maniac regia di William Lustig USA 1980
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maniac (1980)

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locandina del film MANIAC

Titolo Originale: MANIAC

RegiaWilliam Lustig

InterpretiJoe Spinell, Caroline Munro, Gail Lawrence

Durata: h 1.30
NazionalitàUSA 1980
Generehorror
Al cinema nell'Agosto 1980

•  Altri film di William Lustig

Trama del film Maniac

Un folle assassino semina il terrore nelle notti buie di una caotica New York;il suo nome è Frank Zito, apparentemente un uomo comune, finchè non si prepara per uscite ad adescare le sue vittime, prevalentemente prostitute o coppie di fidanzatini. Il nostro amico Frank non si accontenta del semplice gesto omicida perchè il suo spiccato sadismo lo porta ad eseguire truci scalpi sulle vittime (con cui poi addobba i macabri manichini sparsi nel suo squallido covo).

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Voto Visitatori:   7,55 / 10 (107 voti)7,55Grafico
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Voti e commenti su Maniac, 107 opinioni inserite

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Alpagueur  @  06/11/2020 17:42:25
   7 / 10
Maniac è uno di quei film difficili da definire. Anche se sembrerebbe facile raggrupparlo in una categoria a causa dell'argomento, questo è in realtà un film difficile da classificare. Non è proprio un film dell'orrore e nemmeno uno slasher. Certo, ha le sue tipiche scene di suspense slasher con la ragazza casuale che corre e si nasconde dall'assassino ei momenti cruenti sono tutti lì, ma c'è qualcosa in questo film che si distingue dalla maggior parte degli altri del suo genere. Questo, secondo me, è tipico dei film con effetti speciali di Tom Savini dei primi anni '80. La natura ruvida e inquietante della maggior parte di quei film non sarà mai duplicata. E non sto parlando di film come "Creepshow" o "Il giorno degli zombi" (anche se questo è inquietante) di Romero, sto parlando di film come "Venerdì 13", "Rosemary's Killer", "The Burning" e "Nightmare" (anche se Savini ha detto di non aver mai lavorato a quel film sembra certamente nel suo stile). "Maniac" parla semplicemente di un uomo di nome Frank (interpretato molto bene dall'attore Joe Spinell) che è stato tormentato da sua madre quando era molto giovane. Di conseguenza, è cresciuto fino a diventare una persona malata che uccide le donne, fa loro lo scalpo usando i loro capelli come parrucche da inchiodare a una collezione di manichini che detiene in casa propria. Finisce per innamorarsi di una donna di nome Anna (Caroline Munro) e quando la vede sembra un tipo normale. Tutto questo porta a un climax interessante. Ora, la trama è piuttosto semplice ma il film ha abbastanza suspense da mantenere vivo l'interesse. Lo ammetto, i primi 40 minuti sono stati un po' lenti, ma una volta quando la storia inizia ad addentrarsi maggiormente nel comportamento di Frank quando è da solo e poi quando cerca di relazionarsi con Anna, le cose iniziano a riprendersi. Naturalmente, le scene di sangue di Savini sono eccellenti proprio come il resto del suo lavoro. Vediamo Savini stesso nel film in una scena piuttosto famosa in cui si fa schizzare il cervello dappertutto all'interno di un'auto. Tuttavia, essendo io stesso un fan del sangue, questo non è sicuramente il film più cruento che abbia mai visto. Ma dopo aver ascoltato il cast e il regista parlare del film, non credo che fosse destinato a esserlo. Lo stesso Joe Spinell ha detto che il film non era violento come un film di Herschell Gordan Lewis, ma doveva essere più realistico e scioccante. Quindi, quando si guarda questo film è importante saperlo invece di entrare nel film aspettandosi una vera festa del sangue. Il regista William Lustig dirige e mostra di sapere cosa sta facendo dietro la telecamera, creando alcune scene di inseguimento molto terrificanti, in particolare quella nella stazione della metropolitana deserta (che mi ha ricordato parecchio quella dell'investigatore privato Arrosio in "Quattro mosche di velluto grigio" di Argento del 1971).

