Un percorso misterioso, dove la realtà si confonde con il mistero, il sogno, l’amore, la morte... Una macchina procede lentamente nella famosa Mulholland Drive con a bordo una bruna fatale. La donna non è sola, qualcuno le sta puntando addosso una pistola. Ma il destino è più veloce, dalla direzione opposta, spunta un bolide che travolge la vettura.
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Puro Lynch, in questo capolavoro è riassunto tutto il suo cinema; ci sono sprazzi di storia lineare, per poi sprofondare nell'onirico e nel bizzarro, l'esempio più semplice è la scena del caffè, veramente schizzata e bizzarra. Un film interpretabile in più modi ma che è in tutti i casi magnifico, sia dal punto di vista tecnico (Solo la scena del Club Silencio per come è realizzata è da brividi) che per il messaggio, sia la critica al celebrity system hollywoodiano sia per l'analisi quasi psicologica dei vari personaggi, a partire dalla bellissima Naomi Watts, ragazza acqua e sapone che da quando viene ghermita dal mondo Hollywoodiano diventa in tutti i casi un'altra, risvegliando tanti vecchi scheletri nell'armadio
vedasi la figura paterna/materna che la condurrà al suicidio, come a segnalarci che ha vissuto un'infanzia travagliata e non facile
e dando via libera al genio di Lynch di sbizzarrirsi in tantissime sequenze oniriche da lasciare a bocca aperta. Non sono ancora riuscito a metabolizzarlo dopo diversi giorni che l'ho visto, posso solo dire che è magnifico. Immancabile.