midnight in paris regia di Woody Allen USA 2011
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

midnight in paris (2011)

Commenti e Risposte sul film Recensione sul film Invita un amico a vedere il film Discutine sul forum Errori in questa scheda? Segnalaceli!

Seleziona un'opzione

Dove puoi vederlo?

locandina del film MIDNIGHT IN PARIS

Titolo Originale: MIDNIGHT IN PARIS

RegiaWoody Allen

InterpretiAdrien Brody, Marion Cotillard, Rachel McAdams, Owen Wilson, Carla Bruni, Kathy Bates, Michael Sheen, Tom Hiddleston, Alison Pill, Elsa Pataky, Kurt Fuller, Mimi Kennedy, Gad Elmaleh, Corey Stoll, David Lowe, Lil Mirkk, Léa Seydoux

Durata: -
NazionalitàUSA 2011
Generecommedia
Al cinema nel Dicembre 2011

•  Altri film di Woody Allen

Trama del film Midnight in paris

E' una storia romantica ambientata a Parigi, nella quale s'intrecciano le vicende di una famiglia, in Francia per affari, e di due giovani fidanzati prossimi alle nozze; tutti alle prese con esperienze che cambieranno per sempre le loro vite. Il film è anche la storia del grande amore di un giovane uomo per una città, Parigi e dell'illusione di tutti coloro che pensano che se avessero avuto una vita diversa sarebbero stati molto più felici.

Sei un blogger? Copia la scheda del film Sei un blogger? Copia la scheda del film

Voto Visitatori:   7,20 / 10 (235 voti)7,20Grafico
Voto Recensore:   7,50 / 10  7,50
Migliore sceneggiatura originale (Woody Allen)
VINCITORE DI 1 PREMIO OSCAR:
Migliore sceneggiatura originale (Woody Allen)
Miglior sceneggiatura (Woody Allen)
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior sceneggiatura (Woody Allen)
vota e commenta il film       invita un amico
Cerca il commento di: Azzera ricerca


Voti e commenti su Midnight in paris, 235 opinioni inserite

caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi
  Pagina di 1  

DarkRareMirko  @  13/07/2014 01:29:13
   8 / 10
Da certi sopravvalutato, da certi sottovalutato, è di sicuro un film omaggio del grande regista ad una città da lui amata, comprensiva di tutti gli artisti da lui stimati (Bunuel, Hemingway, ecc.).

Forse un omaggio sin troppo personale, celebrativo e compiaciuto, riguardo al quale non tutti possono trovare interesse/comprensione.

Visivamente e scenograficamente ottimo, perde qualche colpo nello script (eccessivo l'Oscar, comunque), visto che gli incontri celebri rimangono tali, non avendo poi così tanto peso, oltre stupore e gradevolezza.

Bellissima la Cotillard, gran cast, ma non c'è davvero nessuna reale innovazione ne nessun miglioramento rispetto al solito film buono e curato che Allen spesso ci propone (la regia rimane ottima, raffinata ed elegante, le caratterizzazioni dei eprsonaggi spesso simili, c'è l'amore che con certi va bene e con altri va male, ecc.).

Comunque da vedere, anche se imho è un film che Allen ha fatto per sè, e non per il pubblico.

2 risposte al commento
Ultima risposta 22/01/2015 23.51.23
Visualizza / Rispondi al commento
faluggi  @  10/07/2014 04:51:32
   1 / 10
Ma che è un drammone sovietivo anni 20? Mamma mia quanto odio sti filmetti d'autore che si credono sta ceppa. L'arte, l'arte, l'arte, la poeeesia, aooo è un film non un quadro, ci vuole una trama, una storia emozionante. Purtroppo succede sempre che qualcuno ti convinca a guardarle ste ciofeche, che poi oh per voi possono essere dei capolavori. Ok diciamo pure che sto coso è un capolavoro, a me ha annoiato dal 1° minuto, un'agonia, provavo pena per Owen Wilson.
Allen non mi freghi più, mai più film tuoi!

3 risposte al commento
Ultima risposta 20/02/2015 18.06.38
Visualizza / Rispondi al commento
jimdellacanapa  @  27/12/2013 21:35:22
   4 / 10
Il film è moscio,insipido, noioso e risulta stucchevole svariate volte,essendo una commedia dovrebbe far ridere,ma non ci riesce mai,non basta una sempre splendente e ammiccante Marion Coltillard a salvare la baracca,al disastro cinematografico contribuisce Owen Wilson totalmente incapace di installare emozioni positive nello spettatore che infine subisce il colpo di grazia vedendo apparire miss sarkozi impegnata nel ruolo di guida turistica,immancabile l'happy end che manda definitivamente a toccare terra le palle del pubblico pagante.

