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Apprezzabile il tentativo continuo di creare una certa atmosfera, ma è molto televisivo come sapore. Carismatico Plummer, bizzarro Kinski come scelta. Alcune interpretazioni minori nei momenti di estasi ed arrabbiatura fanno sorridere. Tiepido, ma sui vampiri, sia ai tempi di Lee che recentemente, si sono fatte secchiate di roba enormemente peggiore.
L'interpretazione e il personaggio di Nosferatu é molto buona, rimane freddo, impassibile, odiabile ma allo stesso tempo amabile anche se da parte sua ci sono sempre segnali di rifiuto. É un vampiro tenibile, in carne ed ossa, é imbattibile: croci, luce del sole sono inutili contro di lui. La scena che più dimostra i sentimenti contrastanti della sua anima, dove sente di essere ormai inutile però ancora capace di amare é quando, in un momento di debolezza, confessa alla ragazza che ha sedotto la sua paura racchiusa in una frase indimenticabile:"Non ho paura del giorno, ormai é la notte colei che mi incute più terrore..." Bellissia la fotografia e la scenografia. Per tutto il film all'interno dell'inquadratura c'é sempre un oggetto, un ombra, uno spazio,.. che rimane al buio sottolineando l'area di freddezza e lo stile gotico del film. Inoltre essa é imponente e artistica aiutata anche dallo splendore storico e romantico dell'antica e meravigliosa Venezia.