non ho sonno regia di Dario Argento Italia 2001
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non ho sonno (2001)

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locandina del film NON HO SONNO

Titolo Originale: NON HO SONNO

RegiaDario Argento

InterpretiMax Von Sydow, Stefano Dionisi, Chiara Caselli, Rossella Falk, Paola Maria Scalondro, Roberto Zibetti, Gabriele Lavia

Durata: h 1.57
NazionalitàItalia 2001
Generethriller
Al cinema nel Gennaio 2001

•  Altri film di Dario Argento

•  Link al sito di NON HO SONNO

Trama del film Non ho sonno

Torino, 1983, il commissario Moretti dice ad un ragazzino che prenderà l'assassino di sua madre, dovesse metterci tutta la vita. Diciassette anni dopo, l'assassino è tornato, uccide due ragazze ed inizia una lunga serie di omicidi. Il ragazzino è cresciuto, e quando incontra Moretti decidono di chiudere il caso una volta per tutte...

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Voto Visitatori:   5,90 / 10 (159 voti)5,90Grafico
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Voti e commenti su Non ho sonno, 159 opinioni inserite

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krueger419  @  09/08/2014 14:55:23
   1 / 10
Ai confini del trash.
Un Von Sydow talmente sottotono da risultare fastidioso, recitazione da concorrenti del Grande Fratello, una sceneggiatura talmente insulsa ma allo stesso tempo squallida da far invidia all'old-time Il Fantasma Dell'opera.
Aspetto tecnico completamente anonimo, musiche esageratamente calcate e un finale che fa ridere a crepapelle. GRANDE DARIO! CONTINUA COSI'!

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Ultima risposta 30/05/2016 10.12.07
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Charlie Firpo  @  23/08/2013 16:17:13
   1 / 10
Tiè Darione beccati un' altro 1 così ci fai la collezione Ha-ha-ha... ma ora veniamo al dunque stavo girovagando fra i vari canali televisivi e sono incappato in IRIS dove ho beccato questa ennesima ciofeca del periodo Post rimbambimento del dario con la D minuscola nazionale dove ci ripropone le solite morti con coltelli, le solite banalità, i soliti attori cani, la solita sceneggiatura scritta da un ragazzino brufoloso semiritardato, la solita sequenza con la ragazza scema sotto la pioggia che attende il taxi o un passaggio o qualche caxxata del genere.... insomma le solite cose ..... (riflessione).....(seconda riflessione)..... ma ora basta mi sono stufato di scrivere, Dariooooooooohh hai scassato le palle! FINE

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Ultima risposta 30/05/2016 10.16.02
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bucho  @  17/07/2011 14:34:24
   4 / 10
se ci fosse stato totuccio savoca gli avrei dato 10

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Ultima risposta 30/05/2016 10.17.11
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  27/06/2010 14:08:56
   7 / 10
Un bel thriller di Dario, questo Non Ho Sonno. La trama è abbastanza fantasiosa, il film avanza veloce, e due ore mi sono sembrati venti minuti. Inizialmente mi aspettavo un film alla "Giallo", perchè il colpevole era abbastanza evidente, ma così non è stato. Sono d'accordo con chi dice che questo film del regista sia sottovalutato.

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Ultima risposta 29/06/2010 20.37.22
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Gabo Viola  @  15/03/2010 15:22:13
   1 / 10
Filmetto del consunto Dario Argento, sempre più archetipico ed inutile fenomeno da baraccone. Questa nuova "gioia degli occhi" ripropone i clichè da guardia e ladro presenti in tutta la filmografia argentiana, profilo psicologico zero, attori in naftalina. Da evitare come gli ultimi di Muccino. Schifezza.

GABO 1926

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Ultima risposta 30/05/2016 10.18.20
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kirk h.  @  28/01/2010 21:05:02
   6½ / 10
secondo film di dario argento che vedo e rispetto all altro è un capolavoro, la storia regge bene e i personaggi recitano altrettanto bene:il migliore è quello che cambia la voce, più che un thriller è un poliziesco ma è davvero ben strutturato io lo salvo...

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Ultima risposta 08/02/2010 19.23.42
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leonida94  @  22/03/2009 19:12:00
   6½ / 10
Il film inizia con una grande ascesa... La parte del treno è da manuale, e fa prevedere un grande film che segnerà la rinascita di Argento.
La musica, le inquadrature e la suspance che si creano rendono l'inizio davvero un gioiellino..
Questa pellicola è cosparsa di incongruenze e pecche che fanno perdere credibilità al film.
La prima parte come già detto può essere considerata un'ascesa, che riesce ha coprire la decadenza e lo squallore degli attori e di alcuni dialoghi o scene.
Poi il film perde, per ovvie ragione, il ritmo iniziale, e saltano subito all'occhio le numerose incongruenze ed errori abbastanza grossolani, che un regista del calibro di Dario non può permettersi...
Il film continua tenendo un ritmo sufficiente anche se gli attori influiscono pesantemente sull' "andazzo" della pellicola.
Poi

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILERil mistero viene svelato piano piano e le spiegazioni

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER cadono un po' nel banale e nel sempliciotto...
In totale la storia è ben costrita e le idee registiche non mancano..
Sul finale perde qualche punto e di lascia con un po' di amro in bocca...
Tirando le somme risulta un thriller di buonissima fattura che è capace di darti quel brivido necessario, ma che per molti errorucci perde credibilità.