1 risposta al commento
Ultima risposta 20/02/2015 18.16.20
Visualizza / Rispondi al commento
steven23  @  08/11/2013 21:05:00
   7½ / 10
Confezione di grande eleganza e delicatezza per l'ultimo buon film di Woody Allen. Sullo sfondo di una Parigi quasi fiabesca regala una romantica e diversa storia d'amore di un uomo, un Owen Wilson un pò sottotono. Diversa perché questo amore è rivolto verso una città e verso il passato, quel passato che tutti tendono sempre a definire migliore del presente. Sarà proprio un incredibile viaggio indietro nel tempo e l'incontro con alcune delle più grandi personalità dell'epoca a far sì che l'illusione del protagonista si affievolisca sempre di più.
Stupende le scene dei vari incontri con artisti, pittori e scrittori così come intense le scene in cui Gil si trova in compagnia di Adriana, la musa che ispirerà quasi tutto il suo viaggio e della quale s'innamorerà. E lasciatemi dire quanto è meravigliosa e affascinante la Cotillard, qualsiasi cosa faccia.
E poi un'ultima cosa, questo continuo richiamo alla pioggia. Ora, sarà che ho da poco visto "Sabrina", ma il riferimento alla battuta della Hepburn su cosa fare il primo giorno che si è a Parigi mi pare fin troppo chiaro.
In sostanza ottimo film, consigliato davvero!!

2 risposte al commento
Ultima risposta 10/11/2013 20.33.02
Visualizza / Rispondi al commento
bm_91  @  31/07/2013 20:55:14
   7 / 10
C'è un filo conduttore che lega parte dei lavori di Allen, indipendentemente dal fatto che del film sia il protagonista, il regista o entrambi...mi riferisco alla nostalgica visione del passato (non tanto storico quanto direi culturale: letterario, cinematografico, artistico), che spesso viene rievocato e la maggior parte delle volte elogiato. Mi vengono in mente Manhattan o Provaci Ancora Sam e adesso Midnight in Paris, che più degli altri si pone in quest'ottica passato-celebrativa.

1 risposta al commento
Ultima risposta 31/07/2013 21.11.12
Visualizza / Rispondi al commento
Bono Vox  @  19/11/2012 17:03:29
   4½ / 10
Insignificante come tutti i film di Allen con le solite storie d'amore gia viste e riviste. Un omaggio a Parigi, ma se davvero interessa questa città guardatevi un documentario.

3 risposte al commento
Ultima risposta 20/02/2015 18.22.50
Visualizza / Rispondi al commento
YourBestEnemy  @  09/08/2012 09:08:19
   5 / 10
Non c'è niente da fare, i film di Allen mi fanno sempre annoiare da morire... Piatto piatto piatto ma però i personaggi dell'epoca come Dalì, Hemingway e altri sono stati personaggi storici e affascinanti... Carino ma nulla di che...

1 risposta al commento
Ultima risposta 13/11/2012 20.44.51
Visualizza / Rispondi al commento
folco44  @  21/04/2012 11:54:52
   7½ / 10
Un omaggio di Allen a Parigi.
Carino, ti fa un po' sognare e forse apprezzare il tuo presente.

2 risposte al commento
Ultima risposta 30/04/2012 22.28.49
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo COLLABORATORI JUNIOR kubrickforever  @  15/01/2012 11:35:29
   8 / 10
Semplice, poetico, nostalgico.

Grazie Woody!

4 risposte al commento
Ultima risposta 16/01/2012 12.00.58
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gardner  @  05/01/2012 10:58:13
   3 / 10
Va bene. Parigi è magica, soprattutto di notte. Va bene, WA ha letto Faulkner, Fitzgerald, Hemingway, ha visto i film di Bunuel e ha ammirato i quadri di Picasso, Braque, Dali e Toulouse-Lautrec, ma c'è un limite alla leggerezza e al'autocitazione. Oltre si sconfina nell'idiozia.
Per me prende 3 solo perché la Cotillard vale il viaggio, se no il voto giusto è 0, con invito a tornare a settembre accompagnato dalla figlia-badante

