robocop (2014) regia di José Padilha USA 2014
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robocop (2014)

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locandina del film ROBOCOP (2014)

Titolo Originale: ROBOCOP

RegiaJosé Padilha

InterpretiJoel Kinnaman, Gary Oldman, Abbie Cornish, Samuel L. Jackson, Jackie Earle Haley, Jay Baruchel, Michael Keaton

Durata: h 2.01
NazionalitàUSA 2014
Generefantascienza
Al cinema nel Febbraio 2014

•  Altri film di José Padilha

Trama del film Robocop (2014)

RoboCop è ambientato nel 2028, anno in cui la multinazionale conglomerata OmniCorp è leader nell'industria robotica. All'estero, i droni da essa prodotti, vengono impiegati dalle forze militari da anni, ma sono stati vietati come tutori della legge all'interno dei confini americani. Ora la OmniCorp vorrebbe impiegare questa controversa tecnologia anche sul fronte interno, considerando questa opportunità un'occasione d'oro. Quando Alex Murphy (Joel Kinnaman) - marito affettuoso, padre, e buon poliziotto, facendo del suo meglio per arginare l'ondata di criminalità e corruzione a Detroit - resta gravemente ferito, la OmniCorp intravede un'occasione unica per creare un poliziotto ibrido, in parte uomo ed in parte robot. La OmniCorp immagina un futuro in cui ogni città avrà il suo RoboCop, con conseguenti ricavi miliardari per i propri azionisti; ma alla OmniCorp stanno dimenticando una cosa fondamentale: che c'è pur sempre un uomo all'interno della macchina.

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Voto Visitatori:   5,78 / 10 (90 voti)5,78Grafico
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Voti e commenti su Robocop (2014), 90 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

werther  @  20/06/2015 18:51:46
   7 / 10
Considerando che doveva vedersela con un predecessore abbastanza ingombrante che è entrato tra i film cult del genere, questo remake si difende bene, non ricordo quanto sia simile al precedente come sceneggiatura ma certamente è un buon film d'azione e la trama riesce a far presa. Un bel remake.

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Ultima risposta 21/06/2015 09.12.14
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  10/06/2014 10:38:35
   5 / 10
Reboot non riuscito, il nuovo Robocop non coinvolge, è solo una sbiadita fotocopia di quello che Verhoeven portò sul grande schermo negli anni '80. Manca il coinvolgimento emotivo in questa nuova avventura, impossibile empatizzare con le disavventure del detectice Alex Murphy, ridotto a pugno di organi vitali e "salvato" grazie alla tecnologia che ne fa un tutore dell'ordine di carne e metallo.
Il dramma personale è affrontato in maniera discutibile, lo strazio degli affetti più cari è appena accennato, mentre la denuncia politica scorre derivata dai soliti complotti propagandistici atti ad arricchire ulteriormente il miliardario di turno.
Per lo meno il futuro distopico presentatoci è piuttosto minaccioso: la sorveglianza montata da videocamere e affini è a dir poco esasperante, mentre la sicurezza mondiale, lasciata in mano ad un gruppo di sferraglianti robot incapaci di provare compassione o analizzare le situazioni con sguardo soggettivo, disegna un mondo non più a misura d'uomo. Questo squarcio su un futuro possibile, magari neanche troppo lontano, è però ammorbidito da toni fumettistici e dall'assenza di qualla sana cattiveria che permeava l'originale.
Il presentatore invasato ad opera di Samuel L. Jackson o le scene action simil videogame sparatutto sono particelle discordanti di un insieme poco incisivo nei suoi aspetti più impegnati. Lascia l'amaro in bocca questo fatto, la presenza del regista brasiliano Josè Padilha autorizzava a sperare in qualcosa di meglio; suoi infatti i due "Tropa de elite" all'interno dei quali è pressoché perfetta l'unione tra cinema di denuncia e azione. Il pensiero eversivo viene disinnescato, succube delle logiche di un cinema che deve prima intrattenere e poi far riflettere senza comunque generare allarmismi.
A bucare lo schermo resta il solo Gary Oldman, non tanto per l' interpretazione di prassi, quanto per la scrittura del suo personaggio in bilico tra pietà umana e ambizione professionale.

