necropolis - la citta' dei morti (2014)

Una cosa che mi dispiace è vedere come questi mockumentary si sono svalutati nel tempo; si tratta di un genere relativamente recente e già sta cominciando a perdere i colpi, anzi peggio, si è subito adattato ad un target strettamente adolescenziale, vicino alle tante altre produzioni da pop corn e coca cola ...e sinceramente sta cosa comincia a stancarmi....
"Necropolis" vanta di una buona location, claustrofobica, arcana e suggestiva.....si appoggia ad una tematica intrigante affrontando il tema dell'aldilà e mettendoci un pizzico di archeologia e teologia.....presenta delle scene interessanti, ispirandosi ai clichè validi del horror passato dal cinema ai videogiochi, ma purtroppo casca come tanti altri nel vortice dell' inverosimiglianza e dell'assurdità, spegnendo(a chi cerca un prodotto perlomeno discreto)drasticamente l'interesse....

Faccio dei piccoli spoiler per spiegarmi meglio:

1)Ma perchè i protagonisti sono sempre un gruppo di adolescenti?(perchè è un film per loro)

2)Ma vi pare possibile che la protagonista, alla sua giovanissima età, la sappia più lunga di Indiana Jones?.....

3)Ma alla fine del film, quando Scarlet torna indietro per mettere a posto la pietra, come cacchio fa a trovare l'uscita se si erano accorti che la via era chiusa?.....lasciamo stare....

4)Questi sono riusciti ad uscire dall'inferno con quella facilità?.....ammazza, e meno male che chi entrava doveva lasciare ogni speranza.....

5)Ma perchè utilizzano sempre le scene da salto nella sedia?....ma qualcosa di meglio non riescono proprio ad inventarla eh?....sempre le solite cazzatine collaudate.....SOLDI FACILI!!!!!(Chronicles e Troll hunter erano già più originali)

FINE SPOILER

Insomma, il film alla fin fine si guarda, però sinceramente mi sto accorgendo che questo genere si sta talmente inflazionando che quasi sarebbe da eliminarlo, se continuiamo così ci ritroveremo tra 15 anni con 200 mockumentary tutti uguali dove cambia solo un POCHETTINO la trama e la location(quest'ultima fino ad un certo punto poi)....
....Bhà......dimenticabile, solo per chi non può proprio fare a meno dei Mockumentary.....

Avvincente mockumentary horror dalle ambientazioni claustrofobiche che ricostruiscono i tetri e labirintici corridoi di una Parigi sotterranea. La storia che spinge la protagonista archeologa alla ricerca della pietra filosofale è appena accennata, si sa solo che è collegata alle ricerche del padre deceduto, così come ogni ragazzo presente alla spedizione avrà a che fare, in un modo o nell'altro, col proprio passato. Ed è questa l'idea originale di base che sorregge il film, in mezzo a tanti colpi di scena, attimi di tensione, massacri ben sviluppati e quant'altro, Necropolis ne esce positivamente rispetto alle tante porcate girate con la MDP a spalla che tanto vanno di moda oggi. La tensione c'è, i dialoghi non sono sciocchi, l'atmosfera anche, nonostante un finale troppo frettoloso e che rovina l'incanto creato. Per essere un mockumentary (e si sa che questo genere/stile è molto limitato) non delude le aspettative. Promosso.

Animati da scopi più (un interesse archeologico) o meno (l'avidità) nobili, sei giovani intraprendono una buia e pericolosa spedizione nelle catacombe di Parigi. Ma capiranno rapidamente che addentrarsi nel regno dei morti non è stata una scelta saggia.

Non si può dire che John Erick Dowdle non abbia le idee chiare sulla sua carriera. Giunto al suo sesto lavoro, infatti, continua a cimentarsi con mockumentary e found footage, in quel microuniverso cinematografico in cui la telecamera, da strumento spettatore, esterno e nascosto, diventa parte integrante dell'azione. Autore di una filmografia incostante quanto a qualità, è riuscito a frapporre tra due pellicole riuscite (il buon "The Poughkeepsie tapes" del 2007, l'interessante "Devil" del 2010) un brusco scivolone (il pessimo "Quarantena" del 2008, orribile ed inutile remake dell'ottimo "Rec").

