la bocca aperta dalla delusione.

Perchè fare un film d''accusa contro la geopolitica odierna quando ci si inventa tutto? Non era forse meglio un documentario con fatti VERI (non manca di certo il materiale per farlo...)?
Ma soprattutto, al di là del possibile gradimento di questa pellicola da parte di alcuni, come si fa a considerare questo film un CAPOLAVORO DEL CINEMA, come ho visto scritto in commenti precedenti? Perchè questo non è un film, ma un lungometraggio.

Ai posteri l''ardua sentenza...

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Ultima risposta 20/06/2008 21.07.28
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STEX  @  05/03/2006 18:02:40
   10 / 10
NN HO MAI VISTO UN FILM SIMILE... DIVERTENTE... AVVINCENTE... SPETTACOLARE... INSOMMA.. IN UNA PAROLA MERAVIGLIOSO!!! NN FATEVELO SCAPPARE... ANDATE SUBITO AL CINEMA A VEDERLO... 6,50 € è UN PREZZO BASSISSIMO X QUESTO CAPOLAVORO DEL CINEMA...

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Ultima risposta 07/03/2006 22.45.14
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  05/03/2006 00:38:43
   6½ / 10
Esistono non pochi punti di contatto tra questo film e l'ultimo Meirelles:a parte il fatto che "the constant gardener" è girato in Africa e affronta il tema ben diverso delle multinazionali farmaceutiche... mi sembra che quest'ossessione di verità disarmi la realtà stessa ad uso e costume hollywoodiano-
Crea sconcerto, Syriana, e nonostante tutto, ribadisce la sua importanza (certo piu' storica che artistica) nel tentativo di creare l'effetto sensazionalista che vorrebbe.
Un film ambizioso e verboso, con una durata che sembra raddoppiata ogni volta che ho guardato spazientito l'orologio.
Un'opera à la Siodelbergh, si dice in giro, (nondimeno tra i produttori) il che equivale a intendere un finto progressismo che solo a tratti sembrerà "il film che S. non ha mai avuto il coraggio di dirigere".
Ma è opera sua quest'Oriente patinato e luccicante con i talari bianchi soffocati dal sole del deserto (non una macchia di sudore)?
E che dire dell'indigesta sequenza dei falchi ammaestrati, degni dello spot della Rover, a cui succedono riunioni di arabi in stile baccanale (Cicerone ha cambiato casa?)? Giusto qualche falo' nel deserto, a sostenere il romantico appeal della polveriera ehm occidentale dei nostri giorni...
Ma non è facile essere severi con questo film: opera levigata che non riesce a cancellare completamente l'apparenza di un'oggetto scomodo (come lo script tratto da Baer) che, grazie ad omissis, ricatti, omertà riesce a sottrarsi al suo impellente messaggio sociale, grazie a un qualunquismo calcolato (responsabilità nomi tutti e nessuno) e a una faticosa "finzione" romanzesca. Frasi come "la corruzione è cio' che ci fa vincere" è un po' la scoperta dell'acqua calda.
E' in questo senso che i punti di contatto con Meirelles sono distanti, perchè la rabbia di quest'ultimo non lascia certo gli spettatori tornare a casa con l'impressione di aver assistito a un film molto meno vetriolico di quanto sarebbe lecito supporre.
Adoro Clooney, e per una ragione precisa: è un'uomo che crede nei suoi progetti fino in fondo. Come si fa non ammirare una persona così?