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Ultima risposta 14/04/2009 10.28.23
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Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  18/02/2009 14:31:15
   4½ / 10
Un film che ripercorre un pò la carriera di Argento: inizio convincente, bello il piano sequenza nel treno e disturbante l'omicidio della madre del protagonista, poi si arriva ad un finale assolutamente stupido passando anche per licenze artistiche (su tutte la carrellata sul tappeto) assolutamente scadenti.
Sceneggiatura piena di buchi, attori cani da Casa Vianello, doppiaggio da film porno, fotografia alla commissario Cordier e colonna sonora svogliata (i Goblin forse l'hanno adattata proporzionalmente al valore della pellicola).
Continuo a ritenere "Jenifer" l'unico prodotto decente degli ultimi trentanni argentiani.

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Ultima risposta 05/03/2009 21.58.38
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Invia una mail all'autore del commento wega  @  14/01/2009 00:10:23
   1½ / 10
Imbarazzato. "Non ho sonno" di Argento è una inezia di prima fascia, il thriller più sciocco mai girato nella storia del Cinema. Peggio ancora de "Il Cartaio", perchè questo, vorrebbe essere pure un prodotto pretenzioso. Inizia con le musiche dei Goblin che sono un mix tra un plagio di Carpenter ed il riririciclo di Profondo Rosso, passa tra clamorose idee di Hitchcock (l' ho visto alla finestra, te lo giuro l' ho visto con i miei occhi) o il fantoccio Baby Jane, continua con una discreta, per carità, sequenza sul treno, ma dopo mezzora già due sono le fosse della sceneggiatura: l' assassino, che fa? Rincorre una addirittura sul treno perchè per sbaglio gli ha portato via le prove degli omicidi, e poi lascia le prove stesse sul treno? E intelligentissimo questo killer, a tagliare le unghie di una vittima per il dna rimasto dalla graffiata sul collo, e le lascia lì? E la Polizia, manco le trova? manco le cerca? Ridicolo, ma ci prende per il **** 'sto regista?. Se Alfred Hitchcock insegnava che per la suspense lo spettatore deve essere a conoscenza di tutti gli elementi della situazione, come già detto, nelle sceneggiature di Argento, prive di logica, incoerenti, astruse nella dinamica degli eventi stessi come sono, non può esserci suspense. "..e spesso lo spettatore confonde l' effetto sorpresa con la suspense vera e propria" (Alfred Hitchcock). Il film l' ho fermato a tre minuti dalla fine, non ce l' ho proprio fatta a continuare a guardare quel ghigno da beota, doppiato in quel modo patetico, a dare un movente tanto ridicolo per quanto è una boiata. Incredibile come questo regista continui a fare il regista, ma vorrei dire una cosa seriamente: se, per qualcuno, è tanto bravo nella singola e fine a se stessa esibizione dello splatter, ma che continui la carriera come addetto agli effetti speciali, o al make up; secondo me, uno come Carpenter o Romero, pure se lo assumerebbero come assistente. Ma che non faccia più simili ciofeche fotografate e doppiate da fiction di canale 5. C'è da dire almeno che i lavori di Argento di sicuro non peccheranno mai di didascalismo, e ne va dato atto che almeno i suoi film sono importanti da studiare tanto quanto i capolavori della storia del cinema, per capire tutto ciò che non andrebbe fatto alla regia. Penosa la filastrocca di Asia. Mezzo voto per la sequenza sul treno, tralasciando la recitzione e il doppiaggio.

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Ultima risposta 15/03/2010 15.32.28
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gasy  @  02/01/2009 16:32:16
   8½ / 10
Uno dei thriller più sottovalutati di sempre. Molte scene da antologia (l'inseguimento sul treno e i primi 15 minuti su tutte). Grande Max von Sidow, finale imprevedibile e brillante perchè ognuno potrebbe essere l' assassino per qualche motivo. La regia di Dario è a livelli ottimali, una delle più fluide e meno autocelebrative. Un film incompreso da pubblico e critica.