1 risposta al commento
Ultima risposta 05/01/2012 16.52.52
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  27/12/2011 16:10:47
   6 / 10
Gli ultimi lavori di Woody Allen ("Basta che funzioni" a parte) non mi dicono più nulla da tempo,trovo le sue esigenze catartiche sempre più imprigionate in riflessioni figlie di argomentazioni già affrontate in mille modi.Una produzione in serie con trascurabili sfumature che ormai raramente rendono il prodotto più appetibile o finalmente un attimino estraneo a meccanismi riproposti con sorda caparbietà.
Mi si perdoni, ma Allen dà l'impressione del nonnetto smemorato e ancora pedante,fastidioso nell'insistito racconto di aneddoti cui ogni volta brandelli di storia dissolvono o si inseriscono senza che ciò cambi i tedianti esiti.
"Midnight in Paris" è come da tradizione commediola educata e scorrevole,sicuramente poco caustica con tanto di lezioso omaggio alla capitale francese, presentato in una sfilza di immagini/cartolina che fanno tanto agenzia turistica,al solito interpretata dall'ennesimo alter ego del regista sempre più impegnato a scovare volti adatti per impersonare le sue angustie eterne.
Owen Wilson se la cavicchia nei panni dello scrittore in piena crisi esistenziale e creativa che trova nel passato,più esattamente nella Parigi degli anni '20, il possibile rimedio alla piattezza da cui si sente represso.
Piace la volontà di raccontare l'incompletezza di un uomo che non trova corrispondenza nel suo tempo e sogna un viaggio nel passato, in un'epoca più affine al suo modo di essere ed alla sua sensibilità.Situazione che permette intriganti scorribande in una ville lumière affollata da illustri personalità del mondo dell'arte purtroppo utilizzate in modo frettoloso. Allen sembra aver perduto lo smalto anche nella devozione tributata alle sue muse,la McAdams è fin troppo aggiustata nel ruolo della fidanzata rompiscatole e frivola,ça va sans dire pure forzatamente antipatica,la Cotillard invece sembra aver lasciato a casa il fascino che solitamente la contraddistingue.
Si spera sempre in un Allen capace di trovare un'ispirazione che lo induca a mostrare il coraggio necessario per discostarsi dal suo stile ormai scontato.Illusione vana,siamo alle solite.

4 risposte al commento
Ultima risposta 30/12/2011 08.43.12
Visualizza / Rispondi al commento
Regista Ricky  @  26/12/2011 18:16:43
   2 / 10
tanta noia e assurdità in questo brutto film che ho avuto purtroppo la disgrazia di vedere. Owen Wilson è la brutta copia di Allen in tutti i suoi film da attore. non c'è cosa peggiore per un regista che avere nostalgia di se stesso e riproporsi sempre in ogni suo lavoro.

ammetto che da circa mezz'ora di film per un buon 40 minuti mi sono addormentato e ammetto anche che non ho mai dormito cosi bene.

da evitare

1 risposta al commento
Ultima risposta 29/10/2012 15.13.58
Visualizza / Rispondi al commento
marcodinamo  @  26/12/2011 15:11:33
   5½ / 10
Molta nostalgia per un regista in evidente declino!

1 risposta al commento
Ultima risposta 01/01/2012 21.12.59
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo COLLABORATORI martina74  @  22/12/2011 16:49:00
   7½ / 10
In una parola: delizioso.
Il buon vecchio Woody invecchia, si cita, si ribadisce più che ripetersi, ma il rincoglio.nimento senile che porta spesso con sè la nostalgia del passato e una certa dolcezza porta a questo film una dolcezza particolare, un ritmo frizzante eppure placido, un impianto dialogico di altissimo livello.
Owen Wilson è perfetto nell'interpretare Allen e l'incontro con le icone letterarie e artistiche del passato è una costante sorpresa e un continuo divertimento.
Midnight in Paris è una canzone di Cole Porter suonata dal grammofono su un disco con qualche graffio, una scatola di bonbon (o meglio di Macarons de Ladurée, che non perdono la loro dolcezza anche se ormai sono troppo di moda), uno schizzo di Picasso, un ruvido commento di Hemingway dal profumo di tabacco di pipa.

10 risposte al commento
Ultima risposta 22/12/2011 20.02.33
Visualizza / Rispondi al commento
sara24  @  22/12/2011 03:39:51
   7½ / 10
fino a meta film mi sono detta che era il piu bel film d"genere "magico"
che avessi mai visto,...l ho trovato davvero bellissimo,
appunto MAGICO, e POETICO,
mi è piacito wilson, molto romantico e dolce , non lo conoscevo sotto questo aspetto ,poi lo dico con il cuore a pezzi sul finale aihme mi è crollato il castello !!!!!,......forse mi ero fatta troppo aspettative ,
ma il bello e che non ne avevo all inizio!....le aspettative non erano quindi per il regista...ametto che non ho mai visto nessun film di allen!!!! lo so,..... staro dicendo una cosa gravissima pero è cosi.....le aspettative mi erano venute proprio via via che guardavo il film,
come tutte le cose belle durano poco , e mi aspettavo sul serio un finale ma sopratutto uno sviluppo diverso di gil con i personaggi del "passato"
davvero deludente sotto questo punto di vista PECCATO DAVVERO!!!!
il SOGNO si è interrotto prorio sul piu bello!

