match point regia di Woody Allen USA, Gran Bretagna 2005
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match point (2005)

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locandina del film MATCH POINT

Titolo Originale: MATCH POINT

RegiaWoody Allen

InterpretiScarlett Johansson, Jonathan Rhys-Meyers, Emily Mortimer, Matthew Goode, Brian Cox, Penelope Wilton

Durata: h 2.04
NazionalitàUSA, Gran Bretagna 2005
Generethriller
Al cinema nel Gennaio 2006

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Trama del film Match point

Il giovane Chris Wilton è un ex tennista professionista ora istruttore per ricchi iscritti a club esclusivi. Chris è deciso alla scalata sociale per cambiare la propia vita. Ma diventando amico e frequentando uno dei suoi allievi, la situazione si complica, si troverà infatti conteso tra due donne in una situazione terribilmente delicata...

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Voto Visitatori:   7,58 / 10 (435 voti)7,58Grafico
Miglior film dell'Unione Europea
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
Miglior film dell'Unione Europea
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Voti e commenti su Match point, 435 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  03/04/2024 17:44:35
   8 / 10
Bravo Jello che mi fai notare che non avevo mai commentato questo piccolo capolavoro del vecchio Woody. Non lo vedo da una vita, ma ricordo che -al netto di certe tematiche ricorrenti del suo cinema- "Match point" era di gran lunga uno dei meno alleniani dei film di Allen. Però, nonostante uscisse non di poco dalla sua comfort zone, il risultato era avvincente e ottimamente recitato. Prima o poi me lo riguarderò, perché meritava davvero.

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Ultima risposta 03/04/2024 19.42.27
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fabio57  @  20/10/2016 14:52:45
   7 / 10
Allen alle prese con un film atipico rispetto allo stile cui ci ha abituato in tanti anni di prestigiosa carriera artistica, in cui ci ha regalato commedie e lavori brillanti,attraversate da sarcasmo, ironia e umorismo. Qui siamo di fronte ad un thriller vero e proprio, in cui il male trionfa. Non riesco a mettere bene a fuoco questo lavoro e a dargli una precisa identità ,forse una parabola sull'ingiustizia del mondo, tuttavia è fuori dagli schemi narrativi del regista e a parere mio si vede.

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Ultima risposta 20/10/2016 22.03.26
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horror83  @  06/08/2013 19:00:39
   6 / 10
questo film mi piaceva fino a quando

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era partito bene con la solita storia del marito fedifrago ma mi aspettavo un altro finale

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non so questa cosa mi ha fatto scadere un pò il film. ho capito che il regista vuole dire che ci vuole "fortuna" nella vita (ed è vero) però mi sembra molto improbabile che uno la passa liscia così!

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gli do la sufficienza perchè c'è quel gnocco di Jonathan Rhys-Meyers e perchè non è un film brutto però ripeto se prendeva un piega diversa gli avrei dato un voto più alto!

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Ultima risposta 29/01/2015 22.11.41
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Scuderia2  @  27/07/2013 10:39:51
   4½ / 10
Lo ricordavo ai limiti del capolavoro,lo riscopro bucato come una rete da tennis.
Evidentemente stavolta la pallina non ha oltrepassato il nastro.
Allen abbandona Manhattan e inscena un delitto senza castigo nella upper-class londinese.
Lo scopo è farci capire una cosa che già sospettavo:nella vita ci vuol del c.ulo.
E nel caso ci fossero dei dubbi,si avvale della collaborazione posteriore di Scarlett Johansson.
Quel che non funziona è la soluzione del misfatto

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Match Point...
Al massimo è una palla break.
Sciupata con un doppio fallo.

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Ultima risposta 29/08/2015 12.09.21
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superalex  @  14/04/2013 00:19:51
   8 / 10
gran bel thriller ti tiene sempre attaccato allo schermo.....stupenda scarlett

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Ultima risposta 01/02/2014 01.34.10
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Sabrina**  @  08/03/2013 08:39:42
   9½ / 10
Semplicemente geniale.
Uno dei migliori film di Allen, sicuramentre tra i miei preferiti.
Parte forse un po' in sordina, ma conquista ed affascina con una storia sempre più intrigante, con questo continuo dualismo tra " ragione" e " sentimento", tra la certezza di una vita agiata ma già scritta e l'ebbrezza di un amore impossibile e sbagliato. Memorabile il breve monologo iniziale sul ruolo della fortuna, filo conduttore di tutto il film.

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Che dire, ottima regia, ottime interpretazioni, sublime colonna sonora

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Ultima risposta 01/02/2014 01.37.30
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  15/02/2012 15:09:15
   7½ / 10
E' il primo film alleniano che vedo, e devo dire di esserne rimasto decisamente colpito. Un thriller duro e coinvolgente (con un'impianto per gran parte drammatico), che mette a nudo le ipocrisie dell'uomo e ne rivela pian piano natura e debolezze.
Sceneggiatura autentica, amara, ed ambigua al punto giusto (lo spettatore non sa mai cosa lo attende), coadiuvata da un'ottima regia (alquanto cinica) e da due attori perfettamente calati in parte: Johansson sexy e credibile come non mai, Rhys-Meyers freddo ed odiosissimo nella sua incapacità di gestire una situazione in cui è andato a ficcarsi con le proprie mani (e qualcos'altro).
Grande anche il finale, beffardo, insoddisfacente da un punto di vista emotivo, e soprattutto, di una cattiveria unica.

Bel film davvero. Se questo è Woody Allen, allora mi sono davvero perso qualcosa. La verità è che quest'uomo mi è sempre stato sui coglìoni a pelle (specie per la faccia), e per questo motivo, non sono mai riuscito ad avvicinarmi al suo cinema. Credo che sia finalmente arrivato il momento di provvedere.

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Ultima risposta 15/02/2012 17.55.22
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PignaSystem  @  21/06/2011 18:43:26
   6½ / 10
Woody Allen dichiarò di essersi ispirato a "Delitto e Castigo", ma sinceramente ritrovo Dostoevskij più in "Crimini e Misfatti" che in questo "Match Point".
- La Johansson vorrebbe essere una dark lady, per carità bellissima, ma di sensualità ne ho vista poca.
-Jonathan Rhys-Meyers, il suo personaggio dovrebbe essere freddo e distaccato, ma è semplicemente inespressivo.
-Alcune scene da soap opera (tipo loro che si rincorrono nella pioggia e fanno l'amore nei campi), alcuni dialoghi telefonati.
-Finale frettoloso.
Comunque è ben fatto, ed è al di sopra alla media, ma non è il miglior film di Allen neanche un ritorno alle origini.

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Ultima risposta 15/10/2012 19.23.20
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piernetto  @  30/03/2011 14:19:32
   8 / 10
Davvero bello, realistico e crudo come solo Allen sa fare.
Che gnoc.ca Scarlett mammia mia!!

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Ultima risposta 17/04/2011 21.53.38
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KILL 74  @  09/10/2009 10:39:27
   9 / 10
ECCEZZIONALE

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Ultima risposta 09/10/2009 10.51.21
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  28/08/2009 13:12:15
   6 / 10
Mi aspettavo qualcosa in più ma le uniche note positive del film sono gli ultimi minuti,abbastanza inaspettati per la verità. Per il resto non mi è piaciuto molto e anche rivedendolo continuerà a non piacermi particolarmente. Fa piacere vedere un Allen che cambia direzione da comico a thriller,perlomeno ci ha provato e con buoni risultati,ma da quel poco che ho visto degli altri suoi film è meglio che torni a fare ridere come sa fare.

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Ultima risposta 15/01/2010 14.49.42
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rukawa  @  04/01/2009 14:13:25
   8 / 10
Gran bel film .. l'ho visto 2 volte ... e che dire... solo per la bellezza della Johansson merita mezzo voto in più!

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Ultima risposta 04/01/2009 14.14.03
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anar  @  12/08/2008 04:50:59
   4 / 10
Ennesima delusione, di recente ho visto anche "Sogni e delitti"....
Secondo me non sono neanche di Allen, sono delle storie dalle quali traggono film, Allen ci mette solo il nome!!
Di questo film mi ha dato un grande fastidio il fatto che si presuma senza alcun dubbio che ogni persona sia sicuramente assuefatta dalla vita lussuosa, e la preferisca cominque rispetto ad una vita piu' umile, ed umile non significa meno passionale,interessante, vissuta!
Poi la trama!!!!! Sempre le stesse storie trite e ritrite, avro' visto lo stesso filone logico in 856 film: banali!