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Ultima risposta 11/06/2014 10.43.20
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Strix  @  30/05/2014 19:26:07
   8 / 10
Questo è un filmone. Fottesega che si discosta dal vecchio Robocop ma era un passo necessario, dato che quello era troppo radicato nella società di quell'epoca. Riproporre, 20 anni dopo, un Robocop con le stesse caratteristiche di 20 anni prima, sarebbe stata una pagliacciata. I temi trattati qui invece sono ben più attuali: il dilemma della sicurezza a scapito della propria libertà, l'invadenza della tecnologia e persino accenni alla spinosa questione eutanasia.
Non mi si venga a dire che han voluto dare spazio alla love story con lo scopo di attirare la massa perchè la famiglia qui, seppur presente, svolge un ruolo marginale


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e poi non viene dato spazio mai solo alla moglie, ma anche al figlio.
Diciamo che Padilha ha fatto l'unica cosa sensata che poteva fare: mostrarci una rivisitazione di Robocop, inserendolo in un contesto odierno e verosimile (un po' come ha fatto Nolan con Batman) distribuendo abbastanza equilibratamente azione e introspezione. Pertanto i fan incalliti del Robocop ottantino rimarranno forse un po' delusi, ma se si riesce a guardare oltre, questa pellicola è una piacevolissima sorpresa.

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Ultima risposta 31/05/2014 18.44.25
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BlueBlaster  @  13/05/2014 03:01:02
   5 / 10
Mi sono davvero rotto le scatole guardando questo film, non c'è paragone con l'originale...l'unica cosa buona sono gli effetti speciali ma per il resto è una lagna con tutto sto discorso famigliare!
Joel Kinnaman come protagonista non mi è piaciuto affatto, la violenta Detroit dal climax malsano del film del 1987 è andata persa totalmente...
Tanta etica e si è perso lo spirito che conferiva al film di Paul Verhoeven lo status di cult grazie a dialoghi brillanti e personaggi davvero tosti.
Difficile portare a termine la visione!

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Ultima risposta 14/05/2014 02.38.56
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  17/04/2014 18:00:03
   4½ / 10
Altro ennesimo ed inutile remake, i quali però ne comincio a percepire una funzione direi terapeutica, cioé ti invoglia a rivedere gli originali. Anche questo (ennesimo) caso non fa eccezione. Il dispiacere è per Padilha, perchè in fondo forte di due buoni film come i Tropa d'elite sulla carta aveva i mezzi necessari per poter infondere al suo Robocop un minimo di personalità che purtroppo è assente. Con parole terra terra i due Tropa d'elite erano due film "cazzuti", Robocop (remake) un film come tanti. Non che sia fatto male tecnicamente, ma nemmeno possiede qualità sopra la media e soprattutto una sceneggiatura che opera delle scelte che non hanno pagato. Ci sta benissimo inserire l'elemento famiglia per discorstarsi dal predecessore, ridotto ad un eco nella pellicola di Verheoeven ma perfettamente funzionale nel recupero dell'umanità perduta di Murphy, ma il contesto di violenza dilagante ed incontrollabile si vede poco e niente, tanto da rendere poco credibile l'impiego ingente di forze ultratecnologiche. Adesso sotto con il prossimo (inutile) remake.

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Ultima risposta 17/04/2014 22.04.39
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dagon  @  26/02/2014 23:51:31
   5½ / 10
Mi fa ridere quando si fa un remake di un cult movie, si ripropongono tutti gli elementi e poi si dice "non si devono fare confronti con l'originale"... ma allora non fare un remake, inventati un film originale. Hai deciso di rifare Robocop ed il minimo che ti tocca è proprio che si faccia un paragone con l'originale.
Quando si è annunciato come regista Padilha, la cosa mi avea intrigato, considerato che era il regista dai 2 tropa de elite... invece, siamo di fronte all'ennesimo remake anonimo e piatto, che pensa di sfangarla solo perchè oggi può sfruttare effetti digitali. Tolta la vena anarchica e sovversiva del film di Verhoeven e la sua ironia, il film rimane un action di impronta futuristica, senza momenti memorabili. A parte la prima scena a Teheran, con i robot a perlustrare le strade, che sembrava davvero far presagire qualcosa di valido, rimane poco altro nella memoria. Anche qui, un po' colpevolmente, si sfrutta poco il mitico ED-209 (e la stop-motion di Phil Tippet, seppur più primitiva aveva un altro fascino).

