Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Anche in questo cortometraggio su commissione tocca un tema a lui molto caro e presente in tutta la sua filmografia. Grazie ad un ottimo montaggio la frenesia del momento e l'azione sono ottimamente rappresentati. E il finale, una calma apparente, offre momenti di poesia.
Il messaggio è chiaro, la messa in scena fa la differenza.
RAGGIUNSERO IL TRAGHETTO è uno di quei corti che appartiene al periodo in cui Dreyer per vari motivi non poté girare lungometraggi e si dovette dare al giornalismo e ai corti. Di certo DE NAEDE FAERGEN è il suo miglior lavoro in questo periodo "di buio", girando un corto che rientra in quei film in cui venne usato per primo il sidecar. La bellezza di questo film non è tanto il messaggio che vuole trasmettere (che arriva diretto allo spettatore, lasciandogli nell'anima un pensiero su cui dovrebbe soffermarsi almeno un secondo) ma più che altro il modo in cui è raccontato: moltissimi PP, dettagli sulle ruote, sul tachimetro, la velocità che aumenta sempre di più, i CI nei sorpassi vengono montati con un ritmo sgargiante che fanno nascere nello spettatore adrenalina pura, suspense, agitazione, paura, come se lo spettatore sapesse già la probabile morte imminente ma cerca di tenere alta la speranza nel raggiungimento dello scopo da parte dei protagonisti. Si vorrebbe quasi dirli di rallentare ma poi arriva come un pugno nello stomaco il finale e rimaniamo con un grande amaro in bocca.
Vedendo il titolo e il finale di questo corto, non ho potuto fare a meno di notare una certa macabra ironia nel complesso. Fu un corto commissionato dal governo a Dreyer sugli incidenti stradali, una sorta di Pubblicità Progresso dell'epoca e devo dire che è molto efficace nel centrare il suo obiettivo.