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Ultima risposta 03/01/2009 19.24.49
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anthony  @  21/09/2008 18:11:23
   3½ / 10
Fiacchissimo thriller dell' ex-Mago del giallo-horror. Non ho Sonno ha un buco al posto della sceneggiatura,un buco al posto dei (ORRIPILANTI) dialoghi,un buco al posto degli attori (Max Von Sydow che cacchio ci fai in questa stamberga? ) ...la trama stessa è un buco; è un Film Buco! Degni di nota solamente i primi cinque minuti :...in fin dei conti la sequenza del treno non è del tutto da buttare via!...ma bando alle speranze : è solo una gocciolina di cioccolato su una montagna di mer.da... Caro Dario, sono un tuo ex-ammiratore e da fan che ero,ti prego, dacci un taglio col cinema!...non infangare l'oro del passato! Smettila di rilasciare...c'è puzza! E qui siamo intasati.

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Ultima risposta 11/01/2009 21.26.59
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JOKER1926  @  11/06/2008 17:09:05
   9½ / 10
"Non ho sonno" è una "nuova gioia", è una "primavera", una nuova "luce" di un regista come Argento che attraversava un momento non brillante...
I suoi film, come il "Cartaio" ed altri (in linea di massima erano accettabili) non riusciavano ad impressionare totalmente l'animo dello spettatore...
Quindi "Non ho sonno" è un ottimo lavoro, quasi impeccabile...
Argento ingloba nella pellicola il meglio, riporta lo stile di "Profondo Rosso" ed elabora il tutto con più splatter, più aggressività, più mistero…
Oltre all'immenso lavoro del maestro Dario c'è l'ottimo lavoro musicale dei Goblin…
Il gruppo musicale ritorna ai vecchi fasti è confeziona una colonna sonora mostruosa, insieme a quelle di "Suspiria" e di "Profondo Rosso" è la migliore..!
Il film presenta una trama sublime…
Sicuramente è la migliore trama dei film di Dario Argento…
L'inizio di "Non ho sonno" è fantastico e la tensione è alle stelle, la prostituta nella sua corsa prende anche un po' di "materiale" come il libro e le fotografie, i documenti dell'assassino…
La parte nel treno è ben fatta, l'omicidio della prostituta sul finestrino del treno è da manuale dell'orrore… Complimenti Dario…
Film pieno di tensione, gli omicidi sono molti e tutti ben fatti, essi seguono una "logica", un "indicazione"…
Ci sarà presentato immediatamente Giacomo (il protagonista) che decide, grazie all'invito di un amico, di ritornare sul luogo del delitto…
Di conseguenza "incontreremo" i vari e tanti personaggi del film e soprattutto il mitico detective !
Gli attori recitano in modo accettabile, discreta la fotografia del film…
Come detto prima il film è stile "Red Deep", pellicola molto poliziesca, l'assassino è pressoché impeccabile e uccide senza pietà…
Le atmosfere sono le migliori di sempre, superiori a "Profondo Rosso" e forse anche le mitiche e mostruose atmosfere di "Suspiria" devono sottostare a quelle del film in considerazione.
Film ambientato nella misteriosa Torino, bellissima la villa (guarda caso si rifà alla famigerata villa di "Profondo Rosso"…)
La perfezione non esiste ma Argento è quasi impeccabile, il regista crea una grandissima "ragnatela" di omicidi, i risultati saranno grandiosi!
Ottimi i dialoghi del film: "L'assassino ha ucciso a sangue caldo, fuori schema…"
I due omicidi iniziali del film infatti sono compiuti in modo frettoloso e da ciò i "nostri" "ragazzi" riusciranno a capire qualcosa… ma siamo solo all'inizio..!
Buona l'idea del regista di "donare" ad ogni vittima un' immagine di animale..!
Infatti le sagome degli animali fanno riferimento al libro scritto dal nano : "La fattoria della morte"…
Il libro (ovvero lo "spunto", l'"ideale" dell'assassino) lo si può notare nelle mani della prostituta sul treno, nelle primissime battute del film.
Complimenti a Asia Argento per aver composto la strepitosa "poesia" infantile, una filastrocca…
"È arrivata mezzanotte, con il letto faccio a botte, ora inizia la mia guerra con le bestie della terra. Una del mattino, il fattore è felice come un bambino, sgozza il maiale più bello e si libera del primo fardello. Due del mattino, ora tocca al gallo, usa bene il suo strumento, per la morte è un godimento. Tre del mattino, il fattore strangola il pulcino, "L'insonnia mi tormenta!", si rigira nel letto e si lamenta. Quattro del mattino, ha acchiappato un gattino, ma poiché l'ha graffiato, nell'acqua gelata l'ha affogato. Cinque del mattino, il fattore è nel giardino, accarezza il coniglietto, poi lo sbatte al muro per diletto. Sei del mattino, al cigno più carino, il fattore ha tagliato la testa, ormai nessun nemico gli resta. Ecco arriva il nuovo giorno, il fattore si leva di torno, le sue armi può posare e finalmente può dormire"
Questa è pura classe…
Infatti è questa agghiacciante poesia-filastrocca ad ispirare lo spietato killer, davvero inquietante!
Buoni gli effetti speciali del film, buon lavoro "tecnico" di Argento di posizionare le varie "pedine" in diversi "campi", ottima la parte del barbone che come vedremo in seguito ha un ruolo primario (o quasi) in "Non Ho Sonno"…
Ritornando sulla villa…
L'abitazione è la casa del "nano", o meglio era…
Il "nano" secondo alcuni voci è morto suicida, il "povero" uomo infastidito mortalmente dalle cattive parole spese dalle persone nei suoi confronti decide di togliersi la vita…
Il suo corpo sarà ritrovato presso un fiume… (bellissimo il dialogo nel bar...!)
Dario Argento riesce quindi a creare una dinamica micidiale, lo spettatore sarà devastato dai vari e impeccabili, veloci passaggi del film e "sprofonderà" nel totale mistero…