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La colonna sonora è terribilmente rozza (ho dato un'occhiata veloce alle composizioni musicali di questo Jay Chattaway, e, a parte "Invasion U.S.A.", col mitico Chuck Norris, non ho notato niente di rilevante). "Maniac" è un ottimo esempio di splatter degli anni '80 a basso costo e piacerà sicuramente a tutti coloro che amano gli horror sporchi e sanguinolenti. Gli effetti speciali di Tom Savini sono fantasiosi e opportunamente grotteschi e gli attori non sono neanche lontanamente cattivi come ci si potrebbe aspettare, con Joe Spinell che ci offre una grande performance come personaggio del titolo. Solo per la sua performance e per i brutali trucchi fx di Savini, "Maniac" è un valido investimento di tempo.

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Ultima risposta 08/04/2021 13.25.20
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Spera  @  15/10/2014 11:17:35
   6 / 10
Mi riesce un pò difficile commentare questo film, dopo i primi 45 minuti la serie di omicidi e monologhi deliranti del protagonista mi stava facendo parecchio annoiare e non capivo il perchè di tanto entusiasmo per questo slasher degli anni '80.
Nemmeno tanto originale se consideriamo che la storia del cinema già era piuttosto costellata di pazzi psicopatici alcuni dei quali con il problema di una famiglia disagiata che li ha fatti crescere con pericolose turbe psichiche.
Però non riesco a fare paragoni perchè nonostante un pò di noia iniziale ho capito subito che questo film ha uno stile tutto suo: sporco, degradato, disturbante e tutto questo viene messo in scena da un Joe Spinell che offre un' interpretazione degna di nota.
Il tutto è accompagnato dai buoni effetti gore realizzati da Tom Savini, una cara vecchia conoscenza che mi ha fatto piacere ritrovare qui.
Nel complesso un film che non mi ha fatto impazzire ma che penso non dimenticherò facilmente, soprattutto per il bellissimo finale onirico e delirante che mi ha lasciato a bocca aperta.
Mi ha incuriosito il fatto che si parli piuttosto bene del remake, proverò a dargli un occhiata anche se pensando al viso di Joe Spinell e poi a quello di Wood mi viene parecchio da ridere (nonostante la bravura attoriale del nostro "Frodo").
Mi sento di consigliarlo agli amanti del genere e basta.

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Ultima risposta 15/10/2014 17.19.05
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ferzbox  @  24/05/2014 13:26:34
   8 / 10
Da considerarsi la più grande interpretazione di Joe Spinell,senz'ombra di dubbio; stiamo parlando dell'attore che interpretava il gangster "Gasco" su "Rocky",il proprietario della Taverna Paradiso sul film omonimo e interprete di piccole parti su altri lavori più pregiati come "Il padrino-parte II".

Spinell è Frank Zito,uomo psicolabile e misogeno,vittima di un'infanzia traumatica e sconvolgente a causa di una madre sconsiderata,prostituta ed estremamente violenta.
Nasce da questo incipit uno degli slasher più interessante dei primi anni 80; estremamente debitore degli anni 70 e dalle sfumature psicologiche e visionarie degne di note.
Una caratteristica interessante è la narrazione non troppo pretenziosa,ma efficace nell'esaminare il profilo pschico del maniaco.
Non si assiste ad una pellicola slasher classica; tutto il fascino della storia è legato a Frank,ai suoi dialoghi con se stesso,alle sue teorie deviate e perverse,alla voce della madre dentro la sua testa,al suo equilibrio precario.
Non avevo mai visto "Maniac" e mi sono reso conto di essermi perso uno dei film più pregiati del genere slasher.
La stanza di Frank,con i suoi manichini femminili,compresa la magnifica scena onirica finale,mi sono bastati per farmelo reputare una piccola perlina del periodo.
Consigliato senza remore a tutti coloro che prediligono tquesta categoria di pellicole e,com'era per me,non hanno mai avuto il piacere di visionarlo prima.

N.B. A questo punto sono curioso di vedere come mi risulterà il famoso remake del 2012,dove tra l'altro ho scoperto che lo stesso Joe Spinell ha collaborato nella stesura del soggetto.....

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Ultima risposta 08/08/2014 17.59.17
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CyberDave  @  19/11/2013 02:28:18
   5 / 10
Non so cosa rappresenti questo film per i cultori del genere o per chi lo ha visto appena uscito ma la media voto mi sembra assurda.
Uno slasher che definire classico sarebbe riduttivo, nessuna è dico nessuna storia di fondo se non la pazzia di questo maniaco che uccide a caso delle ragazze.
La psicologia del protagonista è spiegata poco se non per quella voce che sente e, come una sorta di angioletto, gli suggerisce di fermarsi.
Il finale è quasi comico, la ragazza scappa in un attimo, lui torna a casa, incubo fatto anche abbastanza bene, polizia che sfonda la porta, lo guarda sul letto e se ne va?!!! Ahahah ma perché? Senza neanche controllare se fosse ancora vivo???
Veramente assurdo, ce ne sono a migliaia di slasher molto più belli di questo, non trovo motivi per consigliarlo.
Unica scena ben riuscita l'omicidio con il fucile, quella molto di impatto.
Davvero, se volete film di questo tipo cercate altrove perché ce ne sono tantissimi che meritano di più.

