mare dentro regia di Alejandro Amenabar Spagna 2004
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mare dentro (2004)

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locandina del film MARE DENTRO

Titolo Originale: MAR ADENTRO

RegiaAlejandro Amenabar

InterpretiJavier Bardem, Belén Rueda, Celso Bugallo, Joan Dalmau, Lola Dueñas, Francesc Garrido

Durata: h 2.05
NazionalitàSpagna 2004
Generedrammatico
Al cinema nel Settembre 2004

•  Altri film di Alejandro Amenabar

•  Link al sito di MARE DENTRO

Trama del film Mare dentro

Ramón è costretto a letto da trent'anni. La famiglia si prende cura di lui. La finestra della sua stanza che affaccia sul mare è l'unica apertura verso il mondo. Da giovane ha navigato a lungo e sul mare gli è capitato l'incidente che gli ha rovinato la vita. Da allora, l'’unico suo desiderio è quello di mettere fine alla propria esistenza con dignità. L'arrivo di due donne sconvolgono il mondo di Ramón: Julia, l'avvocato che lo sostiene nella sua lotta di porre fine alla vita nel modo che ritiene giusto, e Rosa, una donna del paese, che cerca di convincerlo che vale la pena continuare a vivere comunque.

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Voto Visitatori:   8,00 / 10 (127 voti)8,00Grafico
Miglior film straniero
VINCITORE DI 1 PREMIO OSCAR:
Miglior film straniero
Miglior film dell'Unione Europea
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
Miglior film dell'Unione Europea
Miglior film straniero
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior film straniero
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Voti e commenti su Mare dentro, 127 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Rockem  @  13/07/2011 10:11:38
   9 / 10
Una gemma cinematografica! Poteva cadere nei "soliti" vizi dei film drammatici, ovvero lentezza, prevedibilità, imbarazzante legnosità dei meccanismi; ma Mare Dentro si rivela una pellicola illuminante, riflessiva ma ironica, tragica ma ottimista, ansiosa ma generosa. Un film da vedere e a cui non ci si può sottrare...e che dire dell'interpretazione di Bardem? Maestrale!

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Ultima risposta 02/08/2011 23.07.56
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tnx_hitman  @  28/04/2010 19:16:55
   10 / 10
Amenabar vuole atteggiarsi da Kubrick...camaleontico e sforna capolavori che non vogliono farsi trpp notare....ma poi con il passaparola ci si rende conto che diavolo di regista abbiamo fra le mani.

Agora'kolossal stupendo,cosi' come The Others horror atipico e spiazzante..e questo Mare Dentro e' semplicemente emozionante.E' cosi' intensa l'interpretazione di Javier(la migliore assieme a No Country For Old Men),cosi'delicato l'argomento del film che non puo' non suscitarti delle sensazioni forti durante la visione.

Dopo 21 Grammi...un'altra perla che insegna agli spettatori cosa vuol dire la vera tridimensionalita' di un film..in pratica schermo..e possibilita' di entrare dentro il film per immedesimarti nei personaggi e soffire con loro.

Insomma..rimediatevelo.

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Ultima risposta 28/04/2010 20.07.23
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Mirea  @  22/10/2007 10:08:28
   7 / 10
Questo film tratta un tema pittosto pesante: la libera scelta di un individuo di poter morire con dignità se si sente prigioniero del suo corpo da anni, senza avere alcuna possibilità di guarire (un tema che a tutt'oggi ancora non è stato preso seriamente in considerazione da molti paesi industrializzati).
La scenografia è molto buona (non ci sono colori forti,vivi), ci sono bellissimi paesaggi... la trama è stata sviluppata piuttosto bene: la prova degli attori invece merita un po meno...

Nel complesso un film da vedere.

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Ultima risposta 02/02/2008 13.33.58
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domeXna79  @  27/06/2006 19:02:41
   8 / 10
Film impegnato che ha meritato l'Oscar come miglior pellicola straniera.
Il regista spagnolo Amenabar tratta sin dall'inizio del film, la lotta di un uomo costretto all'immobilità, che vuol far valere la forza delle sue idee e soprattutto della possibilità di decidere sulla propria esistenza o per meglio dire sulla fine della stessa.
Tale libero arbitrio gli viene negato e il film snocciola la lotta che il protagonista intraprende per far mutare questo stato della cose, in una legislazione che non riconosce come il valore della vita sia soggettivo, e che non sempre una vita val la pena di esser vissuta se lla stessa perde di significato e si trasforma in sopravvivere.
Anche questo film (in contemporanea con "Million Dollar Baby") trama del tema delicato e discusso dell'eutanasia con fare serio e assoluto senza lasciar spazio per lo spettatore di allontanarsi d questa tematica centrale.
Film assolutamente da vedere per interrogarsi su tali delicate tematiche..