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Ultima risposta 21/11/2008 10.52.24
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Gruppo COLLABORATORI julian  @  01/07/2008 15:01:35
   7 / 10
Sempre difficile giudicare un film di un veterano come Woody Allen, soprattutto se si tratta di un suo lavoro controverso che si rifà a film precedenti (Crimini e Misfatti) che non hai visto.
Tenterò di rimediare a questa mancanza, ma cmq il film va giudicato in sè, non lo si può rapportare con un altro più o meno riuscito (in questo caso pare più...).
Penserete si tratti di una semplice commedia fino a gran parte del film, un classico triangolo amoroso tra due attori affascinanti (Rhys Meyers e la Johansson diventata ufficialmente l'attrice meticcia di Woody) e una terza incomoda, Emily Mortimer. Woody vi farà cambiare idea dopo un'oretta e mezza, tingendo il tutto di nero.
Match point è un ritratto della borghesia inglese, delle sue particolarità ed è allo stesso tempo la storia di un uomo che ha la fortuna di entrare a farne parte.
Match point rappresenta anche il raffronto tra una vita tranquilla tra le agiatezze e una vita piena di passione. L'uomo, alla fine, sceglie sempre quella più comoda e per sciogliere una situazione difficile è disposto a ricorrere anche ai metodi più impensabili.
Film machiavellico sotto questo punto di vista.
Match point infine è anche e soprattutto un'indagine sul valore della fortuna nella vita, indagine che parecchi filosofi hanno intrapreso nel corso del loro pensiero: Woody Allen giunge alla conclusione che in fondo l'uomo è vincente o perdente a seconda che la fortuna gli sorrida o no.
A questo proposito la metafora della pallina da tennis che apre il film: "Chi disse <<preferisco avere fortuna che talento>> percepì l'essenza della vita. La gente ha paura di ammettere quanto conti la fortuna nella vita, terrorizza pensare che sia così fuori controllo. A volte in una partita la palla colpisce il nastro e per un attimo può andare oltre... o tornare indietro. Con un po' di fortuna va oltre... e allora si vince oppure no... e allora si perde".
In effetti il film è giocato tutto su questa frase e su questa considerazione (anche il titolo Match Point...) tanto che nell'elemento decisivo

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Si insomma è da vedere, magari un pò lungo, ma nel complesso è un messaggio interessante.

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Ultima risposta 01/07/2008 15.15.11
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John Carpenter  @  19/06/2008 16:06:12
   7 / 10
Bel film, ma avviso tutti coloro che vogliono vedere il film, che non è affatto un vero e proprio thriller.
Comunque mi aspettavo un pò di più, ma alla fine rimane un film da vedere almeno una volta nella vita.
Bravissimi tutti gli attori, in particolare il protagonista Jonathan Rhys-Meyers.

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Ultima risposta 23/06/2008 19.10.05
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Granf  @  17/06/2008 11:16:22
   8 / 10
Gran bel film di Woody Allen, che racconta in maniera egregia l'apice della follia umana.
Narra di come una persona mite e rispettosa delle leggi possa arrivare a compiere un omicidio per salvaguardare ciò che ha.
Una riflessione profonda sul ruolo del caso e della fortuna nella vita di tutti i giorni, un viaggio nella psiche umana. Un film che rispecchia molto quella che è la nostra realtà, e di conseguenza colpisce nel profondo.
Regia e fotografia perfette, per non parlare dell'ottimo cast e della colonna sonora.

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Ultima risposta 17/06/2008 11.26.19
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shock1  @  06/12/2007 10:49:58
   5½ / 10
Non banale ma comunque noioso... non lo classificherei un thriller

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Ultima risposta 14/11/2008 05.31.18
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Mauro Lanari  @  15/09/2007 21:25:02
   1 / 10
Il seno della “sex symbol”.
In “Psicologia della vita amorosa”, Freud scrive: "Solo in una minoranza delle persone colte la corrente di tenerezza e quella sensuale si armonizzano reciprocamente; quasi sempre, nella sua attività sessuale, l'uomo si sente limitato dal rispetto per la donna e sviluppa la sua piena potenza solo quando ha dinanzi a sé un oggetto sessuale degradato [...] Da qui deriva il suo bisogno di una donna eticamente inferiore alla quale non si debbano attribuire titubanze estetiche, di una donna che non sa nulla di lui e non può giudicarlo nelle altre occasioni della vita. Soprattutto a una donna simile egli ama dedicare la propria forza sessuale, anche se la sua tenerezza appartiene per intero a un'altra donna di livello più alto."
Nel XX secolo tale dicotomia amante/putttana vs moglie/******* è stata rappresentata emblematicamente dalla bipolarità Marilyn Monroe vs Grace Kelly, oggi invece da Scarlett Johansson, o appena ieri dalla Jolie, vs "...(?)". Ebbene: se però noi adesso sappiamo che una scissione ideoaffettiva del genere non dipende in realtà da un conflitto psiconevrotico, bensì dal contrasto inconciliabile fra due centri cerebrali filogeneticamente diversi, come mai allora non se ne parla già in questi termini? L'encefalizzazione più recente è in grado di presentare un Ideale dell'Io alternativo a quello istintuale col suo stimolo chiave specie-specifico (da una parte "la signorilità d'un seno in una coppa da champagne", dall’altra "Se non è una quarta non è vero amore", cfr. Bisio); ma una simile alternativa può rivelarsi dilaniante poiché incapace di inibire l’attività dei nuclei encefalici sessuali più arcaici. Infine l’alternativa può giungere fino alla messa in discussione della propria soggettività definita per età e sesso, per grado di discendenza e per identità di genere. Insomma può persino porre “sub sudice” la stessa eterosessualità o una sessualità purchessia.
Finora latita un qualsiasi abbozzo risolutivo

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Ultima risposta 26/08/2010 03.25.37
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Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  19/08/2007 13:54:41
   5 / 10
NO. non ci siamo. non ci siamo proprio.
che cos' ha fatto il grande regista ebreo in questa pellicola? ha drammatizzato quello che ha fatto sdramatizzando in Crimini e Misfatti (per inciso: il suo capolavoro dopo Manhattan) con risultati deludenti e scarsi.
la sensazioni che si provano a vedere questa ******lla sono molteplici: noia, pateticità, irritazione, falsità, ingenuità e tante altre.
Woody Allen lascia trasparire la precisa dichiarazione implicita che questo film è un capolavoro, ma la drammaticità posticcia, le frasi fatte, la pessima recitazione, la sensazione del già visto, la previdibilità si sentono come il peperoncino nell'amatriciana.
insomma non basta fare un film con un'attrice bellissima e qualche morale finale da due soldi, poi la battuta sulla pallina da tennis è letteralmente atroce! se l'avesse girata in chiave commedistica sì che avrebbe funzionato, ma se ha la pretesa di far passare per vera quest'idea della vita allora non ci sto, come cinefilo e come persona.

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Ultima risposta 04/06/2008 14.25.24
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Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  30/06/2007 20:29:15
   8 / 10
Il film ha una sua logica e probabilmente uno svolgimento abbastanza ovvio, ma è diretto ed interpretato con estrema classe.
La sceneggiatura è buona. Il finale (sicuramente con troppi eventi casuali) viene salvato da una trovata ottima: far dire agli stessi ispettori di polizia che tutte quelle coincidenze sono troppe per essere possibili. Semplice ed efficace. Trovata simile a quella che Cameron usò alla fine di Terminator (in cui i casini temporali erano troppi e lasciavano un grosso buco di sceneggiatura risolto brillantemente con una trovata simile).
Credo che Scarlett Johansson diventerà un'ottima attrice quando smetterà di interpretare il personaggio "Scarlett Johansson" e inizierà ad interpretare il personaggio del copione. Degna di nota la prova di Jonathan Rhys-Meyers.
Infine una lode alla regia bellissima di Allen che ricama con cura ogni inquadratura e porta con eleganza i personaggi fino all'estremo.
E' un film che mi ha convinto nonostante non brilli per originalità.

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Ultima risposta 01/07/2007 15.25.11
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Invia una mail all'autore del commento vlad  @  14/05/2007 15:06:37
   4 / 10
Io allen lo detesto: non mi fa riflettere, non mi fa ridere, non mi è simpatico e soprattutto mi rompe le palle col suo cinismo da 4 soldi e le sue nevrosi anni '80. Infatti ero andato a vedere questo Match Point per 2 sole ragioni:
1 - ho sbagliato a comprare il biglietto (ero intenzionato a vedere lady vendetta, che però non era ancora uscito...ma questa è un'altra storia)
2 - lui non vi partecipava, se non come regista.
Assenza trascurabile, però, datosi che, evidentemente, anche il solo prodotto delle odiate mani mi è risultato detestabile.
La recitazione poi è ridicola e i dialoghi - sarei curioso di vederlo in lingua per confermare che non è solo una pecca del doppiaggio - di una tale superficialità mascherata da poket-esistenzialismo che solo a pensarci fa venire i nervi. Infatti smetto all'istante: e... hop!