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Ultima risposta 19/11/2013 09.00.25
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deadkennedys  @  03/09/2012 11:22:19
   7½ / 10
Girato e recitato molto bene. Uno degli psicopatici più credibili nella storia del cinema interpretato da un Joe Spinell perfetto. La tensione è palpabile, splatter quanto basta. Copiato da molti negli anni successivi e tutt'oggi può far scuola.

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Ultima risposta 03/09/2012 11.24.24
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR HollywoodUndead  @  02/07/2012 10:21:39
   8½ / 10
Capolavoro cult diretto da Lusting. Effetti speciali di Savini veramente perfetti, con la sequenza con lo stesso Savini nei panni di attore da cineteca splatter. Infine, perfetto anche Joe Spinell che ha prodotto, scritto ed interpretato un mega cult del cinema horror con riferimenti ad altre grandi pellicole come Psycho, ispirando successivamente, un altro grande capolavoro come Hanry pioggia di sangue (Al di là della storia vera, alcune sequenze sono state realizzate prendendo spunto da Maniac). Un super-cult di Lusting che, in seguito, ci regalerà altri cult come Poliziotto sadico e Maniac Cop (sequel).

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gianni1969  @  06/03/2012 01:33:52
   10 / 10
rivisto stasera nella mia vecchia vhs(purtroppo non riesco a trovare il dvd) nel suo genere il mio preferito in adsoluto. atmosfera cult e incredibilmente violenta e insostenibile per molti(una mia amica anni fa si senti male a meta' visione e ancora oggi ne parla). e poi vogliamo parlare del signor spinelli,il piu' grande maniaco della storia del cinema,un folle allo stato puro,entrato talmente tanto nella parte da stroncargli per sempre la carriera di attore,molto ingiusto ca**o. stupendo il finale zombescoraperevenge!! mi sa che il prossimo anno me lo riguardo,sperando di trovare sto' benedetto dvd.

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Ultima risposta 15/03/2012 09.35.39
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JOKER1926  @  24/11/2011 17:06:57
   7 / 10
Da un plot narrativo storicamente frequente nelle produzioni americane (ma non solo) degli anni 80 prende forma il film di William Lustig dal titolo eloquente, "Maniac".
Qui il protagonista, sommo manovratore dell'azione e della violenza è per l'appunto un maniaco che collima la sua immagine nel corpo, nella mente di uno psicopatico, Frank Zito.
Inoltrando un'analisi alquanto propedeutica e illuminatrice c'è da affermare che "Maniac" non è riuscito mai ad emergere totalmente come film di altissima fascia, oggi è pure difficile trovare una copia di questo film del 1980, insomma la confezione tecnica nella sua globalità non ha fatto troppo rumore e ha lasciato questo film in un limbo di bassa risonanza mediatica, ora tocca al cinefilo, al "ricercatore" di film thriller ripiegare in un'estenuante ricerca materiale per recuperare alcuni titoli del passato, fra questo, indubbiamente, figura il prodotto di Lustig.
Se oggi il termine "cult" viene affibbiato a "Maniac" è dovuto ad una cerchia di persone, numericamente parlando, ristretta, quasi minima.

