Un percorso misterioso, dove la realtà si confonde con il mistero, il sogno, l’amore, la morte... Una macchina procede lentamente nella famosa Mulholland Drive con a bordo una bruna fatale. La donna non è sola, qualcuno le sta puntando addosso una pistola. Ma il destino è più veloce, dalla direzione opposta, spunta un bolide che travolge la vettura.
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In attesa di Inland Empire (che per non so quale motivo esce il 9 marzo in Inghilterra quando dopodomani esce in Iran, vabbè..) per ingannare l'attesa mi sono rivisto il precedente film di questo meraviglioso regista. C'è poco da fare, le emozioni che si provano guardando un film di Lynch sono una cosa unica. Io lo conosciuto da bambino con Twin Peaks e ricordo ancora alla perfezione le sue atmosfere oniriche e i personaggi inquietanti che mi affascinavano ma allo stesso tempo non mi facevano dormire la notte. La prima volta questo film mi ero piaciuto molto ma, rivisto dopo anni con un'ottica diversa (ovvero senza la necessità di dover spiegare ogni singola scena) mi ha permesso di godermelo completamente. Mai il confine tra sogno e realtà è stato cosi sottile in un film. Sul regista, ogni aggettivo è limitato; due parole per Naomi Watts, straordinaria in una parte difficilissima, e per la colonna sonora da brividi (composta dal fido Badalamenti). 10 meritatissimo.