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Ultima risposta 28/02/2014 19.18.19
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barone_rosso  @  21/02/2014 22:59:04
   4½ / 10
Film senz'anima... Innanzitutto Murphy non veniva mutilato in un ***** di attentato nell'auto che esplode sotto casa, gli sparavano sul lavoro mentre era in una complessa, eroica e pericolosissima operazione di polizia. E già da qua si capisce che razza di schifezza sia il film. L'attore non si avvicina neanche lontanamente all'originale. Inoltre Robocop conserva solo vaghi ricordi della sua vita precedente, qua invece va a casa sua come se fosse in visita a dei vecchi parenti. Ma che c'azzecca con Robocop?

L'UNICA scena decente è quella quando lo fanno guardare alle specchio "smontato". Stop.

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Ultima risposta 26/02/2014 22.19.24
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Jumpy  @  20/02/2014 01:16:11
   6½ / 10
Il film secondo me non va visto come un remake, piuttosto come una rielaborazione del personaggio.
Indubbiamente Peter Weller dava all'originale un forte carisma e spessore, ed il paragone con l'interpretazione più moscetta di Kinnaman è inevitabile e schiacciante.
Non c'è più la violenza esagerata al limite del grottesco e le americanate tipiche degli anni '80, c'è però tanta azione... sopratutto nel secondo tempo.
C'è un maggiore approfondimento (un po' prolisso) del lato sentimentale ed emotivo del personaggio...

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..ma a mio parere, anche per la scarsa originalità, non basta per rendere del tutto convincente il film

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Ultima risposta 11/03/2014 02.56.41
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ferzbox  @  16/02/2014 16:44:08
   6½ / 10
Una fascia importante della cinematografia è quella che si è svolta durante la fine degli anni 60,fino ad inglobare gli interi 70.
La fantascienza aveva mostrato tutta la sua voglia di emergere tra i 50 e i 60,ma i 70 sono stati dieci anni dove si è spinto l'acceleratore fino in fondo,dove si poteva concepire un film senza pensare troppo alla censura,alla vista del sangue o alla premura di non "turbare" tramite scene violente o al limite della tolleranza etica.
Credo che tutto questo lo dobbiamo al genere "horror"; I primi pionieri hanno sperimentato con il genere più compatibile a questa "filosofia".
Gli Slasher,i film sulle possessioni,quelli sui morti viventi e così via,hanno avuto il loro massimo splendore durante quella decade,e la fantascienza è stati inglobata inevitabilmente.
Così sono nati tutti quei film che oggi fanno la storia del cinema:"1975:occhi bianchi sul pianeta terra","Alien","Il mondo dei robot","Terrore dallo spazio profondo" e così via...

Gli anni 80 sono stati la conseguenza di quel cambiamento; non si trattava più di sperimentazione o "azzardo"...negli anni 80 ormai significava fare cinema(di intrattenimento o meno)....
Affrontare un argomento fantascientifico senza risparmiarsi,aveva stimolato la creatività di tantissimi registi,regalandoci pellicole che tutt'ora fanno riflettere parecchio e sanno lasciare il segno: "Terminator","Space vampire","L'alieno","The Abyss","Predator","1997 fuga da New York" e naturalmente "Robocop".
Tutti i film che ho elencato erano la progenie di quella che fu la svolta degli anni 70...