Il bello e il cattivo tempo nel film è fatto dal protagonista interpretato alla lettera da un prodigioso Joe Spinell. Attraverso questo attore va immediatamente in risalto la malattia di Frank Zito, omone grosso e lercio che si muove per le strade di New York persino con un fiatone e in un abbigliamento "gonfio" che, nel frangente, deve nascondere quanto più possibile il lato bestiale del killer.
Ad aiutare il progetto "Maniac" ci pensa un lavoro tecnico artigianale che, non essendo di primissima fascia, incrementa quell'alone di miseria e di inquietudine della pellicola.
Ma procediamo con ordine.
La regia presenta una fotografia dai colori quasi del tutto sbiaditi, la musica poi non offre, a livello melodico, alcuna organicità ma la forza di essa si sradica proprio dalla sua essenziale povertà di suono, infatti qui siamo di fronte ad una musica "minimale" ma di riuscitissimo effetto acustico, direi graffiante.
Forse la più grande propulsione sul lato tecnico è incarnata dalla macabra scenografia che scarcera in essa un senso nauseante, perverso e magnetico che gioca la propria partita contro alcune rappresentazioni ad inizio film di "Profondo rosso".
Le atmosfere che si creano sono ad hoc, classiche di un film sporco prima che pauroso.
Lustig in "Maniac" non vuole perdere tempo nell'architettura logistica della situazioni, gli intrecci e la consistenza narrativa lascia celermente il passo ad una realizzazione visiva cruenta e irruente che deve portare sgomento più che "connettività" di maturazioni di storia, abbondantemente in linea con un determinato genere di far cinema, mi avvalgo del concetto espresso all'inizio.

"Maniac" è un "tutt'uno", non esiste una prima, seconda e terza parte; si vive per sempre in un'atmosfera indecorosa, inferma e abbandonata. Salgono in cattedra, a questo punto, innumerabili sequenze come quella della metropolitana, la vittima di turno scappa in un deserto urbano, fuga (ed arresto) in un bagno, che nella fattispecie Horror, si avvale e si qualifica nel nome di un qualcosa di "artistico".
Lustig nella breve durata del film regala sempre situazioni di violenza e sangue, il killer diventa quasi un pretesto per dipingere, in senso totale, il male di una società.
Questa concezione prende forza anche (e sopratutto) nel finale, oltre un'esposizione di immagini sanguinosa e "impossibile" emerge fuori l'immortalità di chi uccide. Ovvero il male è il mezzo trainante dell'uomo che evolve e si diffonde quasi come una tradizione familiare.
La regia nel tutto cerca anche di spandere filoni di psicologia criminale ed ereditaria, sull'asse figlio/madre anche se il tutto risulta esser un po' eccessivo e pretenzioso per una pellicola che deve mordere cuore e stomaco del pubblico su tutto.
"Maniac" è un film di genere Thriller ricolmo di splatter che appartiene ad un'epoca, ad un ritaglio temporale, insomma pellicola ad oggi non più di plausibile realizzazione.

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Ultima risposta 24/11/2011 21.15.05
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Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  20/08/2011 21:06:40
   6½ / 10
Un b-movie di qualità. Molto bravo Joe Spinell, belli gli effetti splatter.
L'idea non è delle più nuove ma l'ambientazione e l'atmosfera malata che pervade la pellicola rende il tutto gradevole.

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Ultima risposta 12/09/2011 14.33.12
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76eric  @  27/11/2010 14:04:10
   8½ / 10
Conoscevo i Maniac cop, ma non questo Maniac tra l' altro sempre di Lustig e non del "Baby killer" Cohen, che mette in risalto la figura del killer seriale Frank Zito.
Che dire una gemma che si incastona perfettamente nel periodo d'oro dell' horror (anni '70 e primi anni '80) e che ci regala una magistrale interpretazione da parte di Spinell, già visto in particine in pellicole molto famose.
Nonostante qualche sequenza un pò ingenua ( quella dell' infermiera in una New York city deserta) e una sceneggiatura magari un pò troppo sbrigativa nella parte finale e debitrice al nostrano "Il Gatto a 9 code" ciò che più mi ha colpito è l' espressione "con occhi sbarrati" di Spinell a testimonianza di come avesse voluto veramente fare la parte sua, di come possa effettivamente condurre la vita una persona deviata, squilibrata: lucida di giorno e quando viene a contatto col mondo esterno non facendo nessunissima fatica a socializzare, ed avida di sangue la notte nel momento in cui decide che deve "procurarsi" uno scalpo per gli amati manichini. ( Meravigliosa in questo senso la scena quando Frank si sofferma in un negozio e rimane basito di fronte alla "bellezza", se così si può dire, del manichino).
Ricordo in uno speciale inerente Shining come Nicholson per il suo Jack Torrence abbia preso spunto da una foto ( forse la foto più "celebre" ahimè) di Charles Manson, colto in una espressione agghiacciante con tanto di occhi allucinati che fissano il vuoto, e da qui appunto credo che lo stesso abbia fatto Spinell per il suo Frank.
Ottima la fotografia e la scelta delle locations lugubri ed isolate dove il maniaco colpisce con freddezza, al quale fanno da contraltare un piccolo squarcio della New York "per bene", nel momento in cui Zito viene a contatto con la meravigliosa Anna (Caroline Munro).
Inoltre anche se debitrice, mi è piaciuto l' attaccamento, il feticcio del protagonista nei confronti dei manichini, particolare che ne amplifica la follia.
Anche il rapporto morboso con la defunta madre è molto convincente però non raggiunge a mio parere la perfezione del Norman Bates di Psyco complice soprattutto la stazza di Frank, al quale certe debolezze e certi piagniucolii si addicono certamente meno rispetto a quelli dell' appunto gracile Anthony Perkins.
Non posso dimenticare, come sempre, di menzionare il mitico Tom Savini ( qui anche attore in una piccola parte) ed i suoi disturbanti effetti, forse mai così efficaci come in questo caso, soprattutto su di se stesso e nella spaventosa sequenza del sogno.
Finale che si ricollega a ciò che disse Carpenter ( incrocio le dita per The ward) per il suo Michael Myers nel primo Halloween: "Evil never dies" ( "Il male è tra noi e non muore mai").
Non so se esista una versione DVD italiana, e se non ci sia dovrebbero provvedere al più presto. Strepitoso.