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Ultima risposta 04/05/2011 00.03.32
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Aliena  @  14/05/2007 13:11:36
   4 / 10
che scialba cacatella..

la storia, che poteva avere indubbiamente un suo perchè,
è banalizzata da una recitazione ridicola
oltre che da un doppiaggio italiano impietoso
( la Scarletta con la voce di Bart non aiutava la già scarsetta carismaticità
che colei riusciva a malapena a trasmettere al suo personaggio,
che poi colgo correttamente se affermo che -secondo me-
woody ha malsanamente goduto nel farle recitare la parodia di se stessa?)

molto probabilmente Woody consegna i copioni agli attori,
si assicura che imparino le battute,
controlla le inquadrature,
eppoi se ne strafotte di cosa accade sul set..
proprio non mi riesco a spiegare altrimenti il piattume attoriale che riesce
a ridicolizzare in todo il lucido cinismo di cui la trama è imbastita.
Ho trovato squallidelle anche le riprese su Londra..
..il che mi porta anche a pensare che tale sciattezza fosse voluta,
consapevolezza che non mi porta affatto a rivalutare il film




<<Ci sono momenti in una partita in cui la palla colpisce il nastro e,
con un po' di fortuna, lo oltrepassa, e allora si vince;
oppure no... e allora si perde>>

ma, nella battuta, se la pallina colpisce il nastro della rete
non si puoi tranquillamente replicare??

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9 risposte al commento
Ultima risposta 14/05/2007 16.59.17
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shogun  @  13/04/2007 00:33:45
   8 / 10
Comprendo... Scarlett !!!

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Ultima risposta 01/06/2007 16.19.53
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Lory_noir  @  18/03/2007 20:20:12
   4½ / 10
E invece a me non è piaciuto proprio. Non ho per niente simpatia per Woodi Allen e questo film mi è sembrato apatico e nn mi ha trasmesso proprio niente! L'interpretazione dei protagonisti è tuttavia molto buona per questo nn do un voto proprio misero. Angosciante in maniera negativa.

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Ultima risposta 14/11/2008 08.15.49
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ilDinda  @  18/01/2007 21:07:24
   7 / 10
E' un bel film pero noi aristocratici non siamo così sciocchi anche i miei amici a Londra sono tutta bella gente, è un peccato che Allen abbia voluto rappresentarci cosi

Però il film è bello, è un bel trhiller

Me lo sono comprato in dvd e ogni tanto me lo rivedo in aereo con il mio Mac portatile

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Ultima risposta 05/09/2007 13.47.16
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LuSa  @  14/01/2007 17:51:47
   7½ / 10
L'ho visto assieme ad altri 2 miei amici e, essendo stato io a proporlo se la sono presa con me.
Non l'hanno capito e lo hanno bocciato con un "schifezza assoluta", ma secondo me la vera chiave di lettura di questo film è la psicologia dei personaggi e il messaggio.
La psicologia è molto complessa e oltre ad essere (il finale) inquietante, rende il film molto intelligente; inoltre il messaggio trasmesso è molto forte e, a mio parere, importante.
Ti fa capire come nella vita, qualcosa di incalcolabile, qualcosa che non dipende da te, può migliorarti o sconvolgerti la vita.

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Ultima risposta 27/08/2008 14.11.00
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  09/01/2007 13:59:36
   7½ / 10
film che mi ha sorpreso in maniera positiva e lo si capisce dal voto...dico subito che non ho mai amato Allen principalmente come attore(e per fortuna qua non c'è)ne come regista(tra quelli visti mi è piaciuto solo "prendi i soldi e scappa")...non so se ha fatto altre incursioni in questo genere ma se ha sempre questi risultati che ben venga!
la prima parte scorre in maniera abbastanza lenta e non ha nulla di originale rispetto ad altre decine di pellicole che si occupano di corna e dei suoi derivati...ma nella seconda parte il film decolla fino ad arrivare all'apice con un finale davvero stupendo!
ora capisco perche ha avuto certe candidature ai premi oscar(mi sembra anche come miglior regia)

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Ultima risposta 24/03/2007 12.24.05
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orsobruno77  @  31/12/2006 19:17:04
   4 / 10
Ultimamente Allen è una continua delusione.

Non capisco come questo film sia riuscito ad ottenere tutto questo successo…ho anche letto e sentito, che alcuni critici l’abbiano definito il miglior film del regista NewYorkese.

Un film il cui soggetto è una lunga serie di luoghi comuni.

Gli uomini preferiscono le bionde, ma sposano le more…

Un soggetto già trito e ritrito soprattutto tra gli anni ’80 e ’90.

Un thriller senza suspence…non è un thriller!

Zero tensione narrativa.

Lento, terribilmente lento.

Il thriller vero e proprio inizia a 20mins dalla fine…ed è fatto anche male, sbrigativo.

Tutto il resto?

Come dice il buon Califfo…”tutto il resto è noia!”

Allen ostenta una regia quasi perfetta, nelle inquadrature, nella fotografia, ma il suo è un occhio esperto e non poco.

La storia però non scorre, il montaggio non ha ritmo e non è come i film di Hitchcock, in cui la lentezza aumenta la tensione e quindi la suspence nello spettatore.

Ero tentato di spegnere il dvd dopo 30mins…

L’ho finito di vedere con molta fatica e poco interesse, del resto lo svolgimento era scontatissimo…anche se in alcuni momenti mi dicevo scioccamente: “se ha avuto tutto questo successo, forse non può essere così scontato…”

Poi invece confermando le mie impressioni negative, mi sono convinto che la maggior parte degli spettatori vede i film e giudica, solo in base al regista o agli attori senza aver effettivamente visto il film.

Fossi stato nel distributore non l’avei nemmeno comprato…glielo avei rispedito indietro.

I luoghi comuni:

1 - giovane, bello e affascinante istruttore sportivo(tennis in questo caso, ma potrebbe essere nuoto o qualsiasi altra cosa) tenta l’ascesa della scala sociale maritandosi con una ragazza carina, dell’altissima società londinese.

Riesce anche ad entrare nelle grazie del padre di lei e in quelle del fratello, e tutto ciò lo porta, senza una laurea o un master a entrare nella società finanziaria del suocero che fa di tutto per farlo salire di grado all’interno della società anche non meritandoselo.

2 - il suddetto giovane incontra una bionda povera, ma terribilmente maledetta e sexy(scarlett johansson, in questo caso bionda sexy ad hoc, ma non per questo brava nel recitare) e si lascia prendere dal desiderio…

3 - ovvio che la loro relazione poteva prendere determinate e prevedibili pieghe. Una di queste poteva essere come “Attrazione Fatale”, in cui lei comincia a pretendere ed essere invadente mettendo lui in difficoltà con la moglie…da questa via potevano svilupparsi sempre e solo 2 situazioni…lui uccide la moglie per ereditarne tutto per poi vivere con la bionda(vedi Hitchcock), oppure uccidere l’amante che rischiava di fargli perdere la gallina dalle uova d’oro…

insomma estremamente prevedibile.

Gli attori:

Johnatan Rhys Meyers non è al suo meglio nella prima parte del film, ma si riprende egregiamente essendo estremamente credibile, quasi fastidioso.

Scarlett Johansson. Come ho già scritto, bionda doc. sexy, perfetta per questo ruolo di attrice senza speranze e poco talento. Se stessa.

Gli altri validi, una menzione particolare al cognato. Perfetto.

Un film da NON vedere.

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Ultima risposta 09/01/2007 00.20.22
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Invia una mail all'autore del commento sb6r  @  31/08/2006 10:13:14
   6½ / 10
Un film discreto ma non fa onore al nome del regista che l'ha girato. Poco incisivo e sbiadito in più punti. Perfetti gli incastri, coadiuvati da una regia impeccabile o quasi; non male neanche la prestazione degli attori. Palpabile la cura usata per la scelta della colonna sonora ma un pò impersonale soprattutto nei momenti morti. Mi ha lasciato un pò l'amaro in bocca, in ogni caso da vedere.

