Geppetto, un vedovo falegname che vive nella grigia Italia fascista, costruisce una marionetta in onore del figlio perduto: Pinocchio. Pinocchio prende vita e, per rendere il padre fiero di lui, intraprende un viaggio in compagnia di Sebastian, il grillo che viveva nel tronco da cui è stato ricavato.
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Premessa: non è un film "di Pinocchio", ma "Pinocchio di Del Troro": ossia la rielaborazione di Del Toro della fiaba di Pinocchio... quindi non bisogna aspettarsi la riproduzione di Collodi ma un'altra cosa. Devo dire che, nonostante non mi piacciano, in generale lungometraggi senza attori "veri", nel complesso mi è piaciuto. Mi è piaciuta l'idea del mescolare lo stop motion alla CGI
, mi è piaciuto il modo con cui sono state rese le atmosfere cupe delll'Italia fascista e l'idea stessa di ambientarlo in questo periodo. L'espressività ed il senso degli anni che passano del volto di Geppetto sono straordinari: tecnicamente forse la cosa più riuscita di tutto il lavoro. Perde un po' di ritmo nelle parti cantate e stonano un po', sia per come sono inserite nella trama che come resa tecnica
le due sorelle spirito del Bosco e Morte e la resa grafica dei viaggi nell'aldilà di Pinocchio
Non è solo per bambini (ci son momenti drammatici già dai primi minuti ed alcune situazioni dovrebbe spiegarle un adulto)... furbamente uscito sotto Natale per invogliare tutta la famiglia a vederlo.