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Ultima risposta 17/06/2011 20.08.35
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bacci88  @  21/11/2010 16:29:07
   8½ / 10
Uno dei film più sporchi, orridi, trucidi e degradati che abbia mai visto. Frank Zito, un feroce serial killer psicopatico tormentato dai ricordi di un'infanzia di abusi e sevizie, gira New York in cerca di vittime, per poi prelevarne gli scalpi con cui ornare i manichini che tiene nascosti nel suo squallido monolocale. Frank non può fare a meno di compiere queste azioni perverse, perchè quello che si porta dentro è un odio profondo e radicato, il male assoluto e senza via di scampo. La metropoli americana in cui si muove l’assassino con il suo incedere inesorabile e quel suo respiro affannato è una città buia, cupa, fumosa e perversa, piena ad ogni angolo di maniaci, drogati e sporcizie di ogni genere.
Gran parte del merito della riuscita di questo film va all’attore che recita nel ruolo del protagonista, Joe Spinell che con la sua interpretazione carismatica e angosciante riesce a dare vita a uno dei personaggi più perversi, pazzi, e violenti che abbia mai visto in un film, un uomo che pur conservando qualche momento di lucidità mentale non riesce ad evitare di soccombere al suo male interiore e di lasciarsi trascinare letteralmente dentro i suoi incubi più profondi... tanto che è talmente dentro la parte che spesso si fa davvero fatica a credere che si tratti solo di finzione.
Davvero grande la cura riservata agli effetti speciali da Tom Savini, che appare anche nella pellicola come vittima (davvero realistici e perfettamente funzionali) e all'abilità del regista William Lustig (sua la trilogia di Maniac Cop, serie cult degli anni ottanta). Ci sono varie sequenze degne di nota, in particolare quella che si svolge nei gabinetti della metropolitana di New York, davvero da manuale della suspance.
Il film ha una leggera fase di stanca verso la seconda metà, nella parte ambientata al cimitero che sa un po’di banale e già visto, ma riesce comunque a tenere incollati allo schermo per tutta la sua durata effettiva, fino al finale completamente allucinante e aperto che però non ha visto la realizzazione di alcun seguito, anche se in rete sono visibili spezzoni di Maniac 2.