Una delle cose che mi colpì maggiormente del film di Verhoeven fu l'immensa critica alla società,mostrata con quell'ipotetico e prossimo futuro,pieno di violenza e completamente succube del consumismo.
L'anima di quel film era racchiusa in questo...il progetto "Robocop" era un'altra manifestazione di quella terribile realtà...
La violenza in "Robocop" era assai esplicita,cattiva oserei dire,ma non gratuita(questa era la genialata)...non era gratuita,ma anzi fondamentale per far capire ancora meglio il degrado umano causato dal velocissismo avanzamento del progresso.
Nel film di Verhoven non era solo Robocop ad essere robotico,ma lo era l'intera razza umana; paradossalmente,nonostante l'uomo facesse passi da gigante nella tecnologia,si creò un distacco sempre più netto dalle componenti emotive,creando di fatto un mondo freddo e spietato.
Il protagonista era quel futuro.. e Robocop un'altra vittima di esso.
Lo spietato massacro nei confronti di Murphy è stata una delle scene più violente della fantascienza anni 80.....così come la rinascita di Murphy in Robocop uno dei momenti più angoscianti...
Quando vedevo Robocop in giro per la città,con l'intento di eliminare la criminalità dalle strade,sentivo lo stesso un senso di inquietudine; pensavo che non riuscivo a vederci un'eroe,ma solo un povero stronzò che era stato trasformato,suo malgrado,in una macchina vittima del sistema.
La fomosa scena della donna stuprata,dove il criminale viene fermato con un preciso colpo alle palle,è una dimostrazione di quell'alone di angoscia che circondava Robocop; quasi viene da pensare se quella "macchina/uomo", creata dall'uomo,sia veramente in grado di aiutare la gente,se sia veramente giusto affidarsi ad una macchina simile ad un uomo,ma concretamente opposta.
Ma il lato umano c'era in effetti...
La famiglia di Murphy era un flash ancora assopito nei suoi ricordi e nella sua coscienza....ma ormai lontana,appartenente ad un altra vita passata....

Ma il vero protagonista rimaneva sempre la società sporca e cruda di quel mondo...
Anche la Gang che sparò a Murphy era inquietante,anche loro erano i protagonisti,erano la manifestazione di quell'agghiacciante degrado sociale...

La crudeltà dell'OCP,mostrata con l'invidia e la mancanza di scrupoli,era a sua volta la protagonista del film...

"Robocop" era un film di fantascienza molto maturo,e non certo adatto ad un pubblico troppo giovane; concepito più per gli adulti.
Ed era questo il bello della fantascienza di ieri....era affrontata con più serietà e senza filtri patinati allo scopo di esibire uno spettacolo di effetti speciali e trame preconfezionate con moralismi "prestampati".

Il nuovo "Robocop" si allontana completamente da tutto questo,degnandosi soltanto di omaggiare con degli accenni,una versione della storia più blanda,stereotipata e concepita all'unico scopo di intrattenere,utilizzando un'icona del passato.
La critica al consumismo,mostrata con più efficaci spot televisivi lanciati in tempo reale su quello del 1987,viene qui sostituita da una specie di "Talk show" tecnico/industriale della "omnicorp",che sottolinea una società succube alla robotica,ma elimina totalmente l'orrore della stupidità umana che sottolineavano quei vecchi spot(si dava importanza anche al degrado che avevano subito i mass media).

La morte di Murphy ha un'impatto diverso;su questo film di Padilha non sono riuscito a sentire la stessa tensione,non sono riuscito a sentire lo stesso senso di orrore nei confronti dei cattivi,non sono riuscito a sentire la tragedia di murphy...non allo stesso modo.
La nascita di Robocop,per quanto iniziata con una tragedia,l'ho vista più "avvincente" e meno drammatica(sul film di Verhoeven c'era un clima freddo,distaccato,legato sempre alla tegnaglia della tecnologia che assillava l'uomo con il suo terribile avanzare....ricordate la soggettiva di Robocop quando accendevano e spegnevano il visore??....lugubre nel suo modo di essere asettica).

Il concepimento del nuovo Robocop si allontanava dallo stampo "pesante" di una volta; qui assistiamo ad un Robocop più agile,più cibernetico,ma sopratutto(nota dolente),più umano....
L'elemento famiglia,che su quello passato era un velo sottile di memoria simile ad una interferenza,su questo remake viene trasformato nell'ingrediente principale; insomma,viene inserita all'interno della sceneggiatura,una componente sentimentale che facesse avvicinare la pellicola ad una fascia di pubblico più ampia.
Questo ha contribuito a deviare ancora di più il senso dell'opera originaria,che non si concentrava sul sentimentalismo "preimpostato",ma sulla nascita progressiva delle emozioni dell'agente Murphy(era un climax più disturbante,meno patinato...più sporco...più cattivo).
Non solo,ma per far questo,si è offuscata la figura dei criminali e della corruzione,penalizzando ancora di più il tutto.

