sopravvivere al gioco (1994)

Sono pienamente in linea con il commento precedente di Angel Heart, il film è valido, il soggetto accattivante, buona anche la confezione, però è parecchio prevedibile oltre che improbabile, soprattutto nel modo in cui il fuggitivo riesce sempre a cavarsela e nell'epilogo finale (anche se l'ultimissima scena non è affatto male). Ma quello che manca di più secondo me è una caratterizzazione più spessa e approfondita dei "cattivi", si poteva sfruttarli e amalgamarli meglio invece così mi sono sembrati un'accozzaglia di sadici squilibrati, ma senza un movente apparente o un qualche avvenimento che li leghi tra di loro.

Rimane comunque un buon intrattenimento, e talvolta basta quello.

Discreto action/adventure che riprende la formula della sopravvivenza (poveraccio senza nulla da perdere che viene reclutato da bande di ricconi per una caccia all'uomo in mezzo ai boschi) già utilizzata nel cult anni 80 della Cannon "I Cacciatori della Notte" (con Michael Dudikoff e Steve James) e in "Senza Tregua" con Van Damme.
Scorrevole ed avvincente, non riserva particolari colpi di scena e diventa prevedibile quando si passa all'azione (si sa già chi muore e in che sequenza), ma lo stesso intrattiene senza noie dall'inizio alla fine (anche se l'epilogo è un pò troppo improbabile).
Più che buono il cast (con Ice-T a fare da eroe contro un bastardissimo Rutger Hauer a capo di Gary Busey, F. Murray Abraham e John C. Mcgingley), bella la fotografia, adatte le musiche di Copeland. Interessante anche il monologo di Busey durante la cena pre-caccia.
Nel suo genere, un prodotto più che sufficiente.

Certo che da Ernest Dickerson (ex direttore della fotografia di Spike Lee e regista del piccolo capolavoro del '92 "Juice" con Tupac Shakur e Omar Epps) qualcosina di più ce la potevamo aspettare.