1 risposta al commento
Ultima risposta 22/12/2011 16.43.19
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  20/12/2011 20:32:34
   7½ / 10
Pennellata d'autore che va presa per quel che è: una fiaba romantica e intellettualoide (anche) di Allen, il cui metro di paragone non può che essere La Rosa Purpurea del Cairo di cui riprende la tematica principale (sogno e realtà) e anche il tono surreale e delicato.
Va detto che da Allen ci si aspetta sempre di più, ma anche che è un piacere vedere nel 2011 pellicole delicate come questa.
Plauso quindi all'incipit in cui, stile Manhattan, ci viene mostrata Parigi in "pezzi"; e plauso anche al cast di grande livello: Owen Wilson è una conferma (ma non ce n'era bisogno), è l'alter ego di un Woody Allen che se avesse girato questo lavoro venticinque o trent'anni fa si sarebbe preso il ruolo da protagonista; le nevrosi e i dialoghi sono chiaramente alleniani.
Il contrasto ironico tra una realtà in cui il protagonista non si riconosce (famiglia di ricchi borghesi quella della fidanzata di lui), e il sogno di una Parigi anni '20 in pieno fermento culturale, piena di vita e pulsante al contrario di quella vista inizialmente da Wilson. Infatti tutt'al più la fidanzata si limita ad andare a ballare la sera, o ad ascoltare ammirata le spiegazioni erudite di un compagno brillante di università venuto a tenere una conferenza alla Sorbona; è una vita di umiliazioni quella del protagonista, e sono proposte con tanta ironia da Allen che è dura rendersene conto (afferma che ha cominciato ad avere attacchi di panico da quando si è messo con la fidanzata).
Eppure passeggiare di notte equivale al sogno di una libertà per Gil; incontra i suoi miti letterari, che sono esattamente come ha immaginato che fossero: il gruppo della Generazione Perduta in cui troviamo uno Scott Fitzgerald innamorato della moglie Zelda, mezza pazza e nevrotica. Abbiamo un Hemingway virile che più virile non si può, affascinante e sempre con una bottiglia in mano, pieno di spirito. C'è poi un Picasso distante che con Gil non parla mai direttamente, artista ritratto in modo tutt'altro che simpatico e che non si riesce a scardinare intimamente; e ancora il gruppo dei surrealisti con Dalì, Bunuel e Ernst.
Spiace un pò vedere rilegato in un ruolo tanto importante ma di tanto breve durata quello di Dalì, che Brody interpreta in maniera magistrale in quel poco tempo che ha a disposizione l'artista megalomane. Mentre è esilarante quando Gil dà l'idea principale de L'Angelo Sterminatore ad un Bunuel perplesso.
Gil si inventa un'altra fidanzata inventata, Adriana, la musa che tutti vorrebbero ma che Gil si decide a conquistare.
E poi Midnight in Paris diventa anche riflessione sul presente, sulla convinzione di essere nati all'interno del periodo sbagliato e la voglia di fuggire nel passato, per sempre, il passato che viene sempre visto in modo idealizzato e migliore. Lo fa Gil con gli anni '20, lo fa Adriana con la Belle Epoque, e lo fanno quelli della Belle Epoque col Rinascimento...
Ecco, non ci rendiamo conto mai di quello di bello che oggi abbiamo, e rischiamo di rivolgersi e ancorarci al passato utilizzandolo come mero feticcio; il che può anche essere pericoloso...
Il finale diventa leggermente prevedibile, ma il suo significato tutt'altro che banale: Gil sceglie la soluzione intermedia, non il puro sogno o la pura realtà ma fa sì di realizzare le sue fantasie rapportandole ad un piano realistico.
Sempre Parigi, ma qui e ora. E le finestre sul passato è giusto che rimangano tali, sogni da visitare di tanto in tanto...

2 risposte al commento
Ultima risposta 20/12/2011 21.57.52
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo COLLABORATORI JUNIOR strange_river  @  19/12/2011 22:42:16
   7 / 10
Allen infine si diverte a giocare al "se non ora, quando (avresti voluto vivere)" rispondente a quell'insoddisfazione un po' annoiata per la nostra (decadente) epoca e prendendo un classico tipo americano tutto conteso tra insipiente presente e mitizzazione del passato.
Ben si presta la Parigi di inizio secolo scorso che fa incontrare Hemingway (a proposito, bel tipo focoso!) e Picasso e Bunuel uno appresso all'altro come niente fosse, in una convergenza di coincidenze a dir poco fortunate.
E' il meccanismo di un gioco leggero e innocuo, che spesso fa sorridere per le impreviste entrate in scena del Dalì che non ti aspetti e che si chiude, ovviamente, nella pacata riconciliazione col nostro tempo.
Niente fughe all'indietro, per Allen, ma lo strappo nel tempo del sogno provocherà i mutamenti voluti.