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Ultima risposta 22/11/2010 01.43.27
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  02/11/2010 06:48:14
   8 / 10
Sporco, malato, degradato, schifoso, trucido, orrido... potrei andare avanti all'infinito con tutti gli aggettivi piu' denigratori possibili (in senso buono) per cercare di descrivere "Maniac"; ma le parole, in questo caso, non basterebbero.
"Maniac" e' semplicemente uno degli horror migliori degli anni 80, e uno dei rarissimi casi in cui viene analizzata perfettamente e a tutto tondo la mentalita' e la psiche di un serial killer sanguinario e totalmente psicopatico (in questo senso, solo il piu' crudo ed efferrato "Henry Pioggia Di Sangue" riesce a batterlo). A distanza di trent'anni, rimane tra i migliori per tre ragioni:
1) l'atmosfera ricreata dalla regia notturna, marcia e pornazzona di Lustig (un regista qui al suo top e poi sempre piu' in caduta libera), che riprende New York in tutto il suo degrado e squallore come nemmeno Scorsese o Ferrara (i migliori in questo campo) erano riusciti a fare; una New York buia, pericolosa e per niente rassicurante, brulicante solo di maniaci, pervertiti, drogati, prostitute, sporcizia e cinema a luci rosse; una New York appestata, che al confronto qualsiasi letamaio che si rispetti risulta piu' accogliente;
2) gli omicidi, e qui entra in causa il "Re dello Splatter" Tom Savini (che si fa pure sfracellare la testa come un budino da un colpo di fucile a distanza ultraravvicinata): ancora oggi, gli effetti del Re rimangono tra i piu' memorabili e disgustosi della sua carriera. Oltre alla gia' citata scena della testa esplosiva, vanno menzionate almeno le operazioni scalpo sulle vittime, e lo squartamento della coppietta sulla spiaggia ad inizio film (una sequenza davvero inquietante):
3) necessita presentazioni? Ok! Il mitico, inimitabile (e purtroppo scomparso) protagonista, ovvero Joe Spinell (Gazzo in "Rocky I e II", Will Cicci in "Il Padrino I e II", il datore di lavoro di De Niro in "Taxi Driver", e una serie di ruoli secondari nei primi film di Friedkin), che da vita ad uno dei personaggi piu' paurosi, pazzi e perversi della storia del cinema: un solitario dalla stazza enorme, che si muove solo di notte tra vicoli e respiri rabbiosi e soffocati, completamente fuso nel cervello e nella sessualita', evidente vittima di molteplici traumi infantili, succube di incubi, voci, e manichini che pervadono la sua testa e le quattro mura del suo squallido monolocale; ancora in possesso, da qualche parte, di un briciolo di morale e capacita' di distinguere il bene dal male (non sogni e realta'), ma completamente incapace di reagire o combattere contro l'istinto omicida che alla fine, finisce sempre per prevalere su tutto, molte volte contro la sua volonta' (vedere omicidio prostituta). Semplicemente un grande attore a cui va attribuita gran parte della riuscita del film, che senza di lui non potrebbe esistere (il suo risveglio, a inizio film, con quell'urlo seguito da un pianto disperato, e' roba fuori dal comune).
Peccato solo per il finale, efficace ma anche poco chiaro e sbrigativo, e per qualche caduta di ritmo nella parte centrale.
Per il resto, come gia' detto, rimane uno degli horror piu' folli ed inquietanti di sempre: ottimo per come ci fa entrare nella testa dell'assassino (quasi a compatirlo), eccellente come slasher. Assolutamente imperdibile per ogni horror-cinefilo che si rispetti.

Nota: sul web e' ancora possibile visionare il promo di Maniac 2... peccato che non sia stato realizzato, dalle immagini sembrava veramente buono.

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Ultima risposta 05/11/2010 20.00.37
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  06/08/2010 12:40:28
   7 / 10
Seppure senza troppe pretese, credo che ‘Maniac’ riesca in ciò che non in molti altri film del genere si può trovare: a farci entrare nella mente di uno psicopatico omicida, dentro la sua lugubre stanza viola, nelle sue notti allucinate dove incubi e realtà si addensano ormai indistinguibili. Perché non tanto sentiamo il terrore delle vittime, quanto più il suo, quello del maniaco, che insiste per tutta la durata della pellicola e che anzi ha inizio prima del principio e non ha conclusione.
Il merito maggiore è probabilmente di Spinell, con quel volto che trasuda angoscia, con i suoi soliloqui tremendi nel loro infantilismo.

Rimane un ritratto schizzato in uno sfondo buio. Il film non si avventura in troppe indagini psicanalitiche. La città si sfoca, tenebrosa, fuori da quella stanza. E le bambole e i manichini che attorniano e di cui si attornia il protagonista, già da sole bastano a raccontare il rapporto alieno, inquietante che il maniaco ha con le donne, o con l’unica donna, com’è verosimile che sia, la madre.

Poi si potrebbe fare il solito discorso sul voyeurismo, a cui la prima inquadratura sembra accennare, ma nel proseguo del film non mi pare che questo discorso venga continuato: il sangue, gli assassinii che ci vengono quasi completamente mostrati, più che stimolare la curiosità sadica di chi guarda, servono a introdurci ancora più a fondo nell’universo malato di quell’uomo.