E' un buon attore e, se riesce a svincolarsi dagli esercizi di stile, come regista sarà tra le ipoteche del futuro... Il suo Bob mi sembra tra i pochi in grado di dare linfa al film (l'altro è l'eterna carogna Plummer, nei panni di uno spregevole avvocato) per un cast tanto eccelso quanto sprecato (irrilevante Hurt per es.) molti altri sembrano troppo (pre)occupati della professionalità messa al servizio di una pellicola robusta, ma un po' fredda.
A scongelare gli animi ci pensa l'intuizione piu' bella del film, i giovani iraniani addestrati a "fuggire dalle cose terrene per preparare la propria fede", una via per l'integralismo il terrorismo etc. tra "cattivi maestri" e l'accettazione piu' devastante e retriva del concetto di Teocrazia.
Sono momenti di ottimo cinema, che mettono a disagio nei volti di coscienze pronte a combattere contro se stesse, l'addio al parente prossimo, la follia di una rutilante corsa verso l'odio e la morte (omissione voluta o falciata dalla censura del post-11 Settembre? Mah). Peccato che poco dopo ci si ritrovi tra congressi e sontuose dimore d'oriente, nel confronto tra due fratelli che vorrebbe celebrare gli interessi economici internazionali nei rapporti con i paesi arabi: tra concetto di idealismo e integralismo puro, con una confusione atta a processare la teocrazia in toto e ad assolvere la "democrazia interna" anche come utopia occidentale (la vera risposta e negazione è la guerra civile imminente tra sunniti e sciiti in corso in Iraq, oggi). E' facile che il principe liberale si presenti bello e perfettamente rasato mentre il meno rassicurante fratello esibisca un ghigno infido degno di un Basil Rathbone (chi è B. Rathbone? I fans di Sherlock Holmes lo sapranno di sicuro).
Si dirà allora: "se il potere lo creano gli interessi economici mondiiali, la vera vittima è un terrorista?" O meglio, dispensando moniti su una spartizione iniqua di greggio incrementi e assolvi il terrorismo (emblematico il principe Jazir quando dichiara "io ho accettato l'offerta cinese, quella piu' alta, e adesso sono un terrorista, un ateo comunista").
Il progetto-Syriana amplifica e reprime, allude e forse acconsente, a seconda delle sue modalità.
Tanto piu' che la frase piu' coraggiosa e incisiva mi sembra quella di un arabo che afferma "ci hanno dato le patatine fritte alla scuola islamica", che da sola vale l'intero film e sarebbe sufficiente a risparmiare metri di pellicola.
Se come film "politico-sociale" non convince completamente, allora il raggio d'azione dev'essere spostato in qualche modo. Ecco allora che il senso di amarezza davanti a una mutazione irrealizzabile si celebra davanti alla paternità sconfitta dei vari personaggi.
Al consulente finanziario Damon che torna a casa con l'aria di chi - sopravvissuto per caso - deve mentire sulla piu' orribile delle verità, il regista offre solo il sostegno tardivo e "rassicurante" dei valori familiari. E lo stesso dicasi dell'informatore della Cia.
Il puzzle di Syriana, film interessante ma demagogico, rischia di ricordarmi che anche la verità anche la piu' scomoda non è piu' capace di esprimersi.
C'è troppa consapevolezza che serva una spada per ritrovare gli eroi.
Ma è anche vero, e questo è un indubbio merito del film, che di vincitori non ce n'è nemmeno l'ombra. Forse qualcosa vorrà pur dire