Non trovo particolari difetti in questa pellicola, anche le criticate interpretazioni dei vari attori mi sono sembrate più che soddisfacenti.
Una scena bellissima, misteriosa, unica è il dialogo nel bar, i nostri vari personaggi espongono le proprie teorie sulla vita, o meglio sulla morte del "nano"…
Bellissimi,illuminanti, i flashback del regista che ci mostrano le caratteristiche del nano che è una persona in linea di massima normale e non certo un folle, un maniaco…
Ma l'impressione visiva è limitata…
è su cio' che Argento "gioca" con lo spettatore…
Il "nano" è uno "strumento", un "apparecchio" di una mente malata, di una mente impeccabile, sopraffine…
Film strutturato favolosamente, bella la parte in cui Moretti si sforza per ricordare la diabolica filastrocca, sarà aiutato (involontariamente) dal barbone che abita nella vecchia villa…
Ma l'assassino è scaltro e ucciderà tante persone e infine a farne le spese sarà anche Ulisse Moretti…
La morte di Moretti è fantastica, la tensione regna sovrana, scena che si rifà all'assassino di Giordani in "Profondo Rosso", ma nella pellicola del 2003 a mio parere c'è più fascino, più mistero…
Ritornando al concetto delle "pedine", possiamo dire che la mamma del "nano" svolge un ruolo importantissimo nell'intero film…
Essa entrerà in "azione" nell'ultima parte ma sarà fondamentale.
E (ovviamente) morirà, bellissima la morte della signora che in preda alla paura, ad una terribile, impossibile apparizione cade accidentalmente dalle scale…
Lo spettatore sarà in preda al panico totale, l'impossibile, l'orrore si mescola con la realtà con la logica…
è inutile elencare tutte le bellissime scene del film, Argento si supera…
Gli omicidi sono di classe, si nota palesemente tutta la fattura di Argento, bello e particolare l'omicidio del parcheggiatore.
è un'impresa individuare prima del finale l'assassino, il ritmo del film è incalzante e lo spettatore sarà "annebbiato" da omicidi, sangue e tensione…
Dario Argento "dona" al Killer una particolare "virtù", questa "virtù" in altri suoi film c'è ma in modo limitato…
In pratica questo "dono" è l'onnipotenza, l'onnipresenza del killer…
Esempi…
Il Killer in modo pressoché impossibile raggiunge la vittima in treno e anche l'omicidio della "coniglietta", ovvero della commessa è teoricamente "impossibile", il killer segue con la voce, con il pensiero la vittima…
Bellissime e ovviamente surreali le "conseguenze" degli omicidi come i morsi e i graffi…
La realtà "copia" paradossalmente l'interpretazione diabolica e fantastica del libro…
è palese che nell' "Opera" del maestro si mescola realtà con fantasia ma in modo "mirato", logico, affinché il tutto sia leggermente "impossibile" e imprevedibile…
La parte finale del film si tinge di mistero e di sangue.
Suprema, micidiale, mostruosa,sconvolgente, impeccabile, inedita, fantasiosa, devastante, misteriosa, unica la scena dietro le quinte con protagonista la ragazza di Giacomo…
Scena perfetta anche e soprattutto sul piano cinematografico contornata, sublimata con un accurato, ottimo effetto musicale.
Il finale è bellissimo, c'è un vero è proprio massacro, l'assassino (a quel punto) sarà smascherato facilmente da Giacomo, lo spettatore vivrà attimi di tensione e la morte dell'assassino è (guarda caso) un po' irrealistica, un po' forzata…
Ma in questo caso tutto gioca a favore di Argento, tutti questi elementi incrementano la tensione e come accennato sopra la realtà sposa l' eccentricità, i risultati saranno sublimi…
Bellissima la parte "tecnica", la parte investigativa di Moretti che con la sua mitica mappa cerca di capire le "mosse", le "tattiche" del cinico Killer, le incongruenze, gli omicidi avvenuti in un determinato posto della città, il "processo" "evolutivo" del Killer…
Sono tutti elementi che incrementano il mistero, l'incertezza…
In linea di massima questo film è superiore (e forse non di poco) a "Profondo Rosso" e supera forse anche "Suspiria"…
Quindi molto probabilmente "Non Ho Sonno" è il miglior lavoro di sempre del regista italiano…
La fotografia è ottima, la "tecnica" cinematografica del regista la si puo' notare ed apprezzare diverse volte…
La parte del cimitero con le statue che vengono inquadrate in modo "pacato", in modo diabolico sono il top…
Il film cade nel mistero totale ( o meglio è lo spettatore che cade) quando le ossa del nano sono sparite…
Per un po' di tempo si ha la sensazione che Argento è caduto nella provocazione di spiegare il tutto con l'orrore, ma lo spettatore è fuori luogo… Il maestro spiega il tutto in modo "naturale" lasciando l'impossibile, l'orrore ad altri mediocri registi cinematografici…
Il tutto quindi è spiegato con la "logica", infatti il film è un Trhiller…!
Nel film si riscontrano diverse analogie con il "Red Deep", con "L'uccello dalle piume di Cristallo" (bella la parte in cui la polizia spiega a Moretti che sono stati messi sotto controllo tutti i telefoni della città...)…
Oltre alle analogie c'è la piena maturità cinematografica del regista che confeziona uno dei migliori trhiller di tutti i tempi…
"Il Buongiorno si vede dal mattino" diceva un vecchio proverbio…
Infatti il "buongiorno" lo si vede già dalla magnifica trama…
Argento a livelli siderali, celestiali, astrali, oceanici, immensi confeziona una poesia di sangue, mistero, violenza, paura…
Film che nella classifica dei migliori trhiller di tutti i tempi occupa (a mio parere) i primissimi (se non addirittura il primo) piazzamenti… Ave Maestro…