Forse l’unica vera caduta l’ho avvertita verso il finale, quando la voce della madre diviene udibile, quando la prima causa si palesa un po’ banalmente; a quel punto non era necessario spiegare.

In ultimo, c’è quello sguardo che si spalanca. Non è affatto un’invenzione originale, ma qui non dà il senso del mostro che nel finale resuscita per tornare a uccidere ancora. Piuttosto mi ha reso l’impressione di un grave malato che, andati via gli infermieri (i poliziotti), si risveglia ancora nella stessa camera, nello stesso letto d’agonie, nel cuore della medesima notte.

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Ultima risposta 06/08/2010 21.01.50
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KOMMANDOARDITI  @  13/03/2010 20:31:37
   8½ / 10
New York,1980. Un pazzo assassino setaccia la città,in cerca di giovani donne o di coppiette da trucidare e poi squartare( gli scalpi delle vittime li utilizza per ornare le teste dei manichini che conserva in casa);non può farne a meno...il suo è un ODIO senza scampo, un MALE di un passato atroce,di orrori indicibili.. Tra spiagge cineree,sordidi motel e luridi anfratti metropolitani si dipana la trama di quello che, a mio parere,è uno dei film più estremi e maligni mai girati: MANIAC. In questa pellicola ,soffocata da un atmosfera plumbea e pornografica(il regista Lustig esordì nelle luci rosse!), Joe Spinell,che aveva al suo attivo ruoli minori in capolavori come IL PADRINO 2/TAXI DRIVER/CRUISING, ci offre senza compromessi la miglior interpretazione della sua carriera. La recitazione febbrile,quasi patologica,il viso orrendamente deturpato ma soprattutto il suo sguardo agghiacciante lasciano dentro un angosciante sconcerto e si fatica a credere che si tratti solo di finzione cinematografica..! Elementi imprescindibili nell'unicità di quest'opera sono senza dubbio gli effetti speciali: come Spinell nel suo ruolo anche lo straordinario Tom Savini tocca l'apice di tutto il suo percorso creando sequenze di inusitata ultraviolenza.Un plauso va anche alle musiche del maestro Jay Chattaway che ammorbano la storia di un mood stagnante e depressivo.La totale assenza di rappresentanti delle forze dell'ordine ed il finale(che non vi svelo..) stabiliscono in definitiva l'ideologia sotterranea di tutta la vicenda narrata: il MALE come entità primordiale e insopprimibile.

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Ultima risposta 06/08/2010 19.27.54
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  21/01/2007 12:26:26
   6½ / 10
sono daccordo come gli altri ad elogiare la prova del protagonista ma non tanto daccordo per il resto...
il film non è altro che una serie di delitti che non hanno nessun filo conduttore...e il finale per quanto agghiacciante è abbastanza inverosimile...
noto pero con piacere che manca quasi completamente la polizia o il solito commissario investigatore col grande fiuto...almeno in questo il film è originale e si distingue dagli altri...
freddo

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Ultima risposta 18/09/2008 13.39.59
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Living Dead  @  31/12/2006 17:54:31
   8½ / 10
Bellissimo.
Un film d'annata purtroppo abbastanza sconosciuto con un grande Spinell completamente a suo agio nella parte del maniaco.
Non credo che Lusting abbia girato altri film così, ma con questo Maniac ha lasciato il segno.
Ottimi gli effetti, firmati Savini ed un finale veramente aggiacciante.
Alcune forzature in qualche scena ma che non guastano il film.
Assolutamente imperdibile.

Una cosa sola: non è che si potrebbe modificare la minitrama inserita qui nella scheda? a parte che è sbagliata e comunque rivela in parte il finale!

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Ultima risposta 31/12/2006 18.02.07
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Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento paul  @  15/12/2004 02:15:34
   8 / 10
Concordo con Requiem aggiungendo un punto, cioè questo film vale 8. E' un film allucinante, sicuramente tra i dieci migliori horror di sempre. Santo dvd, la versione americana con la presa diretta rende ilc lima ancora più allucinato. Parte di Tom Savini che...

2 risposte al commento
Ultima risposta 19/04/2005 09.47.57
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  27/08/2004 11:43:17
   7 / 10
Bell'horror del regista William Lustig, che poi si è perso per strada.

Il film fa veramente tanta paura, Joe Spinell mette seriamente i brividi.
per gli appassionati è secondo me un film da non perdere!

1 risposta al commento
Ultima risposta 31/05/2010 13.27.23
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