La storia è quella di un uomo con un debole per la bottiglia, in viaggio dal Montana al Nebraska per ritirare il premio di un concorso, assieme al figlio da cui si è da tempo allontanato.
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Buon film questo di Alexander Payne anche se non perfetto come molti dicono. Questa toccante storia che a tratti ricorda "Una storia vera" di David Lynch mi ha colpito molto all'inizio,con quest'uomo che si attacca anche ad una palese truffa pur di dare uno scopo ai suoi ultimi anni di vita e provare a lasciare un qualcosa di utile alla sua famiglia, e nel finale davvero toccante ma non melenso. Quello che non ho apprezzato è stata la parte centrale,sia per la lentezza (anche se ci può stare visti i protagonisti)che per le scelte narrative fatte che secondo me si concentrano troppo su cose futili e di scarso interesse (l'eccessivo soffermarsi sulla quotidianità dei parenti di Woody,il compressore,la disputa con Ed)tralasciando invece parti salienti della vita del protagonista che potevano coinvolgermi maggiormente. Proprio il coinvolgimento in questa fase è mancato,forse perché non sono riuscito ad entrare in sintonia con le tematiche proposte. Passando ad altri aspetti positivi ci sono sicuramente Woody (straordinario Bruce Dern) e Kate,due personaggi davvero fortissimi e non scontati,caratterizzati benissimo che rappresentano la marcia in più di Nebraska. Bene anche il bianco e nero scelto dal regista,la fotografia,il cast in generale e alcune scene davvero tenere ed empatiche che riescono a trasmettere benissimo tutto quello che provano i personaggi in scena. In definitiva quindi Nebraska è un ottimo prodotto con una storia toccante ma non retorica e due personaggi indovinati;purtroppo una parte centrale lenta e poco coinvolgente limitano un po la riuscita finale.