Anche "Necropolis" è un mezzo passo falso, con diverse concause alla sua radice.
In primo luogo, il punto di forza su cui giocare doveva essere l'ambientazione: una gaia e raffinata Parigi le cui fondamenta sorgono su una necropoli di impressionanti dimensioni. Ma l'affascinante prefigurarsi di un dedalo di gallerie e corridoi, tra loculi, ossari e lapidi, viene tremendamente deluso da una serie piuttosto ripetitiva, illogica e deludente di pozzi e canali.
In secondo luogo, la coerenza argomentativa si svilisce in un confuso potpourri di variegati elementi (come alchimia europea, antiche civiltà pre-iraniane e letteratura dantesca).
A questo si aggiungono poi svariate pecche: la realizzazione, estremamente movimentata e nauseabonda, fornisce un'immagine troppo caotica, apparentemente giustificabile col pretesto del realismo, ma palesemente designata per coprire i difetti; la costruzione dell'angoscia tiene solo per certi tratti, ma risolvendosi troppo spesso in semplici spaventi; i personaggi hanno personalità ed emotività assolutamente mal delineate, tanto da non saper generare empatia nello spettatore e da risultare sciocchi e non credibili per la maggior parte dei loro comportamenti.

In buona sostanza, "Necropolis" è un'occasione importante per fare un salto di qualità, ma malamente sprecata. Palese il debito nei confronti dei due scarsi "Catacombs" (1988 e del 2007), da cui mutua l'ambientazione ma purtroppo anche la discutibile qualità. Stroncato dalla critica, avrebbe dovuto casomai ispirarsi al ben più riuscito "The descent" (2005).
Evitabile senza alcun rimorso. Ed è un peccato.

Mockumentary tutto sommato guardabile diretto da John Erick Dowdle ,regista che alterna film interessanti come " The Pougheepsie Tapes" e "Devil" a ******* completamente inutili come "Quarantena".
Questo Necropolis parte da un idea di fondo abbastanza intrigante ed interessante,si sviluppa in modo decente per i primi 40-50 minuti durante i quali grazie anche ad una location piuttosto claustrofobica ed originale riesce a trasmettere anche una certa dose di tensione ed inquietudine, per poi diventare veramente assurdo (anche se divertente) nell'ultima mezz'ora.
Brutto, secondo me, il finale.
Dal punto di vista tecnico il film è realizzato decentemente,convincente anche la recitazione.
Un 'horror d'intrattenimento abbastanza riuscito,non annoia ed ha alcune idee interessanti,merita una visione.

Film simile a Catacombs, è il classico mockumentary con tutti i pregi e difetti dell'approccio. A me ha stufato

In un periodo dove il genere horror lascia abbastanza a desiderare, è bello vedere come ci siano ancora delle realizzazioni molto valide.
Io, quando vedo un film horror, mi devo inquietare, devo sentire i brividi sulla schiena, l'adrenalina salire e il cuore battere, con Necropolis è successo!
Il film inquietà, e molto, fin da subito si percepisce un qualcosa d'inquietante intorno alla città di Parigi, piano piano decolla e diventa claustrofobico, ricco di suspanse, per sfociare in un horror puro da far gelare il sangue!
La trama non è male, non cade nel banale e la regia è stata molto buona, la decisione di girare il film in stile amatoriale mi piace un mondo, qui poi è stato azzeccata in pieno.
Gli unici aspetti negativi sono gli attori (a parte la protagonista, il resto non sono stati per nulla all'altezza) e qualche scelta nella sceneggiatura, soprattutto nella parte finale.


