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La partenza a spron battuto mette subito in guardia lo spettatore sulla natura schizofrenica del film in questione, al pari di quella del suo protagonista: la pellicola è infatti un continuo saliscendi di emozioni e colpi di scena legate al tema dello stalking, tuttavia i comportamenti dei protagonisti e le situazioni presenti ( un marito che rintraccia la moglie in ogni angolo d'America, la ridicola sparatoria in una cabina di pilotaggio) scollinano spesso oltre la soglia di una normale credibilità.
Un thriller sullo stalking in anticipo sui tempi, tenuto purtroppo costantemente sul filo del ridicolo involontario. Il film parte subito in quarta ma purtroppo paga il prezzo di una sceneggiatura di terza lega che per tutta la prima parte fa ricorso all'irritante voce off della protagonista che spiega per filo e per segno pensieri e azioni. Tuttavia non manca qualche buon momento di genere e da un certo punto in poi la tensione regge. A tutti quelli che credono che la prima hostess a pilotare un aereo al cinema sia stata Karen Black in "Airport '75", prego di ripescare questo filmetto e di ammirare le imprese della coraggiosa Doris Day, tra l'altro molto convincente anche al di fuori della commedia.