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Ultima risposta 03/10/2006 17.44.36
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wuwazz  @  29/08/2006 12:22:18
   7½ / 10
La vita è una partita, e al momento decisivo la fortuna può fare la differenza: non sempre però per vincere occorre che la pallina cada dall'altra parte della rete

7 risposte al commento
Ultima risposta 11/09/2006 15.21.43
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safin  @  02/08/2006 16:23:44
   8½ / 10
La gente ha paura ad ammettere quanto la fortuna incida nella propria vita, poichè su di essa non si ha controllo. Film che ben esplica il ruolo predominante della "fortuna" sul corso della nostra vita. L'etica non esiste. Delitto senza castigo: il caso alla fine vince.
Regna quindi la sola Dea Bendata simbolizzata dall'esemplare scena d'apertura, con la palla da tennis che esita sopra la rete. Se cadrà al di là o al di qua del "net", dipende solo dal capriccio fortuito di un universo anti-provvidenziale, privo di un disegno o un destino.
Assenza quindi di un motore e di una finalità, nelle nostre piccole e vuote esistenze, benché cerchiamo di sforzarci di pensare il contrario.
Perchè quel che ci si aspetterebbe alla fine (la giustizia che fa il suo corso e vince) in realtà non succede, anzi. Secondo Allen: per quanto forte possa essere la nostra determinazione nel raggiungere un obiettivo (buono o cattivo che sia), è la sorte a stabilire come si svolgeranno gli eventi. Un breve istante fortunato, di cui noi non abbiamo controllo, per decidere se la nostra vita sarà il paradiso o l'inferno.
E ciò fa davvero paura.

P.S. Anche se, nella parte finale, la citazione Sofocliana, per cui la sorte migliore per gli uomini sarebbe non essere mai nati, infonde un certo sollievo consolatorio nel castigo interiore cui si condanna il protagonista.

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Chemako  @  26/04/2006 22:51:48
   7 / 10
GENERE: THRILLER???
Mi piacerebbe sapere dove e' il thriller....
Suspence zero....
Bel film, a tratti un po' noioso, ma curato alla perfezione....
Si puo' vedere, ma, secondo me, la media e' troppo alta....

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Ultima risposta 22/07/2006 15.51.56
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kalixoo  @  13/03/2006 15:49:53
   5 / 10
ancora una volta sono stato contento di non far parte della folta schiera di estimatori di Allen. il film se non avesse avuto la sua firma sarebbe passato del tutto inosservato...storia poco interessante, prodotto mediocre...
il collegamento poi con il titolo e la vera che non supera la ringhiera direi che oltre che essere banale e anche grottesco....questo partita di tennis come metafora della vita mi sembra una forzatura di un regista in crisi di ispirazioni.....
voto: da vedere ma da dimenticare

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Ultima risposta 25/03/2006 12.08.53
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Don Corleone  @  12/03/2006 18:54:41
   6 / 10
Il 6 è una media tra il 5 di tutto il film ed il 7 per il finale.I dialoghi molto poco relistici e anche un po' odiosi dovrebbero rispecchiare la classe sociale descritta (aristocrazia e alta borghesia inglese), diciamo che nel film tutto è curato alla perfezione e proprio questo è il suo punto debole

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Ultima risposta 24/03/2006 12.26.52
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Jo12gulp  @  28/02/2006 20:06:35
   5½ / 10
Ho visto che in questo sito Match Point è piaciuto molto.
Mi dispiace quindi fare il bastian contrario e di attirarmi l'odio dei suoi sostenitori, ma a me questo film non è per niente piaciuto.
De gustibus non disputandum est.
;-)
Mi è sembrato del tutto inconsistente. Ciò che dovrebbe apparentemente essere la tesi centrale, cioè quella secondo cui la fortuna gioca un ruolo fondamentale nella vita di un uomo e spesso i crimini restano impuniti, mi sembra che venga trattato con superficialità e soprattutto con poco originalità. Il film è costruito sul nulla, la regia è latitante, l'nterpretazione mediocre, il ritmo da sonnolino. Ho stentato a riconoscere Londra. Non ho capito che cosa c'entri la musica operistica scelta come colonna sonora (se volevamo i cavoli a merenda, allora è OK).
Non voglio essere eccessivo e quindi darò un voto più alto di quello che vorrei.

;-)

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Ultima risposta 07/03/2006 11.04.30
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daniele'78  @  24/02/2006 13:18:32
   7 / 10
Woody Allen non tradisce le attese, ponendo alla nostra attenzione il fatto che a decidere della nostra vita sia la fortuna e poco altro. Bravi gli attori,specie il protagosta,intrappolato nel ruolo di chi all'inizio è travolto dai sentimenti, ma finisce per sacrificarli per mantenere un buon livello di vita piovutogli dal cielo. La passione del resto è una fiamma destinata a spegnersi

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Ultima risposta 24/02/2006 18.34.40
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veronica1000  @  23/02/2006 14:50:37
   5½ / 10
A me non piaciuto molto questo film perché mi è sembrato banale e abbastanza insignificante.

Mi è piaciuto così così il finale che comunque non è geniale.

Regia e recitazione mi sembrano mediocri.

Con senno di poi, avrei preferito risparmiare i soldi del biglietto.

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Ultima risposta 27/02/2006 22.59.02
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astrid70  @  21/02/2006 01:22:40
   5 / 10
Francamente non mi è piaciuto per niente.
La storia non è per nulla originale (a parte il finalino), il ritmo è lento, la recitazione penosa.
In "Crimini e MIsfatti" W. Allen aveva già svolto un tema analogo, e, per giunta, meglio.
Non sarei andata a vederlo (non mi piace Woody Allen), ma sono stata convinta che si trattava di un film diverso dai soliti d W.Allen, ma mi sono pentita...

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Ultima risposta 23/02/2006 13.51.20
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Vladrat75  @  20/02/2006 02:07:33
   5½ / 10
contando tutte le recensioni che lo osannavano....sono andato a vederlo con la speranza di un Film interessante...(premetto che mi piace Allen e ovviamente adoro Scarlett)...e mi sono ritrovato a vedere un Filmetto...con una regia...che lascia un sacco a desiderare e senza un minimo di Ritmo...
Ovvio lei Splendida ma non regge tutto il film che ha per protagonista Lui che non è assolutamente coinvolgente...nè espressivo...
Per quanto riguarda il finale...
Mi chiedo....Spoiler....te che sei rimasto Senza Fiato per un finale del genere...
Ma hai mai visto qualche Film Dal Finale Veramente da lasciarti senza Parole??

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Ultima risposta 24/02/2006 20.01.55
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chiarachemistry  @  17/02/2006 15:46:12
   10 / 10
Estasiante è la parola esatta, non credevo che Woody potesse trattenermi in questo modo per due ore di fila, mai un cedimento anzi direi un crescendo verso il climax finale...che mi ha tolto il fiato...

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Ultima risposta 18/02/2006 23.15.29
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*Eleonora*  @  13/02/2006 21:48:00
   9 / 10
A me è piaciuto moltissimo. Amore, passione e tensione sono miscelati nel modo giusto e ne è uscito davvero un gran film. Da Allen non me lo aspettavo davvero. Attori perfetti per la propria parte. Io dico "da non perdere". Era tempo che nno uscivo dal cinema così soddisfatta! : ) Era ora!

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Ultima risposta 15/02/2006 13.44.21
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ContusoInfelice  @  09/02/2006 20:53:17
   5 / 10

Una storia insulsa.
L'unico punto di forza è l'enfasi sul ruolo fondamentale che il "caso" ha nella nostra esistenza.
Nel complesso un film inutile, piuttosto noioso ed interpretato in modo mediocre.
Lo colonna sonora (operistica) non ho ben capito come si deve collocare in rapporto al film e mi sembra fuori luogo...

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Ultima risposta 13/02/2006 22.21.50
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Overo  @  07/02/2006 10:02:25
   5 / 10
Il film è abbastanza piatto e il finale ancor di più. Non l'ho trovato niente di speciale e non è perchè come spesso accade ci si crea un'aspettativa troppo grande. E' riconoscibilmente un film di Woody Allen, che secondo me non è un grande regista. L'unica nota di merito (se di merito si puo' parlare) è quella di aver dato la parte femminile alla bellezza unica di Scarlett Johansson (grande gnocca :)
Non consiglierei di pagare 8 o 9 euro per andare a vederlo neanche al mio peggior nemico.

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Ultima risposta 14/02/2006 11.02.19
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CippaLippa  @  05/02/2006 06:57:45
   5½ / 10
Premetto che Woody Allen non mi è mai piaciuto e che per me è sempre stato sopravvalutato.


Questo film mi è sembrato abbastanza banale e Scarlett Johansson è un legno.

Consigliato solo per i fan di Woody.

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Ultima risposta 06/02/2006 21.36.09
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hitman83  @  03/02/2006 21:24:04
   6 / 10
Il film in sè sarebbe anche da 7 o 7,5, certo un po' noioso forse, ma abbastanza coinvolgente. Il problema è la RECITAZIONE!!! Mamma mia tra i due protagonisti non so chi è peggio, forse Scarlett! Ma come se non bastassero le due facce da pesce lesso (si salva solo la moglie del protagonista in tutto il film) c'è un doppiaggio come non l' ho mai sentito!!!!!!! Quando parla Scarlett sembra perennemente ubriaca!! Per il doppiaggio il film meritava 4 ma siccome non si puo imputare alla produzione voglio sperare che in lingua originale raggiunga la sufficienza

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Ultima risposta 03/02/2006 21.40.54
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Wolly  @  03/02/2006 11:53:03
   2 / 10
Basta una parola per capire che film sia: NOIOSISSIMO!
Io non so cosa sia successo a Woody Allen, però sono certo che si è dimenticato completamente come si fanno i film...
Lento, musiche da opera (assolutamente inascoltabili), noioso, gli attori parlano poco e spesso per dire ovvietà. Alla fine, il solito omicidio che serve per destare attenzione a chi lo sta guardando. Per 1ora e 20minuti non succede proprio nulla. Non andate a vederlo, per carità!

