non siamo angeli (1955)

Gradevole commedia con bravi e simpatici attori (specie Humphrey Bogart) per passare una serata all'insegna del Cinema di genere d'altri tempi.
Un classico senza tempo che merita di essere ripescato.

Un Bogart così autoironico io non l'avevo mai visto, siamo abituati al ruolo del gangster duro o del detective...ma anche se la commedia non è il suo genere a me è piaciuto un sacco. Sicuramente non è un capolavoro, ma si tratta di un film gustoso e divertente. Ingiustamente smontata dalla critica.

SPOILER

Promozione generosa solo per il mio immenso amore verso il cinema classico. La storiellina dei galeotti che si prendono a cuore una famiglia di gentili bottegai in effetti non ha grandi spunti ma riesce a divertire con garbo e gli interpreti, Ray su tutti, sono amabilissimi. Curtiz non trattiene i tocchi caramellosi ma porta a casa una commedia abbastanza gustosa.

Se non fosse per l'ambientazione esotica sarebbe una commedia natalizia a tutti gli effetti. Graziosa la confezione, spassosi gli attori e i dialoghi ma la trama è poca cosa. Non succede praticamente nulla, non ci sono invenzioni particolari e alla lunga restano solo i buoni sentimenti.

Un film che non dice praticamente niente. Non brilla, non succede mai nulla e nemmeno i dialoghi, che all'apparenza sembrano simpatici, colpiscono più di tanto. No, Bogey non è adatto nel ruolo del " forzato" dal cuore buono. Ci sono cose carine qua è la ma la storia non è avvincente, sempre dedita al buonismo e dando risalto alla provvidenza. Appena passabile.

Una piacevole sorpresa. Carinissima e divertente commedia con un cast d'eccezione, dialoghi decisamenti esilaranti e con un' ambientazione molto colorata. Il tutto funziona degnamente e la visione di questa pellicola è assolutamente consigliata.
Esiste un libero rifacimento del 1989 con Robert De Niro e Sean Penn, ma questo con Bogart ed Ustinov, a parere mio, è molto più deliziosamente accattivante.

D'accordo lo script non è proprio originale, Bogey non era a suo agio nella commedia, ma non merita le critiche impetuose dell'epoca. Oltretutto ha avuto un notevole successo e ne è stato fatto un sequel in anni recenti.
Il film fa sbellicare dalla risate: soprattutto la gigiona performance di Ustinov e la parodia di se stesso di Aldo Ray, uno che nel cinema si è trovato più volte a vestire i panni del galeotto.
La tranquilla "normalità" della famiglia tipica sconvolta da presunti pessimi soggetti: ribaltamento ironico del tema di "ore disperate" dello stesso anno e sempre con Bogey