3 risposte al commento
Ultima risposta 09/01/2012 20.23.23
Visualizza / Rispondi al commento
m@ssì  @  16/12/2011 13:56:16
   5½ / 10
ho apprezzato moltissimo la trama...ma lo svolgimento e noiosissimo;non succede nulla di eclatante,e una semplice commedia senza arte ne parte...ottima la ricostruzione della capitale francese passata e sempre un belvedere la presente...

3 risposte al commento
Ultima risposta 21/12/2011 08.17.16
Visualizza / Rispondi al commento
Sbrillo  @  15/12/2011 01:32:03
   6 / 10
Midnight in Paris è un sogno ad occhi aperti, un film poetico e riflessivo....una carezza all'anima....originale nell'idea e ben diretto da quel grande Maestro qual Woody Allen.....LO CONSIGLIO VIVAMENTE A TUTTI i miei migliori amici e non....non si può perdere un capolavoro di simile proporzione!!!!
......
Sbrillo??????? MA VAFFA.N****OOOOO!!!!!

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
CONSIGLIATO dalle 22.00 in poi....

6 risposte al commento
Ultima risposta 04/02/2012 19.19.22
Visualizza / Rispondi al commento
Kitiara31  @  11/12/2011 17:21:22
   3 / 10
Domanda: mettere un sottofondo musicale "colto" con clarinetto, 10 vedute di Parigi viste anche al telegiornale, la solita famiglia ricca e snob e il solito sfigato tenero con tante idee ... rende un film bello?
L'idea del salto temporale è carina ma somiglia tanto a " La Rosa Purpurea del Cairo" (film del 1985) , il doppiaggio è orrendo (ok, Carla Bruni parla francese ma potevo doppiarla pure io meglio) . Eravamo in 4 due 2 sono addormentati. Ma Woody Allen non può andare serenamente in pensione, visto che la manovra di Monti non lo riguarda?

5 risposte al commento
Ultima risposta 17/04/2012 15.18.36
Visualizza / Rispondi al commento
eldar86  @  09/12/2011 01:34:20
   5 / 10
Scusate, ma sono profondamente contrario a tutta questa carineria che ritrovate in questo film.
Sì carina l'idea

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
ma tutto il resto è banale: i personaggi, Wilson che imita Allen attore, la superficialità della caratterizzazione, il buonismo di fondo, la morale retorica e irritante, ma soprattutto la lentezza esasperante e a mio parere la mancanza di emozioni al di fuori della noia.
Bella Parigi, ma altro non posso salvare e rileggendo i commenti positivi, non riesco a riconoscere nulla di quello che dicono, nel film che ho visto.

Soldi buttati non moltissimi ma buttati
Giorgia TVB

2 risposte al commento
Ultima risposta 16/12/2011 17.54.35
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  09/12/2011 01:19:01
   8 / 10
La vera scoperta è che Woody Allen sa realizzare ancora dei piccoli capolavori e "Midnight in Paris" indubbiamente lo è (ma aspetto col fucile spianato l'attesissimo Nero Fiddled!). Prima di tutto, non c'è manco l'ombra del manierismo, e questo non è davvero poco. Secondo, se la recitazione non si discosta poi tanto dalla media (uh che noia, diciamolo, i protagonisti Alleniani che mimano ogni vena caratteriale dell'Allen attore) la storia è semplicemente fantastica. Non è detto che debba essere inedito, visti i rimandi espliciti a "La rosa purpurea del Cairo". Ma qui dobbiamo fare i conti con una classe smisurata, un gusto stilistico che lascia davvero a bocca aperta: come se quel passato (passatismo?) che tanto ci stancò vent'anni or sono non possa oggi che ricreare la magìa del Sogno, e di fatto il tocco magico di un certo cinema. Un Cinema che riconcilia con la vita in questi anni di crisi, che accompagna lo spettatore per mano e lo rende protagonista, come il giovane scrittore (un pò alla Fante per intenderci) di eventi straordinari.
Alcuni personaggi non fanno niente per sfuggire alla loro proverbiale antipatìa ed è per questo che questo Allen europeista suscita davvero ammirazione. Non si può dire che sia benevolo nei confronti di "certi americani", così odiosi nel loro modo raggiante e presuntuoso di vivere esclusivamente il romanticismo preconfezionato di Parigi e così incapaci di sdoganare la patinata bellezza della città.
Sembra sempre di venire sconfessati da una rivelazione, eppure è solo un sogno da vivere. Perchè questo bellissimo film, con i suoi Fitzgerald (innamorato della moglie o di Cole Porter?), i suoi Picasso e Dalì, i suoi Bunuel e Gertrude Stein, non fa altro che rivelarci il segreto per vivere il nostro durissimo presente. Serve a navigare nel tempo e coltivare la grandezza di un passato che può essere anche il nostro presente.
E' un'incantesimo di mezzanotte che ci sollecita a vivere compiutamente la bellezza di una volta.
Sarà un caso che due dei film più belli della stagione (v. l'ultimo, sorprendentemente ottimista Kaurismaki) abbiano il sapore perduto delle favole?