SPOILER

Non siamo ai livelli di Rec o di altri film che negli ultimi anni sono stati dei veri gioielli nel panorama del cinema Horror, però non può essere messo da parte, ci sarà anche qualche scopiazzatura (The Descent insegna) e qualche difetto, ma per me è promosso con un bel voto, peccato per la media così bassa, speriamo si alzi. Lo consiglio assolutamente.

Sono davvero sorpreso positivamente da questo film, se avessi dato retta alla media non lo avrei mai visto ed invece leggendo un paio di recensioni positive in giro ho voluto dargli l'occasione che alla fine meritava.
Se tralasciamo una sceneggiatura un poco superficiale e bucherellata che incasina un pò troppe storie di alchimia, filosofia e archeologia in modo errato...ma ci lasciamo trasportare dalla storia come un buon misto tra avventura ed horror non ci si può di certo lamentare!
Le riprese in stile mockumentary sono efficaci e realistiche oltre al fatto che in questo caso si adattano perfettamente al contesto e rendono benissimo l'idea di spedizione speleologica.
Attori niente male (con qualche eccezione) nonostante siano giovani sconosciuti, regia molto buona, fotografia tetra al punto giusto ma sopratutto ottime scenografie.
Il ritmo è sempre alto, le atmosfere inquietanti, le location claustrofobiche e le sequenze horror realizzate molto bene e capaci di regalare pure qualche spavento.
Io l'ho trovato un film riuscito sia come genere di avventura che come horror puro, la parte orrorifica prende il sopravvento nell'ottima parte finale ricca di momenti suggestivi e ben confezionati.
Ci sono molte idee originali e piccole chicche quasi geniali come il finale che mi ha lasciato a bocca aperta.
A non tutti potrà piacere lo stile found footage e molti potrebbero non gradire alcuni stereotipi o sciocchezze anche nei dialoghi ma secondo me nel suo genere è un film riuscitissimo, poi DE GUSTIBUS ma la media non rende onore ad un film che mi ha intrattenuto benissimo dall'inizio alla fine (ultima mezzora grandissima).

Sono uno che vuol dar sempre possibilità a dei film horror , anche se questi sono mockumentary, tipologia di prodotti ormai che raramente ha qualcosina da dirci e da darci .
Se per i primi 40 min necropolis la città dei morti (titolo che solo in italia posso inserire per far abboccare lo spettatore) ,mi ha fatto ricredermi sulle mie disattese , e fatto affezionare anche a qualche personaggio , dopo il tutto diventa confusionario e senza alcun tipo di spavento .
L'unico senso che ho provato per diverse scene è la claustrofobia interiore delle location che sono molto carine , ed è forse l 'unica nota molto positiva del film , assieme a qualche sprazzo di fotografia .
Per il resto parliamo di una sceneggiatura che verso la fine non si capisce cosa stia succedendo (vedi spoiler), eppure le pretese per un buon prodotto erano all angolo , attraverso dei trucchetti abbastanza originali .
Registicamente stiamo proprio parlando di cinepresa alla mano per un ora e mezza , dove gli attori si comportano in modo abbastanza credibile , ma non troppo .
Forse la migliore è proprio la protagonista Scarlett , mentre altri sembrano a volte delle macchiette (addirittur ci sono momenti in cui parlano solo francese e non si capisce niente).
Avrei messo una pagella più alta se solo questo film mi avesse fatto provare un minimo di horror e di spavento , cosa che non ho ricevuto .

SPOILER

Boiata totale, soldi buttati via. Come già detto dall'utente Uskebasi chi ha scelto il cast ha pensato troppo al pubblico di riferimento mettendo dei giovinastri a ricoprire ruoli sicuramente non adatti a loro inoltre tende a sprecare clamorosamente ogni buona idea che pure c'è:


SPOILER

Finale da denuncia con gli spettatori in sala (quasi tutti della stessa età dei protagonisti) che si guardavano interrogativamente uno con l'altro segno che certe stupidaggini in fondo non piacciono neppure a loro al contrario di certi film girati alla vecchia maniera tipo The Conjuring in cui alla fine erano contenti e spaventati sia i grandi sia i piccini. Meglio evitare questo film.

