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Molto al di sotto del primo soprattutto nella lentezza e nei punti morti (per restare in tema).. anche se nel complesso è girato bene. La ragazza necrofila è bellissima e da una faccia tanto innocente.. pensare poi che si scopa i cadaveri.. comunque, resta un cult anche il seguito.
Naturalmente non ai livelli del primo capitolo ma pur sempre un buon film. La trama riprende da dove terminava il primo capitolo e si sviluppa in maniera piuttosto lenta ma interessante(nonostante la parte centrale del film sia un po noiosa)fino ad un finale spettacolare. Ottima anche in questo film la regia sempre di Buttgereit e buona la recitazione. Realizzati molto bene gli effetti speciali. Anche questo comunque è un film abbastanza forte sconsigliato alle persone facilmente impressionabili.
Non ai livelli del capitolo precedente. Purtroppo la storia è sempre quella e difficilmente può stupire. Bellissima la parte della canzone in francese al piano. Si può vedere.
La parte centrale è un pò noiosa, forse è eccessivamente lungo. Il riscatto degli ultimi venti minuti però si fa notare, eccome. Forse la scena finale, per tristezza e angoscia, supera qualitativamente anche il primo Nekromantik. In ogni caso un film superbo, da vedere almeno una volta.
Quanto detto per il primo vale anche per questo secondo capitolo, un buon film, seppur non eccellente, e il quale, come è stato già detto, è da considerarsi come una continuazione...
Malato e finale gelido.Gli ho preferito il primo capitolo ma probabilmente Buttgereit aveva ancora bisogno di mettere i puntini sulle i sulla tematica necrofila.
perfettamente d'accordo con phemt... Buttgereit aveva ancora qualcosa da dire, tra irruzioni di concretezza (alcune anche troppo) rese poesia dalla sua tecnica sopraffina... finale a sorpresa... il cerchio si chiude... forse... L
Oltraggioso, morboso, triste, malato. Più estremo e ben fatto del primo. Consigliato a chi la morte la respira ogni momento della sua miserabile vita. Macabra poesia.
Seguito tutto sommato di pari qualità rispetto al precedente film; questo comunque è solamente una mera continuazione della storia, di durata notevolmente allungata (non l'ho ad ogni modo trovato noioso come molti dicono, anzi).
Si doppia tutto comunque; stesse trovate disgustose, stessa inutile scena relativa ad animali morti (questa volta una foca, e non un coniglio), stesso triangolo amoroso, stesso talento di Buttgereit per la regia e per le musiche. Brava Monika M., che rivedremo anche in Schraam.
L'aria morbosamente poetica è anche qui attraente e tristissima allo stesso tempo, forse addirittura di più rispetto al primo film.
Se avete visto il primo guardate anche questo; è un buon seguito e, almeno a me, non ha deluso.
Normalmente i seguiti vengono fatti per mere ragioni commerciali, quindi non si capisce bene cosa c’entri un seguito quando si parla di Buttgereit regista di cui si può dire tutto tranne che sia commerciale… E’ normale quindi pensare che Buttgereit aveva fatto una scelta del genere perché riteneva di avere ancora qualcosa da dire rispetto a quanto comunicato nel primo capitolo… Il film comincia dove era finito il primo riponendone le ultime sequenze, entra in gioco Monica M (perfetta in quel ruolo che comparirà anche nel successivo Schramm, così come c’è un cameo di quello che ne sarà il protagonista) infermiera con il gusto del malsano e successivamente un giovane doppiatore di film porno… Tra loro nascerà l’amore ma la situazione pian piano andrà degenerando.. Le caratteristiche di Buttgereit sono sempre tutte lì e quindi si parla come sempre di cinema fatto da immagini, pochi dialoghi, tecnica registica a dir poco notevole con i classici pianosequenza a movimento rotatorio tali da bloccare il fiato, colonna sonora curatissima e inserimenti meta-filmici, ma questa volta il budget è più corposo e Jorg perde qualcosa della sua poetica andando poi ad allungare il minutaggio cosa che cozza molta con lo stile del regista teutonico (gli altri suoi film a mala pena superano gli 80 minuti)… E quindi a tratti il film sembra girare a vuoto, raccontare cose già viste nel primo e non mancano scene inutili o troppo allungate che possono far nascere un po’ di noia nello spettatore… Abbastanza gratuita la scena di autopsia alla foca che a differenza del coniglio del primo sembra buttata lì senza un motivo che ne giustifichi la visione così particolareggiata se non per far nascere polemiche (cosa che effettivamente successe da parte di gruppi di femministe)… Il film di fatto sembra arrancare ma il finale mette in discussione tutto… Buttgereit da libero sfogo al suo estro e, dopo una notevole sequenza splatter, chiude il film in maniera sorprendente alla faccia mia che ero convinto di un finale scontato dello stesso tipo del primo capitolo… Invece Buttgereit ci sorprende e, come sono in grado di fare lui e a pochi altri, riesce a mischiare morbosità, perversione, tenerezza e poesia allo stesso momento e dare un altro significato al film…
Alla fine del film rimane la notevole tecnica registica di Buttgereit che salva tutto e lo rende comunque meritevole di una visione, diverse scene davvero d’effetto, il già citato finale e un paio di momenti divertenti (le scene di doppiaggio dei film porno per esempio)… Rimane però anche l’impressione di un seguito (finale a parte) abbastanza inutile… Nekromantik 2 rimane quindi nel complesso qualitativamente lontano dagli altri prodotti di Buttgereit, ma tutto sommato è normale visto a cosa ci ha abituato il buon Jorg… Per estimatori del regista tedesco e di un certo tipo di cinema!