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Ultima risposta 16/11/2008 01.09.16
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LEMING  @  31/01/2008 13:19:24
   7½ / 10
Dario per me è il miglior regista italiano ed anche a livello internazionale è molto considerato. Sappiamo che dopo Opera per lui è iniziato un lento declino di idee più che di stile(sempre di primissimo livello). Però per questo film voglio fare un'eccezione in quanto a me è piaciuto molto, ricordandomi i suoi film iniziali, c'è molta tensione molta suspance e la trama regge discretamente, perciò in non lo accomunerei a tutti i suoi ultimi film molto scadenti ( vedi La Terza Madre ed Il Cartaio). Buono.
Lemming

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Ultima risposta 26/06/2008 12.49.02
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Simmetria84  @  27/11/2007 20:58:27
   3 / 10
uno dei + brutti film di argento, un thriller dai moventi ridicoli, con attori da film amatoriali del fine settimana, effetti speciali non sempre al top (troppo silicone..)

Solo la scena iniziale del treno si salva..il resto è noia

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Ultima risposta 25/06/2008 20.58.06
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aleee  @  14/11/2007 21:23:21
   9 / 10
PER ME UNO DEI FILM MEGLIO RIUSCITO A DARIO ARGENTO INSIEME A PROFONDO ROSSO...QUESTO FA DAVVERO PAURA

6 risposte al commento
Ultima risposta 08/12/2007 21.54.10
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  22/10/2007 16:19:28
   5 / 10
Un vero peccato perchè è un'occasione perduta. Se lo confrontiamo con quell'abisso mostruoso che è il Cartaio, Non ho sonno ha qualcosa da salvare: tutta la sequenza iniziale del treno ben incalzata dalla buona musica dei Goblin. Poi, purtroppo si sgonfia mano a mano tornando alla mediocrità argentiana ultimo periodo. Nota a margine: trovo singolare che una grande attrice di teatro come Rossella Falk sia così poco utilizzata al cinema.

6 risposte al commento
Ultima risposta 29/09/2008 18.18.39
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franzis83  @  17/07/2007 23:00:11
   4 / 10
minchiata

1 risposta al commento
Ultima risposta 18/07/2007 01.03.21
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  11/03/2007 14:34:13
   5 / 10
pubblicizzato moltissimo come un film che doveva deviare il percorso che aveva preso dario argento(quello delle stupidaggini)...
non è del tutto riuscito,manca la tensione,manca la colonna sonora,mancano gli attori...
cosa troviamo allora?
lo devo ancora capire...