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Ultima risposta 14/02/2006 11.05.36
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colandre73  @  03/02/2006 09:09:36
   4 / 10
lentissimo, noiosissimo, senza senso... era meglio andare a dormire!

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Ultima risposta 03/02/2006 19.58.06
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Andre85  @  02/02/2006 21:03:54
   10 / 10
è passata esattamente una settimana, giovedi scorso ho visto match point, e ancora adesso non riesco a toliermelo dalla testa. woody sei un bastardo!

l'incontro, l'amore, il tradimento, la morte, il pentimento, la frustazione, la fortuna.

tutti elementi che compongo il film e che ruotano attorno a chirs, personaggio atipico del cinema moderno, una specie di antieroe, la sua vita è stata sempre accompagnata dalla fortuna, che egli stesso elogia a scapito del talento (cosa che augurerà poi al nascituro); come il bastardo anche cris si reca al londra e casualmente si vede a portata di mano un "occasione" d'oro che forse riuscirà a realizzarlo, ma per buona durata del film è combattutto da quell'equilibrio che si sbilancia vertiginosamente dopo aver conosciuto nola.

inizialmente ho dubitato di Jonathan Meyers, sembrava uscito da una sfilata di ck, invece è stato bravissimo, ed eccellente in molte scene topiche del film.
Scarlett Johansson (la musa del bastardo) che è uscita veramente da una pubblicità di ck, è diventata il mio nuovo amore, e diventerà a breve la n°1 (questa segnatevela!) emozioni pure e bellissime, sguardo che penetra il cuore, mi ha fatto riaffiorare natalie portman in closer (peccato che il film era pessimo).
insomma un film toccante che non ti aspetti con una prima parte rindondante ma necessaria per far crescere il pathos.

non vedo l'ora di aver il dvd per potermelo vedere in lingua originale, diventerà ancora più emozionante/straziante

secondo me definirlo un film "banale" è estremamente riduttivo e penalizzante per un film che non vuole ne stupire (triller? è un triller?) il bastardo lo sa infatti (per es.) la svolta è telefonatissima e pensata, lontana dallo stereotipo del triller *****ne. ho visto un sacco di film orientali dove con una storia "banale" si creano atmosfere e sentimenti molto più profondi che in qualsiasi altro film.
anche il "non entusiasmato" non riesco a condividerlo, al massimo lo capisco, perchè forse per alcune emozioni colpiscono solo certe personalità o persone con esperienze simili_

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Ultima risposta 18/05/2007 14.34.59
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Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  02/02/2006 20:14:23
   7 / 10
Sicuramente molte persone saranno contrarie, ma Woody Allen non è tra i miei registi preferiti. Comunque un film che mi ha emozionato tantissimo!! Da vedere

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Ultima risposta 20/06/2006 18.37.50
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bisio100  @  01/02/2006 19:26:59
   9 / 10
Andate a vederlo perchè è veramente bello.A volte un pò lento ma molto preciso nei particolari.Ottimi dialoghi e la trama psicologica è forte.Alla fine mi è venuto in mente 'sliding doors'...e poi diciamoci la verità...è veritiero.
DA VEDERE!!!

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Ultima risposta 02/02/2006 11.09.55
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Gruppo STAFF, Moderatore Kater  @  31/01/2006 21:15:56
   5½ / 10
Mi chiedo come mai Allen abbia avuto bisogno di rifare un suo film. Stessa storia, là si poneva il dubbio sull'esistenza di un Dio giusto, qui quale sia le reale importanza della fortuna nelle vicende umane, e cosa davvero si possa considerare fortuna; alla lontana sono pure la stessa domanda. Forse ha voluto aggiungere a ciò che già aveva detto una "nuova" prospettiva o forse sentiva la mancanza dei tempi in cui era un regista migliore. Fatto sta che di questo film non si sentiva la necessità.
Una regia dignitosa ma povero di contenuti, uno sviluppo troppo lungo per dire sostanzialmente poco, e quel poco non è nemmeno clamoroso.
Non è la prima volta che Allen si misura con storie drammatiche (è per lui il dramma ha sempre origine nella famiglia) e questo film fa rimpiangere i tempi di Interiors o Settembre.
Continuo a preferirlo nelle commedie, anche quelle un pò amare, dove a volte le buone battute fanno scordare le manchevolezze della sceneggiatura.

P.S.: Il successo di SJ per me è un mistero; trovo che abbia una gamma di espressioni che vanno dalla A alla A.

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Ultima risposta 10/01/2017 11.19.03
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liu_mi  @  31/01/2006 02:23:13
   5 / 10
Il vero giallo qui è sapere che fine ha fatto Woody Allen... prima mi sparisce Terry Gilliam, ora questo! Non mi aspettavo nulla perchè comunque, per me, restano mitici i suoi vecchi film, ma certo non una cosa così. Gran parte del giudizio negativo credo sia imputabile al doppiaggio scadente, alla recitazione statica del protagonista, al fatto che la Johansson non fosse molto adatta per questa parte, alla viscerale antipatica per la moglie del tipo che cerca per tutto il film di farsi ingravidare, per la stupidità con cui si arriva al finale (vedi scena dei poliziotti). L'unica scena valida è quella in cui il protagonista lancia la fede... un pò poco direi.

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Ultima risposta 13/05/2007 22.52.47
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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento stefano76  @  31/01/2006 01:52:29
   6 / 10
Devo dire che questo film di Woody Allen non mi ha affatto convinto. Possibile che un autore del suo calibro abbia potuto concepire una storia tanto banale? Imbarazzante la prima parte di pellicola, con dialoghi piatti ai livelli della peggior telenovela. Forse una precisa scelta del regista per rappresentare la vuotezza della realtà sociale in cui viene ambientato il film? La verità è che si aspetta per tutto il film che la pellicola si riprenda, mentre, a mio parere, rimane sempre sugli stessi binari: questo film è di una banalità sconcertante, soprattutto considerando che è uscito dalla penna di Woody Allen.

Qualcosa rimane, il personaggio principale colpisce, ma è veramente troppo poco, troppo troppo poco. E il tema della fortuna, del caso, con cui si apre il film? sarebbe tutto qui? Dove, viene approfondito?
Bruttissimo il personaggio della Johansson, per di più doppiato malissimo (sembrava di ascoltare Monica Bellucci in versione originale...).

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Ultima risposta 01/02/2006 08.50.00
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Delfina  @  31/01/2006 00:00:53
   9½ / 10
Bello.
Dimenticavi il classico Woody Allen: questo film è tutt'altra cosa, una sorta di "Mystic River " del regista newyorkese, un dramma sul bene e sul male. Muovendosi sul filo tracciato da Dostoevskij, che tratta il tema della responsabilità individuale e della scelta, del male gratuito e della sofferenza dell'innocente, Allen svolge un noir degli anni 2000, dell'epoca della "guerra infinita" e del capitalismo trionfante.

Grande suspence, sottile, un filo angoscioso ne pervade tutta l'atmosfera.
Verità e finzione, desiderio e denaro, ambizione sociale: questo è il tema del film, l'ironia graffiante o garbata di Allen cede il passo per mettere sulla scena la potenza, individuale e sociale, della lotta per il potere e il denaro.

Un chiaro richiamo al noir anni '50, ma con la magistrale capacità di esprimere il malessere, tutto contemporaneo, della lotta per il salto di classe. Il ritratto di un arrampicatore contemporaneo, che lotta per entrare nella ristrettessima élite mondializzata inglese, all'epoca della circolazione mondiale dei capitali e dei "danni collatterali", che, come dice il protagonista, colpiscono gli innocenti perché sono le vittime "di un piano più grande".


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Ultima risposta 09/02/2006 12.25.12
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Moonlight  @  30/01/2006 21:58:12
   5 / 10
Dopo aver letto le ottime recensioni scritte per il nuovo lavoro di woody allen, sono corsa al cinema sicura di vedere un gran bel film. Beh, devo confessarvi che le mie aspettative sono state deluse. Al di là del tema portante (il tradimento e il senso di colpa) che poteva essere anche interessante, seppur banale, l'idea a mio parere è stata sviluppata in pessimo modo: per circa 1 ora e mezzo non succede assolutamente nulla che possa carpire l'attenzione dello spettatore. Ho trovato questo film lentissimo...soporifero...tanto che alla fine, quando si sono riaccese le luci in sala mi è sembrato di stare lì seduta da almeno 4 ore. Della musica poi non ne parliamo: quelle melodie da film degli anni '30 erano insopportabili.
Le puntate della "Signora in giallo" sono piu' avvincenti.