1 risposta al commento
Ultima risposta 17/01/2012 17.47.55
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Peter Lyman  @  08/12/2011 14:49:40
   8 / 10
Veramente magico questo Midnight in Paris, uscito dal cinema speravo di incontrare D'Annunzio :) Il merito del film va alle stupende ambientazioni, anche lo spettatore vorrebbe essere lì. Tuttavia non bisogna dimenticare, a mio parere, lo straordinario talento della McAdams, una delle migliori attrici in circolazione. La sua capacità recitativa "drastica" è la linea che divide i due mondi messi a confronto: è un icona del mondo mediocre e ipocrita, dell'ostinazione a perseverare nel vortice dell'egocentrismo e della superficialità. A questo punto la risposta alla domanda "quale dei due sceglierei io?" arriva chiara e veloce. Forse lasciato un po' in sospeso e con un ritmo poco incalzante, questo film è comunque degno di nota.

3 risposte al commento
Ultima risposta 09/12/2011 14.35.48
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  07/12/2011 19:03:05
   8 / 10
Cos'è l'arte, se non anzitutto il piacere di ricostruire il mondo, per dare alle cose ordine, armonia e ritmo, secondo la nostra visione di esse?
Quando poi il presente non ci piace, la nostra vita ristagna, è un privilegio tutto dei sognatori, quello di emigrare nella nostra personale "età dell'oro".
Però l'età dell'oro è un'utopia, una fenice, non esiste possibilità di prendervi dimora. Se ne accorge anche Gil (Owen Wilson, perfetto per la parte), quando dai "suoi" anni '20 torna indietro fino alla Belle époque: e, sciolto il suo dilemma, trova - al contrario del protagonista di "Vicky Cristina Barcelona" - una sintesi fra tesi (realtà) e antitesi (il suo rifugio splendente):

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
e scegliere la leggerezza del finale aperto. Dove è possibile, come in tutte le fiabe (perché questa è una fiaba), reagire al proprio destino e sognare ancora: incontrare su un ponte chi, come noi, ama Parigi con la pioggia.
E tornano in mente quei titoli di testa, così straordinari: dove la serie di cartoline "spot" per turisti, si trasformano, per diventare, inusistate, una rivendicazione di amore tutta soggettiva: come piove a Parigi! La si deve amare con la pioggia, questa città, per amarla veramente!

Woody Allen, qui al suo meglio, ci appare come un saggio che guarda al mondo, e alle sue cose, come da una grande distanza. Lucido, disincantato, bonariamente perfido, partecipativo pur se con un'ironia che è quasi filosofia di vita.

Note a margine: le varie interpretazioni dei vari personaggi celebri dell'arte e della letteratura sono straordinarie, alcune memorabili come quella di Hemingway, più strutturata, o fulminanti come il divertentissimo cameo di Dalì-Adrian Bordy.

2 risposte al commento
Ultima risposta 14/12/2011 18.57.38
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento pompiere  @  06/12/2011 11:12:08
   5 / 10
"Un film privo di umorismo e credibilità. Ma io e John abbiamo riso senza ritegno". È il giudizio della madre di Inez (Rachel McAdams) a proposito di una pellicola americana, di cui non ricorda ne' il titolo ne' la trama, appena vista in un cinema di Parigi. Ed è un po' quello che accade assistendo al résumé francese dell'infinito European Tour a cui si sta dedicando Woody Allen da un po' di tempo a questa parte: lo vedi, e poi dimentichi con piacere trama e contenuto.
Lontano da New York, il regista tenta sbiaditamente di anteporre (ancora) la finezza di scrittura alle dozzinali produzioni hollywoodiane, illudendosi-ci che bastino due battute messe in croce per potersi in qualche modo schierare contro quelle produzioni di film e serie televisive esibite con tanta nonchalance e date in pasto ai pigri fruitori mondiali.