6 risposte al commento
Ultima risposta 06/03/2006 11.20.37
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641660  @  03/03/2006 18:41:21
   9 / 10
Credo che ci siano due modi per vedere il film: quello di chi si gratta le palle alla fine, dicendo che questo film è vuoto e quello di chi intuisce qualcosa e lo vuole rivedere ragionandoci sopra.
Questo è un un signor film, meno "user friendly", ma anche più illuminante di "The Lord of war" e "Traffic" messi insieme...Giù il cappello direi.

3 risposte al commento
Ultima risposta 31/07/2006 14.24.41
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Hartigan81  @  02/03/2006 09:03:42
   4 / 10
2 ore e 10 minuti di nulla...complimenti!!il film non scorre stai a pensare ora comincia qualcosa e invece non succede nulla...mi spiace x clooney grande attore ha sbagliato film

4 risposte al commento
Ultima risposta 06/03/2006 12.19.51
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elisewin  @  02/03/2006 02:38:31
   8½ / 10
scusate io il film l'ho visto mi è piaciuto e per un'analisi approfondita mi rimando ad una prossima vita, il tempo nn basta mai.
Vorrei solo che qualcuno più intelligente di me mi spiegasse il significato del titolo, cosa c'entra Syriana in tutta la syria? la syria è citata sì e no, forse no, e nn ci sono ombre di donne 'syriane', onde per cui?????
Attendo fiduciosa e intanto voto

4 risposte al commento
Ultima risposta 05/03/2006 00.57.08
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Gruppo COLLABORATORI martina74  @  01/03/2006 11:17:18
   7 / 10
Syriana non poteva che essere prodotto da Soderbergh e realizzato dalla stessa squadra che si occupò di Traffic, altro modello di film a intreccio, che tenta di esemplificare in un piao d'ore una realtà sfaccettata e complessa.
Concordo con chi mi precede e con la recensione di Pasionaria: è un film coraggioso che apre uno spiraglio sulle lotte intestine nell'economia petrolifera, sullo sfruttamento dei paesi poveri che non può che alimentare l'odio per il "mostro" occidentale, sull'assenza di etica nel mercato, sul trattamento riservato dalle agenzie di intelligence ai propri agenti.
Pur in modo ampolloso e a volte poco comprensibile, Syiriana ci mostra impietosamente il nostro destino di pedine invischiate in meccanismi complessi e poco chiari: un gioco di scatole cinesi in cui impera il d.io denaro, un sistema in cui pochissimi controllano la parte più consistente dell'economia mondiale. Un gioco in cui, a pagare il prezzo più alto, sono come sempre i disgraziati ma anche coloro che, pensando di avere il controllo su una parte del meccanismo, senza accorgersene ne rimangono srtritolati.

Interpretazione magistrale di Clooney, fin troppo tenuta ai margini. E una nota di elogio per la locandina: una delle più calzanti che abbia visto ultimamente.

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Ultima risposta 05/03/2006 11.52.37
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Gruppo STAFF, Moderatore priss  @  01/03/2006 10:25:22
   7 / 10
mi trovo pienamente daccordo con l'ottima recensione di pasionaria.

E' vero che il film è complicato, è vero che le storie che speriamo ad un certo punto si riannodino portandoci ad una comprensione d'insieme rimangono perlopiù slegate, è vero che dopo una giornata di lavoro stare concetrati per due ore buone a cercare di capire che cavolo complottano quegli avvocati americani non è semplice...

MA...

di Syriana apprezzo il messaggio su "chi sfrutta chi?" "chi è il vero ottuso della vicenda?" sono forse gli arabi che stanno seduti sul proprio petrolio pensandolo eterno, o sono invece coloro che giocano con gli interessi del popolo pensandosi eterni?

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Ultima risposta 08/04/2006 15.42.05
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Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  28/02/2006 14:24:19
   7 / 10
Syriana è un film assai complesso che necessita di una buona e continua concentrazione, oppure di una certa dimestichezza con le dinamiche di politica economica. La sceneggiatura troppo intricata, rende questo lavoro di non facile fruizione, vanificando l’ambizioso intento di denuncia sulla corruzione all’interno dell’industria petrolifera internazionale e i suoi effetti sul terrorismo islamico. Il tema è attualissimo, particolarmente coraggioso nel momento in cui va a toccare nervi scoperti dell’amministrazione politica americana e dei servizi segreti, ma il tessuto narrativo è assai tortuoso e il regista non si dimostra abbastanza abile nel dipanarlo e renderlo comprensibile allo spettatore. Perdersi è fin troppo semplice, considerando il fatto che le situazioni rappresentate non sono quasi mai approfondite e i comprimari, veramente tanti ,quasi mai contestualizzati; così si resta abbandonati ad una deriva interpretativa che blocca le emozioni.
Nonostante i difetti nell’architettura narrativa, questo film molto intelligente merita indubbiamente di essere visto, magari due volte per carpirne meglio gli intricati meccanismi.
Nonostante alcuni punti rimasti sospesi, a mio parere un film del genere, uscito in un momento storico in cui lo scontro tra la civiltà islamica e quella occidentale si sta incancrenendo, può effettivamente stimolare in chi lo vede curiosità e interrogativi e condurlo verso un approfondimento critico e autonomo,al di là dei tanti slogan populisti imperversanti a favore o contro le due parti.