Questa produzione può accontentare per una serata da dedicare all'inttrattenimento,può divertire con le scene d'azione,può deliziare con alcune trovate....ma non si avvicina minimamente alla potenza cinematografica del predecessore.
Siamo su due pianeti totalmente opposti.

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Ultima risposta 11/03/2014 11.27.20
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faluggi  @  07/02/2014 19:26:30
   1 / 10
Vuoi che non c'entri una fava col capolavoro originale, vuoi che hanno tolto tutta la violenza, vuoi che la corazza di Robocop farebbe ****** anche un dinosauro che non riesce ad andare di corpo, vuoi anche il divx che oltre a vedersi e sentirsi uno schifo era anche mal sincronizzato, questo film mi ha fatto venire le emorroidi per quant'è brutto.

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13 risposte al commento
Ultima risposta 11/03/2014 03.31.45
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John Nada  @  07/02/2014 12:30:49
   7 / 10
Sono andato al cinema partendo dal presupposto che avrei visto una schifezza assoluta. Il Robocop di Verhoeven è un cult, non è perfetto ma contiene una miriade di elementi che lo rendono importantissimo e soprattutto figlio dei suoi tempi.
Difficile fare un remake (o un reboot) di un film del genere: oltre a doverti scontrare con un film ormai ben impresso nell'immaginario collettivo devi cambiare molte cose per renderlo attuale, per togliergli tutta quella patina da film anni 80' che (seppur ambientato in un futuro prossimo) è perfettamente inserito nell'epoca reganiana e si vede.

Questo nuovo Robocop prende lo spunto di partenza ma sceglie di cambiare molte cose rispetto all'originale, la più importante è dettata dal fatto che pigia molto meno il piede sull'acceleratore dell'action e molto di più sul fattore psicologico e morale.
Il protagonista non è una vendicativa macchina di sangue e di giustizia che ha dei ricordi vaghi e che è alla ricerca del suo passato, è un uomo che si ritrova ad essere un burattino, che è perfettamente consapevole della sua situazione e lotta per mantenere un briciolo di umanità. La famiglia in questo caso ha un ruolo molto più importante e costituisce il motore di molte vicende.

Sacrificata è la parte più action, quella sanguinolenta, quella iperviolenta e giustizialista (dove i buoni sono i buoni e i cattivi si comportano come il classico cattivo da film anni 80'), recuperata in parte nel finale del film (dove ci si lascia andare anche a qualche citazione dell'originale.

Il cast è ottimo, Samuel L. Jackson appare poco ma è sempre bravissimo, fa piacere rivedere in un ruolo di primo piano Michael Keaton, Gary Oldman per quanto bravo forse ha una parte che gli vediamo fare troppo spesso ultimamente, mentre ho trovato sicuramente in parte il protagonsita, Joel Kinnaman (già apprezzato in The killing)

Le note dolenti sono dettate proprio dal fatto che è un reboot che vuole distaccarsi dall'originale: scegli ridurre il tasso di azione ma poi nella seconda parte velocizzi tutto gettandoti proprio verso l'azione lasciando da parte l'approfondimento che sembrava volevi mettere in primo piano?
Alcune cose sembrano affrettate, sembra che alla fine si abbia la smania di chiudere in fretta, sarà che oggi siamo abituati a filmoni di 3 ore (per certi versi è un bene però che il film non duri moltissimo), ma nel finale ho avuto come la sensazione che alcune cose potevano essere approfondite meglio.
Gli effetti speciali inoltre non mi hanno entusiasmato, la corazza di Robocop è migliore di quella circolata nei primi tempi ma resta peggiore di quella originale.

Insomma un film che sicuramente va oltre la sufficienza che è sicuramente godibile a patto di scordarvi momentaneamente l'originale (e chi non ci riuscirà lo valuterà sicuramente con voti negativi).

8 risposte al commento
Ultima risposta 08/02/2014 14.54.45
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