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Ultima risposta 06/02/2006 14.51.46
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joered  @  30/01/2006 18:57:25
   8½ / 10
Non credevo che Allen fosse capace di realizzare un buon Thriller. Sono stato appiccicato alla poltrona per tutta la durata dell'opera.

Tutto questo anche considerando la sala cinematografica ridicola che ci ha accolto, senza gruppo continuità e con la corrente ballerina.

Dati i fatti quindi sono pienamente soddisfatto dello spettacolo. Appassionante, inquietante, immagine di una realtà sempre più presente nella nostra società.

Certo, c'è da aspettarsi che Allen riesca a raccontare di nevrosi e problemi comportamentali, ma di qui a pensare che la tensione sarebbe giuta a certi livelli ce ne vuole!

Gli attori discreti tranne il protagonista in grado di riprodurre solo due espressioni facciali: "Sono nei guai" e "Tutto ok".

La regia ottima quindi.

Buona visione.

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Ultima risposta 03/02/2006 16.00.30
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  28/01/2006 23:41:14
   9 / 10
Beh finalmente è arrivato il momento di archiviare le tante delusioni e riprendere in mano la tessera d'iscrizione al Fan Club del prolifico ebreo newyorkese. Con Match point si ristabilisce un contatto, le recriminazioni da amante deluso si perdono e si ritrova quel tempo perduto che non apparteneva ai miei sogni da oltre 10 anni almeno (diciamo dal quadretto espressionista di "ombre e nebbia", o l'irriverente affresco di "pallottole su Broadway"). No, davvero stavolta non è il solito annuario di routine con qualche sprazzo dell'antica classe. Stavolta è diverso, Match point ti assorbe radicalmente, turba e coinvolge, ma molto lentamente, una seduzione duratura come i corteggiamenti mai vani. E' ancora una volta una storia di crimini e misfatti col ricordo di Dostoevskji nel taschino e una Londra contemporanea che annuncia efficacemente la sua stasi temporale, nel "bel mondo" catturato come epopea Britannica. E' il "nuovo" Allen, che trasferisce nella Perfida Albione le nevrosi newyorkesi sfidando laicamente la vita, come concetto "astratto" e tragico di una funzione illiberale. Tutto è concesso al protagonista, l'arrampicata sociale, un po' come Laurence Harvey ne "la strada dei quartieri alti", ma Allen non forza mai la mano. Lo stesso personaggio della Johansson (incantevole la sua entrata in scena) è sufficientemente lontano dalla sua "plebeità", e la figlia dell'alta società non ha nemmeno eccessiva dimistichezza con il bon-ton in cui si è integrata. Nel gioco delle due parti, Allen tratteggia un trentenne quanto mai raffinato e abile nel destreggiarsi nei suoi Nuovi Mondi ("Santo cielo, ma tuo padre era un minatore specializzato in galateo?"). Ma a dire il vero sono ben altri i particolari che non possono sfuggire del film: la dimora modesta in cui vive inizialmente il protagonista, il quartiere degradato della johansson, la scelta delle classi privilegiate di assistere, indifferentemente, a uno spettacolo di Lloyd Webber o a un film di Salles sulla vita di Che Guevara, la nudità più volte esibita del giovane forse come simbolo (sintomo) di uomo spogliato nella sua coscienza (memorabile il tremolio delle mani in un taxi dopo aver realizzato il suo diabolico piano).

"Tu farai parecchia strada, se non rovini tutto"
"Come potrei rovinare tutto?"
"Per esempio provandoci con me"
"Cosa ti fa pensare che succederà?"

Dunque prendiamo la rappresentazione di una Londra contemporanea che a fatica coglie il respiro della sua forzata modernità sociale: non solo è credibile, ma geniale.
Ma anche quando l'enfasi prende il sopravvento, interviene l'aria di un melodramma a sottolineare la dimensione cinica e tragica del protagonista, la sua corsa imbelle verso il conformismo, il disprezzo delle norme vigenti e la spudoratezza omertosa della dimensione rarefatta univoca e splendente in cui vive. E poi qualche sequenza da antologia, come l'anello che non riesce a cadere nel Tamigi, segno di un'ineffabile contraddizione della colpa quando non tiene conto di un particolare che potrebbe essere(gli) fatale. C'è sempre un dubbio latente, che affiora anche nei flashback di Chris e nelle indagini degli investigatori che. quasi violentando il fatalismo crogiolante del film, la rinuncia al Castigo, sembrano usciti dall'humour nero e sottile del signor Hitchcock: un vero coup de foudre che trasmette un senso inequivocabile di smarrimento, di insensata vittoria, di legittimazione alla mediocrità dell'avere sull'essere. Amarissimo, e meraviglioso

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Ultima risposta 06/02/2006 17.08.40
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JANE  @  28/01/2006 18:20:19
   9½ / 10
Un'opera d'arte. Imperdibile.

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Ultima risposta 29/01/2006 13.39.00
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SoMagic91  @  28/01/2006 11:53:19
   3 / 10
Semplicemente orrendo... altro che thriller!!! Un schifo assurdo...

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Ultima risposta 19/07/2009 00.37.40
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Invia una mail all'autore del commento ragosta  @  27/01/2006 14:30:02
   9 / 10
bello..strano ma bello..lo rivedrei altre 100 volte..gli attori azzeccatissimi finalmente Woody Allen ha fatto qualcosa di bello..

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Ultima risposta 28/01/2006 10.57.38
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Anjelik  @  27/01/2006 13:54:10
   5 / 10
Mah, sinceramente sono rimasta molto delusa... Dopo tutti quegli elogi a questo e a quello mi sono trovata a guardare un film vuoto; un film già visto se non per il finale che lo "particolarizza" un pò...Una delusione...

Bellissima, ma non degna di nota nell'interpretazione, la Johansson, anche da Rhys Meyers mi aspettavo qualcosa di più!

Peccato, il solito buco nell'acqua!!!!!!!

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Ultima risposta 05/02/2006 06.21.22
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Invia una mail all'autore del commento francescofelli  @  26/01/2006 14:39:54
   6 / 10
apprezzabile l'idea di fondo, decenti regia e sceneggiatura. Nulla di più, nulla di meno. Certamente troooooooooppo lungo. Nessuno degli attori degno di nota.

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Ultima risposta 06/02/2006 08.42.28
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carmy71  @  26/01/2006 10:10:04
   3 / 10
Da come ne avevo sentito parlare mi aspettavo come minimo un film guardabile, se non bello, e invece purtroppo una delusione totale...
Definirlo patetico e scontato e forse fargli un complimento, di una lentezza esasperante, non ha lasciato niente se non un gran fastidio per avere perso tempo e soldi...

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Ultima risposta 05/02/2006 14.16.53
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jahwork  @  25/01/2006 19:08:22
   6½ / 10
A me tutta sta aria europea che leggo dappertutto mi ha sinceramente rotto i ********. Secondo me Allen è semplicemente tornato ad esprimersi sui livelli che ci aveva mostrato millenni fa, dopo mille film orribili. Tra l'altro, secondo me, la sceneggiatura nn che sia un capolavoro. Regia che nn riesce a trasmettere del tutto le emozioni e il patos della storia. Fuori fase. Discreto.

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Ultima risposta 05/02/2006 13.55.18
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento PAOLUCCIA  @  25/01/2006 17:37:46
   9 / 10
L'aria Europea porta una ventata di cambiamento non solo agli sfondi,ma un po' a tutto lo stile di Allen.
Scompare quasi totalmente il filone nevrotico e il brillante sarcasmo che da sempre ne hanno segnato i caratteri dominanti.
Sembra quasi di assistere a una sorta di maturazione del regista,che si mostra maggiormente riflessivo e rassegnato,come se non trovasse piu' sollievo nello sdrammatizzare la tragicita' della vita.

Il primo tempo lascia piuttosto perplessi e predisposti a una delusione che di certo non ci si aspetta di avere.
Non so se la banalita' e il piattume dei dialoghi iniziali fosse voluto.
Forse per rendere meglio la pesantezza e la noia dei personaggi vuoti dell'alta societa',sempre indaffarati a drinkare e a parlare del nulla.

Impressionante come tutto prenda una piega diversa man mano che la pellicola scorre.
C'e' molto di "Crimini e misfatti" in questo film,solo che qui subentra la strana tematica della fortuna.
tutto appare talmente materialistico..
Non esiste Di.o,non esiste il destino,non esiste la giustizia,
tutto e' affidato al caso.
E per qualunque atto c'e' una spiegazione.

