m, il mostro di dusseldorf regia di Fritz Lang Germania 1931
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m, il mostro di dusseldorf (1931)

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locandina del film M, IL MOSTRO DI DUSSELDORF

Titolo Originale: M

RegiaFritz Lang

InterpretiPeter Lorre, Ellen Widmann, Otto Wernicke, Inge Landgut, Theodor Loos

Durata: h 1.57
NazionalitàGermania 1931
Generethriller
Al cinema nel Settembre 1931

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Trama del film M, il mostro di dusseldorf

Uno psicopatico che uccide bambini terrorizza una città tedesca. La polizia brancola nel buio ed allo stesso tempo investigando, crea problemi alla criminalità organizzata che decide, pur di togliersi la polizia dai piedi, di dare la caccia all'assassino.

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Voto Visitatori:   8,99 / 10 (187 voti)8,99Grafico
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Voti e commenti su M, il mostro di dusseldorf, 187 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

BlueBlaster  @  17/04/2014 17:49:11
   8 / 10
Senza dubbio un capolavoro per l'epoca...con una storia sempre attuale che serve su un piatto d'argento molteplici tematiche su cui riflettere.
Le indagini di una polizia che brancola nel buio, i malviventi (che facendo le veci del popolo) si assumono l'onere di scovare

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Davvero una storia agghiacciante con delle atmosfere morbose e "pesanti", l'espressionismo tedesco a favore di uno dei primi thriller-noir del Cinema...ogni singola inquadratura è frutto di uno stile ricco di metafore e simbolismi (il palloncino, le scale, i riflessi, le ombre, la tavola apparecchiata con i piatti e la sedia vuota ecc...) con moltissimi dettagli mai dati al caso.
Tuttavia è inevitabile, per quanto una pellicola di questa fattura e spessore tematico rimanga un film da vedere obbligatoriamente, che determinai aspetti tecnici risentano dell'epoca inficiando nel mio giudizio finale che vuole essere oggettivo e non dettato da fattori storici o compromessi da un comune giudizio che questo sia un capolavoro assoluto.
Purtroppo le sequenze sono spesso accelerate dandomi quella sensazione di comicità involontaria che in un film così serio non dovrebbe esistere, un'altro dettaglio tecnico imperfetto è che in alcuni momenti le inquadrature sono davvero mosse e tremolanti...ovvio che questi sono dettagli di poco conto dovuti appunto ad un Cinema di un'altra epoca ma ciò non toglie che ci siano.
Lati positivi invece sono il montaggio secco ma funzionale che finalmente può contare sul primordiale sonoro che è sfruttato con una maestria assurda se si pensa che siamo agli albori del "Cinema parlato", non si possono poi dimenticare le ottime scenografie urbane unite ad una fotografia ombrosa.

Peter Lorre eccezionale e perfetto per il ruolo sia come fisicità quasi grottesca che come espressività che incarna un mostro che teme se stesso...una buona analisi,sopratutto nel finale, della psicologia di un serial killer.
L'angoscia del film sta nella violenza contro i bambini che fa sempre male ma sopratutto nell'impossibilità di difendersi da un nemico invisibile ben integrato nella società ma che anzi ne è uno dei frutti (un frutto marcio ma pur sempre nato dall'albero della civiltà)...inutile per le forze dell'ordine concentrare le attenzioni e le energia all'interno della malavita!
Si possono riscontrare una miriade di critiche sociali su vari livelli, con un filo di ironia e satira che fanno da contraltare alla drammaticità dei fatti...non dimentichiamo poi che Lang prese ispirazione da vicende reali che scossero Dusseldorf negli anni 20, ed è per questo motivo che in alcuni tratti il film sembra avere una struttura narrativa di stampo documentaristico come il regista volesse far chiarezza, raccontare ed esprimere una propria posizione a riguardo ma senza alla fine farlo concretamente visto il finale volutamente tronco e visto sopratutto il modo di porsi quasi pietoso verso M!

Detto questo mi sento di consigliare questa opera storica a chiunque senza remore ma a conti fatti questo film non incarna la perfezione ma è più una pietra miliare.

3 risposte al commento
Ultima risposta 17/04/2014 18.15.39
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