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Ultima risposta 21/08/2006 00.03.34
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  14/03/2006 18:13:56
   7½ / 10
amenabar non fa altro che confermare la sua bravura dopo il bellissimo "the others"...
in molte scene assomiglia al suo conterraneo almodovar ma sono convinto che questo film sia migliore di "million dollar baby" che nello stesso anno ha vinto piu oscar per lo stesso argomento...la regia è superiore a quella di estwood...un'unica cosa...

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Ultima risposta 26/03/2008 12.22.16
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desi  @  07/03/2006 16:24:30
   6 / 10
E' senza dubbio un film molto difficile da realizzare.
Dare un giudizio è forse un pò troppo facile nei confronti di chi ci ha lavorato sopra con l'impegno e la bravura.
Amenabar è un poeta, lo sappiamo tutti ("Apri gli occhi" su tutti) ma forse questo non è il film che mi aspettavo di vedere.
Molto pesante, direi a tratti agonizzante. Questo non basta a rendere un film interessante e commovente. Alcuni lo hanno valutato nel peggiore dei modi considerandolo un "furbo strappalacrime", non è giusto neanche questo.
Semplicemente in un contesto così pericoloso e soggettivo quale l'eutanasia, i pensieri di alcuni di noi sono freddi, distaccati, sovversivi.
A me è successo questo.
Ma chi come Amenabar vede il problema in modo così agonizzante, il suo pensiero nei confronti della pellicola sarà decisamente buono, perchè il suo pensiero è quello che avrebbe voluto vedere sullo schermo...ciò che ha visto.
Soggettivo

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Ultima risposta 13/03/2006 14.43.36
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Gruppo REDAZIONE maremare  @  16/11/2005 01:10:14
   4 / 10
Un film che non mi ha convinto.
Furbo e in alcuni momenti stucchevole, gioca sulla lacrima facile.
Un tema forte e importante come quello dell'eutanasia è stato trattato con ben altro spessore ne 'Le invasioni barbariche'.
In questo oltre alla buona fotografia e all'ottima interpretazione di Bardem rimane poco altro.

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Ultima risposta 16/11/2005 12.09.14
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Gruppo COLLABORATORI martina74  @  02/11/2005 11:32:44
   7 / 10
"Mare dentro" è la storia vera e struggente di Ramon Sampedro, tetraplegico, che intraprese una battaglia contro la legge spagnola che gli impediva di decidere sulla propria morte. La paralisi totale degli arti impedisce di realizzare un vero suicidio ed è necessario che chi desidera morire sia aiutato da altri i quali, però, rischiano l’accusa di omicidio.
Ramon visse ventotto anni di immobile lucidità e rivendicò il libero arbitrio sulla sua vita: chi ha vissuto anche indirettamente una situazione simile conosce perfettamente le difficoltà del malato e di chi lo circonda. Ovviamente il tema è toccante e trovo giusto che si siano girati film come questo e come "Le invasioni barbariche": è inutile chiudere gli occhi davanti alla disperazione di chi non vuole più vivere, ma non è in grado di porre fine alle sue sofferenze con le sole proprie forze.
Nella fattispecie, questo lavoro di Amenabar, accanto a una giusta trattazione del dolore e a una bellissima caratterizzazione di Ramon (interpretato da Javier Bardem), rivela alcuni difetti come una regia talvolta troppo compiaciuta e stucchevole (i "voli" di Ramon, il rapporto con l’avvocato, anch’ella malata) e una presa di posizione troppo forte a favore del protagonista: chi osteggia le sue scelte è il "cattivo", rappresentato in maniera semplicistica e negativa (il prete, il fratello maggiore).

In sintesi, un giudizio comunque più che positivo per un film che affronta un tema di primo piano e riesce a emozionare e, a tratti, a commuovere.

4 risposte al commento
Ultima risposta 04/01/2008 10.38.26
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Gruppo COLLABORATORI L.P.  @  23/09/2004 08:13:24
   10 / 10
Visto ieri sera...e non trovo parole per commentarlo. Correte a vederlo prima che lo tolgano dai cinema per inserire qualche ca.zzata!