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Ultima risposta 28/02/2006 17.34.35
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Sangue73  @  27/02/2006 19:35:28
   9 / 10
Da vedere assolutamente.

Il film non scorre, una buona oretta nell'attesa, forse con la speranza, che qualcuno fermi la proiezione e cominci a riassumere i vari passaggi per avere una corretta interpretazione degli avvenimenti (o come ha detto qualcuno prima di me ... della "troppa carne al fuoco").

Dopo .... appena dopo ....i titoli di coda, anche se un po confuso e non sicuro di avere capito bene il tutto, si è maledettamente certi (o almeno spero che lo sia stato anche per voi) che "la strada" intrapresa non sia proprio quella IDONEA per uno sviluppo sostenibile.
Sarà una frase banale (per qualcuno) ma, alla luce degli ultimi avvenimenti (anche se debitamente scremati dalla odierna enfasi del terrore nella comunicazione mediatica), ciò che sta accadendo nel "macromondo" è proprio quello descritto "a fatica" nel film di Clooney.

Disperazione - Fame - Guerra - Soldi

Altra BANALITA' - Altra VERITA'

Naturalmente alla fine, come spesso accade, ci si accontenta di ragionare sul proprio micro "di mondo" - tutto diventa così noiosamente privo di interesse e ... il tornare a casa SANI e SALVI - BACI e ABBRACCI rimane l'unico" scopo" della nostra giornata.

Altra BANALITA' - Altra VERITA'

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Ultima risposta 13/03/2006 11.36.08
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Invia una mail all'autore del commento logical  @  25/02/2006 02:40:42
   9 / 10
"Non sono un falco, sono entrato nella CIA immaginando che avrei potuto servire lealmente il mio Paese. Questi vent'anni mi hanno convinto del contrario. Pensavo di combattere il Male, ho capito troppo tardi che mi si chiedeva di ignorarlo" (Robert Baer)
La sceneggiatura del film nasce da "See noo evil: the true story of a ground soldier in the CIA's war on terrorism" (in italiano "La disfatta della CIA", 2004). Non è un film politico ma piuttosto è la rappresentazione calibrata anche se al limite del collasso della pax petrolifera americana. L'eccezionalità del film sta nel riuscire a governare una materia instabile e sempre sottotraccia, mai dichiarata uffcialmente ma sempra intuita e prevista. Splendida l'apologia della corruzione assunta a sistema fondante del capitalismo messa in bocca ad un attore impietosamente simile a Bart Simpson ma anche il varo della nave cisterna celebrato a succo di fragola da un lato e vergini mujaheddin dall'altra. È incredibile in questi tempi di cupo conformismo e assoluta banalizzazione poter vedere la costruzione più che plausibile, se non già avvenuta, di un mondo globalmente drogato di petrolio e delirante per il controllo di ogni forma vivente non autorizzata dal pensiero unico ufficiale ma anche dell'immagine del liberismo che vede la fusione come traguardo mistico per il possesso del pianeta. A qualunque costo è talmente scontato che solo in una scena stile Abu Graib se ne fa cenno. Clooney è splendido con la sua barba grigia e fitta e i suoi nuovi rotoli di grasso: non gioca a Indiana Jones, non fa la vittima sciupafemmine e ha una straordinaria e non rassegnata malinconia. Matt Damon pura icona dell'american lifestyle ha l'onore della più fulminante battuta contro l'unica (!) mogliettina-carina del film, uno splendido e meritatissimo "Vaffan****" liberatorio come un'esplosione. Fare un film senza problematiche middleclass, senza trentenni dal cuore spezzato, senza ulitmi baci e senza obi-one kenobi è possibile. Questo film ossigena la testa, scopre il lato oscurato dei telegiornali, fa ripensare al terrorismo e all'esportazione della libertà. Incredibile.

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