Mentre si trovano in Florida per un altro caso, due agenti dell'FBI incrociano la strada con un poliziotto statale che sta indagando su una serie di omicidi di giovani donne che sembrano essere collegati.
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La media voto non lasciava molto spazio all'ottimismo, eppure la presenza della Fox e di Willis ( maledizione, questo è un errore che faccio sempre! ), unita alla durata ridotta, mi hanno fatto propendere per la visione. Che dire, il film non è un disastro assoluto come qualcuno ha sentenziato ma non ha neanche nulla di interessante da dire sui serial killer o magari qualche soluzione registica o interpretativa da ricordare. E si arriva infatti in fondo con una certa meccanicità, tra qualche banalità di scrittura e luoghi comuni sul genere. Per inciso, a Willis tocca proprio una piccola parte.
Una bella agente federale collabora con un poliziotto locale per catturare un serial killer che agisce in Florida ... Il produtore americano Randall Emmett esordisce dietro alla macchina da presa con questa pellicola che dicono sia ispirata alle tragiche gesta del peggior omicida seriale del Texas , attivo negli Anni '80 . Il film però trasferisce l' ambientazione vent' anni dopo in Florida , per poi girare la maggior parte delle scene addirittura a Puerto Rico ! Ma questa dev' essere una mera questione produttiva , i veri problemi della pellicola sono ben altri . Il film è lento , poco appassionante e poco movimentato e si riscatta parzialmente solo nel convulso e confuso finale, peraltro non scevro di grosse ingenuità . Diciamo subito che i motivi per guardarlo sono solo due : la presenza della magnifica Megan Fox ( che tra l' altro sul set conoscerà il suo attuale fidanzato , il rapper Machine Gun Kelly ... ) e soprattutto l' interpretazione del villain fatta da un bravo Lukas Haas , davvero inquietante nell' impersonare un ruolo double face di perverso assassino e di dolce padre di famiglia . Al povero Emile Hirsch , in evidente stasi di carriera , tocca invece la parte del pietoso poliziotto che ( giustamente , mi vien da dire ... ) sembra tenere di più al suo lavoro che alla moglie depressa e trituramarroni . La ciliegina sulla torta è data naturalmente dalla saltuaria apparizione sul set , spesso per pochi secondi , di un Bruce Willis del tutto svogliato e fuori fase , assolutamente inutile , se non come specchietto per le allodole . Del resto è un ruolo che negli ultimi anni gli è capitato spessissimo , guarda caso anche in parecchie pellicole prodotte dal buon Emmett ! Comunque probabilmente è un filino meglio degli ultimi suoi film ; questo almeno non rimane troppo distante dal 5 ...
Un film decisamente brutto , mal costruito, recitato e diretto . Recitazioni statiche e inespressive (spiace per Hirsch) , poco probabili ( un killer ridicolo nel suo essere tanto tontolone fuori che metodico nel privato) e alternanze delle scene senza un costrutto con le indagini che si sdoppiano su un doppio binario francamente improbabile e inconcludente . Su Megan Fox lasciamo perdere , definirla attrice è un insulto alla categoria
Questo film è realmente una perdita di tempo allo stato puro. Un thriller noioso fin dall'inizio e che non si risolleva mai, condito da dialoghi banali messi in bocca a degli attori che avrebbero meritato ben di meglio. Lukas Haas nei panni del serial killer (tranquilli, non è uno spoiler) è credibile quanto una moneta da 3 euro. Un encefalogramma piatto più che un film. Bruttissimo.
Noioso, insulso, brutto. Regia inqualificabile, affossata ulteriormente da un montaggio che ricorre a inutili flashback didascalici di matrice televisiva. Dialoghi mediocri ed interpretazioni svogliate accompagnano uno svolgimento narrativo privo di qualsiasi evoluzione. Eppure è stato prodotto... boh!
Sui titoli di coda il debuttante Emmett ringrazia Scorsese ed è il momento più sorprendente del film, in cui Willis ormai recita solo da seduto e Megan Fox sfoggia la sua incorrotta bellezza volendoci far credere d'essere un'esperta di Taekwondo. Spazzatura allo stato puro.