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Una parola per definire questo film: TRIP. Guy Ritchie prende un po' di spunti da Lynch per dar vita a quello che è senza ombra di dubbio il suo lavoro più sofisticato e ricercato. Il regista ci sa fare e si vede (d'altronde, dopo Lock&Stock e Snatch, il suo nome suscita da subito un certo interesse), però c'è anche da dire che non è sempre facile "giocare" con la mente dello spettatore. Tutto il film, infatti, metaforicamente sembra quasi una partita a scacchi tra regista e spettatore....quando sembra di aver capito il meccanismo, ecco che arriva la mossa inaspettata che ribalta completamente la partita....ed è così per tutta la durata del film!!! Difficile dare un giudizio obiettivo, posso dire che il fascino della regia non si discute, che Statham e Liotta hanno fatto un eccellente lavoro (soprattutto il secondo), che la storia è assai intrigante e.....che mi sono intrippato di brutto! Ci vorrà come minimo un'altra visione per capirlo a fondo....comunque, nella sua complessità, un certo segno lo lascia. Non gli do un voto altissimo perchè non è propriamente il genere di visione che preferisco, e comunque a livello di sceneggiatura lo si poteva rendere un po' meno incasinato senza snaturarne l'essenza. Un 7.5 però se lo merita, come minimo.