7 risposte al commento
Ultima risposta 28/02/2011 18.52.59
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  08/01/2007 22:39:21
   6 / 10
Salutare "non ho sonno" - dopo una serie di opere ambiziose ma irrisolte - come un "ritorno alle origini" mi sembra una forzatura.
Cio' che Argento comunica (ancora) è un rinnovato tentativo di riappropriarsi del codice thriller dei suoi primi film, con un'attitudine appunto diversa da quella del passato.
Argento sa raccontare splendidamente le inquietudini e la follia di un Paese soffocato nei suoi misteri piu' lugubri, magari attraverso un'espediente tecnico splendidamente hollywoodiano (come nella memorabile sequenza del treno, nei primi geniali venti minuti del film).
Eppure non è tutto così risolto: prima di tutto, è davvero inevitabile che - grazie al supporto di Lucarelli - il thriller all'italiana debba avvalersi di una recitazione spudoratamente teatrale (lavia e la falk sono eloquenti in tal senso)? O, in peggio, consolidarsi alla piu' piatta recitazione televisiva?
Tanto varrebbe recuperare "sotto il vestito niente" di Vanzina e (finalmente) riabilitarlo: almeno quel film ha frenato certi parametri hollywoodiani anche psicologici, il dualismo tra vecchio e nuovo: Vodafone o Internet come parametri di indagine o vettori (nuove forme) di sopravvivenza.
La provocazione barocca di Argento ("suspiria" "phenomena", "opera") lascia, in "non ho sonno" spazio a un'enfasi piu' sensoriale che visiva.
I temi cari ad Argento - la morte, l'handicap fisic, la condanna morale all'estabilishment (fa molto "americano" vero?) borghese, il ritorno di un dramma interiore mai sopito (il passato che torna) diventano un pretesto per un grande talento visionario abile a raccontare la storia ma spesso carente a concluderla.
Gli effetti truculenti rischiano di diventare risaputi e prevedibili (simbolica la menomazione delle dita).
E "non ho sonno" procede su quel filone (finto) para-letterario che culmina in un finale realmente imbarazzante sposato a dialoghi e recitazione davvero insostenibili.
Insomma, Argento anche stavolta non frena il suo istinto di aggiungere, modificare, sottolineare, colmare, quando la pozione avrebbe potuto benissimo gustarsi senza troppe lungaggini retrive.
Ricorda un pittore classico che si incarna nell'anima di Pollock, e tramuta ogni tela a suo piacimento.
Un'occasione perduta, insomma, almeno in parte, ma pur sempre un film vitale e tecnicamente superbo che andrebbe rivisto con le giuste attenuanti, viste le ottime premesse iniziali

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Ultima risposta 09/12/2007 11.43.44
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Invia una mail all'autore del commento Andrea Lade  @  08/01/2007 02:39:26
   9 / 10
Non ho sonno è un giallo molto sottovalutato un po' per la cattiva distribuzione, un po' per una tendenza quasi banale di etichettare il prodotto in una categoria sorpassata paragonandolo in modo del tutto peregrino a Profondo Rosso, quando tutt'al più la fonte d'ispirazione del film è stata la trilogia animalesca. Altri paragoni,oltre che inutili,sono del tutto fuorvianti ai fini della comprensione del film.
Prima opera di Dario Argento che cerca di rompere con una tradizione divenuta negli anni '90 un po' troppo autocitazionista. Gli elementi argentiani sussistono sempre,ma sarà per il nuovo millennio o per l'avvento di nuovi stimoli tecnologici, Non ho sonno perde le tinte fosche oscure e Torino si veste di una luce bianca, chiara per rendere evidente la malattia di uno psicopatico che a distanza di 17 anni torna ad uccidere.
Scompare ,almeno dalle scene, Asia Argento e le atmosfere gotiche sono solamente accennate per cedere il passo ad una contemporanea vicenda ambientata in pub,night club,ristoranti cinesi e tram cittadini. Le 2 scene in ambienti chiusi e cupi però sono anche le più belle del film: la scena iniziale del treno e la lunga carrellata in sequenza sul tappeto rosso del foyer del teatro. Eccezionali.
Ottima la colonna sonora,di nuovo dei Goblin,ma meno protagonista,più
discreta, tale da lasciar spazio alla storia che si svolge con un ritmo molto accurato . Complice una sceneggiatura ad altissimi livelli,(che si avvale dela collaborazione del giornalista Carlo Lucarelli) che rispetta i canoni tipici di un giallo e non perde nemmeno un elemento per permetere allo spettatore più attento la rivelazione di un complicata sequenza di vicende patologiche. Alcune scene disturbanti colorano la storia di nero, ma nulla si inceppa nel meccanismo.
La già da molti criticata interpretazione degli attori è in realtà una precisa decisione del regista che,incurante dell'etichetta, riconduce ogni elemento ad uno stile del tutto informale, ma comunque credibile; qualche perplessità sui doppiaggi.
Film che sarà molto autocitato in Do you like Hithckok e che darà il via ad un'illuminazione fotografica che pur rompendo con la tradizione, mantiene una forte capacità di creare tensione.
Non ho sonno non ha pretese fantastiche, non ha particolari suggestioni oniriche, non svela chissà quali artifici tecnici e non si impone con una presuntuosa ed invadente colonna sonora, ma rappresenta un bellissimo giallo molto ben diretto e soprattutto ben ideato.
Consigliatissimo.

