Una segretaria fugge con 40.000 dollari e si rifugia in un motel gestito da uno strano ragazzo molto timido. Quando la donna viene assassinata sotto la doccia...
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questo film è stato uno dei motivi per cui ho iniziato ad amare il cinema.non è solo un thriller innovativo (etichetta assai limitante in un'opera del genere), ma un vero poema(con tanto di note ironiche sottili) visivo sull'alienazione, sulla solitudine. i personaggi positivi mostrati in maniera conformista e volutamente piatta(la sorella di marion e sam loomis, il fidanzato; nonchè sceriffo, moglie ed umanità varia), mentre i due diciamo "negativi"(che poi sono i veri protagonisti, oltre alla presenza della "madre"), hanno umanità, paure e sogni delusi da esprimere.Si denota una introspezione e una vena filosofica che eleva il thriller ad esperienza psicologica. il film oggi non può fare certo l'effetto shock di 45 anni fa(anche perchè copiato, citato e rivisitato ininterrottamente), ma la sua atmosfera resta unica ed eterna. le scene di omicidio sono stilizzate e grafiche, quasi astratte; i dialoghi hanno un senso di claustrofobia evidente, e i personaggi sembrano tutti in gabbia..; l'inquadratura finale vale da sola metà dei film di genere fatti dopo...io mi commuovo sempre. ...le innovazioni di quest'opera sono immense, ed è ridicolo cercare di sminuire il valore dicendo che non fa più paura, che è superato, e banalità varie.questi son commenti da blockbusterdipendenti.... uno che osserva il film con occhio esperto, non può non trovarlo almeno emozionante, oltre al piacere di vedere un'opera d'arte cinematografica come poche.