Chris con una razionalita' e una freddezza spaventosa e' in grado di trovare giustificazioni che,per quanto assurde,hanno una logicita' e un senso che non possono non angosciare.

Forse pero' esiste dell'altro..
Un'infelicita' che e' presente,ma che se si vuole andare avanti in questa giungla,non puo' che essere messa da parte.

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Ultima risposta 05/02/2006 23.50.00
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The Jack  @  24/01/2006 20:11:50
   6 / 10
Questo film mi ha deluso.
Troppe, a mio modo di vedere le forzature, raggelante quanto suona finto e inverosimile la prima situazione (ping-pong) in cui i 2 si trovano, per quanti gin-tonic possa aver bevuto… alla fine si tratta di una semplice storia d'adulterio, dovrebbe sforzarsi di essere credibile, quanto meno.
I dialoghi sono tutti banali e spicci.

Lo stesso Jonathan (capace di correre dal suo desiderio in ogni momento… organizzato) a momenti sembra non preoccuparsi di alcunchè, poi è terrorizzato all'idea di essere scoperto, poi ancora diventa uno sprovveduto e solo alla fine diventa geniale (per quanto estremo) … strano che non sia mai riuscito a crearsi un alibi per le tante telefonate che riceve… si fa l'amante ed è costantemente gelido e distante con la moglie che di colpo svanisce ogni traccia di personalità.
E poi il suo stare con la famiglia con la morte in volto, assente… mascherava proprio bene :-) … e poi che diceva? Devo partire, devo andare in ufficio.
Risultato: nessun sospetto da parte di nessuno. Meraviglioso… uah!!

Non sembra un film di allen perchè non c'è ironia parapsicologica… per quel po' di tensione che comunque si respira… ma la regia è normalissima.
Sarà forse il soggetto ad essere originale per allen… ma una delle scene chiave (campo di grano) è una delle peggiori, per me, ripresa male, montata male e stroncata senza usare nè poesia, nè provocazione, nè musica. Due belli ripresi per un po' sotto la pioggia e che dice lei "Non ci porterà a niente"… ma dai, non si è mai sentita.

Le recitazioni, al di fuori della scarlett (impulsiva, alcolica e sexy) sono deludenti, se pensiamo che è un film che si basa sui rapporti umani, le facce poco espressive, quella di Jonathan monoespressiva nel turbamento (era sempre turbato, contratto, mai spontaneo).

Lirica…. ci stava proprio bene, assonante alle locations… anche se con Verdi e Rossini ci si poteva sbizzarire molto di più e trovare brani in contrasto o in accordo alle situazioni… invece Allen ha puntato su tanti adagi come filo conduttore… ma visto che la parte inziale/centrale è stiracchiata, un bel allegro pure troppo non ci stava male.


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Ultima risposta 15/02/2006 17.11.15
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Gruppo STAFF, Moderatore priss  @  24/01/2006 11:58:55
   8 / 10
un buon allen, fuori dal suo solito stile e pertanto decisamente sorprendente, non soltanto in termini di regia, quanto in termini di "tono".

Decisamente azzeccata la riflessione sulla (melo)drammaticità della vita, passioni tradite dal passare degli anni, l'abitudine che si sovrappone al sogno e universi piccoli e dimenticati, fatti di mediocri talenti e fiacche ambizioni.
Un uomo per cui allen ci porta a "tifare" pur nella sua pochezza: una maschera tragica, un Alfredo egoista e spietato, emblema dell'ingovernabilità della sorte.

Ottimi i meccanismi di tensione, qualche forzatura qua e là a livello di dialogo e amplificazione del sospetto e dell'incertezza.
Bel finale, misurato, sensibile pur se spietato con la sua nemesi sconfitta

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Ultima risposta 24/01/2006 13.07.25
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margò  @  22/01/2006 21:09:55
   10 / 10
semplicemente perfetto: nella scelta degli attori, nell'ambientazione, nei dialoghi, ma soprattutto nella regia, anche se come genere sembra Hitchcock,
è sempre WOODY.margò

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Ultima risposta 23/01/2006 16.22.10
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nimius83  @  22/01/2006 13:36:07
   6 / 10
Non so perche',sara' che impazzisco per le bionde...il film si basa unicamente su questo finale inaspettato che va contro tutta una tradizione di film romantici in cui si è pronti a tutto anche di finire in mezzo a una strada purche' l'amore alla fine trionfi.Il regista gioca abilmente sull'immagine pittoresca di Londra,gli ambienti nobili,la vita e i costumi per creare quel disagio nel protagonista che lo portera' alla disperazione pur di non poter rinunciare a una vita cosi' ideale dopo anni di duri sacrifici! Peccato pero' perche' purtroppo a tutto cio' si contrappone un assenza totale di un intreccio nella trama,è troppo scorrevole e facile da intuire per quasi tutto il film,i personaggi sono malamente costruiti,poco veritieri!
Nola viene introdotta come la classica ragazza intrigante,ambiziosa e passionale,si fa rimorchiare poco artisticamente da chris,che con eccessiva insistenza le sta sempre dietro e riesce a trovarla in qualsiasi angolo della capitale,vabbè...
La moglie di Chris mai si insospettisce dell'assenza del marito,non lo segue per scoprire la verita' ecc....;
sua madre è patetica nei dialoghi,la classica suocera tanto per intenderci e senza molta fantasia,senza piani elaborati per creare ostacoli al protagonista!
Chris rappresenta l'inettitudine dell'uomo che si contrappone alla sua bellezza e talento che gli ha permesso una scalata sociale cosi' difficile (non so come possano fondersi le due cose):è incapace di scegliere,compie un errore dopo l'altro dal primo momento,è senza personalita' e sopratutto cosa che mi ha piu' sconvolto SENZA COSCIENZA!!se è vero che gli occhi sono lo specchio dell'anima, lui riesce sempre a mentire spudoratamente persino di fronte a un omicidio con la freddezza di uno spietato serial killer che riesce a fregare i due poliziotti idioti di Scotland Yard in una maniera assurda. E' chiaro ke il film è centrato sui continui colpi di fortuna del protagonista,pero' quando il film diventa un giallo fa quasi venire da ridere: colpi di fucile che nessuno sente nell'intervallo fra i due omicidi;nessun passante che nota chris uscire dalla palazzina subito dopo gli omicidi e tanti,tanti elementi che non coincidono affatto!!
Insomma escludendo appunto la fortuna spacciata di Chris,rappresentata appunto dalla pallina da tennis che scavalca la rete,restano molte cose che rendono abbastanza grossolano il montaggio!
Questo film per concludere lo consiglierei solo a chi di bionde se ne intende e nient altro,non puo' andare oltre la sufficienza per me!quando si tratta di grandi registi come Woody Allen faccio sempre un paragone con un film che merita il 10 e cioè film del peso di Arancia Meccanica ad esempio!non mi sembra giusto sbilanciarsi nel dare come molti hanno fatto su questo forum voti come 8 o piu'

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Ultima risposta 24/01/2006 20.18.59
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Invia una mail all'autore del commento actorar  @  20/01/2006 10:56:51
   1 / 10
Purtroppo sono tornato a vedere un film di questo "regista"....perchè ci vado...perchè per esprimere un giudizio bisogna vedere il film....
Assolutamente insuffucente nello studio dei personaggi.....è immorale al massimo e il tema trattato è come al solito superficiale.I ritmi come al solito sono lentissimi ma da lui bisognava aspettarselo.... Uno zero assoluto lo darei alla musica che non esiste e alle scenografie da vomito.Inguradabile

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Ultima risposta 05/02/2006 06.24.41
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Caio  @  19/01/2006 20:04:18
   6½ / 10
Mah...inneggiare al capolavoro mi sembra decisamente eccessivo. Sinceramente preferisco il Woody Allen delle origini. Il film comunque è ben fatto, i dialoghi sono interessanti e gli attori veramente bravi. Quanto ai contenuti sono interessanti i rimandi a Delitto e Castigo, ma non mi sembra che siamo di fronte a qualcosa di così trascendentale. Mi ha ricordato un pò l'amore infedele,

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ennesimo omaggio a questa società ipocrita e superficiale. Sinceramente non mi ha entusiasmato più di tanto

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Ultima risposta 20/06/2006 12.36.51
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Gruppo REDAZIONE maremare  @  18/01/2006 23:44:04
   7 / 10
Un'analisi impietosa e disturbante di un Barry Lyndon della società odierna, caratterizzata dalla totale assenza di valori. Allen rispolvera i temi a lui cari, espressi con maggiore asciuttezza nel bellissimo 'Crimini e misfatti'.
In questo caso il film si trascina in maniera prevedibile fino all'ingegnoso colpo di scena finale. Ottima la scelta degli attori, fra cui spicca la divina Scarlett.