Ma non si parla solo di questo in "Midnight in Paris": c'è la voglia di fuga dalla realtà come antidoto alla nostalgia giovanile. E una volta di più prende il via il desiderio sfrenato di correre a ritroso (e fuori dal tempo), uscendo dallo schermo quotidiano fatto di preparativi a un matrimonio che nessuno vuole, per catapultarsi in realtà storiche studiate, lette e amate. Dai favolosi anni '20 parigini, centro mondiale dell'arte, alla smodata ilarità della Belle Epoque. Basta attendere i rintocchi della mezzanotte e farsi trasportare da una carrozza presa in prestito dalle favole.

Gettati in un turbine spocchioso che ha il sapore dei défilés di moda nei quali passa il lavoro di uno stilista via l'altro, assistiamo a una galleria imbarazzante di famosi scrittori, pittori, poeti e registi vissuti nei periodi storici di cui sopra. Figuranti senza spessore messi lì a interagire con lo spaesato protagonista naif (interpretato da un Owen Wilson niente male, costretto a stare quasi sempre in scena) i quali proclamano e dialogano in modo prevedibile, non uscendo mai da quelle minime conoscenze letterarie e artistiche che ognuno di noi possiede.

Dominata dai gialli e dall'ocra, la fotografia satura lo schermo per tutta la durata del film. Si respira a fatica tra cuscini, arredamenti ed esterni tutti uguali, senza una minima variazione cromatica che inviti a un sentimento diverso, a un'emozione alternativa. Perfino la tanto amata pioggia pare che di lì a poco possa far cadere gocce infuocate.
Per Allen, si sa, i venditori di ombrelli andrebbero in rovina: lo sanno anche gli aficionados come me che si tratta quasi di un elemento di culto. E' intima, fa venire voglia di abbandonarsi all'unica sostanza naturale tangibile in una grande città e probabilmente da' l'impressione di rinascita, purificazione, una botta di esuberanza tra i grigiori del cemento. Tuttavia questo non basta, non ci si può accontentare di questo stancante ritornello ripetuto a oltranza; da questo autore pretendo molto di più.

Mi preme evidenziare il punto più basso di un film che scorre a fatica: Wilson, in un certo momento, incontra Luis Buñuel al quale suggerisce una traccia per quello che diverrà uno dei film più belli dell'intera cinematografia. "Cos'è che tiene un gruppo di persone molto eleganti chiuse in una stanza mentre cercano di consumare una cena?", gli risponde lo spagnolo. E noi ci chiediamo: "cos'è che ci tiene chiusi in un cinema per vedere l'ultima fatica di Woody"? Di certo non questi sciocchi ammiccamenti da "Back to the future". Speriamo che l'aria di Roma abbia giovato alla sua ispirazione, e che il diario di viaggio porti qualche novità. Per il momento il Genio si è fermato ai blocchi di partenza da un paio di tappe in qua.

7 risposte al commento
Ultima risposta 08/12/2011 17.16.52
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo COLLABORATORI JUNIOR jem.  @  05/12/2011 21:33:59
   8 / 10
C'è qualcosa di più rassicurante dei titoli di testo dei film di Allen?
E' c'è qualcosa di più curioso di sentirsi identici al protagonista?
Il film è un inno alla nostalgia, è poetico, divertente, insomma che altro chiedere?
Niente direi, resta solo da dire grazie a questo regista e al fatto che abbia dedicato tutta la sua vita al cinema.

3 risposte al commento
Ultima risposta 08/12/2011 15.53.50
Visualizza / Rispondi al commento
Izivs  @  05/12/2011 20:27:41
   4 / 10
Banalità a go go fatte proferire al povero Ernest Hemingway, rispolverato per l'occasione in questa ennesima pellicola del "maestro" Allen.
Personaggi solamente abbozzati, dialoghi al limite del paranoico, e, ciliegina sulla torta, una sorta di psicoanalisi collettiva sul malessere di vivere nella propria epoca.....ma per favore....film esclusivamente per gli adoratori del "maestro".

5 risposte al commento
Ultima risposta 16/12/2011 00.53.49
Visualizza / Rispondi al commento
Giulio422  @  05/12/2011 02:05:31
   7½ / 10
molto bella come pellicola, non conosco il cinema di Allen, questo film pero' merita la visione.

idea molto originale e con che di fiabesco.... ottimamente recitato !!!

mi trovo molto col tema centrale descritto:

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

2 risposte al commento
Ultima risposta 05/12/2011 11.36.35
Visualizza / Rispondi al commento
Laisa  @  05/12/2011 00:42:53
   7 / 10
Camminare sotto la pioggia a Bologna non è proprio la stessa cosa, anche perché con tutti quei portici sembra da matti... ma a piedi nudi sui sampietrini respiri tutta la libertà che cercavi, così come sembra cercarla il protagonista, soffocato da mura di conformismo e mancanza d'empatia...
con molti rimandi autobiografici, citazioni divertenti e qualche incongruenza, il regista ci regala un pizzico di magia.

