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Mediocre sequel diretto da Deborah Brock nel 1987. La trama è poco originale e viene purtroppo sviluppata in modo piuttosto noioso per i primi 40-50 minuti,poi fortunatamente il film riesce a risollevarsi grazie ad un discreto finale. Originale l'arma utilizzata dall'assassino e discretamente realizzati gli omicidi. Piuttosto mediocre la regia e la recitazione. Consigliato solo agli amanti del genere.
Una tipa sopravvissuta al massacro del film precedente è tormentata da incubi legati alle questioni del prequel; in essi si manifesta un tizio che, tra il patetico e l'inquietante, uccide in presenza di una chitarra incredibilmente mista ad un trapano.
Meno riuscito del primo Slumber party massacre, si salva comunque per la sua (non so se voluta o meno) ironia (o sarebbe meglio dire impresentabilità, visto l'antagonista horror che, invece di seghe elettriche e lame, per ammazzare usa una chitarra!) , che lo rende, tra migliaia di citazioni ad horror cult (primo tra tutti il Nightmare di Craven) un prodotto con un minimo di originale parvenza.
Discreti anche gli effetti; se non ci si addormenta prima della fine dle film a causa di noia e dialoghi ridicoli, ciò che rimane è comuqnue un film sufficiente, appena, ma sufficiente.