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Ultima risposta 21/05/2007 00.51.54
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ziotom77  @  18/01/2006 13:29:14
   7½ / 10
gran bel film... film che parla di come alcune scelte che facciamo ci condizionano la vita... binomio fortuna-egoismo che in questo caso vanno di pari passo... di certo il protagonista non fa nulla per meritarsi la fortuna almeno all'inizio, preferendo vivere con una moglie noiosa e frustrata, che non ama, ma l'ha sposata solo per avere un ottimo lavoro, viaggi, vita mondana ecc... e contemporaneamente vive una bella storia di passione con Nora... lui sembra calcolare tutto ma un imprevisto, e non piccolo, gli cambia del tutto la sua vita... esasperato si lascia sopraffare dalla pazzìa e commette degli errori gravissimi, che non dico...
ma quando tutto sembra finito ecco la fortuna prendere corpo, proprio come in una partita di tennis dove la pallina tocca la rete... se la oltrepassa vinci, se non la oltrepassa perdi, ma si sa che vincere in questi casi è solo merito della fortuna e non della bravura!!!!
solo una cosa non mi è piaciuta... quando il protagonista cita una frase di sofocle dove in pratica dice che la fortuna degli uomini era quella di non nascere... non mitrovo d'accordo su questo, penso che venire al mondo sia un grossa fortuna, siamo noi che poi ce la modelliamo e se siamo fortunati o sfortunati non dipende dal fato ma dalla nostra bravura nel sapercela cercare, in entrambi i casi...
alla fine il film mi è piaciuto molto e allen col suo cinismo lo ha reso ancora più affascinante....

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Ultima risposta 21/01/2006 21.26.41
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Invia una mail all'autore del commento cupido78  @  17/01/2006 17:37:46
   6½ / 10
poteva essere un grande film,ma il risultato è comunque buono!!il mio è un voto basso perchè woody allen poteva fare molto di più!!!morbido nella fotografia,curato in tutto e per tutto,ma debole nei momenti salienti del film...forte drammaturgicamente,ma debole nell'interpretazione dei protag..la bella bionda parte stereotipata e diventa noiosa e monotona in tutto il secondo tempo,ma mai realmente minacciosa da portare il protagonista ad un gesto così estremo...in poche parole NON C'HO CREDUTO!!!...mi ha ricordato un po la conversione al lato oscuro di anakin skywalker...poco credibile nelle motivazioni,ma soprattutto nelll'interpretaz dell'attore(io darei la vita per star wars!!!ci tengo a precisarlo!!)J.R-meyers è scialbo,insipido,non si riesce a capire da dove proviene quella seduzione che nel film conquista tutti...mentre lo spettatore lo segue con noia e irritazione!!
..cmq mi piace questo allen un pò inedito,ma sempre molto personale,che strizza l'occhiolino al maestro alfred hitc..l'altra sera appunto ho rivisto psyco e alcuni momenti di tensione e di apnea match point me li ha trasmessi,insieme a un messaggio sulla vita,sugli affetti e sulla lealtà..ma non bastano per farne un gran film!

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Ultima risposta 19/01/2006 17.22.16
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fede977  @  17/01/2006 14:21:00
   9 / 10
Il film è veramente bello. Woody Allen si cimenta in una nuova opera e ne esce vincitore. Gli attori sono molto bravi e lei, la Johansson si conferma una delle attrice emergenti migliori sul mercato, senza soffermarsi sul fatto che le sole scende di "vedo non vedo" valgono il prezzo del bigilietto.
La storia è realistica, purtroppo ....
Poetiche un paio di scene in cui Allen ci mette lo zampino con la sua genialità e dove il regista conferma di essere un cinico pazzesco.
Voto 9, perchè nell'ultima stagione cinematografico è quello che mi ha dato pi emozioni e .... ANSIA.

Fede

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Ultima risposta 17/01/2006 15.48.11
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Piccola83  @  17/01/2006 14:10:06
   8 / 10
Oh...io non so cosa significa guardare questo film senza sentirsi uno dei protagonisti..E non so cosa signiifichi NON riuscire a immaginare cosa si prova...
Bel film,molto bello,ma ti fa sudare freddo,da qualsiasi parte tu stia...(nella vita reale intendo,purtroppo)

L'importante,alla fine della Fiera,e' che IO NON VOGLIO MORIRE!!!!!AHAH
A parte gli scherzi,grande Allen,e grandi gli attori.

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Ultima risposta 30/01/2006 08.56.18
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andreapau  @  17/01/2006 09:53:39
   7 / 10
film che gode dello stesso smisurato credito del quale usufruisce il regista.usare uno pseudonimo sarebbe stato piu' opportuno perchè un film di allen senza allen,scopre pericolosamente il fianco.mi ha ricordato "il talento di mr ripley" e il recente "closer" e in questo senso non mi è apparso particolarmente originale.il tocco del genio è tutto nell'incipit nonchè conclusione.tocchi da maestro che elevano il film al disopra del noir di maniera.il gioco,il tennis come metafora della vita e dell'importanza irrinunciabile della fortuna,cieca e spietata risolutrice arbitraria dei conflitti.la fortuna che non ha morale,ne tantomeno regole certe è arbitro di due destini opposti,facendo trionfare il meno meritevole grazie ad un provvidenziale errore che poteva sembrare sfortuna.non è un film di buoni sentimenti ed è pervaso da un sinistro pessimismo piuttosto plausibile in verità.complimenti a woody allen!nelle mani sbagliate questa sceneggiatura sarebbe diventata un film orrendo

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Ultima risposta 10/10/2006 09.50.19
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KANE  @  16/01/2006 16:15:04
   10 / 10
capolavoro assoluto!!
sarà il vero allen o solo una prova della sua duttilità come regista!?
cmq il film è girato benissimo, interpretato con bravura e passione e accompagnato da una collona sonora con bellissime musiche d'opera italiane!
bellissimo noir che lascia tutto il tempo di conoscere i personaggi e le loro storie, i loro gusti e la loro amina, per poi sconvolgerci nel finale ad "alta tensione" dove l'inaspettato allen viene fuori nella sua bravura!!
un film che parla della fortuna contrapposta alla bravura, in un finale degno di un capolavoro!!
gli attori tutti bravissimi, molto "inglesi", come anche la scenografia e la fotografia!
la scena di sesso sotto la pioggia nel campo di grano è già cult!

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Ultima risposta 18/01/2006 19.18.34
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Gruppo COLLABORATORI antoniuccio  @  16/01/2006 09:58:46
   9 / 10
Premetto che ho avuto sempre la puzza sotto al naso per Woody Allen e per snobbarlo non l'ho conosciuto bene.
Però guardando oggettivamente questo film, ho trovato che fosse un film originale, per nulla scontanto, ed a tratti "elettrizzante".

Per opportunità, molte cose le dico nello spoiler.

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Ultima risposta 17/01/2006 16.18.07
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boodis  @  15/01/2006 23:51:41
   3½ / 10
ogni volta che vado a vedere il nuovo film di woody allen è la volta in cui si dice che finalmente sia tornato in forma ..
Purtroppo anche questo film è insulso , nell'etica ( è completamente a-morale ) , nell'approfondimento dei personaggi ( a parte il protagonista che è vagamente dostoevskijano ) , e nel tema che tratta , in modo molto superficiale : cioè cerca di dire in un modo molto semplicistico e didascalico , e semplicisticamente allegorico , che la fortuna governa le cose del mondo , anche e soprattutto le conseguenze delle debolezze più recondite e meschine della psiche dell' essere umano ; morale : la fortuna beffa la morale - bel tema per un film è un peccato la trattazione completamente disimpegnata , se voi sapete dirmi qual'è l'impegno (ammesso che ve ne sia uno , anche anche solo quello artistico) che il regista americano propone nei suoi film , quasi tutte commedie fiacche di vaga ironia umoristica vagamente inglese

bah sono uscito molto deluso dal film , a 1/3 del film sapevo già cosa aspettarmi , woody allen si vede fin dalle prime scene - ritmi medio lenti per storie borghesi che mettono sul piatto la malattia psciologica della borghesia involuta in se stessa .
nauseante , purtroppo le peggiori 7 euro e 50 spese in questi ultimi mesi di visioni ..

mi chiedo come un regista di tale fama e tanto ricco abbia l'indecenza di fare ancora del cinema tanto insulso , senza capo ne coda ne etica solo buoncostume della comunicazione .

evito di commentare musiche e fotografia ( le prime inesistenti :( la seconda completamente anonima)

ne sconsiglio caldamente la visione

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Ultima risposta 26/01/2006 15.00.52
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