COMMENTO MOLTO SPOILEROSO

Guardo tutto il cinema horror pur odiandolo spesso. Mi chiedo se le presunte "regole" di questo genere le abbiamo veramente dettate noi o ce lo vogliono semplicemente far credere, in realtà non abbiamo una vasta scelta e dobbiamo piegarci a come i produttori e registi ci vedono. Una di queste regole che non sopporto è che i protagonisti sono sempre ragazzi giovani, certo, sono film rivolti a questo pubblico e l'immedesimazione è importante. Posso passarla con qualche riserva in altri tipi di horror, ambientati magari in un college, in un paesino o in un càzzo di reality, ma qui no. In questo film no.
Ma perché l'archeologa che scoprirà il posto più remoto del mondo deve avere 24 anni?
Perché deve essere fica?
Perché il suo gruppo deve essere composto da fregotti?
Perché l'esperto di aramaico ha 23 anni?
Perché sono tutti giovani e belli?
Perché?
Ma metti un 50enne con la panza, brutto come la fame, con una troupe di 40enni bruttarelli e il film sarà più credibile e avrà molto più senso, considerando anche il tema del senso di colpa e del rimorso. Bah...
Comunque non boccio certo Necropolis per questo.
Ha molto di più (negativamente parlando), compresa un'altra regola non scritta che avvelena il genere per fortuna con meno frequenza, quella delle reazioni. Non so voi, ma io e i miei amici ci soffermiamo ore su particolari che riteniamo assurdi quando in realtà, ovviamente, sono terreni. Ad esempio noi avremmo campato di rendita solo con la visione della setta nelle catacombe, addirittura documentata, e avremmo immediatamente stabilito un nuovo record nella Parigi-Dakar con la conseguente fuga da lì. Ma loro no, questi uomini vissuti, ultramilllenari nei corpi di ventenni, non dicono niente e proseguono il loro viaggio nell'assurdo calcolato.
Sentono un telefono che squilla nelle catacombe; tutto normale, non parliamone e proseguiamo.
Trovano il pianoforte di uno di loro; tutto normale, non parliamone e proseguiamo.
Vanno dritti e ritornano nella stessa stanza; ma che ti frega, non parliamone e proseguiamo.
E queste sono le cose più normali che affronteranno e che la loro coscienza accetterà tranquillamente.
Scendono sempre più, ad ogni stanza un nuovo enigma, che puntualmente Lara Croft risolverà in 30 secondi parlando tra sé e sé, senza beccarsi mai un: "Sei un fottuto genio càzzo!". Sono all'ordine del giorno anche i suoi miracoli. L'ingresso all'Inferno arriva dopo che all'Inferno potevano già considerarsi direi, dopo aver varcato almeno 2 ingressi che avevano l'importanza, il prestigio e le conseguenze di un igresso all'Inferno. La Pietra Filosofale, gli egizi, l'abbozzato senso morale e metaforico, la semplicità con la quale si risolve il tutto, oltre ai difetti già citati, rendono Necropolis un film con una confusione di sceneggiatura rara, sconclusionato come pochi, che non si capisce dove voglia andare a parare.
Ha sostanzialmente 4 pregi che rischiano di salvarlo:
-Non annoia
-Il finale. Mediocre come il resto ma apprezzabile perché senza il consueto ultimo spavento. E inaspettato, dato che si salvano in 3.
-Il titolo originale. "As Above, So Below".
-Il fatto di aver rivalutato (minimamente) il sottosuolo parigino dopo il deleterio "Catacombs".

Ma se dovessi rivedere uno dei 2, preferirei piuttosto sorbirmi la puntata di Mistero con la mascellona che striscia tra le ossa francesi...

Oh!
Dowdle che fa un buon horror?? Ebbene sì. Ma è tutto grazie

SPOILER
a Rec. E a Harry Potter.

SPOILER
Perdita Weeks è la nuova Angela Vidal.

SPOILER