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Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  11/11/2006 14:47:17
   9 / 10
bellissimo film carico di tensione e suspance. Dario ci ha messo dentro tutta la sua arte che si era già vista in Deep Red e che è tornata! Max Von Sidow e Zibetti inquietanti, ma superlativi. un finale incredibile e una trama fantastica, in sostanza: mi sono ****** in mano quando l'ho visto (ero piccolo)

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Ultima risposta 27/06/2008 16.39.51
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Norman Bates  @  07/11/2006 21:33:16
   9½ / 10
secondo me l'avete visto con gli occhi chiusi!,ma come fate a dare voti così bassi, secondo me dopo Profondo Rosso è il miglior Thriller di Dario, non si può dare voti così bassi, la trama è stupenda, di Dario Argento nessun film merita meno di 8, forse il Cartaio ma tutti gli altri dall'8 in su!!!!!

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Ultima risposta 04/01/2007 17.42.17
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John Carpenter  @  13/09/2006 13:54:59
   5 / 10
Dario Argento vorrebbe fare un Profondo Rosso 2, ma ci riesce solo a metà, anzi solo una parte.
Nemmeno il primo omicidio non mi è piaciuto (anche se è la parte migliore del film), sembra di vedere Scream! oppure un teen-horror.
Poi il film si riprende, ma cala subito, sarà per le musiche non bellissime, o per gli attori mediocri (almeno la maggior parte), un amante del genere dovrebbe vederlo, ma non c'è niente di speciale in questo film...
Non sembra nemmeno di Dario Argento!
Un 5 regalato!

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Ultima risposta 04/01/2007 17.41.32
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Cheeky Boy  @  27/07/2006 19:43:50
   5 / 10
Diciamo che rispetto agli precendi e recenti film dell ex-maestro del thrilling italiano,mi spiace dire ex ma è così,purtroppo...questo mi è risultato un pochino più in gorma nel suo stile,nel suo svolgimento rispetto ad altre catastrofi.Come sempre gli attori nei film di Argento non recitano mai,questo è un'esempio...una sceneggiatura non molto duratura,più fragile nel finale alquanto insolito...si salvano le musiche dei mitici Goblin,ma del resto preferisco rivedere i vecchi tempi di Dario

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Ultima risposta 26/11/2006 22.40.40
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Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  20/07/2006 13:20:57
   5 / 10
La prima mezz'ora è veramente ben realizzata, poi si perde un pò e arriva ad un finale piuttosto assurdo. Il voto sarebbe 5; dò mezzo punto in più per la scena iniziale sul treno.

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Ultima risposta 02/11/2006 18.56.08
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risikoo  @  13/06/2006 13:59:00
   6½ / 10
Capisco la delusione per i fan di Dario Argento, lontanissimo dai fasti del passato, ma preso di per sè il film non mi è sembrato poi così male. Ovvio che se confrontato, ad es, con Profondo Rosso (tante le similitudini cercate dal regista) il paragone non regge proprio. Belle alcune sequenze (quella del treno, omicidio della ballerina), ma soprattutto qui a deludere sono gli attori (dal primo all'ultimo) assolutamente imbarazzanti.

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Ultima risposta 02/07/2006 15.12.38
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kolossal  @  14/05/2006 04:39:43
   7½ / 10
ho rivisto questo film ierisera .
l''''inizio promette veramenta bene , sembra tornato un Argeno Vivo .
la storia e agghiacciante , quella filastrocca e'''' perversa , forse mi ripeto a dire che gli attori sono veramente ridicoli , davvero non si possono guardare ! e secondo me questa pecca ha inciso nella riuscita del film .
Nell''''insieme mi e'''' piaciuto .
ciao clone ...

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Ultima risposta 15/05/2006 16.25.09
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Zazzauser  @  30/04/2006 02:10:33
   6½ / 10
Anche per me è stato il primo film di Dario Argento visto e trattandosi di un maestro mi aspettavo molto di più. Mi è stato spiegato che si tratta di un ritorno di Argento al genere thriller, un ritorno ai vecchi tempi: Argento nasce come maestro del thriller ma subito dopo i suoi primi 4 film si è lasciato andare più sull'horror.
Tuttavia è un buon film, non eccezionali gli attori (tranne Max von Sydow, ovvio), ogni tanto si trascina un po', ma sicuramente non sarà paragonabile agli altri film di Argento.

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Ultima risposta 30/04/2006 23.35.45
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Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  26/03/2006 23:29:37
   8½ / 10
grandissimo film che pochi hanno saputo capire, sicuramente gli attori lasciavono a desiderare, ma il film e perverso e agghiacciante ... ma cosa volete da un thriller ?