17 risposte al commento
Ultima risposta 17/12/2011 17.51.23
Visualizza / Rispondi al commento
arturo  @  04/12/2011 17:36:20
   5 / 10
Un altro Woody svogliatissimo (come purtroppo quasi sempre ultimamente, con l'eccezione di Basta che..., non a caso copione risalente ai bei tempi), scritto con la mano sinistra e finanziato dagli enti locali europei (tremo al solo pensiero di quello che combinerà con Roma). Per me che lo adoro questa sua ultima fase di carriera sta diventando un lento, penoso calvario.

1 risposta al commento
Ultima risposta 09/12/2011 00.56.06
Visualizza / Rispondi al commento
Invia una mail all'autore del commento Totius  @  04/12/2011 14:15:41
   7½ / 10
Pace fatta tra me ed il maestro dopo l'ultimo semi-flop di "Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni". Film bello, originale con un Wilson azzeccatissimo nel ruolo che ovviamente 20 anni fa sarebbe spettato allo stesso Allen. Il trailer non accenna minimamente alla parte più peculiare del film regalando così allo spettatore una deliziosa sorpresa. Una fotografia superba esalta poi una Parigi ora bohemienne ora romantica: praticamente tutta la Parigi letteraria e cinematografica che conta, escludendo la Novelle Vague (e sticà...!!). La trama poi... semplice e geniale ad un tempo. Non do un voto più alto solo perchè Allen ha il difetto di essere un genio e quindi ci ha abituato all'eccellenza.

3 risposte al commento
Ultima risposta 05/12/2011 23.22.53
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  04/12/2011 12:17:20
   8 / 10
La vita è sogno, ma lo è soprattutto il Cinema.

E Woody Allen, nonostante l'età, ma soprattutto per l'età non ha ancora smesso di sognare. Quindi realizza il Sogno dei Sogni.
Ribaltando la Commedia dantesca, il regista americano si immagina di poter parlare, senza dover discendere in tenebrose città fantareligiose, ancora un po' con alcuni miti del Passato. Miti letterari, pittorici e iconografici. S'immagina di poter ovviare alla mediocrità della (colta e ipersofisticata) contemporaneità e ritornare ai Fasti di un mondo glorificato e cristallizzato sui libri di storia e di storia dell'arte.
Lo sguardo dello spettatore è la maschera di Wilson che, scrittore ingenuo, ma non uomo ingenuo, si lascia intrappolare dalla magia di una Città in cui ogni desiderio viene soddisfatto. La favola ha ovviamente una morale. Ed è una morale fatta di accento alla francese e due splendidi occhi verdi, bagnati dalla pioggia (che, personalmente, detesto). Woody Allen è il regista dei film che tutti vorrebbero fare, o perlomeno vivere. Impossibile non immaginarsi a proprio agio in mezzo a quel gruppo di genietti, con la possibilità in più di fare il verso all'Angelo Sterminatore e di aiutare Zelda Fitzgerald a non fare l'insano gesto perché sappiamo che Lui la ama.
Avrei scelto l'antica Grecia o la Roma augustea o il Duecento fiorentino, però un sincero e sentito "merci" al mio amato Woody glielo devo (dobbiamo) proprio.

8 risposte al commento
Ultima risposta 11/12/2011 15.40.04
Visualizza / Rispondi al commento
  Pagina di 1  

vota e commenta il film       invita un amico

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico


1049885 commenti su 50709 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

7 BOXESBLIND WARCACCIA GROSSACHAINED FOR LIFECHIEF OF STATION - VERITA' A TUTTI I COSTICONFESSIONI DI UN ASSASSINOCONTRO 4 BANDIERECUGINE MIEDAREDEVIL - IL CORRIERE DELLA MORTEDAUGHTER OF DARKNESSDISAPPEAR COMPLETELYDOUBLE BLINDGIRL FLU - MI CHIAMANO BIRDGUIDA ALL'OMICIDIO PERFETTOI 27 GIORNI DEL PIANETA SIGMAINTIMITA' PROIBITA DI UNA GIOVANE SPOSALE DIECI LUNE DI MIELE DI BARBABLU'MERCY (2023)NOTTI ROSSEORION E IL BUIOOSCENITA'RAPE IN PUBLIC SEASANGUE CHIAMA SANGUESPECIAL DELIVERYSUSSURRI - IL RESPIRO DEL TERRORETHE BELGIAN WAVETHE DEVIL'S DOORWAYTHE EXECUTIONTHE GLENARMA TAPESTHE PAINTERTHE WAITUNA SECONDA OCCASIONEUNA TORTA DA FAVOLAUN'ESTATE DA RICORDARE (2023)VENDETTA MORTALE (2023)WHAM!

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net