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Ultima risposta 23/11/2004 11.55.36
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Claudio  @  14/09/2004 13:13:13
   8 / 10
Bellissimo! Che bella interpretazione di Bardem, coppa Volpi meritatissima! Ma com'è possibile che questo film non l'abbia visto nessuno? Non è neppure entrato nella Top Ten! E' assolutamente vergognoso! Colpa della distribuzione, del marketing o degli spettatori che gli preferiscono Starsky, 30 anni in 1 secondo, principi tutti loro e *******te varie? Attendo risposta...

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Ultima risposta 23/11/2004 11.57.18
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Gruppo COLLABORATORI gerardo  @  13/09/2004 15:53:11
   6 / 10
La riflessione di Vale80 (che emblematicamente inaugura i commenti a Mare dentro) mi sembra abbastanza puntuale e in parte la sottoscrivo, anche se non con la stessa indignazione e intensità. I film "a tema" non sono quasi mai dei film pienamente riusciti, perchè la necessità dell'autore di esprimersi sull'argomento sovrasta sempre la qualità del narrato. In questi film non c'è quasi mai un contraddittorio e immediatamente si definiscono i "buoni" e i "cattivi" del film, in una logica facilmente individuabile di posizioni pro e contro, amici/nemici, ecc. Cosa che poi è tipica del prodotto televisivo che dev'essere d'immediato impatto.
In Mare dentro, poi, la regia è anche molto accattivante, cosa che (mi) fa pensare agli ultimi film di Almodovar, il quale, con grande maestria tecnica, cerca di far passare - in modo "poetico" - certe sue istanze patetiche ("Tutto su mia madre") quando non addirittura ipocrite ("Parla con lei").

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Ultima risposta 28/09/2004 12.47.45
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Ciccio  @  11/09/2004 10:33:44
   10 / 10
Il commento che mi ha preceduto non è da tenere in considerazione naturalmente. Non ha diretto il film un regista ma una poeta... E sappiamo tutti quanto preziosi siano i poeti di questi tempi. Affronta il problema in tutti i suoi lati. E non ci dice che la morte sia da preferire... Idiota che mi hai preceduto.... Ci dice che Ramon e solo lui la prefferisce a quel tipo di vita... Non si può convincere una persona a vivere quel tipo di vita se non vuole....E poi viene da sé che esistono vite di serie a e di serie b... Purtroppo se accendi la televisione Idiota che mi ai preceduto nel commento ti accorgi che esistono vite di serie z.... E' tragico ma è così. Grande Alejandro. Sei stato ironico e poetico. La scena in cui lui prende il volo ci ha toccato veramente in fondo al cuore. Non sei stato patetico ma romantico... E' tutta lì la differenza... Ma il romanticismo non si insegna e poeti non si diventa. Grande ragazzaccio. Per l'interpretazione di Javier sorvolo perchénon basterebbe l'oscar per ringraziarlo di quel sorriso tragico e ironico sul mondo che ci ha regalato. Che dire di più.... E' un film prezioso.

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Ultima risposta 23/09/2013 16.17.59
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vale80  @  06/09/2004 11:07:47
   4 / 10
il film ha il merito di aver tirato fuori un argomento complesso e molto discusso quale può essere quello dell'eutanasia. Avrebbe potuto rappresentare una buona occasione per far riflettere il pubblico, se solo il regista avesse saputo lasciare da parte la sua presa di posizione in proposito (presuntuosa e superficiale su molti aspetti) per accostarsi davvero al mondo di un tetraplegico, senza volerlo trasformare a tutti i costi in un supereroe che va incontro alla morte senza un solo attimo di esitazione. Per tutto il film si pone enfasi sul non volere esprimere un valore da dare alla vita di chi porta con sè il fardello di un handicap così grave, bensì quello di rendere giustizia alla volontà di chi sceglie la morte alla vita.
Fino qua tutto bene. Ma guardatevi il finale e ditemi se fra le righe non serpeggia un messaggio forte e chiaro, ovvero quello che in determinate circostanze è preferibile la morte, in poche parole che esistano vite di serie A, che valgono la pena di essere vissute e vite di serie B, che invece è preferibile sopprimere.
Sconcertante è il modo romanzato in cui viene raccontata la vita del tetraplegico, circondato di amici, amore e mille attenzioni, fatto apposta per convincere il pubblico che in ogni caso e senza scampo la morte è preferibile.
Un film adatto per chi abbia voglia di farsi un bel pianto comodamente seduto in poltrona perchè non mancano momenti patetici e vette di eccessivo sentimentalismo, assolutamente fuori luogo.


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Ultima risposta 23/01/2014 14.14.53
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