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Ultima risposta 22/04/2006 20.52.02
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Caio  @  19/12/2005 21:43:53
   5½ / 10
fin dal titolo Dario Argento intende con questo film autocitarsi, promettendoci un ritorno ai vecchi e amati orrori di profondo rosso...ma l'impresa non riesce fino in fondo: anzi, riesce a malapena per metà!!! Per i primi venti minuti si ha la sensazione di essere tornati agli anni 80 e veniamo colti da un sussulto di euforia...poi il resto è in discesa. Qualche barlume si intravede (la figura grottesca/orrorifica del nano è realmente inquietante), ma le citazioni diventano "ripetizioni" dei vecchi film e soprattutto la trama non regge, e avvertiamo che è destinata a svanire in una nube di fumo...o ancor peggio nel finale che più che scontato ci appare indifferente...l'assassino poteva essere anche il pappagallo, non ce ne frega niente!!! Ennesimo flop, anche se con più stile

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Ultima risposta 01/02/2006 13.37.14
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Hugolino  @  21/11/2005 20:56:41
   7 / 10
Buon film ovviamente questo è l'ennessimo film dove non capisco perchè la media sia così bassa! certe gente non sa dare valore ai numeri!
In questo film, la trama è abbastanza buona ma non riesce a coinvolgere!
Alcune scene violentissime e sadicissime peggio che in "Opera", potevano essere risparmiate, anche se a me piacciono moltissimo!
Non si può penalizzare un film solo per la recitazione degli attori che a mio avviso non era bruttissima!
Bellissima la scena iniziale sul treno che ti fa restare incollato alla poltrona per la tensione che trasemette!
è bello vedere la visione della pazzia sotto gli occhi di Argento!
L'assassino col c***o che lo indovini! Forse la soluzione a metà film può darsi per i più attenti e caparbi, ma non è una pecca! Argento si è salvato anche per il fatto che stava facendo risolvere tutto il caso al vecchio commissario che lo risolse 13 anni fa... menomale che se ne accorto e ci ha pensato bene, non in maniera degna di nota ( a dir la verità non mi è piaciuto per niente il modo con cui ha fatto "sparire" il vecchio!).
L'idea sul chi è l'assassino la trovo assolutamente geniale, ma chi è che ci avrebbe pensato se non Dario!
Anche qui come in profondo rosso il protagonista non riesce a ricordare un particolare che farebbe scoprire chi è l'assassino, però almeno qua la storia non gira tutta sul questo fatto, almeno si è diversificato da Profondo Rosso e ha fatto sviluppare una trama abbastanza buona!
Mi intriga molto anche l'idea (un po' riciclata da Tenebre), sulla poesia del Fattore, azzecatissimo il titolo del film!
Comunque ribadisco il Buon film e Buon thriller!


Ps: facciamo salire di molto questa media dai...

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Ultima risposta 25/11/2005 08.28.51
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lupocattivooooo  @  10/09/2004 10:41:14
   6 / 10
Devo dire invece che a me non e' dispiaciuto affatto il ritorno al thriller.
...anche perche' ancora una volta non avevo capito chi fosse l'assassino.
Un piccolo ritorno di fiamma al passato.
Lo stile infatti e' molto simile ai gialli che gli diedero il successo....sebbene di consistenza decisamente inferiore.
Cosa mancava? Al solito .... gli ATTORI.
Capisco che il cinema italiano e' una industria su cui gli investimenti sono veramente scarsi e con budget ridicoli, ma cavolo !!!!! ci sono anche bravi attori che non sono necessariamente Al Pacino ..... bravissima gente di teatro che recita per passione e non necessariamente per diventare ricchi ...!!!
Perche' non fare una scelta piu' acurata?
Perche' non smetterla di mettere dentro tutta la sua famiglia? Figli nipoti zii ... tutti parenti.!!!!


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Ultima risposta 17/09/2004 16.30.24
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Gruppo COLLABORATORI paul  @  07/09/2004 12:25:02
   3 / 10
Argento, si dice spinto dalle numerose richieste dei fan, decide di tornare al suo genere più congeniale: il thriller. Firma un film molto più vicina alla sua serie zoologica (uccello piume cristallo,gatto 9 code, 4 mosche) che a profondo rosso.
Peccato che tutto fa acqua: trama inesistente, nessun indizio per scoprire l'assassino, sceneggiatura ridicola (ma dov'è il contributo di carlo Lucarelli?).
E poi non si capisce i motivi per cui l'assassino torna a compiere dopo 17 anni quegli efferrati delitti. Bella solo la cornice di Torino (il regista aveva girato già alcune scene in suoi tre film precedenti, Il gatto a 9 code, 4 mosche di velluto grigio e profondo rosso, ma qui per la prima volta fa vedere la Mole e ambienta la storia proprio nella capitale Piemontese) e abbastanza riuscite le musiche dei Goblin (che non eccellono però). Buoni risultati al botteghino, ma con una trama più bella avrebbero potuto essere migliori.

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Ultima risposta 02/02/2006 16.32.52
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