shining (1980)

Partendo da un romanzo buono ma non eccellente (a differenza di questo film) Kubrick crea forse la miglior pellicola horror della storia del cinema, portando lo spettatore dentro i corridoi della psiche umana e dentro gli intricati labirinti mentali, in un crescendo di tensione sino ad un finale che come si chiude come una magnifico pezzo di musica classica.
Kubrick oltre a farci esplorare l'Overlook hotel insieme a tutti i suoi orrori, ci fa esplorare la psiche umana con tutti i suoi orrori ;è una pellicola che non solo mira a far paura senza i soliti trucchetti ma é qualcosa che terrorizza in maniera piú fine, con immagini che rimangono impresse per tanto tempo, con momenti inquietanti che difficilmente si ci potrá scordare (merito di quel pazzo di Jack Nicholson).
Il fulcro del film alla fine però é un viaggio nella mente umana, con le sue paure e con i suoi fantasmi che si manifestano nelle stanze dell'hotel, é Danny intrappolato dentro una famiglia problematica e con evidenti problemi di socializzazione, é Jack con i suoi scheletri nell'armadio e con la sua lenta discesa nella follia, é Wendy intrappolata in una relazione problematica, perché alla fine la forza di Shining é proprio riuscire a parlare di famiglie disfunzioni, abusi e alcolismo in un contesto orrorifico dove i propri demoni personali riemergono, Shining é un viaggio introspettivo dentro i corridoi della psiche umana.
Magnifici i significati nascosti sotto la trama principale (gli indiani d'America ad esempio o i riferimenti alle favole) e magnifica l'interpretazione di Jack Nicholson che ormai é diventata cosí ionica che la conosce anche chi il film non l'ha visto e menzione d'onore Pr la bellissima colonna sonora.